Parere legale su assunzione controvolere di psicofarmaci da parte dei famigliari

salve

mi chiamo franco, ho 24 anni e a fine dicembre sono stato costretto (altrimenti finivo in strada) a recarmi presso un csm. questi hanno deciso di riempirmi di vari antipsicotici (risperdal,abilify.ecc.)sebbene io non abbia mai sofferto di schizofrenia,disturbo bipolare o simili.

ora dopo due anni e mezzo finalmente sono riuscito a farmi scrivere un foglio firmato e timbrato dalla dssa. in cui secondo lei avevo sofferto di un caso
"EPISODIO DEPRESSIVO".............
magari fosse finita qui

ora i miei famigliari, coloro che mi hanno costretto a sorbirmi 2anni e mezzo di questi farmaci schifosi continuano a somministrarmene nel cibo e pure tramite iniezioni mentre dormo ( infatti ora quando dormo mi chiudo a chiave)

ne sono certo perche questi medicinali non sono proprio delle mentine, infatti continuo ad' avere gli stessi sintomi che avevo quando ero ancora in terapia:

addormentarsi tardi e svegliarsi tardissimo, mal di testa e cerchio alla testa, tremori alla mani in certe occasioni, orgasmo anomalo, occhi lucidi-da tossico e nessuna bisogno di nittitazione......

la mia domanda è semplice:

come posso agire a vie legali? questi farmaci sono rilevabili nelle urine e nel sangue? se si qual'è il nome del test da eseguire? ho bisogno del vostro aiuto,grazie
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Innanzitutto può chiedere copia della cartella clinica, visto che la diagnosi "episodio depressivo" senza altri dettagli non torna con i farmaci antipsicotici.

I farmaci sono rilevabili nel sangue, cercando i farmaci specifici.

Però mi chiedo: i suoi familiari si basano evidentemente sull'esito del ricovero, ed evidentemente pensano che se fosse interrotta questa somministrazione le cose peggiorerebbero senza che lei se ne renda conto, o così è stato loro detto.

Lei fu ricoverato: quali erano i problemi che spinsero i suoi familiari a indicarle il ricovero, e i medici a valutare che ne avesse bisogno. Lasciando perdere la diagnosi, cosa faceva, diceva o succedeva che richiedeva un intervento urgente ? E dopo come è andata la situazione ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
inanzitutto io al csm non ci vado piu da inizio di quest'anno. ho chiuso il rapporto.

e mi sono fatto scrivere un rapporto dove sta scritto:

OGGETTO: CERTIFICATO MEDICO

"""IL SIGNOR ********* NATO IL ********** RESIDENTE A ****** è CONOSCIUTO DAL NOSTRO SERVIZIO TERRITORIALE DA DICEMBRE 2012

VENIVA SEGUITO NEL 2013 E 2014 PER UN PERIODO DI CURA PER "EPISODIO DEPRESSIVO"


SITUAZIONE ATTUALE:

IL SIGNOR ***** RIFERISCE UN SODDISFACENTE COMPENSO: EUTIMIA,SONNO REGOLARE.

SI RILASCIA AL DIRETTO INTERESSATO PER TUTTI GLI USI CONSENTITI."""


guardi, non entro nel dettaglio, ma cè stata una questione con una ragazza,una grave malcomprensione dei fatti, ho perso il posto di lavoro e per molto tempo non ho lavorato, perche questa situazione mi metteva ai ferri corti.

sono stato obbligato da mia mamma ad'andare al csm, perche per molto non ho lavorato. e questi hanno iniziato a darmi antipsicotici come fossero mentine.

non ho mai vaneggiato,non sono mai stato violento, insomma non dovevano darmi quei farmaci.

sembra quasi che Lei non voglia credermi, appunto per questo le ho copiato il certificato medico da me richiesto e ricevuto.

quindi secondo lei devo continuare farmi fare iniezioni mentre dormo o farmi mettere gocce in cibo e bevande??

dopo che sono stato dimesso????



[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Il punto è questo: depressione e antipsicotici non c'entrano granché (a meno che non fosse depressione psicotica, ma allora ci dovrebbe essere scritto, o disturbo bipolare, ma allora è disturbo bipolare, non depressione).

Dalla cartella però dovrebbe risultare di più, lei ha diritto ad averne copia. La terapia della dimissione prevedeva che cosa ?

