Tiroide in sede anatomica
Salve, ho problemi di deglutizione, non riesco a deglutire, ho fatto una gastroscopia e mi è stato consigliato di effettuare lo studio della deglutizione e una ecografia tiroide. Oggi ho effettuato una ecografia tiroidea e ho ritirato i risultati, ancora non ho avuto modo di farli leggere al medico di base; in ogni caso, questa è la diagnosi:
Tiroide in sede anatomica, di dimensioni nei limiti della norma , a margini regolari. Volumetria tiroidea:
lobo dx: d. a/p: 14 mm; traverso 18 mm;
Lobo sx: d. a/p: 15 mm; d.traverso: 18 mm;
Parenchima ghiandolare ad ecostruttura disomogenea, con visibilità A destra di micronodulo mesolobare iso- ipoecogeno di 4 mm due Areole colloido- cistiche di 2 mm.
Il mappaggio del parenchima con color-doppler non ha evidenziato significative anomalie della vascolarizzazione arteriosa.
Non evidenza di significative linfoadenomegalie in sede laterocervicale bilateralmente.
Cosa dovrei fare e soprattutto, potrebbero essere questi micronoduli a portarmi difficoltà nella deglutizione?
Grazie
Cordiali saluti.
Tiroide in sede anatomica, di dimensioni nei limiti della norma , a margini regolari. Volumetria tiroidea:
lobo dx: d. a/p: 14 mm; traverso 18 mm;
Lobo sx: d. a/p: 15 mm; d.traverso: 18 mm;
Parenchima ghiandolare ad ecostruttura disomogenea, con visibilità A destra di micronodulo mesolobare iso- ipoecogeno di 4 mm due Areole colloido- cistiche di 2 mm.
Il mappaggio del parenchima con color-doppler non ha evidenziato significative anomalie della vascolarizzazione arteriosa.
Non evidenza di significative linfoadenomegalie in sede laterocervicale bilateralmente.
Cosa dovrei fare e soprattutto, potrebbero essere questi micronoduli a portarmi difficoltà nella deglutizione?
Grazie
Cordiali saluti.
[#1]
Medico Chirurgo
Salve,
Lei ha una tiroide che NON può provocare problemi deglutitori.
La struttura disomogenea mi porta a consigliarla di valutare la funzionalità tiroidea, compresi gli anticorpi anti TPO e anti TG.
Ne parli con il curante.
I noduli sono millimetrici: vanno tenuti semestralmente sotto controllo ecograficamente per evidenziare eventuali aumenti volumetrici.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.
Lei ha una tiroide che NON può provocare problemi deglutitori.
La struttura disomogenea mi porta a consigliarla di valutare la funzionalità tiroidea, compresi gli anticorpi anti TPO e anti TG.
Ne parli con il curante.
I noduli sono millimetrici: vanno tenuti semestralmente sotto controllo ecograficamente per evidenziare eventuali aumenti volumetrici.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.
[#5]
Utente
Salve, non ho ancora effettuato le analisi della tiroide, ma ho avuto i risultati della biopsia della gastroscopia che effettuai :
Buongiorno, oggi ho ritirato il risultato della biopsia della gastroscopia e questa è la diagnosi :
Diagnosi: frammenti rappresentativi di compartimento foveolare iperplastico e lembi di mucosa gastrica di tipo antrale e di tipo corpo. ANTRO:Iperplasia foveolare rigenerativa,congestione vascolare e isolate fibrosi della lamina propria e ramificazioni intramucose della muscolaris mucosae, compatibili con diagnosi di gastropatia reattiva,gastrite cronica non attiva Corpo: Lembo mucoso con iperplasia foveolare rigenerativa e intensa congestione vascolare della lamina propria superficiale .
Credo di aver capito si tratti di gastrite o anche di qualcos'altro? Dovrei far una cura per questa gastrite?
Io comunque continuo ad avere problemi di deglutizione, alcuni alimenti non "scendono" e quando mangio è come se si formasse aria nello stomaco, come se chissà quanto avessi mangiato. Inoltre, un cardiologo, mi ha detto di prendere il Lucen per 3 settimane per i problemi allo stomaco. Posso continuare a prenderlo fino alla manometria, che dovrò effettuare a fine maggio per sospetta acalasia?
Non credo comunque che questa gastrite provochi problemi di deglutizione, quindi in ogni caso, a fine maggio, farò la manometria al Policlinico di Napoli.
Grazie per la disponibilità.
Cordiali saluti e buon lavoro
Buongiorno, oggi ho ritirato il risultato della biopsia della gastroscopia e questa è la diagnosi :
Diagnosi: frammenti rappresentativi di compartimento foveolare iperplastico e lembi di mucosa gastrica di tipo antrale e di tipo corpo. ANTRO:Iperplasia foveolare rigenerativa,congestione vascolare e isolate fibrosi della lamina propria e ramificazioni intramucose della muscolaris mucosae, compatibili con diagnosi di gastropatia reattiva,gastrite cronica non attiva Corpo: Lembo mucoso con iperplasia foveolare rigenerativa e intensa congestione vascolare della lamina propria superficiale .
Credo di aver capito si tratti di gastrite o anche di qualcos'altro? Dovrei far una cura per questa gastrite?
Io comunque continuo ad avere problemi di deglutizione, alcuni alimenti non "scendono" e quando mangio è come se si formasse aria nello stomaco, come se chissà quanto avessi mangiato. Inoltre, un cardiologo, mi ha detto di prendere il Lucen per 3 settimane per i problemi allo stomaco. Posso continuare a prenderlo fino alla manometria, che dovrò effettuare a fine maggio per sospetta acalasia?
Non credo comunque che questa gastrite provochi problemi di deglutizione, quindi in ogni caso, a fine maggio, farò la manometria al Policlinico di Napoli.
Grazie per la disponibilità.
Cordiali saluti e buon lavoro
[#6]
Medico Chirurgo
Salve,
se non è stato rilevato reflusso biliare duodeno -gastrico e quindi una gastrite alcalina e non vi è traccia di HP lei ha una gastrite aspecifica come molto spesso si riscontra.
E' in tal caso molto importante eliminare dall'alimentazione cibi irritanti o speziati e soprattutto abolire l'alcol che ha una azione pro infiammatoria sulla mucosa.
Un IPP può essere assunto a dose piena per un mese, portandolo poi al dosaggio di mantenimento. Ovviamente occorre che al termine della terapia venga ripetuta la gastroscopia per verificare l'effetto della terapia e della dieta.
Faccia pure la manometria esofagea per escludere l'acalasia, che peraltro mi sembra improbabile e se vorrà mi faccia sapere.
Cordiali saluti,
Dott. Caldarola.
se non è stato rilevato reflusso biliare duodeno -gastrico e quindi una gastrite alcalina e non vi è traccia di HP lei ha una gastrite aspecifica come molto spesso si riscontra.
E' in tal caso molto importante eliminare dall'alimentazione cibi irritanti o speziati e soprattutto abolire l'alcol che ha una azione pro infiammatoria sulla mucosa.
Un IPP può essere assunto a dose piena per un mese, portandolo poi al dosaggio di mantenimento. Ovviamente occorre che al termine della terapia venga ripetuta la gastroscopia per verificare l'effetto della terapia e della dieta.
Faccia pure la manometria esofagea per escludere l'acalasia, che peraltro mi sembra improbabile e se vorrà mi faccia sapere.
Cordiali saluti,
Dott. Caldarola.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.6k visite dal 29/03/2017.
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