Vaccinazione antitetanica
Gent.mi Dottori, vi espongo subito la mia richiesta:
vorrei procedere con un richiamo della vaccinazione antitetanica, il problema è che non so se basta una sola dose di richiamo o ricomincianre il ciclo di base.
Dunque, io ho 26 e , leggendo quanto riportato nel mio libretto delle vacinazioni, mi è stato praticato il ciclo vaccinale nel modo seguete:
1^ dose: 3 apr 1987
2^ dose: 15 mag 1987
3^ dose: 22 gen 1988
4^ e ultima dose 17 apr 1992.
La quinta dose prevista per l'età adolescenziale non mi è stata mai praticata.
Ora, alla luce di ciò. volevo chiedere se è sufficiente praticare una sola dose di richiamo oppure - dato che sono trascorsi 21 anni dall'ultima somministrazione, si rende necessario ricominciare il ciclo completo di tre dosi.
Vi rin grazio per l'attenzione.
vorrei procedere con un richiamo della vaccinazione antitetanica, il problema è che non so se basta una sola dose di richiamo o ricomincianre il ciclo di base.
Dunque, io ho 26 e , leggendo quanto riportato nel mio libretto delle vacinazioni, mi è stato praticato il ciclo vaccinale nel modo seguete:
1^ dose: 3 apr 1987
2^ dose: 15 mag 1987
3^ dose: 22 gen 1988
4^ e ultima dose 17 apr 1992.
La quinta dose prevista per l'età adolescenziale non mi è stata mai praticata.
Ora, alla luce di ciò. volevo chiedere se è sufficiente praticare una sola dose di richiamo oppure - dato che sono trascorsi 21 anni dall'ultima somministrazione, si rende necessario ricominciare il ciclo completo di tre dosi.
Vi rin grazio per l'attenzione.
[#1]
Il ciclo vaccinale primario è stato effettuato e ,quindi, non va ripetuto. Lei ha ricevuto quattro somministrazioni di vaccino antitetanico, negli intervalli previsti. Con una sola nuova somministrazione i livelli anticorpali dovrebbero ritornare a livelli protettivi .
Cordiali Saluti
Cordiali Saluti
Dr. piero alessandro casonato
[#3]
Utente
Gent.mo Dott.
Oggi mi sono recato dal mio medico curante per richiedere la prescrizione del richiamo vaccinale di cui sopra. Il mio curante però ritiene che, dato il tempo trascorso - più di vent'anni - dal ciclo primario, una sola dose non è sufficiente e insiste nel consigliarmi di ripetere il ciclo di base. Intanto mi sono fatto iniettare la prima dose.
Poco fa discorrendo con un mio amico, che è solo ancora uno studente in biologia e non un medico, mi ha parlato dei rischi legati alla cd. iperimmunizzazione e derivanti dalla ripetuta somministrazione e ad intervalli ravvicinati di dosi di vaccino qualora per quella malattia fosse ancora valida la copertura vaccinale. .
Ora, visto che il mio curante è un medico generico le sue indicazioni non bastano a chiarirmi le idee e quindi vorrei richiedere ancora una volta il suo parere visto che Lei è lo specialista in materia.
Le vorrei chiedere, dunque, se ci sono delle controindicazioni a ripetere il ciclo di base e, nel caso, se sia opportuno fermarmi alla sola dose che mi è stata praticata oggi per poi ripetere la successiva tra 10 anni.
Sicuro di una sua pronta, esaustiva e cortese risposta, la ringrazio porgendole i miei più cordiali saluti.
Oggi mi sono recato dal mio medico curante per richiedere la prescrizione del richiamo vaccinale di cui sopra. Il mio curante però ritiene che, dato il tempo trascorso - più di vent'anni - dal ciclo primario, una sola dose non è sufficiente e insiste nel consigliarmi di ripetere il ciclo di base. Intanto mi sono fatto iniettare la prima dose.
