Antidepressivi e rischio fratture

Buongirono, ho 53 anni e una storia recente di ripetute fratture alle gambe. Da agosto 2012, mi sono fratturata una rotula, poi entrambe le caviglie e quest'anno una tibia. Tutto accaduto durante cadute "banali". Ho fatto approfoinditi accertamenti metabolici e, salvo una lieve osteopenia , compatibile con l'età, non ho, in apparenza problemi di fragilità. Ma la fragilità, oggettivamente c'è. Questa situazione, il vissuto recente, il timore del ripetersi di nuovi episodi mi hanno portato una lieve depressione e mi è stato prescritto citalopram ( inizio 3 gocce, ad auimento fino a dieci gocce). leggo però nel foglietto illustrativo che fra gli effetti è indicato "aumento rischio fratture ossee". Vorrei quindi sapere, da una parte se è possibile che l'aver io assunto il farmaco in periodo immediatamente antecedente all'inizio della serie di fratture possa essere stato causa o concausa della fragilità , dall'altra se sia opportuno evitare di assumerlo di nuovo. Grazie mille
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Attivo dal 2002 al 2020
Psichiatra, Psicoterapeuta
Tra gli effetti collaterali del citalopram (come di molti altri antidepressivi) vi sono anche l'ipotensione posturale, il tremore, le vertigini e le difficoltà di coordinazione, che potrebbero aumentare il rischio di cadute e quindi di fratture. Vero anche, però, che si tratta di fenomeni abbastanza rari che, in un soggetto giovane come lei e ai dosaggi che assume, non dovrebbero verificarsi in modo significativo.
Dato però che il fenomeno oggettivamente è presente, le consiglio di consultarsi con il suo medico di base circa l'opportunità di fare una visita neurologica che possa escludere patologie inerenti il movimento e l'equilibrio.
Riguardo la possibilità di sospendere o cambiare l'antidepressivo, le consiglio di consultarsi con il suo psichiatra, che potrà valutare le sue condizioni psichiche e quindi l'opportunità di proseguire o meno la terapia.
La saluto cordialmente.
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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore, grazie per la risposta. Sto in effetti valutando con il neurologo degli accertamenti specifici benchè da EEG e visita neurologica sembi non esservi nulla. In effetti le cadute sono frequenti ma sempre, apparentemente , con un motivo: una scivolata su asfalto viscido, un gradino "inquadarato" male per lenti multifocali, un capogiro per essermi alzata troppo velocemenrte dal letto, appensa svegliata, con febbre alta e gamba "addormentata".
Piuttosto, la mancanza di equilibrio e qualche capogiro potrebbe essere collegato a problemi otorinolaringoiatrici, che cercherò di approfondire.
Continuerò la terapia con citaplopram: il mio dubbio era che l'effetto indicato fosse ricollegabile non solo a rischi cadute ma a incidenza sulla massa ossea, con rischio aumento osteopenia o osteoporosi: in qualche articolo scientifico ( mai "studiare" suinternet!) sembrava fosse valutato anche questo aspetto. Mi tengo comunque sotto costante controllo.
Grazie ancora

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