Chiedo lettura emocromo per mio padre di anni 70
Le invio L ultimo emocromo di mio padre di 70 anni
ESAME EMOCROMOCITOMETRICO
G.
ROSSI
3, 94 # 1016/ML 4, 50 - 6, 00
HGB 10, 2 # g/dl 13, 0 - 17, 5
HCT 31, 2 # % 42, 0 - 52, 0
MCV 79, 2 # fl 80, 0 - 99, 0
MCH 25, 9 # pg 26, 0 - 32, 0
MCHC 32, 7 g/dl 31, 0 - 36, 0
RDW-SD
44, 7 fl
37, 0 - 54, 0
RDW-CV
15, 6 # %
11, 5 - 15, 5
NRBC
0, 0 %
NRBC
0, 00 1013/ML
MicroR
9, 2 # %
0 -3
MacroR
3, 3 %
3 - 6
PLT
458 # 1013/ML
150 - 400
MPV
10, 5
fl
9, 0 - 13, 0
P-LCR
29, 6
%
16 - 44
PDW
12, 1
fl
10 - 16
PCT 0, 48 # % 0, 19 - 0, 38
G.
BIANCHI
7, 73
1013/ML
4, 00 - 10, 00
NEUTR
67, 4
%
37, 0 - 75, 0
LINFO
22, 3
20, 0 - 40, 0
MONO
8, 5
3, 0 - 12, 0
EOSI
1, 3
%
0, 0 - 7, 0
BASO
0, 5
%
0, 0 - 2, 0
NEUTR
5, 21
1013/ML
2, 80 - 7, 50
LINFO
1, 72
10^3/ML
1, 00 - 3, 50
MONO
0, 66
10^3/ML
0, 20 - 1, 00
EOSI
0, 10
1013/ML
0, 00 - 0, 70
BASO
0, 04
10^3/ML
0, 00 - 0, 20
Cosa ne pensa?
Grazie mille
Grazie per avermi inviato l'emocromo di suo padre. Dall'analisi dei risultati emerge un quadro di anemia di grado moderato, caratterizzata principalmente da:
Riduzione dei globuli rossi (3,94 milioni/ L)
Emoglobina bassa (10,2 g/dL)
Ematocrito ridotto (31,2%)
Il tipo di anemia è definibile come microcitica (globuli rossi tendenzialmente più piccoli del normale) e ipocromica (con ridotto contenuto di emoglobina). Questo pattern è spesso associato a carenza di ferro.
Noto anche un aumento delle piastrine (458.000/ L), che potrebbe essere una risposta dell'organismo all'anemia o indicare la presenza di un processo infiammatorio.
Per completare la valutazione dello stato di salute di suo padre, sarebbe opportuno:
Effettuare esami per valutare il metabolismo del ferro (sideremia, ferritina, transferrina)
Ricercare eventuali perdite di sangue non evidenti, con particolare attenzione all'apparato gastrointestinale
Valutare la presenza di infiammazione attraverso esami come VES e PCR
Sarebbe anche utile conoscere se suo padre presenta sintomi come stanchezza, affanno o se assume farmaci che potrebbero influenzare questi valori.
Le consiglio di programmare una visita in tempi brevi col suo Medico Curante per discutere di questi risultati e pianificare gli eventuali approfondimenti necessari.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Cordiali saluti,
Dr. Stefano Ardenghi
Dr. Stefano Ardenghi, MEDICO GENERALE, microbiologo
Agopunture Omeopata Esperto in Alimentazione Personalizzata, CONSULENZE ON LINE

Sì dottore
Ves e pcr sono elevati (rispettivamente 120 e 88)
Altri valori tutti nella norma
Accusa stanchezza e dolori algki arti inferiori
Ultimamente il reumatologo gli ha somministrato colchicina
Il nostro timore è un problema al midollo, visto l anemia
Cosa ne pensa?
Grazie ancora

RACHIDE LOMBOSACRALE (SENZA E CON CONTRASTO)
Presenza di marcate e diffuse aree di alterato segnale con aspetto chiazzato a carico di tutti metameri vertebrali(dorsali,lombari e sacrali), disomogeneamente ipointense in T1 e iperintense in T2 STIR con accentuata e disomogenea impregnazione dopo mdc.I reperti di non chiaro significato patologico potrebbero riferirsi a probabile
infiltrazione da mieloma?altre localizzazioni?.
