Stato di sonno profondo
Buonasera,
scrivo per chiedere un parere (nei limiti ovviamente del mezzo e nella consapevolezza che non possa sostituire esami e consulti dal vivo) per la condizione di mia madre, 83 anni, con deterioramento cognitivo di natura vascolare, ipertensione, policitemia, vari crolli vertebrali.
Prende diversi farmaci, trittico (5 gocce la mattina e 10 la sera), lixiana, carvedilolo, oncocarbide, eutirox, valsartan, lamotrigina (50 la matttina e 50 la sera) poi di base e calcio.
Siccome negli ultimi mesi la pressione è salita la sera in particolare il medico ha aggiunto mezza pasticca di lacidipina.
Mia madre dal 2020 almeno una volta l'anno ha avuto episodi di sonno profondo o stato soporoso.
Quando è successo, è capitato che la svegliassi per darle la prima medicina (eutirox), rimessa a letto nel periodo della preparazione della colazione, poi nel tentativo di svegliarla per la colazione.. non si sveglia.
Occhi socchiusi, sente gli stimoli (pizzicotto e solletico) ma non risponde nè ha reazioni a parte quelle nei confronti degli stimoli.
Le ultime due sono state a maggio e una il venerdì quando abbiamo chiamato l'ambulanza, dopo poche ore è stata dimessa dopo che la situazione è rientrata (tac non ha mostrato cambiamenti significativi).
A maggio proprio per questo motivo era stato aumentato il dosaggio di lamotrigina da 25 mattina e 50 sera a 50 mattina e sera.
Stamani è ricapitato, ma piano piano la signora che la segue due ore ogni mattina le ha dato un po' di acqua con lo zucchero e piano piano si è ripresa.
Al di là dei consulti e approfondimenti che richiederò, mi chiedo a cosa possa essere dovuto, interazione di farmaci (ultimamente ho aggiunto la lacidipina) ?
Peggioramento delle condizioni?
Stando ai referti del pronto soccorso hanno rimandato al medico curante consigliando una visita neurologica.
Notavo che per ora era capitato nel 2020, nel 2021 ma tra 2022 e 23 è già capitato tre volte.
Rimango in attesa di un vostro gentile parere, grazie
scrivo per chiedere un parere (nei limiti ovviamente del mezzo e nella consapevolezza che non possa sostituire esami e consulti dal vivo) per la condizione di mia madre, 83 anni, con deterioramento cognitivo di natura vascolare, ipertensione, policitemia, vari crolli vertebrali.
Prende diversi farmaci, trittico (5 gocce la mattina e 10 la sera), lixiana, carvedilolo, oncocarbide, eutirox, valsartan, lamotrigina (50 la matttina e 50 la sera) poi di base e calcio.
Siccome negli ultimi mesi la pressione è salita la sera in particolare il medico ha aggiunto mezza pasticca di lacidipina.
Mia madre dal 2020 almeno una volta l'anno ha avuto episodi di sonno profondo o stato soporoso.
Quando è successo, è capitato che la svegliassi per darle la prima medicina (eutirox), rimessa a letto nel periodo della preparazione della colazione, poi nel tentativo di svegliarla per la colazione.. non si sveglia.
Occhi socchiusi, sente gli stimoli (pizzicotto e solletico) ma non risponde nè ha reazioni a parte quelle nei confronti degli stimoli.
Le ultime due sono state a maggio e una il venerdì quando abbiamo chiamato l'ambulanza, dopo poche ore è stata dimessa dopo che la situazione è rientrata (tac non ha mostrato cambiamenti significativi).
A maggio proprio per questo motivo era stato aumentato il dosaggio di lamotrigina da 25 mattina e 50 sera a 50 mattina e sera.
Stamani è ricapitato, ma piano piano la signora che la segue due ore ogni mattina le ha dato un po' di acqua con lo zucchero e piano piano si è ripresa.
