Esito tac addome sup.e inf.
Buongiorno,
vi scrivo per avere il vostro parere sul referto della tac fatta a mio padre in data 15.11.2011.
Innanzitutto qualche premessa.
Mio padre ha 79 anni portati egregiamente. Negli ultimi tempi ha manifestato qualche disturbo a livello della prostata, per cui su consiglio del medico di base si è sottoposto a un’ecografia. Ne è emerso un ingrossamento della prostata - a detta dell’urologo normale per la sua età. Lo specialista ha escluso con sicurezza una neoplasia e ha dato appuntamento a mio padre tra sei mesi per un controllo. Dall’ecografia risultavano però anche alcuni linfonodi ingrossati in zona addominale, per cui il passo successivo per capirne la causa è stata appunto la TC addome sup. e inf..
Questo il referto:
Quesito clinico: Controllo dei linfonodi in sede retro-peritoneale a livello del tronco celiaco, lungo il legamento epato-duodenale e in sede paracavale inferiore all’altezza dell’ilo renale.
Referto: Non disponibili radiogrammi precedenti per utile confronto. Confronto con referto precedente del 21.01.2000. Non evidenti segni di presenza di noduli polmonari a livello della base polmonare inquadrata. Linfonodi accentuati a livello dell’angolo cardiofrenico di dx con un diametro massimo fino a 17 mm. Linfonodi intorno al tripode celiaco con un diametro max fino a 22 mm. Linfonodi a carico del legamento epato-duodenale con il linfonodo più grande in sede posteriore rispetto alla vena porta con un diametro max di 3,6 x 1,5 cm. Linfonodo in sede intraorto-cavale con un diametro di 10 mm. A livello iliaco e inguinale non evidenti segni di linfonodi patologicamente aumentati di volume. Regolare reperto del fegato, senza evidenti segni di lesioni focali. Regolare reperto della cistifellea, delle vie biliari, del pancreas e della milza. Entrambi i surreni e reni nei limiti con presenza di una cisti renale a livello del terzo medio sx di 16 mm. Esiti cicatriziali a livello del polo inferiore del rene di dx, verosimilmente in esiti di intervento chirurgico (anamnesi?). Aumento volumetrico della prostata.
Presenza di un processo occupante spazio a livello dell’ampolla rettale con una calcificazione centrale con un diametro max di 3,6 x 3,5 cm (meritevole di valutazione specialistica).
Diverticolosi del sigma e del discendente. Non segni di versamenti liberi in cavità peritoneale.
Mio padre in passato è stato operato più volte per calcolosi renale, e ha subito anche un intervento per emorroidi.
Altra cosa importante da dire è che continua a tratti ad avere disturbi somiglianti a un bruciore che lui definisce interno, collocabile tra l’inguine e la gamba, e che si sono affievoliti assumendo degli anti-infiammatori prescritti dal medico di base.
Stiamo aspettando la valutazione di un’oncologa, ma tarderà di qualche giorno e vorrei avere qualche indicazione anche da parte vostra.
Attendendo la vostra risposta vi ringrazio.
vi scrivo per avere il vostro parere sul referto della tac fatta a mio padre in data 15.11.2011.
Innanzitutto qualche premessa.
Mio padre ha 79 anni portati egregiamente. Negli ultimi tempi ha manifestato qualche disturbo a livello della prostata, per cui su consiglio del medico di base si è sottoposto a un’ecografia. Ne è emerso un ingrossamento della prostata - a detta dell’urologo normale per la sua età. Lo specialista ha escluso con sicurezza una neoplasia e ha dato appuntamento a mio padre tra sei mesi per un controllo. Dall’ecografia risultavano però anche alcuni linfonodi ingrossati in zona addominale, per cui il passo successivo per capirne la causa è stata appunto la TC addome sup. e inf..
Questo il referto:
Quesito clinico: Controllo dei linfonodi in sede retro-peritoneale a livello del tronco celiaco, lungo il legamento epato-duodenale e in sede paracavale inferiore all’altezza dell’ilo renale.
Referto: Non disponibili radiogrammi precedenti per utile confronto. Confronto con referto precedente del 21.01.2000. Non evidenti segni di presenza di noduli polmonari a livello della base polmonare inquadrata. Linfonodi accentuati a livello dell’angolo cardiofrenico di dx con un diametro massimo fino a 17 mm. Linfonodi intorno al tripode celiaco con un diametro max fino a 22 mm. Linfonodi a carico del legamento epato-duodenale con il linfonodo più grande in sede posteriore rispetto alla vena porta con un diametro max di 3,6 x 1,5 cm. Linfonodo in sede intraorto-cavale con un diametro di 10 mm. A livello iliaco e inguinale non evidenti segni di linfonodi patologicamente aumentati di volume. Regolare reperto del fegato, senza evidenti segni di lesioni focali. Regolare reperto della cistifellea, delle vie biliari, del pancreas e della milza. Entrambi i surreni e reni nei limiti con presenza di una cisti renale a livello del terzo medio sx di 16 mm. Esiti cicatriziali a livello del polo inferiore del rene di dx, verosimilmente in esiti di intervento chirurgico (anamnesi?). Aumento volumetrico della prostata.