Gibbo dorsale.
In L5-S1, ernidiscale posteriore mediana nell'ambito di iun disco disidratato.
In L4-L5 ernia discale posteriore mediana-paramediana sin .
In L3-L4 ernia discale posteriore mediana-paramedian dx.
In L2-L3 protrusione discale posteriore mediana-paramediana dx.
I
Bacino : Esame eseguito prima e dopo iniezione di mdc (Prohance).
La lesione a carattere osteoaddensante descritta al precedente esame TC del 04.02.25, in corrispondenza dell'al iliaca destra, non mostra caratteristiche RM di significato evolutivo (verosimile isola di compatta ossea).
In corrispondenza dei segmenti ossei compresi nei piani di scansione sono evidenti multiple, subcentimetriche di alterato segnale, che mostrano restrizione del segnale nelle sequenze in DWI/ADC ed impregnazione post-contrastografica. I reperti descritti potrebbero essere compatibili in prima ipotesi con sostituzione midollare,
Utile correlazione clinico-laboratoristica.

Ferro totale 29 (minimo 65)
Trasferrina 155 (minimo 200)
Grazie mille
Analizzando gli esami supplementari che ha condiviso, emerge un quadro che richiede attenzione immediata.
Ciò che desta particolare preoccupazione sono i risultati della risonanza magnetica vertebrale e del bacino di suo padre. Le "marcate e diffuse aree di alterato segnale a carico di tutti i metameri vertebrali" e le "multiple lesioni subcentimetriche a livello del bacino" con impregnazione dopo mezzo di contrasto suggeriscono, come indicato nel referto stesso, la possibilità di un processo infiltrativo midollare.
I valori fortemente alterati degli indici infiammatori (VES 120, PCR 88) e il profilo del ferro gravemente compromesso (ferro 29, transferrina 155), insieme ai sintomi di stanchezza e dolori agli arti inferiori, sono elementi che, nel contesto dei reperti radiologici, rafforzano la necessità di indagini mirate.
Il sospetto di un'infiltrazione midollare, come suggerito dal radiologo ("probabile infiltrazione da mieloma?altre localizzazioni?"), non può essere sottovalutato. A questo punto è indispensabile procedere con:
Una consulenza ematologica urgente
Elettroforesi proteica sierica e urinaria
Dosaggio delle immunoglobuline e delle catene leggere libere nel siero
Eventuale biopsia osteomidollare
La colchicina prescritta dal reumatologo può aiutare nella gestione dei sintomi dolorosi, ma è fondamentale identificare la causa sottostante evidenziata dalla risonanza magnetica.
Le consiglio di contattare quanto prima il medico curante di suo padre per organizzare questi accertamenti o di rivolgersi direttamente a un centro ematologico specializzato.
Rimango a sua disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.
Cordiali saluti,
Dr. Stefano Ardenghi
Dr. Stefano Ardenghi, MEDICO GENERALE, microbiologo
Agopunture Omeopata Esperto in Alimentazione Personalizzata, CONSULENZE ON LINE

In precedenza non ho potuto aggiungerle questo
Proprio per questi referti, papà ha fatto urine h24 per proteine bence jones, negativa
Poi: Presenza di catene leggere libere monoclonali di tipo
lambda
Non quantificabile per bassa concentrazione
Ed inoltre ha fatto esame PET che è risultato negativo. Nessuna captazione. Gli ematologi, data la negatività della PET ci hanno riferito che: se la pet non capta nulla, difficile possa esserci qualcosa a livello ematico
Preciso che la pet è stata fatta il gg dopo la rm lombosacrale; infatti gli ematologi alla sola vista della rm ci hanno detto che poteva esserci mieloma, successivamente con la negatività della PET, hanno voluto fare, proteina bence jones e catene leggere)
Questa è la cronologia
Che ne pensa?
