Ho diritto ad invalidità civile per l'applicazione del neurostimolatore midollare?
Buongiorno, a causa di una Sindrome da dolore cronico dovuta a stenosi midollare congenita, due esiti di microdiscectomia L5-S1 falliti più un intervento di radiofrequenza al plesso sacrale, ed un anno sotto terapia farmacologica a base di Palexia e Lyrica, all'ospedale Niguarda di Milano hanno deciso di impiantarmi un neurostimolatore midollare che andasse a correggere le problematiche insorte all'arto sinistro.
A luglio ho eseguito l'impianto provvisorio, il 2 settembre mi è stato impiantato il definitivo non senza qualche difficoltà di collocazione a causa del mi ridotto peso corporeo (la scatoletta di controllo è in sede sottocutanea addominale).
Ne deriva un impatto estetico non indifferente, l'esigenza di portare con sé il telecomando e il certificato che attesti l'impossibilità di passare nei metal detector o davanti alle barriere antitaccheggio, oltre a tutto ciò che concerne la gestione di questo strumento, soprattutto i fastidi che derivano dall'avere formicolii e scosse elettriche lungo l'arto e il fianco (anche in concomitanza ai cambiamenti di temperatura), la necessità di dover ricaricare l'apparecchio almeno a giorni alterni perché la batteria non deve scendere oltre il 50%: tenete presente che il caricatore è un accessorio ingombrante e che per una carica del 50% servono due ore abbondanti, cosa che è impensabile fare durante l'orario di lavoro (sono addetta vendite in un'erboristeria part-time).
Ad esempio l'altro giorno ho dovuto rifiutare una sostituzione all'ultimo momento perché avevo la batteria scarica e purtroppo non posso prevedere la velocità con cui essa va giù (anche di notte, non sempre è uguale).
Alla luce di tutto ciò, considerando che questo strumento è finalizzato ad una riduzione del dolore e non alla sua scomparsa al 100%, e tenendo presente che a livello anatomico permangono i problemi di stenosi congenita con residuo erniario L5-S1, posso avere diritto ad una qualche forma di invalidità civile o agevolazione?
Grazie mille.
A luglio ho eseguito l'impianto provvisorio, il 2 settembre mi è stato impiantato il definitivo non senza qualche difficoltà di collocazione a causa del mi ridotto peso corporeo (la scatoletta di controllo è in sede sottocutanea addominale).
Ne deriva un impatto estetico non indifferente, l'esigenza di portare con sé il telecomando e il certificato che attesti l'impossibilità di passare nei metal detector o davanti alle barriere antitaccheggio, oltre a tutto ciò che concerne la gestione di questo strumento, soprattutto i fastidi che derivano dall'avere formicolii e scosse elettriche lungo l'arto e il fianco (anche in concomitanza ai cambiamenti di temperatura), la necessità di dover ricaricare l'apparecchio almeno a giorni alterni perché la batteria non deve scendere oltre il 50%: tenete presente che il caricatore è un accessorio ingombrante e che per una carica del 50% servono due ore abbondanti, cosa che è impensabile fare durante l'orario di lavoro (sono addetta vendite in un'erboristeria part-time).
Ad esempio l'altro giorno ho dovuto rifiutare una sostituzione all'ultimo momento perché avevo la batteria scarica e purtroppo non posso prevedere la velocità con cui essa va giù (anche di notte, non sempre è uguale).
Alla luce di tutto ciò, considerando che questo strumento è finalizzato ad una riduzione del dolore e non alla sua scomparsa al 100%, e tenendo presente che a livello anatomico permangono i problemi di stenosi congenita con residuo erniario L5-S1, posso avere diritto ad una qualche forma di invalidità civile o agevolazione?
Grazie mille.
[#1]
Spett.le Utente,
piuttosto che per l'invalidità civile, che Le può dare qualche agevolazione (esenzione ticket se supera il 67%), Le suggerisco di presentare istanza per l'invalidità INPS (Legge 222/84, art.1) per l'assegno ordinario di invalidità.
Per la pratica, si rivolga ad un Ente di Patronato.
Disitnti Saluti.
piuttosto che per l'invalidità civile, che Le può dare qualche agevolazione (esenzione ticket se supera il 67%), Le suggerisco di presentare istanza per l'invalidità INPS (Legge 222/84, art.1) per l'assegno ordinario di invalidità.
Per la pratica, si rivolga ad un Ente di Patronato.
Disitnti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#3]
Spett.le Utente,
- l'invalidità INPS è di tipo assicurativo, e può essere ottenuta dai lavoratori che hanno versato contributi per un certo periodo
- l'invalidità civile è di tipo assistenziale, e riguarda tutti i cittadini
Distinti Saluti.
- l'invalidità INPS è di tipo assicurativo, e può essere ottenuta dai lavoratori che hanno versato contributi per un certo periodo
- l'invalidità civile è di tipo assistenziale, e riguarda tutti i cittadini
Distinti Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 35.3k visite dal 13/10/2020.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.