Ritardo diagnostico e terapeutico
Buongiorno,
sono affetta da più di due anni da patologia ancora non diagnosticata, nonostante siano stati effettuati numerosi accertamenti e la maggior parte di questi siano caratteristici di una malattia rara.
Ho già consultato il mio legale e attualmente sto attendendo diagnosi certa da parte di altri specialisti della branca medica attinente a questa malattia, secondo i quali sarebbero stati necessari altri esami a completamento di un quadro già di per sé esplicativo.
Fatto ciò, sempre su suggerimento del mio legale, avrei intenzione di farmi rivalere per ritardo diagnostico e terapeutico, in quanto sono stata costretta a sospendere ogni attività lavorativa a causa dei disturbi e dei sintomi associati alla presunta malattia di cui sono affetta. sintomi che non sono stati mai considerati né tanto meno trattati, nonostante il continuo via vai da medici e professori vari e che si sono di fatto aggravati in due anni impedendomi di svolgere attività considerate di banale routine quotidiana.
Se dovesse essere confermata la diagnosi precedentemente negata è oggettivamente possibile in ambito medico legale riuscire ad ottenere un risarcimento per mancata diagnosi e ritardo diagnostico e terapeutico?
La mancata diagnosi ha influito sul moltiplicarsi dei sintomi e sulla loro intensità/gravità, sulla mia attività lavorativa e sul mio equilibrio psicologico, considerato anche il continuo stress derivante dall'apparente impossibilità di dare un nome a più di dieci sintomi diversi per i quali sono stata inutilmente sballottata da uno specialista all'altro in un vicolo cieco durato due anni e tre mesi.
Vi ringrazio in anticipo per qualsiasi delucidazione a riguardo.
sono affetta da più di due anni da patologia ancora non diagnosticata, nonostante siano stati effettuati numerosi accertamenti e la maggior parte di questi siano caratteristici di una malattia rara.
Ho già consultato il mio legale e attualmente sto attendendo diagnosi certa da parte di altri specialisti della branca medica attinente a questa malattia, secondo i quali sarebbero stati necessari altri esami a completamento di un quadro già di per sé esplicativo.
Fatto ciò, sempre su suggerimento del mio legale, avrei intenzione di farmi rivalere per ritardo diagnostico e terapeutico, in quanto sono stata costretta a sospendere ogni attività lavorativa a causa dei disturbi e dei sintomi associati alla presunta malattia di cui sono affetta. sintomi che non sono stati mai considerati né tanto meno trattati, nonostante il continuo via vai da medici e professori vari e che si sono di fatto aggravati in due anni impedendomi di svolgere attività considerate di banale routine quotidiana.
Se dovesse essere confermata la diagnosi precedentemente negata è oggettivamente possibile in ambito medico legale riuscire ad ottenere un risarcimento per mancata diagnosi e ritardo diagnostico e terapeutico?
La mancata diagnosi ha influito sul moltiplicarsi dei sintomi e sulla loro intensità/gravità, sulla mia attività lavorativa e sul mio equilibrio psicologico, considerato anche il continuo stress derivante dall'apparente impossibilità di dare un nome a più di dieci sintomi diversi per i quali sono stata inutilmente sballottata da uno specialista all'altro in un vicolo cieco durato due anni e tre mesi.
Vi ringrazio in anticipo per qualsiasi delucidazione a riguardo.
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Spett.le Utente,
la richiesta di risarcimento per responsabilità sanitaria è un passo abbastanza delicato e complicato nello stesso tempo, per cui prima di procedere a qualsiasi iniziativa a mio parere è indispensabile:
- raccogliere tutta la documentazione sanitaria inerente al caso
- individuare un Medico Legale di fiducia (esperto nella trattazione di casi di responsabilità sanitaria, e possibilmente scelto tramite il proprio Avvocato di fiducia, considerato che entrambi i professionisti dovranno collaborare)
-sottoporre al Medico Legale il caso specifico, con la documentazione disponibile, ed acquisirne un parere scritto, che andrà poi valutato dall'Avvocato.
-valutare i "pro" ed i "contro" alla richiesta di risarcimento
- eventualmente, procedere secondo quanto stabilirà l'Avvocato di fiducia.
Distinti Saluti.
la richiesta di risarcimento per responsabilità sanitaria è un passo abbastanza delicato e complicato nello stesso tempo, per cui prima di procedere a qualsiasi iniziativa a mio parere è indispensabile:
- raccogliere tutta la documentazione sanitaria inerente al caso
- individuare un Medico Legale di fiducia (esperto nella trattazione di casi di responsabilità sanitaria, e possibilmente scelto tramite il proprio Avvocato di fiducia, considerato che entrambi i professionisti dovranno collaborare)
-sottoporre al Medico Legale il caso specifico, con la documentazione disponibile, ed acquisirne un parere scritto, che andrà poi valutato dall'Avvocato.
-valutare i "pro" ed i "contro" alla richiesta di risarcimento
- eventualmente, procedere secondo quanto stabilirà l'Avvocato di fiducia.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 520 visite dal 13/09/2018.
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