Non riuscire bene a respirare e deglutire
Salve a tutti. Come da titolo, e un paio di settimane che mi sembra di non riuscire a respirare bene,tipo come se mi mancasse il fiato. E da ieri sera che o difficoltà nel deglutire. Permettendo che da due anni circa, che mi è stato diagnosticata l ansia. I sintomi erano così brutti da, avere tachicardia tutta la giornata, non deglutivo, avevo dolore agli arti, e al braccio e sensazione di freddo e di caldo. Ho fatto vari controlli alla tiroide, sia esami del sangue ed eco, elettrocardiogramma ecografia e sotto sforzo al cuore, eco all addome e per fortuna non è uscito niente. Proprio per questo problema della respirazione sono andato dal mio medico, mi ha preso pressione e ha sentito il respiro e sua conclusione ho un respiro perfetto. Io penso che comunque quello che o avuto non sia solo ansia. Penso questo perché sono un accanito fumatore, e prendo qualche caffè in più che dovrei prendere. Ora quello che chiedo a voi Dottori, se dovrei fare altri controll o mi sto preoccupando inutilmente?.Un ultima cosa che non ho detto sono in cura farmacologica e vado dalla psicologa. In caso dovrei consultare anche loro? Grazie per l eventuale risposta. Cordiali saluti Orlando.
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I disturbi che avverte sono comuni manifestazioni somatiche dell'ansia. Ormai ha fatto tutti gli esami possibili per escludere cause organiche.
Se la terapia farmacologica è rimasta invariata da qualche mese forse il suo psichiatra la potrebbe rivedere, se è all'inizio bisogna attendere che faccia effetto.
Se il fumo è un problema per lei colpevolizzarsi serve solo a fumare di più. Provi a darsi un obiettivo: invece di accendere una sigaretta potrebbe fare qualcosa di piacevole: una passeggiata, andare al cinema o in un altro posto dove non si può fumare, ecc. Per alcune persone è utile un percorso graduale: provare ad accendere la sigaretta più tardi nella giornata, evitare quelle che si fumano per noia, porsi un obiettivo realistico (una-due sigarette di meno al giorno), sempre tenendo conto che al posto delle sigarette bisogna mettere qualcos'altro, che sia di soddisfazione per lei, la paura non funziona come deterrente.
Se la terapia farmacologica è rimasta invariata da qualche mese forse il suo psichiatra la potrebbe rivedere, se è all'inizio bisogna attendere che faccia effetto.
Se il fumo è un problema per lei colpevolizzarsi serve solo a fumare di più. Provi a darsi un obiettivo: invece di accendere una sigaretta potrebbe fare qualcosa di piacevole: una passeggiata, andare al cinema o in un altro posto dove non si può fumare, ecc. Per alcune persone è utile un percorso graduale: provare ad accendere la sigaretta più tardi nella giornata, evitare quelle che si fumano per noia, porsi un obiettivo realistico (una-due sigarette di meno al giorno), sempre tenendo conto che al posto delle sigarette bisogna mettere qualcos'altro, che sia di soddisfazione per lei, la paura non funziona come deterrente.
Franca Scapellato
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.4k visite dal 06/07/2017.
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