Problemi alla vista da malocclusione o da terapia ortodontica sbagliata?
Egregi Dottori,
Lo scorso anno mi sono sottoposto a terepia ortodontica per ripristinare l'occlusione che si era praticamente "annullata" per colpa di un bite incongruo, che col tempo aveva intruso molari e premolari superiori ed inferiori rendendomi la masticazione del tutto impossibile e creando un open bite posteriore.
Premetto che ho una malocclusione di 2 classe ed il bite mi serviva per alleviare bruxismo, dolori al collo e problemi posturali.
Durante la terapia ho iniziato ad avere infiammazioni oculari di tutti i tipi, da blefarocongiuntiviti a cheratiti che sono riuscito a sopportare con i soliti colliri al cortisone/antibiotici e soprattutto con l'ibuprofene.
Arrivati alla fine del percorso per l'estrusione finale dei molari, il dentista ha optato per l'utilizzo degli elastici che non hanno fatto altro che peggiorare la mia situazione oculare, infatti dopo la prima notte in trazione mi sono risvegliato con forti dolori ai muscoli facciali, l'occhio destro gonfio e una cheratite che ancora oggi non é sparita del tutto.
Mi sono preso una pausa dalla terapia per un mese perché stavo male sul serio, e dopo aver compreso che denti e occhi sono collegati a livello nervoso, ho ripreso con degli elastici piú leggeri giusto il tempo per terminare la terapia, dopodiché ho mollato tutto perché il dolore era insopportabile.
Il dentista ha sempre negato che i sintomi fossero collegati, ma io in fronte non ho mica scritto fesso.
Ho anche fatto varie visite da diversi oculisti ma non sono mai riusciti a individuare il problema reale.
Ora riesco a mangiare nuovamente nonostante i molari non tocchino proprio come dovrebbero, ho una nuova occlusione su base della vecchia malocclusione e gli occhi perennemente infiammati anche se sembra stia regredendo.
Purtoppo la cheratite all'occhio destro peggiora all'istante appena inizio a mangiare e quando mi lavo i denti gli occhi diventano completamente rossi per poi sfiammare dopo qualche minuto.
Scusate se ho scritto una biografia ma ho sul serio bisogno di risposte anche perché non riesco piú a tollerare gli schermi di pc, smartphone e tv e anche il solo leggere un libro mi provoca fastidio.
Secondo voi cosa devo fare?
Puó esserci stata una infiammazione del trigemino?
I nuovi contatti dentali sbagliati possono contribuire ad aggravare il problema oppure é tutta l' ATM a provocare questi problemi visto che adesso lavora in un altro modo?
Aggiungo che ho fatto visita neurologica e RM encefalo ma pare sia tutto a posto.
Grazie
Lo scorso anno mi sono sottoposto a terepia ortodontica per ripristinare l'occlusione che si era praticamente "annullata" per colpa di un bite incongruo, che col tempo aveva intruso molari e premolari superiori ed inferiori rendendomi la masticazione del tutto impossibile e creando un open bite posteriore.
Premetto che ho una malocclusione di 2 classe ed il bite mi serviva per alleviare bruxismo, dolori al collo e problemi posturali.
Durante la terapia ho iniziato ad avere infiammazioni oculari di tutti i tipi, da blefarocongiuntiviti a cheratiti che sono riuscito a sopportare con i soliti colliri al cortisone/antibiotici e soprattutto con l'ibuprofene.
Arrivati alla fine del percorso per l'estrusione finale dei molari, il dentista ha optato per l'utilizzo degli elastici che non hanno fatto altro che peggiorare la mia situazione oculare, infatti dopo la prima notte in trazione mi sono risvegliato con forti dolori ai muscoli facciali, l'occhio destro gonfio e una cheratite che ancora oggi non é sparita del tutto.
Mi sono preso una pausa dalla terapia per un mese perché stavo male sul serio, e dopo aver compreso che denti e occhi sono collegati a livello nervoso, ho ripreso con degli elastici piú leggeri giusto il tempo per terminare la terapia, dopodiché ho mollato tutto perché il dolore era insopportabile.
Il dentista ha sempre negato che i sintomi fossero collegati, ma io in fronte non ho mica scritto fesso.
Ho anche fatto varie visite da diversi oculisti ma non sono mai riusciti a individuare il problema reale.
Ora riesco a mangiare nuovamente nonostante i molari non tocchino proprio come dovrebbero, ho una nuova occlusione su base della vecchia malocclusione e gli occhi perennemente infiammati anche se sembra stia regredendo.
Purtoppo la cheratite all'occhio destro peggiora all'istante appena inizio a mangiare e quando mi lavo i denti gli occhi diventano completamente rossi per poi sfiammare dopo qualche minuto.
