Formulazione nuova diagnosi e certificato anamnestico lavoro

Salve, mi era stata fatta una diagnosi di un disturbo che non si è rilevata corretta presso il CIM della mia area territoriale o su cui lo psichiatra che si è insediato di recente ha dubbi.
Adesso lo psichiatra deve arrivare alla formulazione di una nuova diagnosi in una seconda o terza visita mi ha detto.
Nel frattempo io devo fare la visita preassuntiva a lavoro.
Mi è stata richiesto il certificato anamnestico e altra documentazione medica di interesse.

Devo presentarla anche se c'è il vecchio disturbo sù?
Il vecchio disturbo viene cancellato subito?
Viene cancellato quando si sostituisce col nuovo?

Mi sto preoccupando perchè non vorrei che il CIM mi faccia presentare un atto falso.
Come sapete la formulazione di una diagnosi può richiedere del tempo.
Per il momento è stato attestato che la prima è falsa e che ce ne sarebbe una nuova da chiarire.
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Dr. Maurizio Golia Medico legale, Medico del lavoro 1.9k 95
Buongiorno,

aspetti e presenti unicamente il certificato finale con la diagnosi corretta.
Cordiali saluti

Dr. Maurizio Golia Specialista Medicina Legale e Medicina Preventiva Lavoratori tel. 339/7303091
Brescia - Cremona - Bergamo - Verona

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dopo
Attivo dal 2024 al 2024
Ex utente
Mi scusi, se io non sono disponibile più a voler condurre lo psichiatra ad una nuova diagnosi cosa succede? Lui asserisce che io non abbia il disturbo precedentemente diagnosticato e voleva arrivare alla nuova diagnosi in una seconda o terza visita ma io non sono più disposto ad interfacciarmi con psichiatri. Credo sia un mio diritto. Che fine fa il disturbo precedente?
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dopo
Attivo dal 2024 al 2024
Ex utente
Perché se la diagnosi viene sostituita non c'è bisogno che venga dichiarata errata diagnosi attraverso un procedimento giudiziale, invece ho il sospetto che nel caso in cui lo psichiatra debba arrivare ad una nuova diagnosi come nel mio caso e io non mi rechi a visita, per cancellare il disturbo, cosa che lo psichiatra della mia ASP ritiene sia inesistente, bisognerebbe che si pronunci un giudice?