Urgentissimo, paura di morire

Salve. Avevo intenzione di inviare la richiesta in Malattie Infettive, oppure Ginecologia, ma credo e spero che Medicina Interna vada bene ugualmente.

Di seguito espongo il mio problema:
da circa due anni ho perdite vaginali di colore giallo. Inizialmente non ci ho dato peso, poiché consultandomi con un'amica lei sperimentava lo stesso, e dunque non ho indagato oltre pensando fosse normale (ad oggi, non ho mai fatto un tampone vaginale in vita mia).
A parte le perdite gialle non avevo altri sintomi, giusto un po' di prurito ogni tanto, ma niente di esagerato.
Da due giorni a questa parte, invece, ho iniziato ad accusare un dolore 1-2 cm sopra l'osso del pube, in corrispondenza credo della vescica o dell'utero.

Ho cercato su internet e ho trovato cose spaventose. Fascite necrotizzante, sepsi, malattia infiammatoria pelvica e chi più ne ha più ne metta.

Dunque ieri mattina mi sono precipitata a fare le analisi:
- esame urine completo: tutto negativo
- proteina C reattiva: 0,1
- VES: 8 alla prima ora, 16 alla seconda
- emocromo completo: tutto nella norma.
Domani mi arrivano i risultati anche dell'urinocoltura.

Fornisco anche altri dettagli:
sono fisicamente vergine (nel senso che l'imene è quasi intatto), ma ho avuto contatti esterni senza preservativo sempre con lo stesso partner (il mio ragazzo), da cui ho ricevuto anche sesso orale, e con cui ho provato ad avere rapporti completi (rigorosamente con il preservativo ogni volta) senza successo, perché ero troppo bloccata dalla paura, quindi non entrava neanche.

Tornando al problema, al momento il dolore sembra leggermente aumentato rispetto a ieri, anche se non è affatto insopportabile, ed è aumentato anche in costanza (fino a ieri andava e veniva, ora invece è quasi costante).
Ad ogni modo questa sera ho appuntamento con un ginecologo che mi guarderà esternamente, mi farà un tampone vaginale e mi farà un'ecografia credo sia a vescica piena che vuota.

Il dolore che sento è simile a quando una persona deve fare pipì, e preme con la mano sulla vescica piena. E' una sensazione/fastidio simile, forse solo spostato un po' più in basso, ma di poco.

Aggiungo che non ho nessun fastidio a urinare, e che in questi giorni sto avendo tachicardia, una volta ho misurato 125 battiti, altre 80-90 (ma probabilmente è tachicardia dettata dall'ansia, perché nei momenti in cui mi calmo la frequenza cardiaca torna appunto verso i 90).

Ora ciò che domando:
1. Potrei avere qualcosa di gravissimo come un principio di sepsi, un principio di fascite necrotizzante, oppure la malattia infiammatoria pelvica?
2. Dovrei ripetere emocromo, proteina C reattiva, VES etc domani mattina per scongiurare cose gravi?
3. L'ecografia può escludere queste temibili malattie?

So che ci sono molte domande in attesa di risposta, ma sto veramente morendo di paura, letteralmente, quindi se potessi avere una rassicurazione il prima possibile sarei grata di cuore.

Se servono ulteriori informazioni posso aggiungerle senza problemi.
[#1]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
Stasera la vedrà il suo ginecologo.
Forse l'ha già vista.
Non sia catastrofista e lasci stare internet.
Valuti di sottoporre la sua ansia patologica ad uno specialista.
Se vuole faccia sapere notizie.
Cordialità
[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve, ringrazio per la risposta.
Il ginecologo mi ha fatto un'ecografia (sia a vescica piena che vuota), ha tastato il basso addome e mi ha controllata esternamente. Dice che è tutto ok, sono sana, e anche se ho delle secrezioni gialle non c'è motivo di fare un tampone.
Dunque mi ha detto di lavarmi con del bicarbonato una volta al giorno, e di prendere una bustina di Dicoflor al giorno per 15 giorni: questo dovrebbe far scomparire le perdite.

Per quanto riguarda il dolore sopra il pube non ha dato spiegazioni, ma mi ha detto più e più volte di star tranquilla perché da ciò che vede sono sana.
Ha anche detto che non avendo avuto rapporti interni, e avendo avuto rapporti esterni sempre con la stessa persona, non c'è motivo di temere infezioni gravi. Insomma credo di aver capito che seppure avessi un'infezione, si tratterebbe di un innocuo commensale, e l'infezione sarebbe causata semplicemente da uno sconvolgimento della flora batterica (ecco perché i fermenti).

Ad ogni modo il dolore al basso ventre ce l'ho ancora, va e viene. Magari scompare per 4 ore, poi torna qualche leggera fitta per un'oretta, poi passa.
Lei cosa ne pensa?
Il fatto è che non prendendo né antibiotici né antimicotici mi sento come se non stessi facendo nulla per combattere un'eventuale infezione. Non sono una persona che ama prendere medicine (l'ultimo farmaco preso è stato quasi due anni fa per un ascesso al dente, figuriamoci!) però in questo specifico caso una strategia "preventiva" mi avrebbe fatta sentire meglio.

Non so che pensare al riguardo, a me basta solo che non mi venga una sepsi (una delle cose che più temo in campo medico, forse ancora di più dei tumori).
Ad ogni modo ho proprio di recente iniziato una terapia da uno psicologo per la mia ipocondria, ma è ancora presto per vedere risultati immagino.
[#3]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
se il suo ginecologo l'ha tranquillizzata abbia fiducia e sia serena.
La psicoterapia mi pare un'ottima scelta ma i risultati si vedono nel tempo: se la sua ansia fobica per le sepsi è intollerabile può consultare uno specislista che le imposti una terapia farmacologica, più rapida, da affiancare al percorso psicoterapeutico
Cordialità.