Grazie della sua costanza

Grazie per questi importanti aggiornamenti sul caso di suo padre. Le nuove informazioni fornite modificano significativamente il quadro clinico e la sua interpretazione.
La negatività della PET è un elemento molto rassicurante. Questo esame è altamente sensibile per identificare processi metabolicamente attivi come neoplasie, incluso il mieloma. Il fatto che non mostri captazioni suggerisce l'assenza di processi neoplastici in fase attiva.
Anche i risultati degli esami specifici per il mieloma sono complessivamente rassicuranti:
Proteina di Bence Jones negativa nelle urine delle 24 ore
Presenza di catene leggere libere monoclonali lambda ma a bassa concentrazione, non quantificabile
Rapporto tra catene lambda/kappa nella norma
Questi elementi, in particolare il rapporto normale tra catene leggere, riducono notevolmente la probabilità di una patologia mieloproliferativa significativa.
Il discordante reperto tra la RMN (con alterazioni diffuse) e la PET (negativa) potrebbe essere spiegato da:
Alterazioni degenerative o infiammatorie non neoplastiche che possono dare segnali alterati alla RMN
Processi di rimaneggiamento midollare legati all'anemia o all'infiammazione sistemica
Possibili varianti anatomiche o alterazioni legate all'età
Il commento degli ematologi è corretto: la negatività della PET, insieme agli altri esami, rende improbabile la presenza di un mieloma attivo o di altre neoplasie ematologiche aggressive.
A questo punto, suggerirei di:
Continuare a monitorare l'anemia e ricercarne altre possibili cause (gastrointestinali, infiammatorie)
Proseguire con la terapia antinfiammatoria prescritta dal reumatologo
Considerare un controllo della RMN a distanza di alcuni mesi
Mantenere un follow-up ematologico a breve termine
Questo quadro è certamente più rassicurante rispetto alle preoccupazioni iniziali e suggerisce che le alterazioni riscontrate alla RMN possano essere più benigne di quanto inizialmente ipotizzato.
Cordiali saluti,
Dr. Stefano Ardenghi
Dr. Stefano Ardenghi, MEDICO GENERALE, microbiologo
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Si, come le dicevo, la PET ha cambiato le carte in tavola in 24h. Questo da un lato ci ha sicuramente rincuorato, ma dall altro ci troviamo ad indagare ancora
Il reumatologo ha fatto fare a mio padre anche test genetici che però richiedono 2 mesi per i risultati
Grazie ancora
Saluti
Dr Stefano Ardenghi
Dr. Stefano Ardenghi, MEDICO GENERALE, microbiologo
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Grazie
Dr. Stefano Ardenghi, MEDICO GENERALE, microbiologo
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Per alcune notti ha avuto forti sudorazioni la notte, ultimamente no.
Non sappiamo se possa essere la colchicina che prende da 1 mese.
Ha il controllo con il reumatologo tra 1 mese circa
Fino a qualche settimana fa, aveva anche temperatura intorno ai 37.2/3 (sempre verso quest ora)
Lei cosa suggerisce?
Grazie ancora
No, è improbabile che sia la colchicina a causare questi sintomi specifici. La colchicina raramente provoca sudorazioni notturne, dolori serali ricorrenti o sensazione di freddo come effetti collaterali.
I sintomi che descrive - dolori che compaiono regolarmente di sera, accompagnati da sensazione di freddo, precedenti episodi febbrili nella stessa fascia oraria e sudorazioni notturne - sono più indicativi della condizione infiammatoria/reumatologica sottostante che il farmaco sta cercando di trattare.
La ciclicità dei sintomi è particolarmente interessante e potrebbe essere legata a ritmi circadiani dell'infiammazione. I test genetici richiesti dal reumatologo sono un passo importante per chiarire la diagnosi.
Le suggerirei di continuare con la terapia prescritta fino al controllo con il reumatologo, documentando l'andamento dei sintomi e qualsiasi cambiamento nella loro intensità o frequenza.