Scusate se ho scritto una biografia ma ho sul serio bisogno di risposte anche perché non riesco piú a tollerare gli schermi di pc, smartphone e tv e anche il solo leggere un libro mi provoca fastidio.
Secondo voi cosa devo fare?
Puó esserci stata una infiammazione del trigemino?
I nuovi contatti dentali sbagliati possono contribuire ad aggravare il problema oppure é tutta l' ATM a provocare questi problemi visto che adesso lavora in un altro modo?
Aggiungo che ho fatto visita neurologica e RM encefalo ma pare sia tutto a posto.
Grazie
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"....Lo scorso anno mi sono sottoposto a terepia ortodontica per ripristinare l'occlusione che si era praticamente "annullata" per colpa di un bite incongruo, che col tempo aveva intruso molari e premolari superiori ed inferiori rendendomi la masticazione del tutto impossibile e creando un open bite posteriore...."
Sinteticamente voglio ricordare che le linee guida internazionali prevedono in caso di TMD,un approccio gnatologico e non ortodontico perché peggiorativo del TMD.Avrebbe dovuto ripristinare un corretto rapporto mandibolo-cranico con un diverso approccio,verosimilmente perché il bite in uso non era quello adatto al suo caso
"......Premetto che ho una malocclusione di 2 classe ed il bite mi serviva per alleviare bruxismo, dolori al collo e problemi posturali...."
".....Durante la terapia ho iniziato ad avere infiammazioni oculari di tutti i tipi, da blefarocongiuntiviti a cheratiti che sono riuscito a sopportare con i soliti colliri al cortisone/antibiotici e soprattutto con l'ibuprofene...."
Per rispondere al suo quesito esistono possibili correlazioni tra disordini temporomandibolari e disturbi di accomodazione.I sensori che misurano la posizione dei muscoli del cavo orale e quelli che misurano la posizione dei muscoli oculomotori finiscono tutti nel nucleo mesencefalico del trigemino. Un problema di accomodazione(ad es.deficit di convergenza) può causare i sintomi da lei riferiti.Un controllo dell'oculomotricità andrà associato a un riequilibrio dei muscoli della masticazione. Le consiglio per tale motivo una valutazione presso uno specialista che non si limiti al solo controlo dell'acuità visiva,ma anche alla valutazione dello status dei muscoli oculari.Aggiungo che se venisse ciò confermato,e prescritta una eventuale terapia per correggere un'eventuale presenza di disturbi dell'accomodazione visiva, va parimenti rivalutato il suo rapporto mandibolo-cranico ed occlusale da uno Gnatologo esperto,riproponendo una nuova terapia gnatologica.Ciò richiederà una stretta collaborazione tra lo Gnatologo che la seguirà lo Specialista in Ottica Fisiopatologica.
Cordialità
Sinteticamente voglio ricordare che le linee guida internazionali prevedono in caso di TMD,un approccio gnatologico e non ortodontico perché peggiorativo del TMD.Avrebbe dovuto ripristinare un corretto rapporto mandibolo-cranico con un diverso approccio,verosimilmente perché il bite in uso non era quello adatto al suo caso
"......Premetto che ho una malocclusione di 2 classe ed il bite mi serviva per alleviare bruxismo, dolori al collo e problemi posturali...."
".....Durante la terapia ho iniziato ad avere infiammazioni oculari di tutti i tipi, da blefarocongiuntiviti a cheratiti che sono riuscito a sopportare con i soliti colliri al cortisone/antibiotici e soprattutto con l'ibuprofene...."
Per rispondere al suo quesito esistono possibili correlazioni tra disordini temporomandibolari e disturbi di accomodazione.I sensori che misurano la posizione dei muscoli del cavo orale e quelli che misurano la posizione dei muscoli oculomotori finiscono tutti nel nucleo mesencefalico del trigemino. Un problema di accomodazione(ad es.deficit di convergenza) può causare i sintomi da lei riferiti.Un controllo dell'oculomotricità andrà associato a un riequilibrio dei muscoli della masticazione. Le consiglio per tale motivo una valutazione presso uno specialista che non si limiti al solo controlo dell'acuità visiva,ma anche alla valutazione dello status dei muscoli oculari.Aggiungo che se venisse ciò confermato,e prescritta una eventuale terapia per correggere un'eventuale presenza di disturbi dell'accomodazione visiva, va parimenti rivalutato il suo rapporto mandibolo-cranico ed occlusale da uno Gnatologo esperto,riproponendo una nuova terapia gnatologica.Ciò richiederà una stretta collaborazione tra lo Gnatologo che la seguirà lo Specialista in Ottica Fisiopatologica.
Cordialità
Dr. Luigi De Socio
Specialista in Odontoiatria
Perfezionato in Ortodonzia
Perfezionato in Gnatologia
[#2]
Ex utente
Grazie per la risposta dott. De Socio,
il fatto é che ho dovuto per forza intervenire con una terapia ortodontica perché non riuscivo piú a masticare normalmente, andavo a contatto con i soli incisivi e non é stato piacevole mangiare solo minestre e brodini per 2 anni.
Adesso ho di nuovo un occlusione che almeno mi consente di mangiare come prima.
Avevo gia portato un bite 12 anni fa (diverso da quest'ultimo che mi ha creato il problema) e nonostante funzionasse bene annullando dolori e contratture varie, una volta tolto ritornavo punto e a capo con i soliti sintomi poiché la malocclusione é scheletrica.
Lei crede che un bite potrebbe far sparire i problemi oculari provocati da una malocclusione?
Esistono esami strumentali in grado di stabilire se c'é stato un danno a livello trigeminale o di ATM?
Grazie
il fatto é che ho dovuto per forza intervenire con una terapia ortodontica perché non riuscivo piú a masticare normalmente, andavo a contatto con i soli incisivi e non é stato piacevole mangiare solo minestre e brodini per 2 anni.
Adesso ho di nuovo un occlusione che almeno mi consente di mangiare come prima.
Avevo gia portato un bite 12 anni fa (diverso da quest'ultimo che mi ha creato il problema) e nonostante funzionasse bene annullando dolori e contratture varie, una volta tolto ritornavo punto e a capo con i soliti sintomi poiché la malocclusione é scheletrica.
Lei crede che un bite potrebbe far sparire i problemi oculari provocati da una malocclusione?
Esistono esami strumentali in grado di stabilire se c'é stato un danno a livello trigeminale o di ATM?
Grazie
[#3]
"....Lei crede che un bite potrebbe far sparire i problemi oculari provocati da una malocclusione?.."
Il primo step è la diagnosi,di che tipo di malocclusione trattasi, se esiste ad esempio una asimmetria mandibolare,uno morso profondo o un morso aperto ecc.
Indagini strumentali in genere non occorrono,tranne rari casi in cui può essere utile una RNM,la diagnosi è prevalentemente clinica ed è affidata alla capacità ed esperienza dello Gnatologo.
Già con una semplice panoramica è possibile visualizzare la forma dei condili per verificare o meno una forma artrosica.
Un bite fatto BENE (insieme ad eventuale fisioterapia a giudizio clinico)deve far regredire la sintomatologia.Poi se necessario "finalizzare" si può prendere in considerazione ortodonzia o protesi o chirurgica ortognatica.
"......Avevo gia portato un bite 12 anni fa (diverso da quest'ultimo che mi ha creato il problema) e nonostante funzionasse bene annullando dolori e contratture varie, una volta tolto ritornavo punto e a capo con i soliti sintomi poiché la malocclusione é scheletrica...."
Non andava tolto,il bite se va bene,o lo si porta "a vita" o più semplicemente si finalizza la terapia come sopra(probabilmente nel suo caso con la chirurgia)
Ovviamente vanno individuati problemi di oculomotricita' e trattati( ad esempio terapia con ortottista).
Come già accennato la terapia si basa su due direttrici e l'una é complementare dell'altra.
Cordiali Saluti
Il primo step è la diagnosi,di che tipo di malocclusione trattasi, se esiste ad esempio una asimmetria mandibolare,uno morso profondo o un morso aperto ecc.
Indagini strumentali in genere non occorrono,tranne rari casi in cui può essere utile una RNM,la diagnosi è prevalentemente clinica ed è affidata alla capacità ed esperienza dello Gnatologo.
Già con una semplice panoramica è possibile visualizzare la forma dei condili per verificare o meno una forma artrosica.
Un bite fatto BENE (insieme ad eventuale fisioterapia a giudizio clinico)deve far regredire la sintomatologia.Poi se necessario "finalizzare" si può prendere in considerazione ortodonzia o protesi o chirurgica ortognatica.
"......Avevo gia portato un bite 12 anni fa (diverso da quest'ultimo che mi ha creato il problema) e nonostante funzionasse bene annullando dolori e contratture varie, una volta tolto ritornavo punto e a capo con i soliti sintomi poiché la malocclusione é scheletrica...."
Non andava tolto,il bite se va bene,o lo si porta "a vita" o più semplicemente si finalizza la terapia come sopra(probabilmente nel suo caso con la chirurgia)
Ovviamente vanno individuati problemi di oculomotricita' e trattati( ad esempio terapia con ortottista).
Come già accennato la terapia si basa su due direttrici e l'una é complementare dell'altra.
Cordiali Saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 10.5k visite dal 29/11/2019.
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