Screening tossicologico per mansioni a rischio
Buonasera, ho eseguito da poco il test per l'abuso di sostanze, sono risultate tutte negative ma il valore della creatina urinaria risulta essere pari a 17.26 mg/dl quindi inferiore a 20.
Il campione non è stato diluito con nessuna sostanza ma ovviamente per essere in grado di fare il test al momento richiesto ho bevuto molta acqua.
Gli altri anni sono sempre stato intorno a 20 o poco superiore.
In questi casi cosa accade?
Il laboratorio è un laboratorio esterno che ha già emesso il referto online.
Chi deve valutare questi risultati (il medico del lavoro?) e nel caso può richiedere un nuovo test?
Ci sono dei tempi prestabiliti per questo?
Grazie anticipatamente per l'attenzione.
Il campione non è stato diluito con nessuna sostanza ma ovviamente per essere in grado di fare il test al momento richiesto ho bevuto molta acqua.
Gli altri anni sono sempre stato intorno a 20 o poco superiore.
In questi casi cosa accade?
Il laboratorio è un laboratorio esterno che ha già emesso il referto online.
Chi deve valutare questi risultati (il medico del lavoro?) e nel caso può richiedere un nuovo test?
Ci sono dei tempi prestabiliti per questo?
Grazie anticipatamente per l'attenzione.
[#1]
Gentile utente,
I valori bassi di creatinina potrebbero invalidare l’esame che in tal caso dovrebbe essere ripetuto entro 10 giorni, a sorpresa.
Praticamente il laboratorio invierà al medico competente il risultato del test e della creatinina. Il medico competente deciderà se invalidare il test e in tal cado disporne la ripetizione nei tempi e nei modi sopra descritti.
Cordiali saluti
I valori bassi di creatinina potrebbero invalidare l’esame che in tal caso dovrebbe essere ripetuto entro 10 giorni, a sorpresa.
Praticamente il laboratorio invierà al medico competente il risultato del test e della creatinina. Il medico competente deciderà se invalidare il test e in tal cado disporne la ripetizione nei tempi e nei modi sopra descritti.
Cordiali saluti
Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro
[#2]
Utente
Innanzitutto la ringrazio per la risposta. Ho chiesto anche in azienda con cui comunque ho degli ottimi rapporti (e che ci tiene a fare le cose in regola), e mi hanno risposto che a loro i risultati vengono consegnati tutti insieme alla fine degli esami di tutti, quindi tra il primo esaminato e l'ultimo trascorre circa un mese e mezzo (ho anche chiesto se visti i tempi potessero anticipare i miei risultati al dottore ma per adesso non ho avuto risposte). La regola dei 10 giorni è certa e quindi devo supporre che siano già stati consegnati? Oppure il nostro medico del lavoro avrà tutti i risultati insieme tra un po' di tempo e da li prenderà una decisione?
Le chiedo tutto questo perchè ovviamente sono un consumatore un po' più che occasionale di cannabis (non sono più un ragazzino) e mi trovo anche spesso a contatto con persone che capita ne facciano uso (e lei saprà meglio di me che anche il fumo passivo potrebbe rendere un esame positivo), non ho grandi problemi a smettere quando necessario (in vista proprio degli esami o dei periodi di vacanza magari fuori). La mia idea negli anni me la sono fatta ormai e penso che sia meglio così che dover ricorrere a farmaci, ad alcol o ad altro per un pò di sollievo magari alla fine di una giornata pesante. Fermo restando che sarei d'accordo sul divieto di uso durante il lavoro come alla guida (se potesse essere effettivamente provato lo stato di alterazione al momento) e non com'è adesso che influisce sul mio stile di vita al di fuori dell'ambito lavorativo. Tralasciando la questione etico morale dato che questa non è la sede giusta, questo stato di indeterminazione, il non sapere come e quando si concluderà la vicenda che mi infastidisce particolarmente. Mi scuso se mi sono un po' dilungato e la ringrazio nuovamente sia per la risposta data sia se vorrà replicare a questo. Leggendo un po' i consulti su questo sito riguardo alla materia soprattutto alla questioe THC, siamo sicuri che la conferenza stato-regioni abbia intrapreso la strada giusta con queste regole, visto anche come si stanno ponendo altri stati forse più evoluti in merito alla questione? (riflessione personale).
Le chiedo tutto questo perchè ovviamente sono un consumatore un po' più che occasionale di cannabis (non sono più un ragazzino) e mi trovo anche spesso a contatto con persone che capita ne facciano uso (e lei saprà meglio di me che anche il fumo passivo potrebbe rendere un esame positivo), non ho grandi problemi a smettere quando necessario (in vista proprio degli esami o dei periodi di vacanza magari fuori). La mia idea negli anni me la sono fatta ormai e penso che sia meglio così che dover ricorrere a farmaci, ad alcol o ad altro per un pò di sollievo magari alla fine di una giornata pesante. Fermo restando che sarei d'accordo sul divieto di uso durante il lavoro come alla guida (se potesse essere effettivamente provato lo stato di alterazione al momento) e non com'è adesso che influisce sul mio stile di vita al di fuori dell'ambito lavorativo. Tralasciando la questione etico morale dato che questa non è la sede giusta, questo stato di indeterminazione, il non sapere come e quando si concluderà la vicenda che mi infastidisce particolarmente. Mi scuso se mi sono un po' dilungato e la ringrazio nuovamente sia per la risposta data sia se vorrà replicare a questo. Leggendo un po' i consulti su questo sito riguardo alla materia soprattutto alla questioe THC, siamo sicuri che la conferenza stato-regioni abbia intrapreso la strada giusta con queste regole, visto anche come si stanno ponendo altri stati forse più evoluti in merito alla questione? (riflessione personale).
[#3]
Gentile utente
Ovviamente non entro nel merito delle sue considerazioni in quanto non è questa la sede.
Relativamente ai tempi di consegna delle analisi al medico non vi è una regola precisa. Logica vorrebbe che il laboratorio, per i test positivi o con risultati dubbi, comunicasse tempestivamente al medico il singolo risultato altrimenti il medico non potrebbe adempiere a quanto ex lege in tempi rapidi. Certamente se il medico competente invaliderà l’esame, dovrà comunicarglielo formalmente informandola anche dei successivi passi.
Cordiali saluti
Ovviamente non entro nel merito delle sue considerazioni in quanto non è questa la sede.
Relativamente ai tempi di consegna delle analisi al medico non vi è una regola precisa. Logica vorrebbe che il laboratorio, per i test positivi o con risultati dubbi, comunicasse tempestivamente al medico il singolo risultato altrimenti il medico non potrebbe adempiere a quanto ex lege in tempi rapidi. Certamente se il medico competente invaliderà l’esame, dovrà comunicarglielo formalmente informandola anche dei successivi passi.
Cordiali saluti
Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 466 visite dal 24/01/2024.
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