Cordiali saluti,
Dr. Stefano Ardenghi
Dr. Stefano Ardenghi, MEDICO GENERALE, microbiologo
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I sintomi si, sono ciclici e soprattutto i dolori vanno via appena si riscalda un po’
Il tutto dura 2/3h circa
Se non ricordo male, anche gli esami per le malattie auto immuni sono risultati negativi e alla visita il dottore ci disse che non vi erano segni di artrite/artrosi

Riguardo alla sua domanda sulle possibili problematiche reumatologiche per i sintomi di suo padre, è difficile indicare una diagnosi specifica senza un quadro clinico completo.
I sintomi descritti (dolori ciclici serali, miglioramento con il calore, precedenti episodi febbrili) possono essere manifestazioni di diverse condizioni reumatologiche, alcune delle quali potrebbero anche collegarsi al quadro infiammatorio evidenziato dagli esami.
I test genetici richiesti dal reumatologo saranno fondamentali per orientare meglio la diagnosi. Fino ad allora, è importante continuare con la terapia prescritta e documentare accuratamente l'andamento dei sintomi.
Consiglio di discutere queste osservazioni al prossimo controllo specialistico. Il reumatologo, avendo visitato personalmente il paziente e disponendo di tutti gli elementi clinici, sarà nella posizione migliore per valutare la situazione.
Cordiali saluti,
Dr. Stefano Ardenghi
Dr. Stefano Ardenghi, MEDICO GENERALE, microbiologo
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Vorrei chiederle
La sensazione di freddo che papà avverte (sintomi sempre esistente a differenza degli altri ovvero sudorazione, febbre ecc) può essere dovuta alla moderata anemia (valore 3.9)?
Ed inoltre potrebbe esserci una terapia al freddo
Purtroppo tutto inizia da lì perché, appena si riscalda, sta bene (non ha più dolori alle ossa)
Riguardo alle sue domande, posso confermarle che la sensazione di freddo è effettivamente un sintomo molto comune nell'anemia. Nel caso di suo padre, l'anemia è evidenziata dai valori ridotti dell'emoglobina (10.2 g/dl rispetto al normale range di 13.0-17.5) e non dal valore 3.94, che si riferisce invece alla conta dei globuli rossi, anch'essa sotto il range normale di 4.50-6.00.
Questa condizione anemica può senz'altro contribuire alla sensazione di freddo che suo padre avverte regolarmente, specialmente nelle ore serali. Quando i livelli di emoglobina sono bassi, il trasporto di ossigeno ai tessuti risulta compromesso, influenzando negativamente anche la termoregolazione dell'organismo.
Per quanto riguarda la gestione di questo disturbo, potrebbe essere utile suggerire a suo padre di mantenere un abbigliamento adeguatamente caldo nelle ore serali e di utilizzare una borsa dell'acqua calda o coperte termiche nelle zone più soggette a dolore.
Il fatto che i dolori si attenuino con il riscaldamento è un'osservazione clinica importante, che potrebbe essere correlata sia al quadro anemico sia al contesto infiammatorio evidenziato dalle analisi. Questa informazione, insieme alla ciclicità dei sintomi, sarà certamente preziosa per il reumatologo nella sua valutazione complessiva.
Cordiali saluti,
Dr. Stefano Ardenghi
Dr. Stefano Ardenghi, MEDICO GENERALE, microbiologo
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Come dice lei, infatti si cope con indumenri più caldi di sera.
Vorrei chiederle inoltre, l anemia di papa puo dipendere da qualche malattia al midollo? Gli ematologi ci hanno detto che, per verificare questo bisognerebbe fare una bom.
Lei cosa ne pensa? Potrebbe essere utile? Nonostante l esito PET ?
Dalla documentazione che ha condiviso non risulta che suo padre abbia eseguito il test del sangue occulto nelle feci. Questo esame sarebbe molto utile nella sua situazione, considerando il tipo di anemia riscontrata.
L'anemia microcitica ipocromica con bassi valori di ferro che presenta suo padre è spesso associata a piccole perdite di sangue croniche, frequentemente a livello gastrointestinale. Queste perdite possono essere così minime da non essere visibili, ma sufficienti nel tempo a causare carenza di ferro e anemia.
Sarebbe opportuno proporre questo semplice esame al medico curante o allo specialista alla prossima visita. In caso di positività, potrebbero essere indicate ulteriori indagini come gastroscopia e/o colonscopia per identificare l'eventuale fonte del sanguinamento.
