Da diversi anni, anche se non ho mai sofferto di disturbi visivi, ultimamente certe volte mi si
Salve sono impiegato di banca da diversi anni, anche se non ho mai sofferto di disturbi visivi, ultimamente certe volte mi si annebbia la vista e mi lacrimano gli occhi con bruciore.
Penso che sia il monitor, perchè ci lavoro tutto il santo giorno lavorativo.
che posso fare? posso richiedere che mi cambino di postazione?
Penso che sia il monitor, perchè ci lavoro tutto il santo giorno lavorativo.
che posso fare? posso richiedere che mi cambino di postazione?
[#1]
Medico del lavoro, Medico di base, Medico di medicina generale, Medico osteopata
Caro signore.
Esponga bene il caso, al medico del lavoro della ditta dove lei lavora, chiedendo una visita anticipata ( è un suo diritto )Vedrà che il professionista prenderà tutte le opportune azioni preventive per diminuire i rischi nell'ambiente di lavoro.
Consigliandola nel migliore dei modi, per diminuire i rischi e indicandole le strategie terapeutiche.
Lo svolgimento della sorveglianza sanitaria, ha lo scopo di prevenire o attenuare tutti i rischi a cui solitamente il lavoratore è esposto.
Durante la sua attività di Videoterminalista, i disturbi visivi e muscoloscheletrici, si possono attenuare notevolmente attraverso pause e cambiamenti di attività che interrompono:
a) La fissità della stazione assisa (patologie
muscoloscheletriche)
b) L'impegno dell'avambraccio e della mano durante la
digitazione. (Sindrome del tunnel carpale, morbo di
Dupuytren, morbo di De Quervaine, tendinopatie come
l'epicondilite omerale o gomito del tennista e
l'epitrocleite omerale o gomito del golfista.
c) L'impegno della visione ravvicinata, protratta e
statica.
I sintomi da lei esposti riconducono alla diagnosi di astenopia occupazionale.
Esponga bene il caso, al medico del lavoro della ditta dove lei lavora, chiedendo una visita anticipata ( è un suo diritto )Vedrà che il professionista prenderà tutte le opportune azioni preventive per diminuire i rischi nell'ambiente di lavoro.
Consigliandola nel migliore dei modi, per diminuire i rischi e indicandole le strategie terapeutiche.
Lo svolgimento della sorveglianza sanitaria, ha lo scopo di prevenire o attenuare tutti i rischi a cui solitamente il lavoratore è esposto.
Durante la sua attività di Videoterminalista, i disturbi visivi e muscoloscheletrici, si possono attenuare notevolmente attraverso pause e cambiamenti di attività che interrompono:
a) La fissità della stazione assisa (patologie
muscoloscheletriche)
b) L'impegno dell'avambraccio e della mano durante la
digitazione. (Sindrome del tunnel carpale, morbo di
Dupuytren, morbo di De Quervaine, tendinopatie come
l'epicondilite omerale o gomito del tennista e
l'epitrocleite omerale o gomito del golfista.
c) L'impegno della visione ravvicinata, protratta e
statica.
I sintomi da lei esposti riconducono alla diagnosi di astenopia occupazionale.
[#3]
Medico del lavoro, Medico di base, Medico di medicina generale, Medico osteopata
Caro signore
Le rispondo come alla signora dell'altro giorno.
Bruciore,stanchezza alla lettura,lacrimazione,visione sdoppiata,secchezza,visione annebbiata,senso di corpo estraneo,pesantezza,ammiccamento frequente,fastidio alla luce.Tutti questi disturbi,reversibili nel loro complesso,costituiscono la sindrome della fatica visiva( ASTENOPIA ) che può insorgere in situazioni di sovraccarico dell'apparato visivo. L'astenopia è una sindrome causata da fattori e compiti lavorativi che in associazione con le caratteristiche oftalmiche del soggetto, favoriscono l'insorgenza o la reiterazione di un insieme di sintomi oculari e visivi che, nei casi più gravi,possono anche accompagnarsi a disturbi generali. In letteratura si possono trovare molte definizioni di astenopia occupazionale. Da una delle prime, che risale a Duke-Elder (1949), secondo la quale l’astenopia è “quella sensazione che si avverte quando si prende coscienza del lavoro dell’apparato oculare per rendere chiara una visione per mezzo d’aggiustamenti talora inefficaci dell’accomodazione, si è arrivati a quella SIMLII più recente e restrittiva. Le manifestazioni dell’astenopia includono anche disturbi quali cefalea, astenia, nausea, dispepsia, vertigini e malessere generale. Con il termine di astenopia occupazionale si comprende dunque un complesso di sintomi e segni clinici, la cui definizione risulta tuttora non unanimemente condivisa e la cui eziologia, multifattoriale (Romano C et al. 1997), non è stata completamente chiarita. Le manifestazioni sono aspecifiche, prevalentemente soggettive e di difficile quantificazione obiettiva. La valutazione clinica è resa difficoltosa anche da una componente psico-emotiva a cui è attribuito un ruolo rilevante nella determinazione dei disturbi riferiti.
