Per il dott. baraldi

Cortese Dott. Baraldi
chiedo il suo aiuto perchè non vivo più.
Ho effettuato un test hiv elisa di semplice ricerca anticorprale a sei mesi da un episodio a rischio. Iltest non ha ricercato nientesolo gli anticorpi. Non ha ricercato l antigene p24 nè era western blot. Il mio medico dice che il test è sicuro ad un anno. é possibile? é possibile che ancora non si sono sviuppati gli anticorpi? dopo quanto tempo l organismo produce anticorpi? Mi consiglia di effettuare qualche altro test che ricerca l' antigene o di effettiuare il western lot. Io ho effettuato un test elisa senza antigene.iL test elisa che hoi effettuato ricerca gli anticorpi contro la gp120 e la gp41. Va bene? dopo sei mesi possono non essere creati gli anticorpi?Lei mi consiglia di ricercare l' antigene 24? è PIù SICURO COME TEST?mI scusi per le troppe parole ma sono nervosa e non ci capisco più niente. Vorrei chiederle mille cose in un secondo,. Spero mi aiuti a vivere
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Quanta confusione. Il test ricerca gli anticorpi che ci sono solo se c'è stato contatto con il virus, altrimenti, come nella stragrande parte dei casi il test è e deve essere negativo. L'antigene ( proteine virali ) si ricercano con altri tests che, però, non sono consigliabili come tets di routine, ma riservati ai centri trasfusionali o come determinazione in pazienti sieropositivi della carica virale. I tests pr ricerca anticorpi si effettuano a 40 e 100 giorni dall'episodio in causa, quindi un test effettuato a sei mesi è definitivo ( il periodo che ci mette l'organismo a produrre anticorpi varia da pochi giorni fino ad un massimo di tre mesi ). I test ELISA DEVONO ricercare gli anticorpi, è giusto così