Poco fa discorrendo con un mio amico, che è solo ancora uno studente in biologia e non un medico, mi ha parlato dei rischi legati alla cd. iperimmunizzazione e derivanti dalla ripetuta somministrazione e ad intervalli ravvicinati di dosi di vaccino qualora per quella malattia fosse ancora valida la copertura vaccinale. .
Ora, visto che il mio curante è un medico generico le sue indicazioni non bastano a chiarirmi le idee e quindi vorrei richiedere ancora una volta il suo parere visto che Lei è lo specialista in materia.
Le vorrei chiedere, dunque, se ci sono delle controindicazioni a ripetere il ciclo di base e, nel caso, se sia opportuno fermarmi alla sola dose che mi è stata praticata oggi per poi ripetere la successiva tra 10 anni.
Sicuro di una sua pronta, esaustiva e cortese risposta, la ringrazio porgendole i miei più cordiali saluti.
[#4]
Normalmente non occorre nessuna prescrizione del medico curante per fare il richiamo della vaccinazione contro il tetano,è sufficiente andare all'ufficio di igiene dell' asl o ad un distretto sanitario, magari telefonando prima e le faranno gratuitamente la vaccinazione.
Il suo amico ha perfettamente ragione , si vede che ogni tanto qualcuno che studia qualcosa c'e' ancora. Una delle reazioni che si hanno in caso di iperimmunizzazione si chiama , se non ricordo male, fenomeno di arthus , e consiste nella reazione tra anticorpi già " evocati " da un precedente vaccino e la dose di richiamo successiva. Si possono avere danni locali in sede di inoculazione e danni in vari organi dovuti a precipitazione di immunocomplessi , ad es nei reni .
Se vuole essere sicuro dei livelli anticorpali protettivi dopo il richiamo, può fare il dosaggio degli anticorpi antitetano. In molte asl lo fanno, anche se non in tutte , ed il costo dovrebbe essere tra i sette ed i quindici euro.
Cordiali Saluti.
Il suo amico ha perfettamente ragione , si vede che ogni tanto qualcuno che studia qualcosa c'e' ancora. Una delle reazioni che si hanno in caso di iperimmunizzazione si chiama , se non ricordo male, fenomeno di arthus , e consiste nella reazione tra anticorpi già " evocati " da un precedente vaccino e la dose di richiamo successiva. Si possono avere danni locali in sede di inoculazione e danni in vari organi dovuti a precipitazione di immunocomplessi , ad es nei reni .
Se vuole essere sicuro dei livelli anticorpali protettivi dopo il richiamo, può fare il dosaggio degli anticorpi antitetano. In molte asl lo fanno, anche se non in tutte , ed il costo dovrebbe essere tra i sette ed i quindici euro.
Cordiali Saluti.
[#5]
Utente
Dottore Lei è gentilissio e la ringrazio per la puntuale e precisa risposta.
Purtroppo il distretto sanitario - o la asl - competente per la zona in cui abito (che è sempre la "civilissima" Italia e non l'Uganda, anche se a volte ho i miei dubbi, senza voler essere offensivo per gli ugandesi) non pratica più i richiami vaccinali gratutitamente. Il mio medico mi disse che nella nostra provincia l'unico modo per effetturare i richiami è comprare il vaccino a spese proprie e farselo somministrare dal medico curante che poi rilascia la certificazione. E quindi seguendo le sue indicazioni così ho fatto.
Adesso seguirò il suo prezioso consiglio, quindi prima di procedere con la seconda dose farò il dosaggio degli anticorpi (quindi credo sia inutile rivolgermi alla mia asl - visto che a questo punto vi sono fondati motivi per ritenere che non offra questo servizio - andrò direttamente in un centro privato di analisi cliniche) e qualora i livellii dovvesero essere protettivi dirò al mio medico che non voglio continuare con le altre due dosi ma di procedere con un richiamo solo tra 10 anni.
Le chiedo solo se posso continuare a disturbarla quando saranno pronti i risultati delle analisi, per chiedere sue indicazioni sulla base di essi.
