Valutazione danno esiti frattura distale ulna radio dx
In seguito a caduta ho riportato frattura epifisi distale radio e ulna dell'arto dominante (sono maschio e ho 20 anni), trattamento conservativo in pronto soccorso con apparecchio gessato, controllo radiografico a 10gg, rimozione del gesso dopo 30 giorni circa con referto ospedaliero e prescrizione di visita fisiatrica.
Effettuata quindi, a circa 40 gg dall'infortunio, una visita fisiatrica privatamente (visti i tempi geologici di attesa) che ha refertato ROM polso destro moderatamente limitato sui vari assi di movimento soprattutto in flessione dorsale della mano sul polso, positivita' clinica stress articolare radio-carpale, buona forza muscolare e segmentale, dolore VAS 3, con indicazione di fisioterapia urgente e laserterapia.
Ho effettuato una seconda visita fisiatrica a circa 60 giorni dalla frattura, prenotata mediante servizio sanitario presso una (diversa) struttura convenzionata, che ha refertato frattura consolidata in asse, buona mobilita' del polso, minimo dolore all'esame obiettivo, scala VAS 2... Completata la fisioterapia prescritta e a circa 80 giorni dall'infortunio, sono stato rivalutato privatamente dal primo fisiatra che ha refertato ottimo recupero della funzionalita' segmentale, permane moderata dolorabilita' residua, dolore VAS 2,.
Pochi giorni dopo sono stato visitato dal medico legale dell'assicurazione.
Adesso sono passati quasi 5 mesi dall'infortunio, e per fortuna sto recuperando bene.
Vorrei farmi un'idea di massima sulla valutazione del danno, in particolare l'invalidita' temporanea del periodo col gesso.
quella dei successivi 30gg del referto ospedaliero alla rimozione del gesso, eventuale invalidita' temporanea per il periodo successivo.
Adesso (dopo 5 mesi) ho buona funzionalita' del polso - non ancora un certificato di guarigione clinica - sto continuando a fare autonomamente gli esercizi raccomandati ed evito attivita' che presentino il rischio di cadere o prendere colpi.
Immagino che la compagnia assicurativa, rivalutandomi a guarigione clinica, neghera' invalidita' permanente: questo e' corretto?
Dopotutto, anche se, come spero, guariro' bene, dopo aver firmato l'accordo e aver sottoscritto di non aver piu' nulla a pretendere, saro' io a farmi carico dell'aumentato rischio di artrosi e altre complicanze per il resto della vita (ho 20 anni) senza contare che, se malauguratamente dovessi subire altre fratture nel futuro, qualsiasi indennizzo verrebbe decurtato per via della frattura pregressa.
Ho trovato in rete alcune tabelle con range indicativi di invalidita' permanente, ma riguardano esiti di rigidita' residua dell'articolazione, instabilita', dolore.
Come posso valutare quanto le proposte transattive sono congrue all'infortunio subito?
Moltissime grazie di una eventuale risposta
Effettuata quindi, a circa 40 gg dall'infortunio, una visita fisiatrica privatamente (visti i tempi geologici di attesa) che ha refertato ROM polso destro moderatamente limitato sui vari assi di movimento soprattutto in flessione dorsale della mano sul polso, positivita' clinica stress articolare radio-carpale, buona forza muscolare e segmentale, dolore VAS 3, con indicazione di fisioterapia urgente e laserterapia.
Ho effettuato una seconda visita fisiatrica a circa 60 giorni dalla frattura, prenotata mediante servizio sanitario presso una (diversa) struttura convenzionata, che ha refertato frattura consolidata in asse, buona mobilita' del polso, minimo dolore all'esame obiettivo, scala VAS 2... Completata la fisioterapia prescritta e a circa 80 giorni dall'infortunio, sono stato rivalutato privatamente dal primo fisiatra che ha refertato ottimo recupero della funzionalita' segmentale, permane moderata dolorabilita' residua, dolore VAS 2,.
Pochi giorni dopo sono stato visitato dal medico legale dell'assicurazione.
Adesso sono passati quasi 5 mesi dall'infortunio, e per fortuna sto recuperando bene.
Vorrei farmi un'idea di massima sulla valutazione del danno, in particolare l'invalidita' temporanea del periodo col gesso.
quella dei successivi 30gg del referto ospedaliero alla rimozione del gesso, eventuale invalidita' temporanea per il periodo successivo.
Adesso (dopo 5 mesi) ho buona funzionalita' del polso - non ancora un certificato di guarigione clinica - sto continuando a fare autonomamente gli esercizi raccomandati ed evito attivita' che presentino il rischio di cadere o prendere colpi.