Questo approccio permetterebbe di escludere o confermare una causa comune di anemia sideropenica, contribuendo a chiarire il quadro clinico complessivo di suo padre.
Cordiali saluti,
Dr. Stefano Ardenghi
Dr. Stefano Ardenghi, MEDICO GENERALE, microbiologo
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È stato ricoverato per 1 mese circa e gli hanno fatto praticamente tutto.
Il discorso del midollo ci è venuto in mente perché non ha fatto solo quello, vista la negatività della PET
Grazie ancora
Per evitare la biopsia midollare, potremmo considerare alternative meno invasive. Una risonanza magnetica total body specifica per il midollo osseo potrebbe fornire informazioni utili. Sarebbe anche opportuno monitorare l'andamento dell'emocromo e dei parametri del ferro nel tempo, magari valutando anche la risposta a una terapia marziale. In ogni caso, attendiamo i risultati dei test genetici prima di procedere con esami più invasivi.
Cordiali saluti,
Dr. Stefano Ardenghi
Dr. Stefano Ardenghi, MEDICO GENERALE, microbiologo
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Che significa terapia marziale ?
Una rm al midollo o una biopsia potrebbe cmq dirci se vi è presenza di qualche malattia, nel caso specifico di mio papà? Oppure la PET ha già escluso queste secondo lei)
Grazie ancora
Vorrei chiarire che, considerando i valori di ferro e transferrina significativamente ridotti (ferro 29 con minimo 65, transferrina 155 con minimo 200), sarebbe indicata una terapia marziale. Si tratta semplicemente della somministrazione di integratori di ferro, che possono aiutare a migliorare i valori dell'emocromo e a ridurre la stanchezza che suo padre lamenta.
Dato il quadro clinico complesso con elevati indici infiammatori e le alterazioni alla RM, ritengo opportuno attendere i risultati dei test genetici richiesti dal reumatologo, che potranno fornire ulteriori elementi diagnostici importanti e sempre data la complessità del quadro è fondamentale che il Medico Curante coordini il prosieguo delle indagini altrimenti si rischia di andare avanti per illazioni e supposizioni
Nel frattempo, suggerisco di mantenere la terapia con colchicina prescritta dal reumatologo, che potrà essere rivalutata alla luce dei futuri risultati.
La saluto cordialmente
Dr Stefano Ardenghi
Dr. Stefano Ardenghi, MEDICO GENERALE, microbiologo
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Sì papà continuerà terapia sino a visita. Speriamo che i dolori si attenuino perché la sera ha difficoltà

La aggiorno per tutto cmq
Dr Stefano Ardenghi
Dr. Stefano Ardenghi, MEDICO GENERALE, microbiologo
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Non sapevamo che tra i tanti prelievi/ analisi che papà ha fatto, gli hanno fatto anche una biopsia al bacino
Ieri abbiamo avuto i risultati
Diagnosi
Campione osteomidollare comprendente midollo emopoietico lievemente ipercellulato per l'età (40% risultano rappresentati gli elementi di tutte le serie maturative, con infiltrazione in sede
elementi plasmocitari (8%) immunoreativi per CD138+. Catene leggere in corso.
Domani andrà dall ematologo
Per ora ci hanno detto che istologico è negativo
Che ne pensa?
Io non sapevo di questo prelievo, e neanche lui sapeva
Grazie mille
Grazie per avermi informato sui risultati della biopsia osteomidollare di suo padre. Comprendo la vostra sorpresa nell'apprendere che sia stata eseguita questa procedura senza che ne foste pienamente consapevoli.
Dal referto che mi ha inviato, emerge un quadro che richiede un'attenta valutazione ematologica. La presenza di elementi plasmacellulari (8%) CD138+ e lo studio in corso delle catene leggere sono elementi che l'ematologo valuterà con attenzione. L'appuntamento con lo specialista è quindi molto importante.
È positivo che vi abbiano comunicato che l'esame istologico è "negativo", ma sarà l'ematologo a fornirvi un'interpretazione completa del quadro clinico e a spiegarvi le eventuali implicazioni diagnostiche e terapeutiche.