Al di là dei consulti e approfondimenti che richiederò, mi chiedo a cosa possa essere dovuto, interazione di farmaci (ultimamente ho aggiunto la lacidipina) ?
Peggioramento delle condizioni?
Stando ai referti del pronto soccorso hanno rimandato al medico curante consigliando una visita neurologica.
Notavo che per ora era capitato nel 2020, nel 2021 ma tra 2022 e 23 è già capitato tre volte.
Rimango in attesa di un vostro gentile parere, grazie
[#1]
Buongiorno,
la lamotrigina è un antiepilettico, quindi presumo che se hanno deciso di aumentarne il dosaggio hanno interpretato l'evento come una crisi epilettica parziale (e non il classico "stato di male di epilettico" che si è abituati a vedere in TV; esistono forme subdole di epilessia, che può essere parziale o generalizzata, oppure con delle 'assenze').
Da come descrive gli episodi però, a mio parere, non sembrano crisi epilettiche perchè la mamma comunque è solo 'soporosa', risponde allo stimolo dolorifico e non ha rilascio sfinterico nè morsus della lingua. Sembra proprio 'intontita dai farmaci'.
Alche mi verrebbe il dubbio: non può essere un accumulo del Trittico?
Consideri che nell'anziano basta bere meno anche solo per una settimana e i farmaci tendono ad accumularsi, creando appunto (nel caso del trittico) sopore e sonnolenza. Magari in questo momento sua mamma potrebbe essere gestibile anche senza trittico, o magari si può pensare di ridurne la dose (solo alla sera per esempio) _poi ovviamente dipende anche il motivo per cui glielo hanno prescritto, che lei non ha specificato [il dosaggio che fa è veramente basso comunque, da 'uccellino', come si suol dire in ambito geriatrico]_... magri così facendo gli episodi potrebbero 'magicamente' scomparire. In alternativa, se il Trittico non può essere ridotto, deve tenere monitorata l'idratazione, che sia sempre la stessa (xes consiglio sempre di tenere una bottiglia da 1.5 Litri: riempirla ogni giorno, e verificare che alla sera sia stata bevuta tutta - l'idratazione corretta, in base al peso è circa 30 ml/Kg , quindi se per esempio la mamma pesasse 60 Kg dovrebbe bere 1.800 ml di acqua al giorno).
Un'altra cosa utile (se fattibile), che risolverebbe ogni dubbio, è fare un EEG (elettroencefalogramma) per capire se davvero ci sono delle crisi epilettiche 'subcliniche' che necessitano di dosaggi così elevati di lamotrigina.
Non voglio infine mettere la pulce nell'orecchio, ma molte badanti (purtroppo) usano gocce di nascosto che danno ai pazienti per farli stare tranquilli e avere 'meno problemi'. Scusi, ma con l'esperienza ho visto più volte anche questo.
Spero di essere stata d'aiuto.
Distinti saluti,
la lamotrigina è un antiepilettico, quindi presumo che se hanno deciso di aumentarne il dosaggio hanno interpretato l'evento come una crisi epilettica parziale (e non il classico "stato di male di epilettico" che si è abituati a vedere in TV; esistono forme subdole di epilessia, che può essere parziale o generalizzata, oppure con delle 'assenze').
Da come descrive gli episodi però, a mio parere, non sembrano crisi epilettiche perchè la mamma comunque è solo 'soporosa', risponde allo stimolo dolorifico e non ha rilascio sfinterico nè morsus della lingua. Sembra proprio 'intontita dai farmaci'.
Alche mi verrebbe il dubbio: non può essere un accumulo del Trittico?
