Trauma muscolare polpaccio dx

Salve mi chiamo Massimo ed ho 39 anni, a seguito di un infortunio banale durante una partita di calcetto di un anno fà, mi veniva riscontrato per mezzo di una ecografia del 21/07/2008 quanto segue:
”Al terzo inferiore del gemello mediale si rileva un’ area lacunare a limiti finemente irregolari del diametro di circa 2,7x1,6x0,7cm, riferibile ad ematoma intramuscolare scarsamente organizzato”.
Successivamente per stare più tranquillo mi sottoponevo ad una seconda ecografia datata 11/09/2008
l’esito fù il seguente:

”Al controllo l’ area lacunare appare parzialmente organizzata, finemente disomogenea debolmente ecogena.
Persiste un’ aspetto congestizio del ventre muscolare con ridotta elasticità parietale delle vene gemellari”.
Siccome che dall’ ultima ecografia son passati circa 6 mesi, in queste ultime settimane si stà riproponendo lo stesso fastidio (più che dolore) di quasi un anno fà, purtroppo è pur vero che ultimamente ho sforzato di più delle altre volte il piede e questo per cause di forza maggiore visto che il mio lavoro mi porta a controllare dei territori montani a piedi oppure con le ciaspole o preferibilmente con degli sci da alpinismo.

vorrei sapere :

1) Di che grado è il mio strappo.
2) Quale è la soluzione per non aggravare le cose, e per migliorarle.
3) Potrò di nuovo giocare a calcetto.
4) Consigli per evitare che in un futuro possa ricapitare.
5) Ho bisogno di un consulto fisioterapico.

Sicuro di una vostra risposta, saluto e auguro a tutti voi una buona e serena Pasqua.
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Dr. Carlo De Michele Medico dello sport, Medico internista, Medico osteopata 308 4
SArà opportuno eseguire un nuovo controllo per vedere se la cicatrizzazione è avvenuta completamente.
Dovrà altresì sottoporsi ad un periodo di riabilatazione con esercizi di allungamento, per recuperare l'elasticità della parte.
Per poter tornare a giocare è necessario allenarsi. per evitare ricadute è necessario allenarsi.
Qualsiasi atività sportiva richiede allenamento, poichè, ridurre l'attività alla sola fase competitiva, anche se non agonistica e coi soliti amici, significa sottoporre a sforzi non controllabili una muscolatura non preparata.
Cordiali saluti

dr. Carlo de Michele
Medico Internista
Spec in Medicina dello Sport
Medicina Manuale Osteopatica
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www. studiosintesis.it