La ringrazio per la gentilezza e la cortese disponibilità.
I miei più cordiali saluti.
Purtroppo il distretto sanitario - o la asl - competente per la zona in cui abito (che è sempre la "civilissima" Italia e non l'Uganda, anche se a volte ho i miei dubbi, senza voler essere offensivo per gli ugandesi) non pratica più i richiami vaccinali gratutitamente. Il mio medico mi disse che nella nostra provincia l'unico modo per effetturare i richiami è comprare il vaccino a spese proprie e farselo somministrare dal medico curante che poi rilascia la certificazione. E quindi seguendo le sue indicazioni così ho fatto.
Adesso seguirò il suo prezioso consiglio, quindi prima di procedere con la seconda dose farò il dosaggio degli anticorpi (quindi credo sia inutile rivolgermi alla mia asl - visto che a questo punto vi sono fondati motivi per ritenere che non offra questo servizio - andrò direttamente in un centro privato di analisi cliniche) e qualora i livellii dovvesero essere protettivi dirò al mio medico che non voglio continuare con le altre due dosi ma di procedere con un richiamo solo tra 10 anni.
Le chiedo solo se posso continuare a disturbarla quando saranno pronti i risultati delle analisi, per chiedere sue indicazioni sulla base di essi.
La ringrazio per la gentilezza e la cortese disponibilità.
I miei più cordiali saluti.
[#6]
Scriva pure senza problemi. Cerchi di rivolgersi ad un laboratorio di analisi efficiente e preciso.
Se le Vs. asl non fanno più neanche l'antitetanica gratuitamente vuol dire che siamo messi peggio di quello che pensavo.
E dove li spendono tutti i nostri soldi ?
Cordiali saluti
Se le Vs. asl non fanno più neanche l'antitetanica gratuitamente vuol dire che siamo messi peggio di quello che pensavo.
E dove li spendono tutti i nostri soldi ?
Cordiali saluti
[#7]
Utente
Mi scusi Dottore, un' altro chiarimento: ma il rischio di iperimmunizzazione ( e quindi fenomeni tipo Arthus, Guillain-Barre', formazioni di immunocomplessi circolanti) può derivare anche dalla somministrazione di immunoglobuline specifiche e il relativo richiamo vaccinale ( o viceversa) a intervalli troppo ravvicinati (es. due settimane)?
La ringrazio
La ringrazio
[#8]
Non mi consta che si sia verificato tale genere di fenomeni con la somministrazione di immunoglobuline + vaccino, che può essere effettuata contemporaneamente , purché in sedi di inoculazione diverse.
Le immunoglobuline sarebbero da evitare . Si tratta di anticorpi umani che sono proteine. Una loro sterilizzazione mediante trattamento termico a 120° c per trenta minuti le denaturerebbe , inattivandole.
Viene attuata, allora, una selezione sui donatori, che si spera non sia quella di vecchia memoria che portò allo scandalo delle trasfusioni con sangue infetto, ed un parziale trattamento di disinfezione non termica, resta comunque il rischio di contagio con virus tipo hiv, epatiti varie , ecc.
E' per questo motivo che è meglio essere vaccinati contro il tetano : per non dover ricorrere all'uso di derivati del sangue.
Cordiali Saluti
Le immunoglobuline sarebbero da evitare . Si tratta di anticorpi umani che sono proteine. Una loro sterilizzazione mediante trattamento termico a 120° c per trenta minuti le denaturerebbe , inattivandole.
Viene attuata, allora, una selezione sui donatori, che si spera non sia quella di vecchia memoria che portò allo scandalo delle trasfusioni con sangue infetto, ed un parziale trattamento di disinfezione non termica, resta comunque il rischio di contagio con virus tipo hiv, epatiti varie , ecc.
E' per questo motivo che è meglio essere vaccinati contro il tetano : per non dover ricorrere all'uso di derivati del sangue.
Cordiali Saluti
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 75.2k visite dal 06/06/2013.
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