Accompagnamento per patologia psichiatrica grave e invalidante
Gentili Medici Legali.
Buon Santo Stefano prima di tutto.
Sono un invalido civile al 100% dal 2008, con 1/3 di inabilità lavorativa, patente revocata.
Soffro di una grave Patologia Psichiatrica Invalidante, Sindrome Schizzoaffettiva di Tipo Bipolare, con psicosi e episodi dissociativi, discontrolli frequenti, violento spesso, soprattutto su oggetti, rarissimamente su familiari che cercano di calmarmi, sono anche ossessivo-compulsivo, soffro di quella che volgarmente viene chiamata "bugia patologica" so avere un nome tecnico, ma non lo rimembro.
Visto che in questa situazione, e dimenticavo ho 45 con un diploma in Servizi Sociali senza saper fare nessun mestiere tecnico, mi è praticamente impossibile trovare lavoro, mando curriculum, ho decine di corsi, master per diplomati, ma poi quando sanno della patologia mi scartano, e anche per il fatto che non ho più la patente, posso chiedere, tramite regolare iter, l'Assegno di Accompagnamento?
Oppure è solo per coloro che hanno impedimenti/handicap fisici?
Ho possibilità con questi sintomi oppure la Patologia Psichiatrica deve essere, in genere ovvio, più grave della mia?
Vi ringrazio sin da adesso e Vi rinnovo gli auguri
Cordialità.
Buon Santo Stefano prima di tutto.
Sono un invalido civile al 100% dal 2008, con 1/3 di inabilità lavorativa, patente revocata.
Soffro di una grave Patologia Psichiatrica Invalidante, Sindrome Schizzoaffettiva di Tipo Bipolare, con psicosi e episodi dissociativi, discontrolli frequenti, violento spesso, soprattutto su oggetti, rarissimamente su familiari che cercano di calmarmi, sono anche ossessivo-compulsivo, soffro di quella che volgarmente viene chiamata "bugia patologica" so avere un nome tecnico, ma non lo rimembro.
Visto che in questa situazione, e dimenticavo ho 45 con un diploma in Servizi Sociali senza saper fare nessun mestiere tecnico, mi è praticamente impossibile trovare lavoro, mando curriculum, ho decine di corsi, master per diplomati, ma poi quando sanno della patologia mi scartano, e anche per il fatto che non ho più la patente, posso chiedere, tramite regolare iter, l'Assegno di Accompagnamento?
Oppure è solo per coloro che hanno impedimenti/handicap fisici?
Ho possibilità con questi sintomi oppure la Patologia Psichiatrica deve essere, in genere ovvio, più grave della mia?
Vi ringrazio sin da adesso e Vi rinnovo gli auguri
Cordialità.
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Spett.le Utente,
le fattispecie per cui viene riconosciuto il beneficio dell'assegno di accompagnamento sono due:
1- invalido con totale e permanente inabilità lavorativa 100% e impossibilità a deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore (e questo non è il Suo caso)
2- invalido con totale e permanente inabilità lavorativa 100% e con necessità di assistenza continua non essendo in grado di svolgere gli atti quotidiani della vita (per tale fattispecie è necessario che, oltre all'inabilità al 100% - che già è stata riconosciuta - sussista un deterioramento psichico tale che richieda assistenza continua per consentirLe gli atti quotidiani della vita: fare il bagno - ricevere assistenza nel lavare non più di una parte del corpo; vestirsi -escluso l’allacciarsi le scarpe; uso del gabinetto -recarvisi con ausili, pulirsi e rivestirsi da solo; mobilità -alzarsi e sedersi sulla sedia senza appoggiarsi, usare il bastone; continenza -controllo completo di feci ed urine; alimentazione -escluso il tagliare la carne.)
Distinti Saluti.
le fattispecie per cui viene riconosciuto il beneficio dell'assegno di accompagnamento sono due:
1- invalido con totale e permanente inabilità lavorativa 100% e impossibilità a deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore (e questo non è il Suo caso)
2- invalido con totale e permanente inabilità lavorativa 100% e con necessità di assistenza continua non essendo in grado di svolgere gli atti quotidiani della vita (per tale fattispecie è necessario che, oltre all'inabilità al 100% - che già è stata riconosciuta - sussista un deterioramento psichico tale che richieda assistenza continua per consentirLe gli atti quotidiani della vita: fare il bagno - ricevere assistenza nel lavare non più di una parte del corpo; vestirsi -escluso l’allacciarsi le scarpe; uso del gabinetto -recarvisi con ausili, pulirsi e rivestirsi da solo; mobilità -alzarsi e sedersi sulla sedia senza appoggiarsi, usare il bastone; continenza -controllo completo di feci ed urine; alimentazione -escluso il tagliare la carne.)
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.1k visite dal 26/12/2021.
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