Anziano in stato comatoso a tratti vigile
Salve,mio nonno,91 anni, è molto grave. Dall'inizio della settimana è entrato senza un motivo ben preciso in uno stato soporoso a tratti vigile,dal momento che durante la giornata vi sono attimi in cui risponde verbalmente per pochi istanti. Inizialmente il medico di famiglia pensava si trattasse di un accumulo nei reni del farmaco "Quetiapina Teva" da 25mg e ha pertanto prescritto una cura a base di flebo di soluzione glucosata e fisiologica,ma trascorsi diversi giorni è sempre più convinto che mio nonno sia in fase di declino.I valori del sangue sono nella norma.La saturazione va da 80 a 85,ma non di più. Da questa mattina il respiro è particolarmente affannoso e caratterizzato da rantoli, ma le vie respiratorie sembrano essere libere. Inoltre riesce ad "alimentarsi" con gli "Ensure Plus" che ingoia tramite siringa.Pertanto chiedo a voi un parere,se pensate che si tratti della fase terminale della sua vita o se potrebbe esservi un miglioramento.Se si,quale cura mi consigliereste? Grazie mille in anticipo.
[#1]
Medico Chirurgo
Caro Nipote,
dalle sue preoccupazioni capisco che suo nonno le è molto caro e che lei lei rigetti il pensiero di perderlo.
Io non l'ho visitato, ma credo che sia giunto alla fine del percorso naturale della sua vita biologica.
In un paziente così fragile, accanirsi per farlo sopravvivere 1 mese in più non ha senso.
Lei faccia, su suggerimento del medico, tutto ciò che serve a non farlo soffrire, ma senza opporsi al ciclo della vita che si apre con la nascita e si conclude con la morte.
Il morente va accompagnato dignitosamente verso la morte: ogni tentativo di opporsi, a 91 anni, a questa legge della natura, è destinato a fallire.
Questo le posso dire da nipote che ha perso persone care molto anziane, con gran dolore.
Ma che ha visto anche morire tante persone govani e giovanissime.
Riceva un caro saluto.
Vincenzo Caldarola.
dalle sue preoccupazioni capisco che suo nonno le è molto caro e che lei lei rigetti il pensiero di perderlo.
Io non l'ho visitato, ma credo che sia giunto alla fine del percorso naturale della sua vita biologica.
In un paziente così fragile, accanirsi per farlo sopravvivere 1 mese in più non ha senso.
Lei faccia, su suggerimento del medico, tutto ciò che serve a non farlo soffrire, ma senza opporsi al ciclo della vita che si apre con la nascita e si conclude con la morte.
Il morente va accompagnato dignitosamente verso la morte: ogni tentativo di opporsi, a 91 anni, a questa legge della natura, è destinato a fallire.
Questo le posso dire da nipote che ha perso persone care molto anziane, con gran dolore.
Ma che ha visto anche morire tante persone govani e giovanissime.
Riceva un caro saluto.
Vincenzo Caldarola.
[#2]
Utente
Egregio Dottore,
la ringrazio calorosamente per la celere risposta alle mie preoccupazioni.Purtroppo mio nonno è deceduto questa mattina circondato dall'affetto mio e di tutti i suoi figli,spegnendosi lentamente e senza sofferenza. Sono fiero di averlo accompagnato con amore e dedizione durante quest'ultima fase della sua lunga vita,sebbene ciò mi stia causando molto dolore.La ringrazio ancora e le auguro una buona serata.
la ringrazio calorosamente per la celere risposta alle mie preoccupazioni.Purtroppo mio nonno è deceduto questa mattina circondato dall'affetto mio e di tutti i suoi figli,spegnendosi lentamente e senza sofferenza. Sono fiero di averlo accompagnato con amore e dedizione durante quest'ultima fase della sua lunga vita,sebbene ciò mi stia causando molto dolore.La ringrazio ancora e le auguro una buona serata.
[#3]
Medico Chirurgo
Carissimo,
Meglio non tentare di consolare un dolore con parole che restano tali.
Io capisco tutto il suo dolore, l'ho provato anche io.
E come Lei anche io come unica ma grande consolazione avevo e ancora ho quella di due nonne morte confortate dal l'affetto di chi voleva loro bene.
Noi del Sud siamo così... Per fortuna.
A nome mio personale e del Sito che rappresento, riceva sincere condoglianze.
Requiescas in Pace.
Vincenzo Caldarola.
Meglio non tentare di consolare un dolore con parole che restano tali.
Io capisco tutto il suo dolore, l'ho provato anche io.
E come Lei anche io come unica ma grande consolazione avevo e ancora ho quella di due nonne morte confortate dal l'affetto di chi voleva loro bene.
Noi del Sud siamo così... Per fortuna.
A nome mio personale e del Sito che rappresento, riceva sincere condoglianze.
Requiescas in Pace.
Vincenzo Caldarola.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 40.3k visite dal 08/06/2017.
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