Indennita' di accompagnamento

Ringrazio anticipatamente chi vorra' rispondermi,la questione riguarda mio padre,74 anni che percepisce la pensione "sociale" e ha riconosciuta una invalidita' dell'85% dal 2004.Negli anni successivi non abbiamo mai fatto richiesta di aggravamento un po' perche' scoraggiati dalla effettiva possibilita' di ottenerlo e poi noi figli abbiamo sempre provveduto a tutti i suoi bisogni,nonostante l'evidente e progressivo peggioramento delle sue condizioni di salute.Per motivi che non sto qui a spiegare l'aspetto economico e' gravemente cambiato e sollecitata dal medico curante ho inoltrato nel giugno scorso regolare domanda on line di aggravamento con richiesta di indennita' di accompagnamento,ho gia' ricevuto comunicazione della visita che verra' effettuata in ottobre.Proprio qualche giorno fa papa' e' stato dimesso dall'ennesimo ricovero ospedaliero,vi trascrivo la diagnosi dei medici che e' quindi la piu' aggiornata:Scompenso cardiaco congestizio,cardiopatia ischemica cronica,insufficenza respiratoria cronica globale in soggetto con sindrome delle apnee ostruttive (osas),diabete mellito tipo 2 in trattamento ipoglicemizzante orale,scompensato.Severa obesita' viscerale,insufficenza renale cronica lieve,epatopatia cronica post virale ,depressione. Naturalmente e' in ossigeno terapia per almeno 18 ore al giorno,e da qualche mese quel po' di autonomia che ancora manteneva e' finita,ha bisogno costantemente di qualcuno che lo assista,va in affanno per qualsiasi atto della vita quotidiana.Vengo alla domanda,che speranze ci sono di ottenere l'indennita' di accompagnamento?Ho sempre pensato che sono altre le persone a cui e' dovuta,ma mai come in questi ultimi mesi mi sono resa conto che ho bisogno di aiuto,che non posso permettermi allo stato attuale.Scusate se sono stata prolissa e grazie.
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99 53

Gentile Signora,

da quanto mi descrive, secondo me suo padre ha i requisiti sanitari per vedersi riconosciuta l'indennità di accompagnamento e anche i benefici della Legge 104/92.

Quest'ultima legge prevede la concessione di permessi lavorativi usufruibili anche da parte dei familiari della persona invalida, se a questa viene riconosciuta la connotazione di gravità (art. 3 comma 3), oltre a tante altre agevolazioni (opzione di vicinanza del posto di lavoro, benefici fiscali, benefici relativi all'autovettura, eccetera).

Se nella domanda di aggravamento non ha aggiunto anche la richiesta di benefici della L. 104/92, penso che faccia ancora in tempo a farlo; solo formalmente la commissione che decide l'accompagnamento è diversa da quella della L. 104/92, ma generalmente il giudizio viene espresso nella stessa seduta da parte della stessa commissione, che rilascia, perciò, due verbali differenti.

Ci tenga al corrente, se lo desidera.

invalidità civile
https://www.medicitalia.it/minforma/medicina-legale-e-delle-assicurazioni/178-legge-104-92-l-handicap.html
https://www.medicitalia.it/minforma/medicina-legale-e-delle-assicurazioni/177-invalidita-civile.html
http://www.medico-legale.it/invalidita'_civile.html
http://www.medico-legale.it/handicap_legge_10492.html

Cordiali saluti.

Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it

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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Gentile dottore,
Intanto, la ringrazio per la sollecita risposta che mi lascia quindi sperare in un buon esito.Il fatto e' che per esperienze sentite o per cose lette anche in questo sito,rimane per me "misterioso" capire quali sono i meccanismi che fanno attribuire o meno l'indennita' in oggetto,come se la cosa dipendesse dai medici che fanno la visita piuttosto che da parametri e patologie presentate.Credo che questa sfiducia nasca dal caso di mia madre,in dialisi,alla quale venne riconosciuta l'indennita' di accompagnamento salvo sospenderla l'anno successivo,senza motivo,e non che stesse meglio,anzi...dopo qualche mese mori',a soli 50 anni.Forse lo "sbaglio" fu presentarsi alla visita con le sue gambe: sebbene stesse male,teneva molto a non mostrare per quanto le riuscisse,la sua continua sofferenza.Mi scusi,questa e' un'altra storia,era solo per dirle questa mia impressione di arbitrarieta' di giudizio peraltro in un lavoro che riconosco non deve essere semplice,con tanti disonesti in giro,la cronaca ne e' piena...riguardo alla 104,mai pensato di poterne beneficiare:fino a qualche mese fa ero titolare di un'attivita' commerciale che gestivo con i miei fratelli,i benefici che ha menzionato non so se avrei potuto ottenerli,forse quelli fiscali? Ma ormai e' tardi.Attualmente non lavoro,per fortuna,aggiungo...(con amarezza): lavorare,seguire mio padre e la mia famiglia l'ho fatto per tanti anni,ma lui non era certo in queste condizioni,ora sarebbe davvero troppo dura.
Scusi se mi sono dilungata,mi e' di conforto sapere che potro' ancora richiedere consigli...Grazie e saluti!