Soggetto con demenza senile alterna momenti di lucidità a momenti di black out
Buonasera Dottori
Mio padre, quasi 89enne (esteticamente portati bene, cammina, è abbastanza autosufficiente per i bisogni ed il farsi la barba.
Ma ad esempio tende a non lavarsi, dice sempre che si è appena Lavato, quando in realtà non è così) da circa 3 anni ha iniziato un declino cognitivo; dorme circa 12/13 ore a notte, più varie sonnolenze durante il giorno; capita in orari notturni, che si alza e mi viene a a raccontare di cose fuori dalla realtà. il soggetto è abbastanza inappetente (infatti ha perso molto peso); e spesso si dimentica che ha mangiato.
A novembre 2018 a seguito di una visita neurologica, Gli è stata diagnosticata una demenza senile allo stadio iniziale, ed ha avuto la prescrizione della duloxetina da 60 mg 1 volta al giorno.
Ad agosto, la visita geriatrica ha ripetuto le stesse cose, ed evidenziato perdita della memoria recente.
Negli ultimi due mesi, si è verificato un episodio di disorientamento (era solo, ma ha avuto la prontezza di dare ai soccorritori le generalità e il numero di telefono di casa).
Quasi ogni giorno mi chiede di mia madre (morta un paio di anni fa), ed ho notato che molto spesso, mentre parla con me di fronte, mi chiede " ma Vincenzo si è andato a coricare?
" (Vincenzo sono io) e alla mia domanda " ed io chi sono?
" Mi risponde con il nome di un suo nipote (che vede molto raramente).
Quando gli faccio notare l'errore, cerca di sminuirlo.
Mi ha anche detto per esempio, frasi del genere: " gli altri che vivono in questa casa, oggi non c'erano " (mentre viviamo soli io e lui).
Scambia l'aranciata per il vino (ho dovuto fare sparire qualsiasi tipo di alcolico da casa mia, perché altrimenti sarebbe sempre stato li a bere) Però detto tutto questo (mi scuso se sono stato abbastanza lungo) nella tarda mattina esce, si siede al bar, va in chiesa.
Capisco che dare un parere a distanza, senza visitarlo fisicamente è difficile, ma ci terrei a sapere cosa ne pensa.
Grazie in anticipo
Vincenzo La Duca
Mio padre, quasi 89enne (esteticamente portati bene, cammina, è abbastanza autosufficiente per i bisogni ed il farsi la barba.
Ma ad esempio tende a non lavarsi, dice sempre che si è appena Lavato, quando in realtà non è così) da circa 3 anni ha iniziato un declino cognitivo; dorme circa 12/13 ore a notte, più varie sonnolenze durante il giorno; capita in orari notturni, che si alza e mi viene a a raccontare di cose fuori dalla realtà. il soggetto è abbastanza inappetente (infatti ha perso molto peso); e spesso si dimentica che ha mangiato.
A novembre 2018 a seguito di una visita neurologica, Gli è stata diagnosticata una demenza senile allo stadio iniziale, ed ha avuto la prescrizione della duloxetina da 60 mg 1 volta al giorno.
Ad agosto, la visita geriatrica ha ripetuto le stesse cose, ed evidenziato perdita della memoria recente.
Negli ultimi due mesi, si è verificato un episodio di disorientamento (era solo, ma ha avuto la prontezza di dare ai soccorritori le generalità e il numero di telefono di casa).
Quasi ogni giorno mi chiede di mia madre (morta un paio di anni fa), ed ho notato che molto spesso, mentre parla con me di fronte, mi chiede " ma Vincenzo si è andato a coricare?
" (Vincenzo sono io) e alla mia domanda " ed io chi sono?
" Mi risponde con il nome di un suo nipote (che vede molto raramente).
Quando gli faccio notare l'errore, cerca di sminuirlo.
Mi ha anche detto per esempio, frasi del genere: " gli altri che vivono in questa casa, oggi non c'erano " (mentre viviamo soli io e lui).
Scambia l'aranciata per il vino (ho dovuto fare sparire qualsiasi tipo di alcolico da casa mia, perché altrimenti sarebbe sempre stato li a bere) Però detto tutto questo (mi scuso se sono stato abbastanza lungo) nella tarda mattina esce, si siede al bar, va in chiesa.
Capisco che dare un parere a distanza, senza visitarlo fisicamente è difficile, ma ci terrei a sapere cosa ne pensa.
Grazie in anticipo
Vincenzo La Duca
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Il quadro descritto verosimilmente rientra nell'ampio capitolo delle forme di demenza che possono diversificarsi fra loro per caratteristiche cliniche e reperti strumentali (nel caso in questione mancano informazioni sugli eventuali accertamenti eseguiti,oltre che su eventuali patologie, e conseguenti trattamenti farmacologici, concomitanti);inoltre in ciascuna forma ci sono vari livelli di gravità delle manifestazioni. La patologia descritta appare di specifica competenza geriatrica e l'andamento nel tempo,ed in particolare la risposta alla terapia con duloxetina,peraltro già abbastanza prolungata,dovrebbero guidare le future scelte terapeutiche.
Dr. Giovanni Aisa
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.9k visite dal 31/01/2020.
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