Informazioni su come procedere per denuncia malattia professionale all'inail
Buon pomeriggio dottori,
Durante il mese di ottobre 2019 per una forte lombosciatalgia sono costretto a letto per diversi giorni.
Per questo eseguo una RMN lombo-sacrale l'11/10/2019 la quale riporta questo:
Rigidità del rachide lombare.
Protrusioni disco-osteofitarie ad ampio raggio in D12-L1 ed L1-L2.
Anche in L2-L3 si apprezza protrusione discale ad ampio raggio con modesto impegno foraminale bilaterale.
Ernia discale parzialmente espulsa e migrata in basso in sede medianaparademiana destra L4-L5.
Ernia discale intraforaminale L5-S1.
Discrete manifestazioni spondiloartrosiche che, unitamente alla presenza di ispessimento dei legamenti gialli, determinano netta riduzione di ampiezza del canale vertebrale.
Da maggio 2020 smetto la professione di bracciante agricolo dopo 25 anni.
In dicembre 2020, grazie ad patronato, vengo a conoscenza della possibilità che mi venga riconosciuta da parte dell'INAIL un indennizzo o una rendita per malattia professionale.
Il 21/12/2020 mi reco da un ortopedico il quale mi redige il seguente certificato:
Il signor... risulta affetto da: "artrosi polidistrettuale in paziente con rachialgia lombare cronica in spondilodiscoartrosi avanzata, ernie discali L4-L5 ed L5-S1, rigidità della colonna e limitazione funzionale; patologia della cuffia dei rotatori bilaterale con limitazione funzionale ai gradi estremi; note di gonartrosi bilaterale con versamento articolare a sinistra; limitazione nella deambulazione e nella stazione e eretta prolungata".
Allo stato attuale il paziente appare limitato in tutte le attività della vita quotidiana e lavorativa con necessità di continue cure mediche-riabilitative per lenire solo in parte la sintomatologia algica poliarticolare legata ad un quadro artrosico avanzato.
Dovrebbe essere considerato, a mio giudizio, paziente con alto grado di invalidità-inabilità per le problematiche suddette.
Consegnati questi due documenti al patronato mi viene detto che un loro medico redigerà un primo certificato di malattia professionale.
Oggi andando a chiedere una copia del certificato leggo che come malattia è stata inserita solamente la dicitura "Ernie discali del tratto lombo sacrale".
Volevo sapere se a vostro giudizio sia corretto inserire solamente questa dicitura e se io abbia possibilità ad aspirare a qualcosa in più, per esempio con l'inserimento della spondilodiscoartrosi.
Nell'attesa di una vostra risposta vi porgo i miei saluti.
Durante il mese di ottobre 2019 per una forte lombosciatalgia sono costretto a letto per diversi giorni.
Per questo eseguo una RMN lombo-sacrale l'11/10/2019 la quale riporta questo:
Rigidità del rachide lombare.
Protrusioni disco-osteofitarie ad ampio raggio in D12-L1 ed L1-L2.
Anche in L2-L3 si apprezza protrusione discale ad ampio raggio con modesto impegno foraminale bilaterale.
Ernia discale parzialmente espulsa e migrata in basso in sede medianaparademiana destra L4-L5.
Ernia discale intraforaminale L5-S1.
Discrete manifestazioni spondiloartrosiche che, unitamente alla presenza di ispessimento dei legamenti gialli, determinano netta riduzione di ampiezza del canale vertebrale.
Da maggio 2020 smetto la professione di bracciante agricolo dopo 25 anni.
In dicembre 2020, grazie ad patronato, vengo a conoscenza della possibilità che mi venga riconosciuta da parte dell'INAIL un indennizzo o una rendita per malattia professionale.
Il 21/12/2020 mi reco da un ortopedico il quale mi redige il seguente certificato:
Il signor... risulta affetto da: "artrosi polidistrettuale in paziente con rachialgia lombare cronica in spondilodiscoartrosi avanzata, ernie discali L4-L5 ed L5-S1, rigidità della colonna e limitazione funzionale; patologia della cuffia dei rotatori bilaterale con limitazione funzionale ai gradi estremi; note di gonartrosi bilaterale con versamento articolare a sinistra; limitazione nella deambulazione e nella stazione e eretta prolungata".
Allo stato attuale il paziente appare limitato in tutte le attività della vita quotidiana e lavorativa con necessità di continue cure mediche-riabilitative per lenire solo in parte la sintomatologia algica poliarticolare legata ad un quadro artrosico avanzato.
Dovrebbe essere considerato, a mio giudizio, paziente con alto grado di invalidità-inabilità per le problematiche suddette.
Consegnati questi due documenti al patronato mi viene detto che un loro medico redigerà un primo certificato di malattia professionale.
Oggi andando a chiedere una copia del certificato leggo che come malattia è stata inserita solamente la dicitura "Ernie discali del tratto lombo sacrale".
Volevo sapere se a vostro giudizio sia corretto inserire solamente questa dicitura e se io abbia possibilità ad aspirare a qualcosa in più, per esempio con l'inserimento della spondilodiscoartrosi.
Nell'attesa di una vostra risposta vi porgo i miei saluti.
[#1]
Gentile utente,
il collega medico legale del patronato non ha menzionato la spondilodiscoartrosi in quanto non ritenuta di origine professionale.
Non ha neanche menzionato la patologia alla cuffia dei rotatori in quanto non documentata.
Cordiali saluti
il collega medico legale del patronato non ha menzionato la spondilodiscoartrosi in quanto non ritenuta di origine professionale.
Non ha neanche menzionato la patologia alla cuffia dei rotatori in quanto non documentata.
Cordiali saluti
Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.5k visite dal 21/01/2021.
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