Se uno dopo la dimissione smette la cura e non si fa più vedere in realtà la procedura giusta sarebbe che il csm lo andasse a controllare, anche coattamente, per decidere se c'è bisogno di cura o no. Può anche farsi ad esempio valutare e seguire da un medico diverso di sua iniziativa.

La terapia gestita dai familiari a volte è un ripiego a fin di bene, ma in realtà va evitata.


Chiedo un'altra cosa: lei e i suoi familiari parlate di questo ? Loro cosa pensano che Lei abbia, quale rischio pensano di correre o di far correre a Lei, cosa dicono di somministrarle ?
[#4]
dopo
Utente
Utente
io ho concluso col csm perche l'ho deciso con loro, sto bene,mi hanno appunto rilasciato un certificato che spiega il mio stato di buona salute, non ho nessuno motivo
di parlare con loro ne di prendere altri farmaci.


con i miei famigliari non parlo dato che negano il fatto che mi diano i farmaci

ho trovato dei lavoretti a tempo determinato, ora sto cercando appunto un lavoro fisso, in modo da poter anche andare a vivere da solo.


io Le ho chiesto come potrei eventualmente muovermi legalmente e che esami dovrei fare per evidenziare l'uso su di me di questi farmaci.


Lei non mi sembra abbia risposto a nessuna di queste domande.

si vede che chi finisce al csm una volta viene marchiato a vita come malato di mente :D saluti

[#5]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

"io Le ho chiesto come potrei eventualmente muovermi legalmente e che esami dovrei fare per evidenziare l'uso su di me di questi farmaci."

Io le ho risposto

" farmaci sono rilevabili nel sangue, cercando i farmaci specifici."


Quindi mi pare di aver risposto. Ma visto che sembra non aver capito glielo rispiego.

I familiari negano di somministrarle farmaci. I farmaci si possono dosare: cita i nomi di quelli che vuol far dosare, e esegue questo esame, nelle urine in caso di assunzione non più in corso ma avvenuta di recente, nel sangue se l'assunzione è continuativa.
Da qui si può vedere se somministrino o meno qualcosa. Ovviamente può anche risultare di no.

Resta una sostanziale incongruenza: episodio depressivo come diagnosi e antipsicotici come terapia.
Più che altro non ha risposto a niente che riguardi il perché dei suoi passati ricoveri, che aiutava a chiarire la situazione.



[#6]
dopo
Utente
Utente
ho risposto alla sua domanda in maniera parziale, perche essendo sano e DIMESSO

dal CSM non ha piu importanza la mia storia. comunque le ho spiegato che non

ho mai avuto vaneggiamenti e/o episodi violenti e/o agressivi.



Le chiedo dove posso fare questi test, all ospedale?? e se ha una vaga idea di

quanto possano costare. grazie del Suo tempo


Distinti Saluti Franco. B.
[#7]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

"non
ho mai avuto vaneggiamenti e/o episodi violenti e/o agressivi." Non capendo allora da cosa sia derivato il ricovero, è difficile dare un giudizio su come sia evoluta questa situazione. La diagnosi non è coerente con le medicine che lei indicava. Altre informazioni non si hanno. Il csm dice che al momento non si riscontrano anomalie alla visita.
I familiari le fanno iniezioni, e riescono a farle senza che lei se ne accorga ? Un'iniezione fatta a uno che dorme col rischio che si svegli e reagisca violentemente ? Mai capitato che li abbia colti sul fatto ?

I test si possono fare in un laboratorio qualsiasi. Prima chiede che test vuole fare, le dicono se rientrano tra quelli che sono in grado di fare.

Non ho idea di quanto costino, certamente più test specifici per diversi farmaci un certo costo ce l'hanno.

[#8]
dopo
Utente
Utente
ho un sonno molto profondo. pensi che una volta (a 15anni) sono andato a letto con

le cuffie sullo stereo a palla!!!! e girandomi nel letto nel bel mezzo della notte si è staccato lo spinotto!!

io non mi sono svegliato, si è svegliata mia mamma che è corsa in camera mia a spegnere lo stereo


appunto per questo non li ho mai colti sul fatto, altrimenti la reazione violenta e aggressiva ce l'avrei avuta



grazie per le informazioni DIstinti Saluti Franco B.
Disturbo bipolare

Il disturbo bipolare è una patologia che si manifesta in più fasi: depressiva, maniacale o mista. Scopriamo i sintomi, la diagnosi e le possibili terapie.

Leggi tutto