Immagino che la compagnia assicurativa, rivalutandomi a guarigione clinica, neghera' invalidita' permanente: questo e' corretto?
Dopotutto, anche se, come spero, guariro' bene, dopo aver firmato l'accordo e aver sottoscritto di non aver piu' nulla a pretendere, saro' io a farmi carico dell'aumentato rischio di artrosi e altre complicanze per il resto della vita (ho 20 anni) senza contare che, se malauguratamente dovessi subire altre fratture nel futuro, qualsiasi indennizzo verrebbe decurtato per via della frattura pregressa.
Ho trovato in rete alcune tabelle con range indicativi di invalidita' permanente, ma riguardano esiti di rigidita' residua dell'articolazione, instabilita', dolore.
Come posso valutare quanto le proposte transattive sono congrue all'infortunio subito?
Moltissime grazie di una eventuale risposta
[#1]
Spett.le Utente,
mi pare di capire, secondo quanto riferisce, che la valutazione del danno in questione riguarda la polizza infortuni di un'Assicurazione Privata.
Il primo punto da considerare è che tale valutazione va effettuata a termini di polizza, ovverosia secondo quanto stabilisce il contratto negli articoli che trattano del danno indennizzabile, descrivendo le procedure attraverso le quali viene definito il quantum, secondo le voci assicurate e decritte in dettaglio nella polizza.
Pertanto è necessario verificare se essa prevede un indennizzo per inabilità temporanea totale o parziale, ovvero per il periodo di immobilizzazione dell'arto con apparecchio gessato.
Solitamente si considera inabilità totale il periodo di ricovero ospedaliero e quello, successivo alla dimissione, in cui l'infortunato è costretto a letto, mentre il restante periodo rientra nell'inabilità temporanea parziale.
L'invalidità permanente indennizzabile è pure descritta nella polizza, come pure i criteri per la valutazione, ivi compresa la cosiddetta franchigia.
Tenga ancora conto che in assicurazione privata infortuni vengono indennizzate esclusivamente le conseguenze dirette ed esclusive dell'evento lesivo, quindi con esclusione del danno futuro di previsione.
Alcune polizze prevedono inoltre il rimborso delle spese sanitarie sostenute, se valutate indispensabili per il trattamento necessario.
A questo punto per stabilire la congruità o meno dell'indenizzo che Le verrà proposto dovrà confrontare le Sue aspettative con l'offerta del Liquidatore; e per quanto mi risulta non Le vengono comunicate le conclusioni dei Medici Legali dell'Assicurazione, ma Le viene sottoposto un importo omnicomprensivo per tutte le garanzie.
Infine, tali polizze prevedono solitamente, nel caso in cui l'Assicurato non accetti l'offerta, il ricorso ad un Arbitrato, procedura onerosa e non scevra di rischi di insuccesso, che a mio parere sarebbe da evitare, provando magari a sfruttare il buon rapporto di clientela per ottenere il massimo che Le possono concedere.
Ciò potrà farlo soltanto dopo che l'offerta sarà formalizzata, e quindi successivamente alla stabilizzazione clinica (uso questo termine perchè in caso di guarigione difficilmente si può configurare un'invalidità permanente).
Distinti Saluti.
mi pare di capire, secondo quanto riferisce, che la valutazione del danno in questione riguarda la polizza infortuni di un'Assicurazione Privata.
Il primo punto da considerare è che tale valutazione va effettuata a termini di polizza, ovverosia secondo quanto stabilisce il contratto negli articoli che trattano del danno indennizzabile, descrivendo le procedure attraverso le quali viene definito il quantum, secondo le voci assicurate e decritte in dettaglio nella polizza.
Pertanto è necessario verificare se essa prevede un indennizzo per inabilità temporanea totale o parziale, ovvero per il periodo di immobilizzazione dell'arto con apparecchio gessato.
Solitamente si considera inabilità totale il periodo di ricovero ospedaliero e quello, successivo alla dimissione, in cui l'infortunato è costretto a letto, mentre il restante periodo rientra nell'inabilità temporanea parziale.
L'invalidità permanente indennizzabile è pure descritta nella polizza, come pure i criteri per la valutazione, ivi compresa la cosiddetta franchigia.
Tenga ancora conto che in assicurazione privata infortuni vengono indennizzate esclusivamente le conseguenze dirette ed esclusive dell'evento lesivo, quindi con esclusione del danno futuro di previsione.
Alcune polizze prevedono inoltre il rimborso delle spese sanitarie sostenute, se valutate indispensabili per il trattamento necessario.
