Risarcimento interventi di ginecomastia

Gentili Dottori,
sono un ragazzo di 27 anni e a novembre 2008 ho deciso di rivolgermi ad un chirurgo plastico privato per eliminare una ginecomastia mista bilaterale dopo essermi inutilmente operato presso un ospedale pubblico che non mi aveva risolto il problema. Il prezzo dell'operazione (la seconda che facevo per togliere la ginecomastia ma la prima presso tale chirurgo privato) è stato di 9700 euro, che mi sono stati richiesti entro una settimana prima dell'intervento e che io ho provveduto a pagare con bonifico bancario. Ma, dopo l'operazione, il risultato dell'intervento è subito parso inadeguato: appena tolte le fasce (cioè dopo 30 giorni) avevo ancora un torace femminile e non sembrava essere cambiato nulla nel mio aspetto fisico, cosa che tra l'altro mi ha sempre procurato un forte disagio interiore. Il chirurgo mi ha fatto temporeggiare per altri mesi promettendomi che avrei visto il risultato da me sperato...ma è stato tutto inutile: dopo sei mesi io mi ritrovavo fisicamente identico a prima, e la ginecomastia non era stata eliminata. Ho quindi chiesto allo stesso chirurgo di operarmi un'altra volta ed egli mi aveva garantito di risolvere questa volta il problema. Io gli dissi che avrei anche accettato cicatrici più grandi (cioè non quelle attorno all'aureola ma quelle ad àncora orizzontali sotto ai capezzoli) e lui mi fece firmare un foglio in cui io dicevo di accettare tali cicatrici pur di arrivare ad avere un torace "piatto", maschile. Io accettai perché era quello che volevo. Però mi disse che per fare questo secondo intervento (il secondo da lui ma il terzo della stessa specie che facevo) avrei dovuto fargli un altro bonifico da 2000 euro! Io contestai perché avevo già speso tanti soldi con quell'altro intervento ed il problema non mi era stato risolto e poi non vedo perché uno debba continuare a pagare se non ha ottenuto nessun risultato. Ma lui non si disse disposto ad operarmi se prima non versavo quei 2000 euro. Al che io li versai credendo - come lui mi aveva fatto credere - che questa volta potevamo risolvere il mio problema. A maggio 2009 mi operò ma anche questa volta il risultato dell'intervento fu disastroso: ad oggi, ho tuttora un torace femminile cioè sono identico a come ero prima di fare tutti questi interventi. Ora la mia domanda è: posso recuperare i soldi che mi sono stati spillati inutilmente? Ho perso tempo, denaro e ne è andata anche della mia salute mentale perché sono traumi forti, duri colpi da incassare. Se io volessi operarmi da un altro chirurgo, uno serio - ma ho capito che è difficile trovarne in giro al giorno d'oggi - non potrei sopportare di vedermi spillare altri dodici mila euro per poi sapere che l'intervento non è riuscito. Esistono delle forme di tutela? Come posso recuperare quei soldi a cui credo di aver legittimamente diritto? Grazie
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Attivo dal 2007 al 2010
Medico legale, Chirurgo d'urgenza, Ginecologo
non convengo sull'affermazione che sia difficile trovare un chirurgo serio. Forse gliene serve solo uno migliore. Il recupero dei soldi può ottenerlo con una transazione privata con il chirurgio sempre che questo sia d'accordo e non preferisca andare per vie legali o assicurative.
Questo è il figlio dell'onesta autocritica sua o del chirurgo.
Personalmente lascerei passare i tempi oltr ecui nulla può cambiare e poi prenderei provvedimenti, ma questo sempre ammesso, e non concesso, che lei sia nel giusto Saluti
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dopo
Attivo dal 2008 al 2011
Ex utente
beh considerando che sia il primo sia il secondo chirurgo che mi hanno operato sono appartenenti alla Sicpre direi che non c'è da stare tranquilli. Trovarne uno migliore? Già, ma siccome tutti pretendono di essere pagati prima dell'operazione, visto che si tratta di cifre considerevoli se l'intervento non riesce i soldi sono persi. E non è facile recuperarli. Nel mio caso, il chirurgo non è più raggiungibile, evita di rispondere alle mie telefonate e alle mie email...non ho più nessun segno di vita da parte sua. Il fatto poi che io sia nel giusto o meno è documentabile comparando le foto degli ultimi due anni, dove l'unica differenza sta nelle cicatrici che ora mi ritrovo. Per il resto sono identico (ma mi permetta: molto arrabbiato).
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Dr. Andrea Mancini Medico legale 743 29
Gent. Utente 69783,
il suo caso, chiaramente di rilievo, ha interesse medico legale.
Si tratta di chiarire, però, qual'è la causa della sua ginecomastia (sono state escluse cause che non consentono di addivenire a risultati migliori di quelli ottenuti dai chirurghi che l'hanno operata? che esami pre-operatori le sono stati fatti? le hanno spiegato l'origine della ginecomastia?).
buona giornata

