Disturbo della sfera sessuale

Buona sera a tutti i gentili medici presenti, mi scuso in anticipo per non essere all'altezza per lo scegliere la sezione adatta.

Sono un ragazzo di 21 anni, e ho un problema con la mia sessualità che mi reca un discreto disagio.
Inizio con il raccontare brevemente la mia storia: sono un ragazzo tendenzialmente timido e introverso che solo negli ultimi anni si sta aprendo al mondo ed ha cominciato le sue prime esperienze sessuali. In particolare mi viene da esporre che i miei genitori sono stati ESTREMAMENTE iperpotrettivi, quasi a livello patologico.
Ho perso la verginità da un anno con quella che è la mia prima ed attuale ragazza.
Il nostro rapporto è fantastico sotto ogni punto di vista, e per ora sembra migliorare di giorno in giorno. Lei, con più esperienza di me, mi invoglia e spinge a provare cose nuove (riguardanti il sesso), mi sta facendo crescere e ci stiamo togliendo molte soddisfazioni.
Una piccola parentesi, che non rientra probabilmente con quello che è il mio problema: inizialmente mi sono sentito a disagio con il sesso, durante la nostra prima volta le ho mentito, lei pensava che io non fossi vergine. Da lì in poi ho avuto esperienze di mancata erezione, ero concentratissimo al darle piacere ed a essere bravo (magari pensando a cosa si vede nella pornografia) invece di lasciarmi andare al piacere. Questi problemi sono stati ampiamente risolti, ma ogni tanto mi sento comunque sotto test (pur non avendo più avuto disfuzioni erettili).

Veniamo al mio problema, che non ho minimamente accennato fino ad ora.
Mi capita fin dall'inizio della relazione di essere estremamente eccitato quando immagino la mia ragazza in scene sessuali con altre persone, che siano donne, ma IN PARTICOLARE uomini.
É un tipo di eccitazione che non ho mai provato in altri modi: masturbandomi durante questi pensieri posso raggiungere l'orgasmo in pochi secondi.
Posso immaginare lei da sola, ma anche con me ed altre persone. In particolare sono estremamente eccitato quando succede qualcosa nella realtà che mi rende geloso. Ad esempio se lei parla con un ragazzo che non tollero, oltre ad essere arrabbiato e geloso divento anche eccitato, e non poco.
Lei sa tutto di questa questione e mi dice che è normale per alcune persone, addirittua ogni tanto scherziamo sulle mie fantasie insieme eccitandoci a vicenda.

Il punto è che tutta questa situazione mi fa sentire un mostro, un essere viscido. Come posso eccitarmi così tanto pensando a lei ed un altro? Peggio ancora come posso essere così eccitato quando succede qualcosa che mi rende geloso?
Mi è addirittura venuto da chiedermi se dovrei realizzare queste fantasie, se posso scacciarle, se posso ignorarle, fatto sta che la situazione dentro di me è abbastanza pesante. Se non altro non sta minando il nostro rapporto, anzi tutte le volte che mi sfogo con lei, mi riesce a calmare riguardo tutto ciò.
Desidererei un parere, grazie infinite in anticipo.
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Dr. Mario Savino Psichiatra 1.3k 75 10
Carissimo
il sesso è un universo variegato e non riconosce regole rigide né "buoni" e "cattivi" a livello di fantasie.
In ogni caso, trasferirò la sua mail agli psicologi, abbiamo qui a Medicitalia validissimi Professionisti esperti in sessuologia che potranno aiutarla.
Un caro saluto

MS

Mario Savino
medico
Specialista in Psichiatria

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dopo
Utente
Utente
Grazie infinite per la cordialità e la velocità di risposta.
Un saluto a lei
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Salve, intanto ci tengo a dirle che lei non è un "mostro" né un essere "viscido". Capisco che si sente in questo modo e vive un senso di malessere, ma il modo in cui descrive se stesso è molto punitivo, mi ha colpito.
Anche quando racconta di sentirsi sotto test, mi sembra un vissuto molto significativo, come se non si sentisse all'altezza, dovendo dimostrare invece di essere "bravo".

Condivido il pensiero del dottor Savino circa la complessità dell'universo sessuale umano. È così anche per me.

In parte l'immagine della sua ragazza che ha rapporti con altre persone può generare un senso di mancanza in lei e quindi provocare un aumento del suo desiderio. Questo succede.
Lei in più dà alcune informazioni preziose, che sarebbe importante poter approfondire.

Le lascio alcune idee e interrogativi, sperando di darle degli spunti su cui riflettere, tenendo presente che ci troviamo online.

