Evidente linfoadenopatia ascellare unilaterale non dolente che non regredisce

Salve, sono una ragazza di 27 anni. Recentemente, da circa 20 giorni, ho notato la presenza di una linfoadenopatia all'ascella sinistra piuttosto evidente e sporgente a braccio sollevato, assimilabile a una grossa mandorla, credo tra i 2,5 e i 3 cm di diametro massimo. Non so riferire da quanto tempo esattamente ho questa tumefazione perchè, essendo non dolente, immagino di averne riscontrato la presenza solo una volta resasi visibile e palpabile (a braccio sollevato, a braccio disteso è quasi impercettibile). Non so definirne la consistenza, mi sembra che cambi a seconda del punto del linfonodo. Il mio medico di base, dopo aver esaminato e palpato la zona, ha consigliato una terapia antinfiammatoria per 10 giorni due volte al giorno che fino ad oggi, quinto giorno, non ha portato a nessuna regressione di dimensioni della ghiandola e ha prospettato in un secondo momento esame ecografico e esami ematochimici. Non ho altri sintomi eccetto che una leggera perdita di appetito, non so se più psicosomatica che reale. Il medico ha esaminato anche l'ascella controlaterale e il collo dicendomi di non avere ridscontrato la presenza di altre ghiandole ingrossate in queste sedi. All'autopalpazione delle mammelle non ho rilevato la presenza di nessuna massa. Sono piuttosto spaventata perchè ho paura si possa trattare di un linfoma o di una secondarizzazione di carcinoma mammario. Essendo i tempi d'attesa per visite ed esami strumentali, dalle nostre parti come altrove, a dir poco biblici, pensate che il mio caso richieda una diagnosi tempestiva oppure posso comunque aspettare i tempi della sanità pubblica e nel frattempo monitorare eventuale evoluzione del linfonodo?consigliate anche rx torace o altri iter diagnostici?è probabile che io abbia un linfoma?il mio medico è di poche parole e raramente si esprime in maniera esaustiva..Ringrazio tutti e speriamo bene
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Dr. Carlo Somaglino Chirurgo generale, Colonproctologo 85 3 3
La cosa importante da capire se la tumefazione che si apprezza al cavo ascellare, che non è dolente spontaneamente né alla palpazione, è superficiale come sembra (ma lei pare anche molto magra) potrebbe trattarsi sia di un linfonodo ingrossato ma anche di una cisti sebacea o di un lipoma. Nel sospetto di un linfonodo se la terapia con antiinfiammatori e semmai con antibiotico per una settimana non ha giovamento è corretto eseguire un'ecografia del cavo ascellare. Se si conferma che è un linfonodo si può procedere ad eseguire gli esami sierologici ed eventuali ulteriori approfondimenti.

Dr. Carlo Somaglino
Specialista in Chirurgia Generale

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Utente
Salve Dottore la ringrazio per la cortese risposta. Questa mattina sono andata dal mio medico curante che mi ha prescritto un'ecografia che farò nei prossimi giorni. Le comunicherò il referto sperando che sia tutto ok. Di nuovo grazie.
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Salve Dottore, la aggiorno sugli ultimi accertamenti e sviluppi circa la mia linfoadenopatia. Innanzitutto il giorno dell'ecografia mi sono accorta di avere anche un linfonodo palpabile all'altezza del gomito. Comunque questo l'esito dell'ecografia: l'indagine ha messo in evidenza degli evidenti e grossolani pacchetti linfonodali ipertrofici la cui morfologia mostra la corticale profondamente ipoecogena con aspetti colliquativi e una porzione ilare ben rappresentata di circa 20-25 mm. Lo studio è stato esteso a livello della piccola tumefazione palpabile in prossimità del gomito omolaterale che è da ascriversi ad un altro linfonodo ipertrofico con le medesime caratteristiche, di 9 mm. Gli aspetti descritti sono da porre in relazione, in prima ipotesi diagnostica, a malattia del graffio di gatto. Consigliano ulteriori accertamenti ematochimici. Le dimensioni dei linfonodi non sono riportate nell'esito comunque le trascrivo dalle immagini: uno di 20.12 mm x 11.91 mm, uno di 16.43 mm x 12.67 mm e uno di 16.65 mm x 7.78 mm. Quello del gomito è di 8.75 mm. Premetto che ho un cucciolo di gatto che mi ha graffato un'infinità di volte e rassicurata dal radiologo che sosteneva le immagini avessero l'aspetto tipico d quest'infezione, mi sono un pò tranquillizzata; purtroppo però gli anticorpi anti bartonella hanno dato esito negativo. Inoltre qualche giorno fa ho sviluppato nella parte anteriore delle gambe un eritema nodoso piuttosto fastidioso accompagnato da artralgia ai gomiti e alle caviglie che ha preceduto la comparsa dell'eritema e che ora sembra si stia attenuando mentre l'eritema è ancora presente. Il mio medico curante intende procedere con ulteriori accertamenti però mi ha consigliato di iniziare comunque la cura con antibiotici per la bartonella nonostante gli anticorpi siano negativi. Lui sembra prendere le cose con molta calma e anche il radiologo alla mia domanda se i linfonodi potessero essere considerati tumorali mi ha risposto: "dalle immagini ecografiche lo escluderei al 99,9% però verifichi gli anticorpi". Ora che so di non avere contratto la bartonellosi non so proprio che cosa pensare..credo che dovrei iniziare a rivolgermi a uno specialistica ematologo? La ringrazio
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Dr. Carlo Somaglino Chirurgo generale, Colonproctologo 85 3 3
Io le consiglierei comunque la terapia antibiotica e aspetterei circa 10 giorni; non ho capito se lei ha eseguito anche altri esami sierologici oppure no (test per mononucleosi, CMV, EBV ecc...). Per l'eritema nodoso con i vari test sierologici può sentire un internista (reumatologo).
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Utente
Utente
La ringrazio per aver risposto. No, ancora non ho eseguito nessun esame sierologico eccetto il test per la bartonellosi. Domani andrò dal medico che immagino me li prescriverà. Lei dice solo test per agenti effettivi o anche emocromo e altri? Per quanto riguarda l'eritema nodoso è ancora presente ma è meno fastidioso, però non capisco se è correlato o meno all'adenopatia, comunque si, credo che consulterò un reumatologo. Inizierò la terapia antibiotica domani per 10 giorni come prescrittomi dal mio medico di base. La terrò informata sui nuovi sviluppi.
Grazie.
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Utente
Buongiorno dottore, trascrivo gli esiti degli esami sierologici eseguiti due giorni fa:

ESAME EMOCROMOCITOMETRICO

Leucociti 4.05 < 4.80 - 10.80
Eritrociti 4.78 4.20 - 5.40
Emoglobina 14.1 12.0 - 16.0
Ematocrito 40.2 37.0 - 47.0
MCV 84.0 81.0 - 99.0
MCH 29.6 27.0 - 31.0
MCHC 35.2 33.0 - 37.0
RDW 12.6 11.5 - 14.5
Piastrine 294 130 - 400
MPV 8.2 7.2 - 11.1
Neutrofili% 62.60 40.00 - 74.00
Linfociti% 26.60 19.00 - 48.00
Monociti% 4.90 3.40 - 9.00
Eosinofili% 3.20 0.00 - 7.00
Basofili% 0.90 0.00 - 1.50
LUC% 1.8 0.0 - 4.0
Neutrofili# 2.54 1.90 - 8.00
Linfociti # 1.08 0.90 - 5.20
Monociti # 0.20 0.16 - 1.00
Eosinofili # 0.13 0.00 - 0.80
Basofili # 0.04 0.00 - 0.20
LUC # 0.1 0.0 - 0.4
Indice lobularità 2 1 -3
Indice mieloperossidasi 1


EBV - IgM Assenti
EBV EA-G 6.4 Negativo < 10, Dubbio > 10 < 40, Positivo > 40
EBV VCA IgG 109.0 Negativo < 20, Positivo > 20
EBV EBNA IgG 403.0 Negativo < 5, Dubbio > 5 < 20, Positivo > 20


Ab anti Cytomegalovirus IgG 121 Negativo < 12, Dubbio > 12 < 14, Positivo > 14
Ab anti Cytomegalovirus IgM Assenti

Beta 2 Microglobulina 0.92 0.70 - 1.80

ELETTROFORESI
Albumina 57.0 % 55.8 - 66.1
Alfa 1 6.1 > % 2.9 - 4.9
Alfa 2 11.8 % 7.1 - 11.8
Beta 12.2 % 8.4 -13.1
Gamma 12.9 % 11.1 - 18.8
Alb / Glob 1.33 1.10 - 2.40


Proteina C reattiva PCR 0.5 0.0 - 0.8

Stasera mostrerò gli esiti al mio medico curante, lei cosa ne pensa? I globuli bianchi tendo sempre ad averli al di sotto del limite minimo quindi non mi preoccupano. L'eritema nodoso sembra in fase di risoluzione, mi fa meno male e le macchie sono meno vive e tendenti allo scuro, anche l'artralgia è praticamente passata a parte la mattina al risveglio che avverto ancora un certo dolore ai talloni. Per quanto riguarda i linfonodi non saprei, delle volte mi sembrano leggermente regrediti di dimensioni ma non sono sicura; senz'altro li sento più soffici rispetto all'inizio, questo si. Oggi sarà il quarto giorno di antibiotico, mi mancano ancora 6 giorni. Lei alla luce degli esami sierologici e della situazione attuale cosa consiglia?
Grazie e buona giornata.
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