Andrea dott. Mancini
Specialista in Medicina Legale e delle Assicurazioni

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dopo
Attivo dal 2008 al 2011
Ex utente
Gli esami preoperatori che mi hanno fatto eseguire per escludere che ci fossero altre cause di ginecomastia sono (non le elenco tutti gli altri esami del sangue e delle urine che mi hanno comunque fatto effettuare prima degli interventi):
LH 19 mlU/ml
FSH 14 mlU/ml
DHEAS 2.9 ng/ml
TESTOSTERONE 663 ng/dl
PROLATTINA 1° prelievo 12,76 ng/ml
PROLATTINA 2° prelievo 11,48 ng/ml
PROLATTINA 3° prelievo 10,92 ng/ml

Li ho ripetuti più volte anche dopo i vari interventi di ginecomastia che ho sostenuto, ma i valori sono sempre stati normali. Mi è sempre stato detto - consultando numerosi specialisti - che l'unica via per risolvere, nel mio caso, è quella chirurgica. Non ho mai assunto farmaci che possano provocare la ginecomastia. Non so cos'altro dirle. Quello che volevo precisare - ed è qui che io insisto sulla responsabilità del chirurgo - è il fatto che già il giorno successivo dopo l'operazione (in ognuno dei tre interventi effettuati) io risultavo avere un torace identico a prima (con seno), cioè la ginecomastia non è comparsa successivamente all'operazione. Ciò lascia intendere che io sia stato operato male, non crede?
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Dr. Andrea Mancini Medico legale 743 29
Egr. Utente,
lei capirà che non è possibile porre delle considerazioni così importanti senza visionare direttamente la documentazione (anche fotografica) ed una visita diretta.
Le ribadisco la domanda: che diagnosi è stata posta alla base della ginecomastia? Ormonale no, sindromi genetiche? diabete? etc. etc.
Buona giornata
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dopo
Attivo dal 2008 al 2011
Ex utente
Gentile Dr. Mancini,
da quello che a me risulta non è stata individuata nessuna causa proprio perché dagli esami medici effettuati e che le ho elencato risultano valori normali. Quindi lei mi consiglia di rivolgermi personalmente ad un medico legale e delle assicurazioni presentando documentazione fotografica ed eventualmente copia della mia cartella clinica? Se si, deve essere un medico del mio distretto di residenza oppure non è necessario? Lo chiedo perché gli interventi li ho effettuati in una regione diversa da quella in cui legalmente risiedo.
La ringrazio per la sua risposta.
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Dr. Andrea Mancini Medico legale 743 29
Egr. Utente,
il suo caso merita prima un chiarimento clinico (di che tipo di ginecomastia stiamo parlando) ed in seguito di un consulto medico legale specialistico.
Questi passaggi, una volta che si rivolge ad uno specialista in medicina legale, potrà compierli direttamente il professionista.
In merito alla regione questo ha poca importanza, l'importante è che sia uno specialista in medicina legale e che abbia esperienza di responsabilità medica.
Auguri
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Attivo dal 2007 al 2010
Medico legale, Chirurgo d'urgenza, Ginecologo
non ho scritto che lei abbia torto, ma ritengo che non possa parlarsi di colpa senza una documentazione da controllare ed una visita.
Le parlo sia come medico sia come chirurgo.Attualmente ho un ca che mi sta molto a cuore e sto attendendo i tempi di fizzazione o remissione defintiva del danno e poi deciderò se consigliare di adire o meno per vie legali o extragiudiziali, ma sempre carte alla mano e visita effettuata.