Consideri che nell'anziano basta bere meno anche solo per una settimana e i farmaci tendono ad accumularsi, creando appunto (nel caso del trittico) sopore e sonnolenza. Magari in questo momento sua mamma potrebbe essere gestibile anche senza trittico, o magari si può pensare di ridurne la dose (solo alla sera per esempio) _poi ovviamente dipende anche il motivo per cui glielo hanno prescritto, che lei non ha specificato [il dosaggio che fa è veramente basso comunque, da 'uccellino', come si suol dire in ambito geriatrico]_... magri così facendo gli episodi potrebbero 'magicamente' scomparire. In alternativa, se il Trittico non può essere ridotto, deve tenere monitorata l'idratazione, che sia sempre la stessa (xes consiglio sempre di tenere una bottiglia da 1.5 Litri: riempirla ogni giorno, e verificare che alla sera sia stata bevuta tutta - l'idratazione corretta, in base al peso è circa 30 ml/Kg , quindi se per esempio la mamma pesasse 60 Kg dovrebbe bere 1.800 ml di acqua al giorno).
Un'altra cosa utile (se fattibile), che risolverebbe ogni dubbio, è fare un EEG (elettroencefalogramma) per capire se davvero ci sono delle crisi epilettiche 'subcliniche' che necessitano di dosaggi così elevati di lamotrigina.
Non voglio infine mettere la pulce nell'orecchio, ma molte badanti (purtroppo) usano gocce di nascosto che danno ai pazienti per farli stare tranquilli e avere 'meno problemi'. Scusi, ma con l'esperienza ho visto più volte anche questo.
Spero di essere stata d'aiuto.
Distinti saluti,
Dott.ssa Lucrezia Maggioni
Specialista in Geriatria
[#3]
Utente
Buonasera, intanto grazie per entrambi i commenti.
Preciso intanto il mio commento all'esauriente risposta della dottoressa. La mamma è seguita da uno specialista per ogni problematica, e inizialmente dopo il 2018 anno in cui fu diagnosticato il deterioramento cognitivo vascolare di natura non degenerativa (poi successivamente cambiato in misto (così era scritto in una delle successive tac in cui comunque di anno in anno, di episodio in episodio, rari ma almeno uno l'anno, non si evidenziano cambiamenti alcuni ) , la neurologa che la segue non aveva dato medicinali, la mamma aveva allucinazioni che al tempo comprendeva essere allucinazioni e non davano problemi comportamentali per cui era stato deciso di non aggiungere medicinali ad una terapia complessiva già corposa. Nel corso del 2020 e 21 ha iniziato ad avere agitazione e a non avere più consapevolezza che fossero allucinazioni e da uno stato di serenità durante la mattina e il pomeriggio, la sera iniziava ad essere molto agitata fino anche alle 2 di notte... e quindi dall'inizio del 2022 abbiamo iniziato con un dosaggio basso di trittico, devo dire che il trittico ha cambiato molto l'umore della mamma e piano piano anche la sera era molto più serena. Ricordo che la prima somministrazione di trittico ebbe uno stato soporoso ma da cui si riprese autonomamente abbastanza subito senza bisogno di chiamare l'ambulanza. Diciamo che oggi alterna giornate serene a momenti di criticità che però rientrano abbastanza bene usando varie strategie come la distrazione o la musica o altre cose sempre comportamentali. Ma ecco niente a che vedere rispetto al periodo pre trittico. Non so se se sospendere il trittico .. insomma il periodo pre trittico è stato abbastanza difficile e da caregiver nonchè figlio che la gestisce quasi in autonomia e da solo mi ha messo alla prova ..
Il discorso dell'idratazione è un problema, non beve, o almeno beve pochissimo, se beve tre bicchieri al giorno è un successo e mangia non tanto e in modo molto selettivo. E' molto magra, meno di 170 per 50 kg.. Cerco di farla bere più possibile anche a piccoli sorsi ma avendo anche un caratterino non semplice ad insistere è facile che si innervosisca e quindi riprenda l'agitazione. Da profano e non esperto mi era venuto in mente che potesse essere dovuto anche ad un accumulo di medicine non smaltite. Purtroppo riesco a fatica a farla mangiare e bene e il medico di base mi ha dato degli integratori e sostitutivi che uso saltuariamente al bisogno..
