Un certo tempo, trattandosi
Spettabili medici,
vi scrivo per chiedere il vostro parere; forse la mia è una preoccupazione eccessiva, ma non vi nascondo una certa dose di ansia. Vi descrivo brevemente quanto mi è accaduto.
Da qualche tempo frequento una ragazza mia coetanea, 34 anni, anche lei svolge il mio stesso lavoro, ha fatto una carriera universitaria di buon livello, molte passioni in comune; così dopo qualche settimana di conoscenza, la nostra relazione si è intensificata sul versante sentimentale e abbiamo avuto anche dei rapporti sessuali. Rassicurato dal fatto che prendesse la pillola anticoncezionale e dalla sua cura per la salute e l'igiene, abbiamo avuto rapporti vaginali non protetti. Dopo qualche tempo, col crescere della confidenza, mi ha raccontato le difficili esperienze vissute tra i diciannove ed i vent'anni: all'epoca fu oggetto di alcuni abusi e violenze da parte di un uomo che si rivelò essere poi un eroinomane. Il soggetto in questione fu poi arrestato e lei per un certo tempo, trattandosi di un soggetto a rischio, dovette ripetere i test per l'Hiv, risultati sempre negativi. Mi ha raccontato tutto tra le lacrime, ma la cosa se mi ha colpito dal punto di vista emotivo, mi ha posto un terribile tarlo in testa. Forse perchè non me l'ha rivelato da subito, mi sento in pericolo, non so se crederle in toto.Sono stato sempre molto attento nella scelta delle mie partner e questa faccenda non me l'aspettavo proprio: mi sento in ansia. Pensate che debba fare il test pure io? Non riesco a tranquillizzarmi del tutto, vi ringrazio per la risposta. Un saluto cordiale.
vi scrivo per chiedere il vostro parere; forse la mia è una preoccupazione eccessiva, ma non vi nascondo una certa dose di ansia. Vi descrivo brevemente quanto mi è accaduto.
Da qualche tempo frequento una ragazza mia coetanea, 34 anni, anche lei svolge il mio stesso lavoro, ha fatto una carriera universitaria di buon livello, molte passioni in comune; così dopo qualche settimana di conoscenza, la nostra relazione si è intensificata sul versante sentimentale e abbiamo avuto anche dei rapporti sessuali. Rassicurato dal fatto che prendesse la pillola anticoncezionale e dalla sua cura per la salute e l'igiene, abbiamo avuto rapporti vaginali non protetti. Dopo qualche tempo, col crescere della confidenza, mi ha raccontato le difficili esperienze vissute tra i diciannove ed i vent'anni: all'epoca fu oggetto di alcuni abusi e violenze da parte di un uomo che si rivelò essere poi un eroinomane. Il soggetto in questione fu poi arrestato e lei per un certo tempo, trattandosi di un soggetto a rischio, dovette ripetere i test per l'Hiv, risultati sempre negativi. Mi ha raccontato tutto tra le lacrime, ma la cosa se mi ha colpito dal punto di vista emotivo, mi ha posto un terribile tarlo in testa. Forse perchè non me l'ha rivelato da subito, mi sento in pericolo, non so se crederle in toto.Sono stato sempre molto attento nella scelta delle mie partner e questa faccenda non me l'aspettavo proprio: mi sento in ansia. Pensate che debba fare il test pure io? Non riesco a tranquillizzarmi del tutto, vi ringrazio per la risposta. Un saluto cordiale.
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Caro utente,
quando si parla di HIV un pò tutti attiviamo un campanello di allarme, e per di più magari lei si sente ferito dalla sua partner per non aver condiviso prima questa esperienza. Ma lei ha pensato che magari per la sua partner non è più una paura dato che il test era negativo? Ha provato a parlare con la sua partner del suo stato d'animo? Magari parlandone tra voi potreste capire insieme il suo stato d'ansia. E magari potrebbe la sua stessa compagna rassicurarla. Ma se fatto ciò la sua ansia non dovesse placarsi allora le scelte sono 2: fare il test potrebbe placare le sue paure e la sua ansia allora lo faccia. Non perchè ci sia un reale rischio, ma perchè a volte le scelte che sembrano più ovvie sono le più combattute. E come scelta numero due: potrebbe chiedere il supporto di uno psicologo che le aiuti a capire il perchè delle sue ansie e come vive questo rapporto con la sua partner.
Ci aggiorni sulla sua decisone.
Un caro Saluto.
Dott.ssa L.Mirona
www.lauramirona.it
quando si parla di HIV un pò tutti attiviamo un campanello di allarme, e per di più magari lei si sente ferito dalla sua partner per non aver condiviso prima questa esperienza. Ma lei ha pensato che magari per la sua partner non è più una paura dato che il test era negativo? Ha provato a parlare con la sua partner del suo stato d'animo? Magari parlandone tra voi potreste capire insieme il suo stato d'ansia. E magari potrebbe la sua stessa compagna rassicurarla. Ma se fatto ciò la sua ansia non dovesse placarsi allora le scelte sono 2: fare il test potrebbe placare le sue paure e la sua ansia allora lo faccia. Non perchè ci sia un reale rischio, ma perchè a volte le scelte che sembrano più ovvie sono le più combattute. E come scelta numero due: potrebbe chiedere il supporto di uno psicologo che le aiuti a capire il perchè delle sue ansie e come vive questo rapporto con la sua partner.
Ci aggiorni sulla sua decisone.
Un caro Saluto.
Dott.ssa L.Mirona
www.lauramirona.it
Dr.ssa Laura Mirona
dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 31/03/2012.
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