Rischio biologico sul lavoro e terapia immunosoppressori

buongiorno, mi hanno diagnosticato poliartrite simmetrica sieronegativa attualmente in terapia con metotrexate, salazopirina, secukinumab più Fans e miorilassanti.
sono infermiera in reparto di pediatria con annesso PS h24.
Il medico competente mi ha esentato dalle notti, dalla postura ortostatica prolungata e dai carichi e devo dire che ne ho tratto beneficio.
le notti erano davvero troppo faticose da lavorare interamente in piedi.
Sono attualmente sempre in pediatria ma come infermiere diurno.
Il farmaco biologico è stato introdotto dopo la visita dal medico competente e mi chiedevo se non costituisca ulteriore problema considerando l'immunosoppressione che ne deriva e l'alto rischio biologico connesso anche con la tipologia di reparto.
Ho il dovere di comunicarlo al medico competente o posso aspettare la nuova visita di vigilanza fra circa un anno?
il tipo di limitazioni che ho e la terapia che faccio ora mi consentono di lavorare in sicurezza nell'attuale reparto... giusto?


grazie
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Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.3k 119
Gentile utente,
ritengo sia opportuno mettere al corrente il medico competente della nuova terapia ad azione immunosoppressiva iniziata.
Cordiali saluti

Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro

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Utente
Utente
La ringrazio molto. Provvederò a comunicarlo al medico. Avevo timore di disturbare in maniera inopportuna
Cordiali saluti