Per il discorso della signora che la segue mi sento abbastanza sicuro dato che viene due ore la mattina, e la mattina è generalmente tranquilla e comunque io preparo tutte le medicine che servono per la mattina per cui non credo che si verifichi niente del genere, ma so che sono cose che possono succedere per cui la ringrazio per il suggerimento.
Non diagnosticarono epilessia ma fu diciamo una ipotesi che non si sentirono di escludere, per questo la scelta della lamotrigina, Comunque seguirò sicuramente le indicazioni, cercando di spingere più per una maggiore nutrizione e soprattutto idratazione e facendo ulteriori accertamenti.
Vi ringrazio e vi aggiorno. un saluto buona serata
Preciso intanto il mio commento all'esauriente risposta della dottoressa. La mamma è seguita da uno specialista per ogni problematica, e inizialmente dopo il 2018 anno in cui fu diagnosticato il deterioramento cognitivo vascolare di natura non degenerativa (poi successivamente cambiato in misto (così era scritto in una delle successive tac in cui comunque di anno in anno, di episodio in episodio, rari ma almeno uno l'anno, non si evidenziano cambiamenti alcuni ) , la neurologa che la segue non aveva dato medicinali, la mamma aveva allucinazioni che al tempo comprendeva essere allucinazioni e non davano problemi comportamentali per cui era stato deciso di non aggiungere medicinali ad una terapia complessiva già corposa. Nel corso del 2020 e 21 ha iniziato ad avere agitazione e a non avere più consapevolezza che fossero allucinazioni e da uno stato di serenità durante la mattina e il pomeriggio, la sera iniziava ad essere molto agitata fino anche alle 2 di notte... e quindi dall'inizio del 2022 abbiamo iniziato con un dosaggio basso di trittico, devo dire che il trittico ha cambiato molto l'umore della mamma e piano piano anche la sera era molto più serena. Ricordo che la prima somministrazione di trittico ebbe uno stato soporoso ma da cui si riprese autonomamente abbastanza subito senza bisogno di chiamare l'ambulanza. Diciamo che oggi alterna giornate serene a momenti di criticità che però rientrano abbastanza bene usando varie strategie come la distrazione o la musica o altre cose sempre comportamentali. Ma ecco niente a che vedere rispetto al periodo pre trittico. Non so se se sospendere il trittico .. insomma il periodo pre trittico è stato abbastanza difficile e da caregiver nonchè figlio che la gestisce quasi in autonomia e da solo mi ha messo alla prova ..
Il discorso dell'idratazione è un problema, non beve, o almeno beve pochissimo, se beve tre bicchieri al giorno è un successo e mangia non tanto e in modo molto selettivo. E' molto magra, meno di 170 per 50 kg.. Cerco di farla bere più possibile anche a piccoli sorsi ma avendo anche un caratterino non semplice ad insistere è facile che si innervosisca e quindi riprenda l'agitazione. Da profano e non esperto mi era venuto in mente che potesse essere dovuto anche ad un accumulo di medicine non smaltite. Purtroppo riesco a fatica a farla mangiare e bene e il medico di base mi ha dato degli integratori e sostitutivi che uso saltuariamente al bisogno..
Per il discorso della signora che la segue mi sento abbastanza sicuro dato che viene due ore la mattina, e la mattina è generalmente tranquilla e comunque io preparo tutte le medicine che servono per la mattina per cui non credo che si verifichi niente del genere, ma so che sono cose che possono succedere per cui la ringrazio per il suggerimento.
Non diagnosticarono epilessia ma fu diciamo una ipotesi che non si sentirono di escludere, per questo la scelta della lamotrigina, Comunque seguirò sicuramente le indicazioni, cercando di spingere più per una maggiore nutrizione e soprattutto idratazione e facendo ulteriori accertamenti.
Vi ringrazio e vi aggiorno. un saluto buona serata
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.6k visite dal 11/01/2023.
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