Attendo con ansia le deduzioni del collega ematologo
A presto
Cordiali saluti
Dr Stefano Ardenghi
Dr. Stefano Ardenghi, MEDICO GENERALE, microbiologo
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Però, da una sua analisi non da esperto ci diceva che, a domanda diretta sul mieloma, solitamente ha una presenza delle plasma cellule > del 10% ed anche esami fatti precedentemente (pet, protenuria bence jones, rapporto nella norma delle catene leggere e non presenza di catene pesanti) sono sicuramente buona cosa. Potrebbe trattarsi secondo lui di qualcosa primitivo ma che va attenzionato da subito. Secondo lui la causa principale dei suoi malanni è prima di tutto reumatologica
A presto e Cordiali saluti
Dr Stefano Ardenghi
Dr. Stefano Ardenghi, MEDICO GENERALE, microbiologo
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Il professore ematologo ha escluso qualsiasi patologia ematologica (per nostra fortuna) siamo tutti sollevati
Purtroppo però permangono le sudorazioni di notte e i brividi di freddo come le dicevo sempre intorno alle 20
Non riusciamo ad avere visita dal reumatologo prima di metà Maggio
È davvero una situazione complicata anche perché mancano anche i risultati genetici che il reumatologo richiese
Sono lieto di sapere che l'ematologo abbia escluso patologie ematologiche, questo è certamente un importante sollievo per tutti.
Riguardo ai sintomi persistenti (sudorazioni notturne e brividi di freddo serali), comprendo la frustrazione per i tempi di attesa della visita reumatologica. Nel frattempo, suggerirei di continuare con la terapia attuale prescritta dal reumatologo e di documentare con precisione frequenza e intensità dei sintomi.
Sarà importante proseguire con le strategie di riscaldamento nelle ore serali che sembrano dare sollievo a suo padre. I risultati genetici saranno fondamentali per orientare meglio il percorso diagnostico e terapeutico.
Cordiali saluti,
Dr. Stefano Ardenghi
Dr. Stefano Ardenghi, MEDICO GENERALE, microbiologo
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Da quello che ci dice lui sembra che tutto inizi dai brividi di freddo, poi dolori alle gambe e a volte la temperatura che si alza di qualche linea (non sempre), per poi finire con la sudorazione la notte.
Speriamo che il reumatologo possa darci una spiegazione a questo punto.
Anche perché è molto probabile che, se dovesse rifare analisi di ves e pcr sarebbero ancora alti, visto i sintomi
Ho una domanda: gli esami genetici quali patologie potrebbero rivelare secondo le? Noi non abbiamo mai avuto a che fare con questo tipo di esami
Grazie del suo supporto costante
Riguardo alla sua domanda sugli esami genetici, il reumatologo probabilmente sta cercando di valutare la presenza di malattie autoinfiammatorie ereditarie, che potrebbero spiegare i sintomi ciclici di suo padre.
Queste patologie sono caratterizzate da episodi ricorrenti di infiammazione sistemica, spesso con una precisa periodicità come nel caso di suo padre.
La ciclicità dei sintomi che descrive (brividi serali sempre alla stessa ora, seguiti da dolori che migliorano con il calore, e occasionali sudorazioni notturne), insieme agli elevati indici infiammatori (VES e PCR), è molto suggestiva di un disturbo autoinfiammatorio.
La colchicina, prescritta dal reumatologo, è effettivamente un farmaco utilizzato anche in diverse di queste patologie, in particolare nelle sindromi periodiche febbrili.
In attesa della visita di metà maggio, consiglio di: proseguire regolarmente con la terapia prescritta, continuare a documentare con precisione l'andamento dei sintomi. Infine mantenere le strategie di riscaldamento che alleviano i dolori.
Utile considerare l'integrazione di ferro per migliorare l'anemia
Comprendo l'ansia dell'attesa, ma i risultati degli esami genetici saranno fondamentali per una diagnosi precisa e un trattamento mirato.
Resto a sua disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.
Cordiali saluti,
Dr. Stefano Ardenghi
Dr. Stefano Ardenghi, MEDICO GENERALE, microbiologo
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