Alfuzosina e bisoprololo
Salve,
mio padre, 72 anni, da più di un anno lamenta stanchezza, rallentamento dei movimenti, crisi di panico, malessere diffuso ma non ben localizzato, assenza di interessi. A seguito di controlli da vari specialisti non è risultato nulla di consistente a cuore, polmoni, ecc. E' in cura da uno psichiatra per cercare di curare la sua ansia ed il suo malessere di cui non si trova la causa. Pochi giorni addietro ha avuta due episodi di cadute all'indietro (con conseguente trauma cranico) delle quali non ricorda il motivo. E' stato ricoverato in un reparto di medicina interna e a seguito di numerose tac, elettroencefalogramma, controlli vari al cuore, visite neurologiche, analisi del sangue...è stato dimesso con la diagnosi di totale assenza si patologie a carico del cuore, dei polmoni, della sfera neurologica, la causa delle sincopi e delle cadute è stata ritenuta la interazione di assunzione di due farmaci da lui presi: alfuzosina e bisoprololo.
Farmaci prescrittigli da due specialisti circa due anni addietro ma che i medici dell'ospedale si sono stupiti che lui pigliasse, viste le buone condizioni sia della sua prostata sia del suo cuore.
Il problema è che mio padre attualmente ha ridotto notevolmente le dosi del bisoprololo ed ha interrotto l'assunzione dell'alfunzosina da circa una settimana ma rimane ancora molto debole, con difficoltà di movimento, malessere diffuso, ecc, ecc, praticamente quindi, a suo dire, i miglioramenti sono nulli.
Premetto che è un uomo molto poco ottimista e che tende sempre a pensare al peggio.
Le mie domande sono:
-se la causa è proprio questa interazione di farmaci, quando dovrebbe essere visibile una sostanziale ripresa? immediatamente o dopo un periodo più o meno lungo?
-potrebbe essere altra la causa di questo suo malessere? per esempio una forma di parkinsonismo? Anche se dalla tac e dall'elettroencefalogramma non è risultato nulla?
mio padre, 72 anni, da più di un anno lamenta stanchezza, rallentamento dei movimenti, crisi di panico, malessere diffuso ma non ben localizzato, assenza di interessi. A seguito di controlli da vari specialisti non è risultato nulla di consistente a cuore, polmoni, ecc. E' in cura da uno psichiatra per cercare di curare la sua ansia ed il suo malessere di cui non si trova la causa. Pochi giorni addietro ha avuta due episodi di cadute all'indietro (con conseguente trauma cranico) delle quali non ricorda il motivo. E' stato ricoverato in un reparto di medicina interna e a seguito di numerose tac, elettroencefalogramma, controlli vari al cuore, visite neurologiche, analisi del sangue...è stato dimesso con la diagnosi di totale assenza si patologie a carico del cuore, dei polmoni, della sfera neurologica, la causa delle sincopi e delle cadute è stata ritenuta la interazione di assunzione di due farmaci da lui presi: alfuzosina e bisoprololo.
Farmaci prescrittigli da due specialisti circa due anni addietro ma che i medici dell'ospedale si sono stupiti che lui pigliasse, viste le buone condizioni sia della sua prostata sia del suo cuore.
Il problema è che mio padre attualmente ha ridotto notevolmente le dosi del bisoprololo ed ha interrotto l'assunzione dell'alfunzosina da circa una settimana ma rimane ancora molto debole, con difficoltà di movimento, malessere diffuso, ecc, ecc, praticamente quindi, a suo dire, i miglioramenti sono nulli.
Premetto che è un uomo molto poco ottimista e che tende sempre a pensare al peggio.
Le mie domande sono:
-se la causa è proprio questa interazione di farmaci, quando dovrebbe essere visibile una sostanziale ripresa? immediatamente o dopo un periodo più o meno lungo?
-potrebbe essere altra la causa di questo suo malessere? per esempio una forma di parkinsonismo? Anche se dalla tac e dall'elettroencefalogramma non è risultato nulla?
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Gentile Utente
in qualità di urologo le dico che l'alfuzosia (xatral o mittoval) può causare ipotensione ortostatica e quindi lipotimia o veri e propri svenimenti. Tuttavia la principale cosa da escludere è una problematica di competensa neurologica (TIA), o cardiologia (aritmie), che credo abbiano fatto. A mio avviso dovrebbe fare una visita urologica per valutare la possibilità di togliere o quantomeno sostituire l'alfuzosina.
Cordiali saluti
in qualità di urologo le dico che l'alfuzosia (xatral o mittoval) può causare ipotensione ortostatica e quindi lipotimia o veri e propri svenimenti. Tuttavia la principale cosa da escludere è una problematica di competensa neurologica (TIA), o cardiologia (aritmie), che credo abbiano fatto. A mio avviso dovrebbe fare una visita urologica per valutare la possibilità di togliere o quantomeno sostituire l'alfuzosina.
Cordiali saluti
Dr. igino intermite
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.5k visite dal 07/08/2013.
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