Visita preassuntiva: presenza thc urine

Buon pomeriggio Dottore.

Ho 36 anni e da ormai 2 anni fumo quotidianamente marijuana.
Ho iniziato a fumare a uso ricreativo dopo aver vinto un cancro perché mi rilassa ed elimina le paure che inesorabilmente la malattia mi ha creato.
Qualche giorno fa è arrivata una bellissima notizia: un’importante azienda italiana mi vuole assumere come magazziniere (sono una categoria protetta - art.
8).
Il problema nasce quando mi hanno comunicato che dovrò sottopormi a visita medica preassuntiva e relativo esame tossicologico.
Sono certo che l’esame delle urine evidenzierà la presenza di Thc.
Cosa succede in questi casi?
Rischio di non essere più assunto?
Preciso che non dovrei utilizzare muletto o carrello elevatore ma da mansionario sarò inquadrato come magazziniere e la procedura in merito alla visita preassuntiva è la medesima dei carrellisti.
Sono molto preoccupato e ho paura di subire l’ennesima batosta.
Potrebbe essermi di supporto?
Ho qualche speranza di essere assunto?

La ringrazio anticipatamente
[#1]
Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.2k 111 7
Gentile utente,
certamente un esame tossicologico risulterebbe positivo per il THC sia al test di screening che al test di conferma.
In questo caso la procedura vorrebbe che lei venisse inviato presso il SeRT per una valutazione di secondo livello e per evidenziare una eventuale tossicodipendenza.
Non è da escludere però che in questo caso l'azienda, dopo il riscontro di positività e prima dell'invio al SeRT, decidesse di non perfezionare l'assunzione (magari giustificandola con altra motivazione!!).
Le consiglio comunque di chiedere all'azienda il motivo dell'esame tossicologico, visto che non semprerebbero esserci attività per le quali la legge lo impone.
In assenza di tali attività, l'esame non soltanto può non essere eseguito ma è vietato e lei può rifiutarsi di effettuarlo.
Cordiali saluti

Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno, la ringrazio per il riscontro e le porgo cortesemente altri 2 quesiti.
Verrei segnalato al Sert solo se l’azienda decidesse di proseguire con la mia assunzione o anche se decidessero di annullare il mio inserimento? L’esito dell’esame mi verrebbe notificato mezzo posta?

Mi conferma che esiste la possibilità di fare ricorso? Qualora fosse possibile, se smettessi di fumare per 30-40 giorni e mi sottoponessi nuovamente ad un esame che non evidenzierebbe nessuna positività al Thc, è corretto ipotizzare che verrei assunto senza problemi?

Grazie mille
[#3]
Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.2k 111 7
gentile utente,
le rispondo analiticamente:
-Verrei segnalato al Sert solo se l’azienda decidesse di proseguire con la mia assunzione o anche se decidessero di annullare il mio inserimento? In genere in caso di non assunzione, la segnalazione al SeRT non viene effettuata
-L’esito dell’esame mi verrebbe notificato mezzo posta? Dipende dall'organizzazione aziendale. Spesso viene consegnato a mano con firma per ricevuta ma non è esclusa la trasmissione via posta. In genere si utilizza un metodo comunque tracciabile.
-Mi conferma che esiste la possibilità di fare ricorso? Qualora fosse possibile, se smettessi di fumare per 30-40 giorni e mi sottoponessi nuovamente ad un esame che non evidenzierebbe nessuna positività al Thc, è corretto ipotizzare che verrei assunto senza problemi? Non è proprio così semplice! E' certamente possibile fare ricorso all'esito dell'esame di screening ed all'esame di conferma effettuati (preliminari all'invio al SeRT) ma in tal caso l'esame effettuato a seguito di suo ricorso (in un laboratorio di sua scelta ed a suo carico economicamente) dovrebbe avvenire sulle stesse urine prodotte per l'esame di screening e l'esame di conferma. Il laboratorio che effettua l'esame di conferma ha infatti l'obbligo di custodire per 30 gg un campione sigillato delle sue urine (cosidetta aliquota C), per questa eventualità.
cordiali saluti

Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro