Thc nel sange quanto dura?
salve, sono un tirocinante in una azienda e mi hanno chiesto di sottopormi al drugtest e alcooltest per la macchina aziendale.
vorrei sapere con precisione quanto permane il thc nel sangue e nelle urine.
e soprattutto essendo tirocinante da un mese, quali sarebbero i miei rischi lavorativi
vorrei sapere con precisione quanto permane il thc nel sangue e nelle urine.
e soprattutto essendo tirocinante da un mese, quali sarebbero i miei rischi lavorativi
Il THC nel sangue può rimanere fino a 2 o 3 settimane; nelle urine fino ad un mese e nei capelli anche per circa 3 mesi. Sono dati puramente indicativi, influenzati da tantissime variabili, quali la quantità di THC assunta: più è elevata, più permane nel nostro organismo.
Se risulta positivo al test, verra' sospeso dall' attivita'.
Suggerimento: se le interessa il lavoro, si astenga da qualsiasi assunzione di sostanza proibita, ed anche dalla frequentazione di ambienti in cui la sostanza può essere inalata o assorbita per contatto.
Se risulta positivo al test, verra' sospeso dall' attivita'.
Suggerimento: se le interessa il lavoro, si astenga da qualsiasi assunzione di sostanza proibita, ed anche dalla frequentazione di ambienti in cui la sostanza può essere inalata o assorbita per contatto.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 311 visite dal 08/02/2025.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Altri consulti in medicina del lavoro
- Obbligo visita privata per scarpe antinfortunistiche: è corretto?
- Sinusite cronica: malattia professionale per lavoro in luogo freddo?
- Rischio amianto da esposizione indiretta: è possibile?
- Visita medica guida: cosa aspettarsi?
- codice niosh < 0.85: cosa implica per l'assunzione?
- Depressione perinatale e stress lavoro: il medico competente può aiutare?