Inail
Buongiorno, in data10/2/19,ho avuto un infortunio sul lavoro.refertata in ps con 4gg di prognosi x distorsione rachide lombare. ho proseguito infortunio fino al25/02 quando inail mi chiude infortunio.permetto che sono OSS in un RSA e mi persiste il dolore lombare.consulto il mio medico di base che mi apre la malattia e nel frattempo faccio indagini radiologiche e visita fisiatrica che conferma la lombalgia in esiti distrattivi,consigliando trattamenti fisioterapici.la mia domanda è:
-posso riaprire l'infortunio?
permetto che tutti gli accertamenti sono stati pagati a carico mio.
- l'eventuale Fkt potrebbe essere rimborsata se si riapre infortunio?
Vorrei un consiglio su come comportarmi
Grazie dell'attenzione
-posso riaprire l'infortunio?
permetto che tutti gli accertamenti sono stati pagati a carico mio.
- l'eventuale Fkt potrebbe essere rimborsata se si riapre infortunio?
Vorrei un consiglio su come comportarmi
Grazie dell'attenzione
[#1]
Spett.le Utente,
una pratica INAIL di infortunio può essere riaperta ove il lavoratore assicurato abbia una ricaduta, dopo la ripresa del lavoro; in tal caso se il lavoratore assicurato lamenta disturbi ascrivibili alle lesioni riportate nell'infortunio, lo deve comunicare al datore di lavoro e deve farsi visitare (dal proprio medico di medicina generale o, nei casi più gravi, presso il pronto soccorso); se impossibilitato a lavorare, nel certificato rilasciato dai sanitari deve essere specificato che si tratta di ricaduta dell’infortunio precedente. Il lavoratore assicurato può anche chiedere di essere visitato presso gli ambulatori dell'INAIL.
I trattamenti fisioterapici necessari, se effettuati presso strutture esterne all'INAIL, devono essere preventivamente autorizzati dall'Istituto, per poterne richiedere il rimborso.
Distinti Saluti.
una pratica INAIL di infortunio può essere riaperta ove il lavoratore assicurato abbia una ricaduta, dopo la ripresa del lavoro; in tal caso se il lavoratore assicurato lamenta disturbi ascrivibili alle lesioni riportate nell'infortunio, lo deve comunicare al datore di lavoro e deve farsi visitare (dal proprio medico di medicina generale o, nei casi più gravi, presso il pronto soccorso); se impossibilitato a lavorare, nel certificato rilasciato dai sanitari deve essere specificato che si tratta di ricaduta dell’infortunio precedente. Il lavoratore assicurato può anche chiedere di essere visitato presso gli ambulatori dell'INAIL.
I trattamenti fisioterapici necessari, se effettuati presso strutture esterne all'INAIL, devono essere preventivamente autorizzati dall'Istituto, per poterne richiedere il rimborso.
Distinti Saluti.
[#2]
Utente
Grazie della celere risposta, solo un dubbio però:io non sono proprio rientrata al lavoro ho continuato la mia convalescenza a casa medico di base mi ha dato la malattia. Dopo gli accertamenti che confermano che ilmio stato di dolore è dovuto all'episodio in oggettoadesso potrebbe lui direttamente riaprire l'infortunio? Grazie
[#3]
Spett.le Utente,
se il lavoratore assicurato lamenta disturbi ascrivibili alle lesioni riportate nell'infortunio, certamente lo può riaprire.
Poi in caso di dubbi da parte dell'INAIL, entra in gioco la convenzione INPS/INAIL, che prevede che l’Istituto che riceve la certificazione medica di un caso dubbio debba erogare la prestazione economica fino a quando il caso non viene accettato da quello competente.
Ciò significa che se l’INAIL non si ritenesse competente a trattare l’evento, essendo il lavoratore tutelabile anche ai fini INPS contro la malattia comune, rigetterebbe il caso trasferendolo all'INPS.
Distinti Saluti.
se il lavoratore assicurato lamenta disturbi ascrivibili alle lesioni riportate nell'infortunio, certamente lo può riaprire.
Poi in caso di dubbi da parte dell'INAIL, entra in gioco la convenzione INPS/INAIL, che prevede che l’Istituto che riceve la certificazione medica di un caso dubbio debba erogare la prestazione economica fino a quando il caso non viene accettato da quello competente.
Ciò significa che se l’INAIL non si ritenesse competente a trattare l’evento, essendo il lavoratore tutelabile anche ai fini INPS contro la malattia comune, rigetterebbe il caso trasferendolo all'INPS.
Distinti Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.1k visite dal 27/03/2019.
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