Madre 91 anni affetta da demenza senile nonostante le cure da qualche giorno non dorme la notte

Mia madre 91 anni, soffre da circa TRE anni di demenza senile, vede pochissimo a causa di una maculopatia e comunque è sempre stata gestibile abbastanza bene, le sue cure sono: Mattina: Eutirox 75 e Omeoprazolo; dopo colazione: Tareg 320, Clopidogrel, 1/3 Trittico, vitamine: la sera dopo cena: 2/3 Trittico, 1 Xanax 50, e prima di dormire 1 di Seroquel 25.
Fino a poco tempo fa questa cura funzionava.
dormiva tutta la notte, e si svegliava sempre molto tardi.
Circa un mese fa ha avuto una piccola ischemia e in ospedale hanno lasciato la cura come prima sostituendo la Cardioaspirina con il Clopidogrel.
Ma adesso è spesso agitata, il medico prima mi ha aggiunto un'altra compressa il pomeriggio di Seroquel, poi poichè la situazione peggiorava in quanto cominciava a vedere cose che non c'erano e ad essere un pò aggressiva, e non voleva più assolutamente prendere le compresse, mi ha fatto interrompere tutto per due giorni e mi ha fatto dare 4 gocce di Serenase 10/ml.
mattina pomeriggio e sera, In effetti si è calmata subito, quindi ho interpellato il suo geriatra che mi ha detto di ricominciare la cura precedente e di usare il Serenase soltanto in caso si ripresentassero i sintomi.
Adesso è abbastanza calma, il Trittico glielo do soltanto 2/3 la sera, assieme allo Xanax (che prende da decenni) da due giorni non do il Tareg in quanto ha la pressione bassissima 97/60, e da due notti non dorme.
A questo punto non so se per dormire devo sostituire o aumentare qualcosa, il suo geriatra momentaneamente non c'è e non so come comportarmi.
Grazie
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Dr. Mauro Granata Reumatologo, Medico internista, Geriatra 2.8k 118
Rispondere al suo quesito in questo ambito virtuale risulta davvero molto difficile perché nella pratica clinica geriatrica, specie per quanto riguarda gli aspetti neuropsichiatrici, la continuità terapeutica con il paziente è di fondamentale importanza. Capita infatti spesso che modificando la combinazione dei farmaci utilizzati o addirittura appena di poco il numero delle gocce prescritte si può causare la comparsa di effetti collaterali indesiderati o provocare effetti paradossi. Il mio consiglio perciò è quello di rimanere fedeli al proprio specialista di riferimento che nell’ambito del prolungato rapporto di conoscenza saprà scegliere ogni volta con sensibilità e maestria la terapia più indicata per raggiungere i target desiderati. Saluti cordiali.

Mauro Granata
https://www.idoctors.it/medico/16613/0

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