Presenza di un processo occupante spazio a livello dell’ampolla rettale con una calcificazione centrale con un diametro max di 3,6 x 3,5 cm (meritevole di valutazione specialistica).
Diverticolosi del sigma e del discendente. Non segni di versamenti liberi in cavità peritoneale.
Mio padre in passato è stato operato più volte per calcolosi renale, e ha subito anche un intervento per emorroidi.
Altra cosa importante da dire è che continua a tratti ad avere disturbi somiglianti a un bruciore che lui definisce interno, collocabile tra l’inguine e la gamba, e che si sono affievoliti assumendo degli anti-infiammatori prescritti dal medico di base.
Stiamo aspettando la valutazione di un’oncologa, ma tarderà di qualche giorno e vorrei avere qualche indicazione anche da parte vostra.
Attendendo la vostra risposta vi ringrazio.
[#1]
In attesa della valutazione oncologica, Lei potrebbe completare gli accertamenti iniziali eseguendo degli esami ematochimici di routine (compreso emocromo, VES, LDH, protidogramma, f. alcalina, beta2microglobulina, PSA) ed una rettoscopia : saranno di grande aiuto alla specialista che deve valutare Suo padre.
Dr.ssa Provvidenza Fodale
[#2]
meritevole l'approfondimento del reperto rettale.....il sospetto di una neoplasia a questo livello è abbastanza fondato...aggiunga alle analisi la determinazione del CEA e del CA.19.9
Gli faccia fare una rettoscopia con urgenza.
Cordialmente
Gli faccia fare una rettoscopia con urgenza.
Cordialmente
Dr. Pasquale Buonandi
Medico Chirurgo specialista in Oncologia
[#3]
Sono d'accordo con la Collega dottoressa Provvidenza Fodale:
in attesa della consulenza dell'oncologa sarà utile sapere se si tratta di esiti o di patologia attiva nel presente: la calcificazione fa sperare bene.
Gli esami consigliati saranno acceleratori, se positivi, per ulteriori passi.
Io non ricevo: ho smesso di visitare, tranne obbligo di soccorso
Con empatia.
in attesa della consulenza dell'oncologa sarà utile sapere se si tratta di esiti o di patologia attiva nel presente: la calcificazione fa sperare bene.
Gli esami consigliati saranno acceleratori, se positivi, per ulteriori passi.
Io non ricevo: ho smesso di visitare, tranne obbligo di soccorso
Con empatia.
Dr. Serafino Ciancio
[#4]
Le consiglio una ves, pcr, cea, ca 19.9, emocromo, transferrina, sideremia. Se il psa totale fosse superiore al range di normalità continuerei con un psa free e una valutazione prostatica transrettale. E dimagrito ?, febbricola serale ?
Cordialità
Cordialità
Dr. Marcello Lorello
Medicolegale del Trib. Civile, Penale, Militare
Specialista in medicina interna
E mail: info@studiomedicolegalelorello.it
[#5]
Utente
Gentili Dottori,
innanzitutto grazie per le vostre numerose risposte.
Domani mio padre andrà in ospedale per una visita chirurgica-proctologica urgente. Così avremo la possibilità di fare ulteriori passi avanti nella diagnosi.
L'oncologa che ha letto il referto segue in realtà mia madre e si è offerta di vedere per prima l'esito della tac. Lei è abbastanza possibilista.
Mio padre non sembra avere sintomi tipici di un tumore: niente calo di peso, né febbre; niente sangue o muco nelle feci. Mangia volentieri. Certo al momento non vi sono certezze.
Il PSA è alterato ma l'urologo ha già escluso una neoplasia alla prostata perché dice essere nei valori limite per la sua età.
La VES invece ha valori alti da circa vent'anni, e nessuno è mai riuscito a scoprire il perché. Mio padre è sempre stato fondamentalmente bene nonostante queste alterazioni. Sale e scende, ma resta quasi sempre un po' alterata.
Qualsiasi cosa sia, si dovrà valutare la necessità di intervenire chirurgicamente.
Che dire, incrociamo le dita!
Grazie e a presto
Cinzia
innanzitutto grazie per le vostre numerose risposte.
Domani mio padre andrà in ospedale per una visita chirurgica-proctologica urgente. Così avremo la possibilità di fare ulteriori passi avanti nella diagnosi.
L'oncologa che ha letto il referto segue in realtà mia madre e si è offerta di vedere per prima l'esito della tac. Lei è abbastanza possibilista.
Mio padre non sembra avere sintomi tipici di un tumore: niente calo di peso, né febbre; niente sangue o muco nelle feci. Mangia volentieri. Certo al momento non vi sono certezze.
Il PSA è alterato ma l'urologo ha già escluso una neoplasia alla prostata perché dice essere nei valori limite per la sua età.
La VES invece ha valori alti da circa vent'anni, e nessuno è mai riuscito a scoprire il perché. Mio padre è sempre stato fondamentalmente bene nonostante queste alterazioni. Sale e scende, ma resta quasi sempre un po' alterata.
Qualsiasi cosa sia, si dovrà valutare la necessità di intervenire chirurgicamente.
Che dire, incrociamo le dita!
Grazie e a presto
Cinzia
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 18.7k visite dal 22/11/2011.
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