A questo punto per stabilire la congruità o meno dell'indenizzo che Le verrà proposto dovrà confrontare le Sue aspettative con l'offerta del Liquidatore; e per quanto mi risulta non Le vengono comunicate le conclusioni dei Medici Legali dell'Assicurazione, ma Le viene sottoposto un importo omnicomprensivo per tutte le garanzie.
Infine, tali polizze prevedono solitamente, nel caso in cui l'Assicurato non accetti l'offerta, il ricorso ad un Arbitrato, procedura onerosa e non scevra di rischi di insuccesso, che a mio parere sarebbe da evitare, provando magari a sfruttare il buon rapporto di clientela per ottenere il massimo che Le possono concedere.
Ciò potrà farlo soltanto dopo che l'offerta sarà formalizzata, e quindi successivamente alla stabilizzazione clinica (uso questo termine perchè in caso di guarigione difficilmente si può configurare un'invalidità permanente).
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#2]
Utente
Buongiorno e grazie della gentilissima ed esauriente risposta.
L'infortunio si e' verificato nelle pertinenze di un'area privata e di pubblico accesso, il gestore e' assicurato ma io non ho accesso alla polizza; sono un terzo, entrato nella struttura in maniera legittima a titolo di ospite. Ho inviato una mail al medico legale dell'assicurazione domandando se sia possibile avere la relazione ma non mi hanno neanche risposto.
Credo comunque che non ci sia molto margine di discrepanza tra le valutazioni dal momento che la frattura e' ben chiara nelle radiografie, l'ingessatura e' un numero di giorni ben preciso, e adesso le cose stanno andando bene. Infatti non pensavo neanche di rivolgermi a un medico legale di parte. (Cosa ne pensa?) Sono pero' un po' preoccupato di una offerta "lowball" che non avrei idea di come valutare, a maggior ragione non potendo leggere la polizza.
Grazie ancora della risposta molto chiara ed esauriente.
L'infortunio si e' verificato nelle pertinenze di un'area privata e di pubblico accesso, il gestore e' assicurato ma io non ho accesso alla polizza; sono un terzo, entrato nella struttura in maniera legittima a titolo di ospite. Ho inviato una mail al medico legale dell'assicurazione domandando se sia possibile avere la relazione ma non mi hanno neanche risposto.
Credo comunque che non ci sia molto margine di discrepanza tra le valutazioni dal momento che la frattura e' ben chiara nelle radiografie, l'ingessatura e' un numero di giorni ben preciso, e adesso le cose stanno andando bene. Infatti non pensavo neanche di rivolgermi a un medico legale di parte. (Cosa ne pensa?) Sono pero' un po' preoccupato di una offerta "lowball" che non avrei idea di come valutare, a maggior ragione non potendo leggere la polizza.
Grazie ancora della risposta molto chiara ed esauriente.
[#3]
Spett.le Utente,
in questo caso Lei è l'infortunato beneficiario, mentre la polizza è stata sottoscritta dal contraente gestore dell'area, ed è appunto costui che potrebbe fornirLe i dati riguardanti le garanzie e le procedure per ottenere l'indennizzo.
Il medico legale dell'assicurazione non fornirà mai copie delle proprie relazioni, nè all'assicurato nè ai beneficiari: l'unico modo per ottenerle sarebbe il sequestro da parte dell'Autorità Giudiziaria, cosa improponibile in assenza di procedimento penale.
Concordo con l'inutilità di perizie medico-legali di parte (onerose ed, in questo caso, inutili), mentre a questo punto, in caso di offerta irrisoria, potrebbe essere utile una pressione indiretta del gestore assicurato, magari ipotizzando una rivalsa nei suoi confronti.
Distinti Saluti.
in questo caso Lei è l'infortunato beneficiario, mentre la polizza è stata sottoscritta dal contraente gestore dell'area, ed è appunto costui che potrebbe fornirLe i dati riguardanti le garanzie e le procedure per ottenere l'indennizzo.
Il medico legale dell'assicurazione non fornirà mai copie delle proprie relazioni, nè all'assicurato nè ai beneficiari: l'unico modo per ottenerle sarebbe il sequestro da parte dell'Autorità Giudiziaria, cosa improponibile in assenza di procedimento penale.
Concordo con l'inutilità di perizie medico-legali di parte (onerose ed, in questo caso, inutili), mentre a questo punto, in caso di offerta irrisoria, potrebbe essere utile una pressione indiretta del gestore assicurato, magari ipotizzando una rivalsa nei suoi confronti.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 8.5k visite dal 02/08/2023.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.