Gli spiego la diagnosi

Salve, ho bisogno che qualcuno mi consigli perchè non sò più cosa fare... è dal 2005 che vado avanti con diverse cure e medici che non riescono a risolvere il mio problema. come già dicevo prima è dal 2005 che soffro di diarrea o comunque non ho feci formate e un fastidioso rumore intestinale come se il mio intestino bollisse. Ho iniziato con il test per l'intolleranza al lattosio, fatto prima da un test per le allergie alimentari e poi confermato da un test fatto in ospedale. Quindi ho per 4 anni evitato alimenti con lattosio avendo comunque episodi di diarrea regolarmente. Ho fatto la colonscopia nel2006(il quadro descritto depone per colite ad attività lieve con aspetti che non consentono di escludere colite microscopica)poi nel 2009 gastroscopia perchè iniziavo ad avere anche la nausea e difficoltà di digestione(ernia iatale,gastropatia antrale da reflusso duodeno gastrico). Nel dicembre 2009 ho avuto una brutta gastroenterite e da allora ad oggi la mia situazione è peggiorata dimagrendo addirittura 10 kg ed iniziando ad avere episodi di ansia e attacchi di panico con relativa insonnia. Sono stata da un gastroenterologo che mi ha prescritto levopraid e inibitori della pompa protonica, ma niente... Mi hanno poi indirizzato da un medico chirurgo specializzato in omeopatia ed intollerezanze alimentari. Diagnosi tramite una macchina di candida intestinale da curare con relativa dieta e cura omeopatica. Questo dottore inoltre mi ha detto che non sono intollerante al lattosio ma devo evitare lieviti e zuccheri. Sei settimane di dieta rigida ma ancora con alcuni episodi di diarrea. Vado dal mio medico curante, gli spiego la diagnosi di questo medico e mi prescrive di fare un esame delle feci per la ricerca di miceti a fresco e candida albicans. Risultato: NEGATIVO. Ora sono più confusa di prima e non sò più cosa fare.Faccio per altri problemi un ecografia vaginale interna e il medico mi fa notare che ho le anse intestinali infiammate... Qualcuno può aiutarmi? Anticipatamente ringrazio Laura
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Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
La candida non si diagnostica tramite macchina. Viene facilmente coltivata a partire dalle feci.

Sapendo che l'intestino e' normalmente colonizzato da funghi e batteri commensali, fra cui i lieviti tipo candida o saccharomyces, allora per spiegare i sintomi la candida deve non solo esserci (in tracce c'e' sempre), ma deve soverchiare i batteri "normali". E' facile coltivarla, ma il laboratorio va avvisato di usare i terreni appositi, perche' di norma si impiegano terreni selettivi per salmonelle e altri batteri patogeni, non per i funghi.

Se pur avendo usato terreni selettivi (sabouraud, chromagar candida e simili) la candioda non e' cresciuta in maniera significativa, normalmente si conclude che non c'e' del tutto o comunque che non e' lei a spiegare i sintomi.

Il laboratorio puo' isolare i germi (dalla candida ai batteri ai parassiiti al clostridium dififcile), puo' documentare uno stato di infiammazione del colon individuando i globuli bianchi nelle feci o un loro derivato chimico (calprotectina), ma non arriva da solo alla diagnosi.

Per la diagnosi -spesso non facile- occorrono un bravo gastroenterologo e semmai la biopsia con esame istologico.

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