Un'idea è quella di essere finalmente libero di eccitarsi senza pensare di dover essere all'altezza, senza pensare a niente. Se c'è un altro uomo al posto suo, lei non rischia di non essere bravo. Questo apre un discorso legato all'immagine di se stesso e al passaggio da spettatore a protagonista della sua vita.

Un altro pensiero che mi sono fatto è questo: che caratteristiche hanno le persone che la rendono geloso, che lei non tollera, anche in un possibile confronto con se stesso?

Un'altra idea è legata alla differenza tra immaginare una donna o un uomo con la sua ragazza, per quanto lei senta più forte il coinvolgimento con un uomo. Questa differenza potrebbe fornirci ulteriori indicazioni su quello che prova.

Infine, mi sono chiesto che ruolo abbia lei stesso quando si immagina di partecipare con altre persone, come dice, se è anche attratto dagli uomini, così come la sua ragazza dalle donne, oppure no.

Spero di averle dato qualche suggerimento, tenga presente che il tema di cui sta parlando è molto complesso e vasto e ci sarebbe tanto altro da dire.

Un saluto,
Enrico de Sanctis
info@enricodesanctis.it

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
Un grazie incredibile a questi ottimi elementi di spunto, se lei è disponibile gradirei risponderle e dirle cosa ne penso.

Cercherò di rispondere e argomentare paragrafo per paragrafo, sarà più facile per me e renderò il tutto più diretto e schematico.

Lei parla fin da subito più volte del "non sentirmi all'altezza", "dimostrare di essere bravo".
Questa cosa mi ha colpito, il fatto che lei dia importanza a questa parte della mia storia. In effetti mi sento spesso così, ad esempio la timidezza viene fuori in ogni ambito della mia vita; fattispecie nel sesso, vivo due condizioni totalmente diverse praticandolo alla luce o al buio, prediligendo quest'ultimo ovviamente, come se mi sentissi tranquillizzato dal fatto che lei non guardi se appaio adatto o meno.

La sua ipotesi mi afascina, considerando poi la verità di ciò che scrive " Questo apre un discorso legato all'immagine di se stesso e al passaggio da spettatore a protagonista della sua vita."

Le persone che immagino con la mia ragazza, e che mi rendono geloso sono di ogni genere: miei amici stretti, sia che lei li consideri di bell'aspetto che non, persone che non conosco, persone che ci provano con lei pur non riuscendo... ad esempio uno dei pensieri che mi eccitò di più fu quando un suo amico ubriaco tentò di baciarla: lei lo evitò e mi raccontò tutto. Io andai su tutte le furie e fu la nostra peggiore litigata, PERO', il pensiero che erano stati vicini tutta la sera e che infine lui tentò di baciarla mi rende molto eccitato nonchè geloso.

Praticamente tutte le persone che immagino, ora che mi ci fa pensare, vincono un confronto con me stesso, spesso non fisicamente. Ad esempio un ragazzo le sta scrivendo amichevolmente ogni sera: questo ragazzo non è assolutamente attraente e mi sento superiore a lui in questo, eppure lui vince un altro confronto, quello di mantere questo rapporto di messaggistica e di intrattenere la MIA ragazza. Anche qui gelosia e eccitamento.

Mi eccito sia ad immaginare la mia ragazza con una donna, sia con un uomo, ma sono certo che con l'uomo la pulsione dell'eccitamento sia assolutamente maggiore. Questo perchè non vedo come tradimento lei che va con una donna, mentre ovviamente è diverso per l'uomo.

Spesso mi immagino di non partecipare, ma di subire, ad esempio mi immagino lei che mi scrive di avermi tradito oppure immagino scene reali modificate, come quel famoso ragazzo che riesce a baciarla e lei che apprezza.
Se invece mi immagino coinvolto è sempre un voler soddisfare lei di più, quindi coinvolgere qualcuno che mi aiuti a soddisfarla e farle provare cose che non ha mai provato.
Quando ho questi pensieri non sono mai attratto dagli uomini, e mai lo sono stato nella vita, invece immagino lei attratta dalle donne, e anche in verità lei è curiosa di provare l'altro sesso.

grazie per la gentile risposta che so mi fornirà, un saluto

[#5]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Genrile Utente,
aggiungo qualche riflessione a quella dei Colleghi
Per prima cosa la " sessualità è un essere non un fare"

Per seconda lei non ha perso la verginità, che invece attiene alle donne; il primo rapporto sessuale si chiama deflorazione proprio per la rottura dell'imene.

È possibile che, a causa della sua inesperienza ed ansia, abbia investito la sua prima volta di tanti elementi:

La paura di non farcela.
Il bisogno di sentirsi all'altezza.
L'auto osservazione, che in sessuologia si chiama " spectatoring"
E così via...

