Escherichia coli e streptococco agalactiae: cura corretta? possibile comparsa di candida.

Salve,
Sono una ragazza di 24 anni e da circa un mese ho scoperto, mediante tampone vaginale, di aver contratto Escherichia Coli e Streptococco Agalactiae.
Tutto e' iniziato con un fortissimo virus intestinale durato più di 2 settimane in cui ho avuto manifestazioni importanti di diarrea. Il medico di base e la guardia medica mi hanno semplicemente prescritto dei probiotici, dell'argilla e un altro medicinale sempre per bloccare le scariche.
Dopo questa cura sembrava tutto apparentemente sistemato quando a distanza di una settimana ho iniziato ad avere dolore durante i rapporti sessuali e cistite persistente.
Sono corsa subito a fare il tampone vaginale e l'esito ha evidenziato la presenza di questi due batteri. Il ginecologo mi ha prescritto Augmentin per una settimana due volte al giorno, probiotici Femelle e ovulo monodose Abimono per prevenire la successiva comparsa di candida.
Ho effettuato lavaggi esterni con acqua e bicarbonato di sodio e da qualche giorno avverto forti bruciori internamente e prurito costante.
Può essere che la cura non fosse corretta? In ogni caso e' opportuno che mi sottoponga ad un esame delle urine o delle feci? Tra quanto posso ripetere il tampone vaginale?
Grazie per le delucidazioni.

Cordiali saluti.
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Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2011
Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta
La terapia corretta sarebbe diversa. Previsto Norfloxacina 400 mg ogni 6 ore per 7 giorni oppure Metronidazolo 400 mg bisomministrazione per 7-10 giorni. In Italia il Metronidazolo è solo disponibile come galenico o come Flagyl che però è in compresse da 250 mg. Sono altrettanto efficaci se prese a 500 mg ogni 12 ore.

E' abitudine dei ginecologi il somministrare trattamento solo locale ma questo contrasta con le evidenze scientifiche e le Linee Guida di Prodigy, che in Europa è considerato il riferimento principale.

L'esecuzione del tampone vaginale non è necessaria a meno che non si voglia indagare una Chlamydia (che necessita di un tampone speciale) o un Deep Vaginal Swab che va eseguito in condizioni di asepsi. I riferimenti sono al Royal College of Obstetricians and Gynaecologists. Ignoro a quali Linee Guida il Suo ginecologo facesse riferimento. Potrebbe essere illuminante il domandarglielo. Consiglio personale: non sia ccontenti di un "Si fa così" o "Fanno tutti così".

Sconsiglio i lavaggi con Bicarbonato di Sodio. Sarebbe invece necessario ripristinare l'acidità locale. C'è una limitata evidenza a favore dell'assunzione quotidiana di yogurt magro per periodi non inferiori alle 4 settimane.
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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
La ringrazio per la celerità della risposta.
Mi consiglia di effettuare un esame delle feci o delle urine per verificare che non ci siano problematiche a livello intestinale.
Come mai mi sconsiglia i lavaggi con il bicarbonato?
Adesso sto utilizzando delle compresse vaginali, Normogin per ripristinare la flora vaginale.

Cordiali saluti.
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Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2011
Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta
Gent.ma Utente,

Sebbene sia pratica comune, gli esami delle feci o delle urine non ci darebbero in questo caso informazioni che potrebbero cambiare la nostra condotta, dal momento che generalmente si tratta di flora omogenea e con sensibilità, almeno in prima battuta, omogenee. Secondo stime dell'OMS, gli esami colturali richiesti in Italia sono per oltre il 75% inutili. Sempre ricordare Cochrane, il padre della Evidence Based Medicine: "Se un esame, qualunque sia il suo risultato, non cambierà la tua condotta successiva, l'esame è per definizione inutile".

Il pH vaginale è leggermente acido e questo contribuisce a proteggere l'ambiente interno. Il bicarbonato di sodio è, invece, alcalino e l'alcalinità facilita l'insorgenza e la permanenza dell'infezione. Molto meglio una soluzione composta da due cucchiai di aceto da cucina sciolti in un litro di acqua.

Non uso mai i nomi commerciali dei farmaci, in parte per motivi etici e in parte per puro snobismo (sono un Medico, non un impresario di avanspettacolo che usa i nomi d'arte).
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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
La ringrazio infinitamente, seguirò i suoi consigli e poi le dirò come e' andata.

Cordiali saluti.
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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Mi scusi ma può essere che la scottatura che io noto all'esterno e la secchezza vaginale siano stati dovuti a lavaggi quotidiani con acqua e bicarbonato e non ad una presunta candida?.
Quante volte posso lavarmi con acqua e aceto?.

Cordiali saluti.
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Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2011
Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta
Gent.ma Utente,

La frequenza dei lavaggi che io consiglio, sulla base delle raccomandazioni del Royal College of Obstetricians and Gynaecologists, è di una volta al dì a meno che non si eserciti un'attività che richiede sforzi fisici particolarmente prolungati.

Purtroppo non posso rispondere alla Sua prima domanda senza averLa esaminata direttamente, anche se, in linea puramente teorica, potrebbe essere plausibile.
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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Salve Dottore,
E' da ieri che a seguito di un rapporto, ho un forte episodio di secchezza vaginale.
Come potrei fare per combatterla?
La ringrazio infinitamente.

Cordiali saluti.