Sinusite, tonsille o altro?

Salve,

circa un mese fa ho iniziato ad avvertire fastidio allo zigomo destro (più che altro pressione), accompagnato da tonsilla destra ingrossata e leggero dolore all'orecchio interno. Nessun mal di gola.
In più una generale stanchezza/debolezza, saltuario mal di testa e scarsa concentrazione, spalle e collo indolenziti.
Mi trovo negli stati uniti per lavoro e dopo aver notato un linfonodo ingrossato, sotto la mandibola a destra (quindi appena sotto il resto della zona interessata di cui prima), mi sono recato da un dottore.
Mi è stata diagnosticata una sinusite, un tampone veloce ha rivelato una infezione da " 1+ Beta Strep Not Group A", e prescritto amoxicillina+acido clavulanico per 10 giorni, 2 volte al giorno.
Dopo 5-6 giorni di cura ho iniziato a sentirmi meglio. Tutti i sintomi sono passati, a parte una leggera sensazione di ingrossamento alla tonsilla e il linfonodo ancora un poco ingrossato (ma ho pensato fosse normale e che ci volesse del tempo).
Ad un mese dalla fine della cura mi trovo ad affrontare di nuovo gli stessi sintomi.
E' possibile che la causa sia un'altra o che gli antibiotici non abbiano fatto del tutto effetto?
Sfortunatamente trovandomi all'estero è difficile sapere a chi rivolgersi.
Grazie

[#1]
Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, lo specialista consultato sié orientato in sostanza su una situazione di ostruzione nasale-rinosinusite cronica che, però, non ha purtroppo trovato soluzione, vista la recidiva segnalata.
L'ostruzione nasale ha fra le sue cause il disturbo ventilatorio: abitualmente il concetto di Disturbo Ventilatorio : abitualmente il concetto di Disturbo Ventilatorio viene associato a conformazioni anatomiche sfavorevoli, in particolare a livello di setto e turbinati, correggibili tradizionalmente per via chirurgica, cosa che nel suo caso si é già provveduto ad escludere. Può peraltro esistere anche un Disturbo Ventilatorio di tipo essenzialmente funzionale, legato allo schema respiratorio orale, che per vari motivi il paziente può aver assunto talvolta fin dall’infanzia, che non é necessariamente legato alla presenza di problemi anatomici.
In presenza di uno schema di Respirazione Orale Primaria (ROP) una considerevole quota di aria inspirata salta il fisiologico filtro costituito dall'epitelio nasale ciliato e investe, non preriscaldata e umidificata nelle fosse nasali e nei seni, la mucosa faringea. Oltre a favorire l’irritazione di quest’ultima con meccanismo anche solo fisico, la mancata filtrazione nasale favorisce l’introduzione di agenti patogeni di vario tipo, anche perché il transito orale aggira il filtro costituito da interferon, macrofagi e trasporto muco ciliare , presente nelle mucose rinosinusali. Il mancato transito dell’aria inspirata attraverso il naso e soprattutto attraverso i meati medi e superiori, dove sboccano gli osti delle cavità sinusali, da un lato impedisce di fatto l’aspirazione assieme all’aria sinusale dell’abbondante quantità di Ossido Nitrico (potente antibatterico, antivirale e antiasmatico) che nei seni viene prodotto, dall’altro impedisce il ricambio aereo all’interno dei seni: anche la mancanza di ventilazione é una delle cause di ostruzione nasale.
Quando il paziente, per qualunque motivo (specie quando si riduce l’autocontrollo o durante il sonno) apre la bocca, l’aria inspirata può scegliere di fatto due vie di passaggio, il naso o la bocca. Fra le due, per un principio generale di meccanica dei fluidi, è portata a preferire il transito con minori resistenze, che porta necessariamente alla scelta della via orale. Questo comporta di conseguenza l’esclusione della via nasale, pur in assenza di ostacoli meccanici di tipo anatomico, congeniti o dovuti a patologie acquisite quali l’ipertrofia adenotonsillare (che anzi, dalla respirazione orale può anche essere favorita) e dei turbinati. Si configura in questo modo un Disturbo Ventilatorio delle cavità nasali e paranasali. La ventilazione nasale è di fondamentale importanza per il ricambio dell' aria all'interno dei seni paranasali: in assenza di ventilazione, infatti, vi si verifica una sostanziale ipossia (diminuita ossigenazione), con modificazioni del PH, del metabolismo della mucosa e della flora batterica, che prima da transitante diviene stanziale e poi seleziona ceppi anaerobi normalmente assenti.
Tale condizione porta all'edema e alla sofferenza della mucosa, e alla diminuzione della funzione ciliare.
Tutto ciò favorisce l’insorgenza di infiammazione e di ostruzione nasale.
Lo schema respiratorio orale favorisce anche l'insorgenza di problemi alla gole e il russare notturno
Spesso lo schema respiratorio orale é favorito dalla presenza di una malocclusione dentaria e di una scorretta postura della mandibola: per questo le consiglio di consultare anche un dentista esperto in problemi delle alte vie respiratorie.
Sottolineo che non sarebbe la via consigliabile per un problema che si riscontra solo da un paio di mesi, ma gli altri sintomi segnalati (cervicalgia, otalgia, cefalea) mi sembra rinforziono questo sospetto diagnostico

Le suggerirei di dare un'occhiata, in questo stesso sito, agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.


https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/983-problemi-di-naso-chiuso-a-volte-la-causa-sta-in-bocca.html

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html

www.studiober.com/pdf/Respirazione_Orale_e_Malocclusione.pdf
N.B.: dopo aver aperto il link, deve clikkare su: "continua e apri il sito.."

www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
N.B.: dopo aver aperto il link, deve clikkare su: "continua e apri il sito.."

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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