Di chi è la responsabilità?

Un saluto a coloro che risponderanno a questo consulto.
Sono un infermiere e faccio servizio in corsia in un ospedale della mia città, e circa un mese fa durante un'infortunio in servizio mi procuravo una distorsione al ginocchio con conseguente lesione del LCA e lesione completa del menisco mediale, di conseguenza sono in lista di attesa per l'intervento chirurgico. Quindi in attesa dell'intervento l'INAIL chiude la pratica (durata 29 gg) dicendomi che si riaprirà al momento dell'intervento, invitandomi a prendere servizio il giorno dopo la chiusura dell'infortunio, che vi sono ancora postumi del trauma, e mi consiglia di consultarmi e farmi visitare dal medico del lavoro dell'azienda per trovare una temporanea sistemazione in un posto dove il carico di lavoro non sia da corsia! Contatto il medico del lavoro, mi dice prima che non è competenza sua e mi invita a fare una visita medico-collegiale presso l'ASL,(ma i tempi lo impediscono visto il giorno dopo devo riprendere servizio) e successivamente mi invia dal mio medico curante dicendomi che lui mi può riaprire l'infortunista INAIL. Io riferisco il tutto al medico curante ed egli si rifiuta e mi dice che non è competenza sua, ma del medico responsabile della mia azienda!? Allora decido di andare in amministrazione e spiego in probelma al direttore sanitario, che di fronte all'evidenza si fa convinto dell'impotenza funzionale dell'arto e della deambulazione. Il risultato Ordine di servizio immediato e trasferimento temporaneo in un ambulatorio. Ed ora avviene una cosa che ha dell'incredibile. Il mio primario presentando una lettera di contestazione del mio trasferimento, perchè carente di personale, fa sospendere momentaneamente il mio trasferimento, invitandomi a prendere servizio perchè nessun documento certifica il mio problema!? Quasi obbligato riprendo servizio (in pronto soccorso ndr) e mi rifaccio nuovamente male perchè il ginocchio è instabile. A questo punto che devo fare? il medico del lavoro nuovamente contattato mi ripete la stessa cosa. Devo riaprire un nuova pratica infortunistica? Vi prego sono disorientato.
Cordiali saluti.
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Attivo dal 2008 al 2009
Medico del lavoro, Medico di medicina generale, Medico di base, Medico osteopata
Caro signore.
Lei si può opporre alla chiusura dell'infortunio facendo ricorso. Si rivolga (se prenderà questa via) ad un patronato che oltretutto svolge assistenza gratuita.
Se lei effettivamente non può svolgere l'attività lavorativa, vada dal suo medico di base, si faccia visitare e se dalla visita emergerà che non è in condizioni di poter lavorare il professionista redigerà un certificato di malattia con una diagnosi e una prognosi adeguata.
Nel contempo può richiedere al medico del lavoro una visita anticipata. ( E' un suo diritto )
Se dall'iter si evincerà una idoneità parziale, il medico competente rilascerà un certificato di idoneità alla mansione specifica con limitazioni/prescrizioni.
A questo punto sia il datore di lavoro, che il suo primario, dovranno attenersi alle indicazioni dello specialista.

Rimanendo a disposizione per ulteriori chiarimenti, colgo l'occasione per porgerLe i miei più cordiali saluti
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