Un saluto

A. Baraldi

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dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Gentile dottore,
ha ragione per la confusione e mi scuso. ero molto agitata in quell'istante.
Sono andata in crisi perchè il mio medico ha detto che l organismo può impiegare anche un anno per ricercare gli anticorpi. Sul sito siparla molto spesso di western blot e anche di test che ricercano l' antigene p24.
Avrei un'ultima cosa da chiedere. IL test elisa a sei mesi è definitivo anche se di vecchia generazione perchè non so di che generazione fosse il mio. Ci possono essere casi in cui gli anticorpi dopo sei mesi non si sono ancora formati(a parte l' agammaglobulinemia)? LA saluto e la ringrazio di cuore. Spero possa rispondermi anche questa volta.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
L'ultima cosa giuro.Volevo sapere se il test elisa che viene considerato attendibile a tre mesi è quello che ho effettuato io che ricerca gli anticorpi contro le gp120 e gp 41 o deve ricercare anche gli anticorpi contro la p 24? e se fosse così comunque a sei mesi il mio anche se non ricerca gli anticorpi controi quest ultima é definitivo?
Mi scusi ancora ma posso rivolgermi solo a lei
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dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Gentile dottore forse ha ritenuto le mie domande stupide e fatte da una persona troppa ansiosa oppure non ha avuto tempo e capisco però se il motivo per cui non ha risposto é il primo le giuro che non la disturberò più. Vorrei solo sapere se ci sono casi in cui dopo sei mesi gli anticorpi non si sono ancora formati. Non sono affetta da agammaglobulinemia.Spero mi possa rispondere e la rinfrazierò altrimenti non insisterò oltre.
Cordiali saluti
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Il test che ha fatto và bene. Riguardo i tempi, l'allungamento del periodo finestra riguarda casi gravi di immunodepressione
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dopo
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Ex utente
La ringrazio ancora.
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Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Salve dottore quando ho ricevuto la risposta non volevo più disturbarla ma purtroppo devo chiederle cosa si intende per immunodepressioni gravi. Io lo saprei nel caso ne fossi affetta?
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Significa individui che vanno incontro a malattie infettive continue, estremamente gravi, non è il suo caso , per fortuna, mi creda.
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Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
La ringrazio definitivamente.
é stato un importante punto di riferimento.
Cordiali saluti
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Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Salve dottore,
i problemi sembravano finiti ed ero felicissima per aver
superato ogni dubbio e paura grazie a lei ma é successo un episodio che mi ha turbato. Le domande precedenti riguardavano il test hiv che ho effettuato in seguito ad un episodio realmente a rischio. Ora dopo la forte paura che ho preso il mio incubo era finito ma mi è successo un fatto che non so se considerare a rischio di contagio o se considerare frutto della mia paranoia. Le spiego.
Ho fatto ina iniezione ad un vicino di casa e nell' aprire il flaconcino di vetro contenente la medicina mi sono procurata una ferita sanguinante sul dito. Purtroppo non ho pensato a mettermi un cerotto e ho fatto l'iniezione. Ora il fatto è che dopo aver levato l' ago è uscito un pò di sangue al signore ed io l ' ho pulito con l'ovatta con l' alcol. Involontariamente ho toccato con il dito sanguinante l'ovatta con il sangue. Ho corso rischi di contagio(nel caso il signore fosse malato) o è tutto frutto della paura dovuta a tutto ciò che ho appena vissuto? spero possa darmi ancora una volta un aiuto.
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Le modalità non configurano un rischio per HIV; semmai se la ferita era sanguinante e sull'ovatta era presente una consistente quantità di sangue si potrebbe, in via ipotetica, verificare un rischio per epatite B e/o C. Chieda al signore se è mai stato affetto da tali patologie.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Grazie dottore,lei è l'unico di cui mi fido ed è l'unico che mi permette di continuare a vivere in tranquillità.
Se possibile orrei sapere dove sta la differenza. Come mai il rischio, anche se ipotetico, esiste solo per l' epatite e non per l' hiv? Dato che non vorrei mai più ricorrere a lei vorrei chiederle anche un'altra cosa che mi sarà utile in futuro. é possibile contrarre l'hiv utilizzando una asciugamano su cui è presente sangue fresco ed é vero che se sono passati moltissimi anni(10 20 anni)da un cintagio il test elisa può risultare negativo o sono sciocchezze?
é davvero tutto. Non voglio sembrare retorica o banale ma il suo lavoro è davvero importante per chi come me non sa cosa fare in certi momenti. Mi dispiace solo di non poter mai ricambiare ciò che sta facendo per me e per tutti.
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
1) La differenza stà nel fatto che il virus HIV muore quasi subito nell'ambiente esterno mentre i virus epatitici resistono molto più a lungo ed il contagio con questi ultimi può avvenire anche con minime quantità di sangue a contatto.

2) Sono sciocchezze, se gli anticorpi ci sono vengono rilevati e questi non scompaiono con il tempo eccetto il caso di trasmissione da madre a figlio alla nascita, dove possono essere trasmessi al bambino solo anticorpi e non il virus e questi possono scomparire entri i due anni di età.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Mi ha scritto prima che se ci sono cospicue quantità di sangue c' è il rischio ipotetico per l'epatite, ora che bastano minime quantite di sangue per trasmettere il virus dell'epatite.Forse ho capito male io.Inoltre volevo dirle che il contatto con il sangue è avvenuto subito dopo che il sangue del signore è fuoriuscito dall'organismo.Ha scritto chi l'hiv muore quasi subito ora dato che il contatto è stato immediato che devo fare?
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Evidentemente si fà fatica a capirmi.

Voglio dire che mentre con il virus HIV necessita un contatto diretto, con una certa quantità di sangue, tra due ferite aperte, nel caso dell'epatite anche una piccola quantità di sangue può trasmettere il virus. Quando parlo di consistente quantità intendo dire del cotone visibilmente macchiato di sangue perchè è evidente che se il cotone presenta un puntino di sangue di un decimo di millimetro, non succede nulla. Comunque vedo anche da parte sua una grandissima ansia del tutto immotivata e ricordi anche che oggi il rischio di contagio in caso di ferite accidentali è di molto superiore per i virus epatitici che per HIV.