Le caratteristiche dell'astenopia occupazionale:
La gravità della sintomatologia non è correlata all’anzianità lavorativa ad apparecchiature munite di VDT.Una caratteristica interessante dell’astenopia è la non correlabilità dell’entità della sintomatologia astenopica con l’anzianità lavorativa al VDT. In altre parole diversi studi in letteratura evidenziano la non cumulabilità nel tempo della sintomatologia astenopica (Gur 1994). Si tratta di un fenomeno del tutto reversibile con il riposo funzionale e non correlabile, quanto a gravità, con gli anni di lavoro al VDT.Le manifestazioni dell’astenopia sono aspecifiche, prevalentemente soggettive e di difficile quantificazione obiettiva. La valutazione clinica è resa difficoltosa anche da una componente psico-emotiva a cui è attribuito un ruolo rilevante nella determinazione dei disturbi riferiti. L’astenopia ha carattere di rapida reversibilità, non è cumulativa e non c’è evidenza che possa diventare cronica (Gur 1994)
Le rispondo come alla signora dell'altro giorno.
Bruciore,stanchezza alla lettura,lacrimazione,visione sdoppiata,secchezza,visione annebbiata,senso di corpo estraneo,pesantezza,ammiccamento frequente,fastidio alla luce.Tutti questi disturbi,reversibili nel loro complesso,costituiscono la sindrome della fatica visiva( ASTENOPIA ) che può insorgere in situazioni di sovraccarico dell'apparato visivo. L'astenopia è una sindrome causata da fattori e compiti lavorativi che in associazione con le caratteristiche oftalmiche del soggetto, favoriscono l'insorgenza o la reiterazione di un insieme di sintomi oculari e visivi che, nei casi più gravi,possono anche accompagnarsi a disturbi generali. In letteratura si possono trovare molte definizioni di astenopia occupazionale. Da una delle prime, che risale a Duke-Elder (1949), secondo la quale l’astenopia è “quella sensazione che si avverte quando si prende coscienza del lavoro dell’apparato oculare per rendere chiara una visione per mezzo d’aggiustamenti talora inefficaci dell’accomodazione, si è arrivati a quella SIMLII più recente e restrittiva. Le manifestazioni dell’astenopia includono anche disturbi quali cefalea, astenia, nausea, dispepsia, vertigini e malessere generale. Con il termine di astenopia occupazionale si comprende dunque un complesso di sintomi e segni clinici, la cui definizione risulta tuttora non unanimemente condivisa e la cui eziologia, multifattoriale (Romano C et al. 1997), non è stata completamente chiarita. Le manifestazioni sono aspecifiche, prevalentemente soggettive e di difficile quantificazione obiettiva. La valutazione clinica è resa difficoltosa anche da una componente psico-emotiva a cui è attribuito un ruolo rilevante nella determinazione dei disturbi riferiti.
Le caratteristiche dell'astenopia occupazionale:
La gravità della sintomatologia non è correlata all’anzianità lavorativa ad apparecchiature munite di VDT.Una caratteristica interessante dell’astenopia è la non correlabilità dell’entità della sintomatologia astenopica con l’anzianità lavorativa al VDT. In altre parole diversi studi in letteratura evidenziano la non cumulabilità nel tempo della sintomatologia astenopica (Gur 1994). Si tratta di un fenomeno del tutto reversibile con il riposo funzionale e non correlabile, quanto a gravità, con gli anni di lavoro al VDT.Le manifestazioni dell’astenopia sono aspecifiche, prevalentemente soggettive e di difficile quantificazione obiettiva. La valutazione clinica è resa difficoltosa anche da una componente psico-emotiva a cui è attribuito un ruolo rilevante nella determinazione dei disturbi riferiti. L’astenopia ha carattere di rapida reversibilità, non è cumulativa e non c’è evidenza che possa diventare cronica (Gur 1994)
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.2k visite dal 13/12/2008.
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