Legga queste lettura sulla famigerata prima volta, significati, simbolismi e paure...

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1313-verginita-la-fatidica-prima-volta.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1336-verginita-parte-seconda-dalla-parte-dell-uomo.html

Per quanto riguarda le domande circa l'immaginario erotico, siamo già ad una domanda di secondo livello.

Le ganatsie erotiche possono essere "centripete" che favoriscono l'erotismo
O "Centrifughe", che invece allontanano dalla sessualità.

Ma il tutto dipende dal proprio immaginario,storia familiare, educativa, inconscio, relazione..storico sessuale e così via.

Possono anche essere:
Distraenti
Disturbanti
Ingombranti
Intrusive

L'anamnesi dell'immaginario ritorco orienterà il clinico ed il paziente verso la reale comprensione e, soprattutto utilizzo, dell'immaginario erotico.

Le fantasie erotiche rappresentano, sempre e comunque, una preziosa risorsa immaginativa per il singolo e la coppia, la sua possibile attuazione postuma, dipende dal contenuto dalla fantasia, dall'empatia sessuale della coppia e dai possibili "postumi" post-fantasia.

Per questo è importante effettuare un distinguo tra immaginario e realtà.

La sessualità, di per sé, sarebbe sterile, ginnica e coitale, senza la componente del desiderio, dell’immaginario, dell’attesa e delle fantasie erotiche, aspetti che oggi (in special modo nei giovani), tendono ad essere sottovalutati, a favore di prestazioni sempre più acrobatiche e performanti. ...ed ecco l'ansia da prestazione.

Le fantasie erotiche, ossia le “rappresentazioni mentali dell’attività sessuale”, rappresentano il serbatoio inesauribile di emozioni, suggestioni, aspettative.
In clinica e tra le coppie, è un argomento spesso tralasciato, proprio perché imbarazza, perché profondamente intimo, difficilmente investigabile ed un po’ inquietante, ma l’attività fantasmatica gioca un ruolo fondamentale, sia nel funzionamento che nei disordini della vita sessuale.

Una coppia con un buon livello di sintonia ed empatia sessuale - voi siete davvero all'inizio, per questo parlavo di secondo livello di sessualita - può condividere lo scenario fantasmatico, arricchirlo con un processo di "condivisione" sotto le lenzuola e, giocare con lui, collocando la sessualità nella stanza dei giochi!

Le allego qualche articolo ed una intervista proprio sull'immaginario erotico, che ho rilasciato alla rivista Focus

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/516-e-normale-avere-delle-fantasie-perverse-durante-il-rapporto-sessuale.html


http://www.valeriarandone.it/interviste/161-rivista-qfocus-extraq-estate-2011/

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/174-fantasie-erotiche-al-femminile-un-viaggio-nell-immaginario.html

https://www.medicitalia.it/news/psicologia/5155-censimento-fantasie-erotiche-coppia-e-trasgressione.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentilissima, ho letto gli articoli da lei proposti più volte, e anche la sua risposta in generale.
Questo mi ha colpito: "La fantasia, rappresenta una preziosa risorsa immaginativa , coltivata individualmente o all’interno della coppia, produce la spezia per l’erotismo e, regala la capacità di andare ovunque.
Sarebbe opportuno, all’interno di una scrupolosa anamnesi psico-sessuologica,comprendere se l’utilizzo dell’immaginario o dello scenario fantasmatico, diventa "indispensabile" ai fini di una buona intimità e risposta orgasmica e, se invece nasconde dei rituali ossessivi.
All’interno del “palcoscenico emozionale” che le coppie strutturano di volta in volta, l’andare altrove con l’immaginazione ai fini di un’amplificazione del piacere sessuale, non rappresenta la concretizzazione di un possibile tradimento, ma la possibilità di sperimentare sensazioni ad alta gradazione erotica, senza la remota possibilità che queste diventino realtà.
Una coppia con un buon livello di sintonia ed empatia sessuale, può condividere lo scenario fantasmatico, arricchirlo con un processo di condivisione sotto le lenzuola e, giocare con lui, collocando la sessualità nella stanza dei giochi!"

a questo punto direi che una fantasia, diventa nociva, se genera in me dei problemi, o sbaglio?
Io definirei la mia fantasia centripeta sicuramente, ma anche Distraente,
Disturbanti, Ingombrante e Intrusiva.
Cosa si fa in questi casi?

Quanto è probabile che questa mia fantasia, vista anche la mia storia, derivi da un forte desiderio inconscio di deresponsabilizzazione?