Riguardo al da farsi chieda gentilmente al signore a cui ha fatto l'iniezione se ha avuto epatite B o C , tutto qui, ma , soprattutto, cerchi di controllare l'ansia
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Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Fortunatamente questa volta ho capito bene. Grazie per aver avuto pazienza. La ringrazio ancora. Le auguro una buona estate.
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Ex utente
buonasera dottore
la disturbo perche mi sembra di vivere in un film horror. Il problema è questo: ho chiesto al signore e mi ha detto che un paio di mesi fa è andato dal barbiere e gli ha procurato una ferita sanguinante con una lametta non cambiata e quindi avrebber già fatto a tre mesi i vari test fra cui epatite ed hiv. Ora il problema è che non so se dal barbiere avrebbe potuto prendere qualcosa. In più lui soffre di crisi epilettiche e vorrei sapere se questo influenza il test elisa creando falsi positivi o negativi.
Se io avessi preso qualcosa potrei trasmetterla alla mia famiglia attraverso i gesti quotidiani.. Ho paura specialmente delle asciugamani ma anche di tutte le altre cose. Capita che mi pungono zanzare e esce dopo del sangue: se tale mio sangue va su oggetti e possibile contagiare chi tocca gli oggetti. Che significa che il contatto deve essere diretto? Mi aiuti per l ultima volta.
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Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Dottore la prego mi può rispondere nel caso non lo faccia pechè pensa che sono pazza. Ho bisogno del suo aiuto. La mia vita sta diventando un incubo.
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Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
salve dottore
le scrivo perche capisco che non mi ha risposto per il mio bene ma ora ho una sola domanda importantissima.
effettuerò il western blot a tre mesi. é definitivo? perche il ministero dice di no?
so che il western blot ricerca vari anticorpi. é possibile che risulti che ci sono alcuni anticorpi e altri no? in questo caso come si interpreta il risultato?
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Ma quale Ministero dice di nò ? Semmai è vero il contrario. Riguardo il western blot a tre mesi è DEFINITIVO.