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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Posso provocarla un po’, con il sorriso? Sono sicuro che me lo consente, allora le dico che non sempre bisogna essere “schematici”, come lei ha detto, per riuscire a capirsi.
Soprattutto nella sfera della sessualità, in cui si tocca una dimensione sublime ed estatica, bisogna sapersi perdere.

Se lei si sentirà “adatto” e sentirà che anche per la sua ragazza è così, potrà scegliere di stare liberamente alla "luce".
Anche se adesso quel buio è necessario per essere libero dal giudizio, dallo sguardo di lei, come sottolinea. Ma le imperfezioni possono essere molto affascinanti e mostrare le proprie sensibilità, aprendoci, può creare un’autentica e profonda intimità se l’altro è disponibile. Dipende da come ci sentiamo noi per primi. Se siamo noi per primi a giudicarci non "adatti", è finita.

Se da una parte le fantasie possono essere comuni, dall’altra parte ogni fantasia è una narrazione che appartiene a chi la fa, ed è unica in questo senso.
Come dicevo prima, è un discorso complesso e non può essere ridotto a fattori univoci, tuttavia in questo momento, desidero soffermarmi su un aspetto che mi sembra cruciale: guardarsi ed essere guardati.

Potremmo dire che la gelosia può eccitarmi perché in una competizione, in cui gli altri desiderano ciò che è “mio” e che è molto ambito, questo resta mio. E ogni volta lei ha la conferma che la sua ragazza è sua, anzi come lei grida, è "SUA”. È una conferma di sé straordinaria, e il fatto di sentirsi scelto potrebbe equivalere al fatto di essere guardato finalmente come una persona "adatta”.

Poiché sottolinea il disagio che questa situazione genera in lei, sono spinto a riflettere sull'ipotesi che questo disagio dipenda dal fatto che lei non si riconosce il valore di sé, non potendo essere se stesso alla “luce” del sole.
Allora si troverebbe in un confine sottile, come se fosse costretto a essere geloso per eccitarsi di più, a volte vincendo altre volte rischiando grosso. Come a riproporre una domanda: “Io valgo?”.

Quindi eccitamento-gelosia-dolore potrebbero essere l'emblema di un suo movimento interno, il riproporsi di un sé inadeguato e di un’altra parte di sé che vuole sfidarsi, emergere e vincere. Almeno a me, l’ha trasmessa così!
Allora per superare il senso di disagio diventa fondamentale lei per primo possa riconoscersi e dare a se stesso il valore che merita, sentendosi più sicuro di sé. A quel punto la gelosia potrebbe diventare più marginale e l’eccitamento dovrebbe avvenire con più immediatezza e meno dubbi, alla "luce".

Spero di esserle stato un minimo d’aiuto, grazie a lei per avere condiviso la sua esperienza e reso possibile questo confronto.

Un caro saluto,
Enrico de Sanctis
info@enricodesanctis.it
[#8]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per gli spunti di riflessione, ci penserò qualche ora, anche valutando gli altri consigli e semmai risponderò e porrò altre domande.
Distinti saluti!
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
"questo punto direi che una fantasia, diventa nociva, se genera in me dei problemi, o sbaglio?"

No, non sbaglia.


" definirei la mia fantasia centripeta sicuramente, ma anche Distraente,
Disturbanti, Ingombrante e Intrusiva.
Cosa si fa in questi casi? "

Non è possibile dirglielo online, come le dicevo sta effettuando domande di secondo livello, soltanto un clinico competente può effettuare un'analisi accurata dell'immaginario erotico e dirle, eventualmente, cosa fare.


"Quanto è probabile che questa mia fantasia, vista anche la mia storia, derivi da un forte desiderio inconscio di deresponsabilizzazione?"

Anche in questo caso non è possibile risponderle e poi a cosa le serve sapere?

Siamo online, non si possono erogare ne diagnosi ne terapie, ha ricevuto parecchio materiale su cui riflettere, per il resto necessita un clinico de visu.

Sono contenta che le mie letture le siano piaciute
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Utente
Utente
Gentilissimo Dr. De Sanctis, posso utilizzare la sua email per inviarle delle considerazioni riguardo tutto ciò? Ne sentirei veramente il bisogno, grazie in anticipo.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Sì certo, può utilizzarla. Quello di cui parliamo rappresenta un valore anche per altre persone che possono avere la sua stessa esperienza e gli stessi interrogativi che lei ha posto.
Se però ora sente necessaria una dimensione più privata, mi scriva senz’altro.

Un caro saluto,
Enrico de Sanctis
info@enricodesanctis.it
[#12]
dopo
Utente
Utente
Le ho scritto sulla sua mail, grazie mille dell'opportunità