La sensibilità del test di screening all’HIV supera il 99,9%. Questo test è denominato “ELISA”. Un test “ELISA” risultato positivo viene confermato da un altro test chiamato “WESTERN BLOT”. Un test ELISA positivo, Western Blot positivo esprime con certezza la presenza del virus nel sangue di un individuo, così come un test negativo ELISA, confermato da un western blot negativo, esprime la NON PRESENZA del virus
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Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
La ringrazio dottore.
Al numero verde del ministero dicono che il test è definitivo solo a sei mesi.
Effettuerò il western blot in settimana a tre mesi. Lo effettuo in un laboratorio privato quindi posso scegliere di effettuarlo da solo senza il test elisa. Mi consiglia di fare anche l' elisa o dato che sono passati tre mesi posso effettuare direttamente il western blot?
é possibile trovare ancora western blot di vecchia generazione o danno tutti un risultato attendibile a tre mesi ndipendentemente da laboratori pubblici o privati?
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Le linee guida del CDC di Atlanta prevedono un periodo finestra di tre mesi e questo periodo viene confermato dai protoccoli in atto presso i maggiori centri italiani. Effettui il western blot da solo . Il test è sensibile e specifico e di ultima generazione
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Ex utente
Grazie mille.
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Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Dottore m scusi, lei mi scrive he il test è di ultima generazione.
Non ho capito il western blot di per sè è un test di ultima generazione?
non esistono western blot di vecchia generazione ovvero quando si parla di tale test si ci riferisce ad un test di ultima generazione o esiste anche ad esempio un wesern blot di II generazione?
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Signora questo discorso delle generazioni di tests e' prettamente di natura tecnica. I primissimi tests ( anni 80 ) erano meno sensibili especifici degli attuali ma ormai da anni e anni i tests in uso sia nei laboratori pubblici che privati sono altamente sensibili e specifici al di la' del fatto che appartengano alla terza o quarta generazione, quindi Signora , stia tranquilla e faccia tranquillamente il suo test
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Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Grazie mille; mi è stato di grande aiuto.
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Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Gentile dottore volevo porle una domanda per evitare paranoie in futuro.So che il virus muore quasi subito fuori dall'organismo ma questo vale anche per il virus che si trova nel sangue non coagulato?Non parlo delle situazioni di laboratorio dove il virus vive anche giorni ma chiedo se al di fuori dell'organismo in condizioni non di laboratorio il virus può vivere di più di pochi secondi( e se si quando?) se si trova ad esempio su una superfice bagnata che non permette la coagulazione del sangue.Spero riuscirà a capire cosa voglio dire anche se non so se mi sono spiegata bene.La ringrazio.
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Signora, io non le posso quantificare cronometricamente i minuti , secondi e decimi di secondo , che il virus ci mette per morire!!! E' impossibile farlo; le posso dire che sicuramente già nel giro di un'ora ci sono buone possibilità che sia morto e qusto al di là del fatto che il sangue sia coagulato o nò. Più di questo non si può dire
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Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
la ringrazio
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Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
buonasera dottore,
volevo chiederle delle informazioni circa delle modalità di contagio.
è possibile essere contagiati se il sangue viene in contatto con occhi o mucosa orale? la quantità di sangue deve essere molta o bastano poche gocce? nella domanda precedente le chiedevo il tempo di sopravvivenza del virus per questo motivo.se si tocca del sangue involontariamente e poi si strofinano gli occhi o si mettono le dita in bocca per, as esempio, levarsi delle pellicine, questo è a rischio? non riesco a trovare una risposta da sola perche altrimenti non mi sarei rivolta a lei in quanto le ammetto di provare un certo imbarazzo nel rivolgermi di nuovo alei. so che il contatto sangue - mucose è a rischio ma allora tutti i bambini( che si trovano nelle situazioni descritte prima piu degli adulti)dovrebbero essere infetti. non riesco a capire quale è la verità. se così fosse dovremmo vivere tutti nel terrore di essre contagiati( come me in questo periodo) perche toccare del sangue e strofinarsi gli occhi puo davvero succedere a tutti.
la ringrazio se vorrà darmi delle informazioni di carattere medico.
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Ho già più e più volte detto che le modalità che lei descrive non sono a rischio. Certo se una persona è colpita negli occhi da una grande quantità di sangue un possibile rischio sussiste, ma non in altri casi come quelli da lei descritti. Il problema di fondo è la grande ansia, immotivata, con cui affronta tutto questo
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dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
la ringrazio ancora dottore, non voglio farle perdere tempo per farle capire da dove deriva questa ansia. Una mattina mi sono svegliata e tutti i comportamenti a cui prima non facevo neanche caso mi sono sembrati a rischio. Mi sono rivolta a lei per riuscire a capire fin dove avevo ragione. La ringrazio per la pazienza che ha dimostrato avere nei miei confronti.
non riesco a capire però il perchè non è a rischio la situazione che le ho descritto. perche mettere in bocca un dito con del sangue non è rischioso? non c' è il contatto con la mucosa della bocca?
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Guardi , mi scusi, ma credo di averle detto proprio tutto. Le dò questa ultima e conclusiva risposta

Non c'è rischio perchè la quantità di sangue su di un dito è minima e non sufficiente come carica virale .
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dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
la ringrazio di cuore davvero perchè lei non ci crederà ma so di essere pesante e assillante. grazie e mi scusi per l' insistenza. Lei mi ha detto tutto quello che poteva dirmi ora sta a me guarire.grazie ancora.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Salve dottore
le scrivo perche ho deciso di fare il test. Ho preso fino a ieri delle compresse di Broncovaxom per 10 giorni.
Me lo ha prescritto la mia dottoressa perche soffro spesso di mal di gola e tonsillite. Sul foglietto illustrativo c' è scritto che si tratta di un vaccino batterico con caratteristiche immunostimolanti quindi sono ignorante in materia ma penso che sia appunto un vaccino che stimola la creazione di anticorpi.
So che i vaccini possono creare dei falsi positivi al test elisa ma non so se questo è vero anche per il Western Blot che voglio effettuare io. Devo far passare dei giorni per effettuare il test o il Western blot non risente dei falsi positivi. l ultima compressa delle 10 l ho presa ieri.non volevo disturbarla piu ma questo mi serve per fare il test e smetterla per sempre. non so davvero a chi chiedere. la ringrazio
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Anch'io avrei tanto bisogno di essere capito, ma lasciamo stare. Nò , Signora, non c'è alcun problema, faccia pure il test non c'è interferenza
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Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
grazie 1000 di cuore
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