Mononucleosi: vca igm negative, la escludono?

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Salve. Ho una febbricola di 37,7 da 3 mesi. Prima di questi tre mesi, sono sempre stato BENISSIMO. Insieme a questa febbricola, sono comparsi molti sintomi sparsi nel corpo, fortissima debolezza, mal di testa, mal di gola (faringite e laringite), tachicardia (senza alcuno stato ansioso), esofagite, gastrite, dolori addominali, ipoacusie improvvise, formicolio all'emisoma sinistro durato 10 giorni e poi passato misteriosamente. Ho effettuato tantissimi esami strumentali, e del sangue. Sono anche stato ricoverato, e non si riesce a trovare nulla. Ho effettuato la ricerca di virus, batteri, emocolture, e marcatori tumorali, tutto negativo. Ad eccezione del micoplasma pneumoniae che con metodo E.I.A sta aumentando, perchè 3 mesi fa, era igg 7,6 e igm 19,2 ed ora igg 10 e igm 24. Valori comunque molto bassi, ma in aumento nonostante abbia fatto 2 cicli di antibiotico, uno per 15 giorni, 2cpr al gg di klacid 500mg, e uno per 8 giorni, eritromicina 600mg. La cosa che poi conferma che non può essere micoplasma, è che al laboratorio invece dell'ospedale dove sono stato ricoverato, (diverso da quello dove ho effettuato le due suddette analisi) i valori del micoplasma, con metodica diversa, risultano tutti ZERO, IGA IGM E IGG. E quindi i medici mi dissero che non ho avuto alcuna infezione da micoplasma. Mentre poi, come ho scritto sopra, ho voluto rifare il test allo stesso laboratorio privato, dove andai la prima volta, e risulta aumentato.
Un medico mi ha detto che i valori del micoplasma sono ASPECIFICI e si possono alterare anche per altre patologie. In più ho effettuato 3 volte il test per la mononucleosi, e i valori del VCA IGM sono sempre negativi, mentre le IGG sembrano abbastanza alte,

15/1/11 223
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Dunque un medico dell'ospedale dove sono stato ricoverato, (in disaccordo con gli altri) mi disse che potrebbe essere una riattivazione della mononucleosi, che determina un aumento delle sole IGG e non delle IGM.
Voi concordate? Le IGM assenti, escludono la mononucleosi?
E se non la escludono, quali altri esami si possono fare per accertarla?
Vi prego di rispondere...sono ormai tre mesi, che ho questa malattia sconosciuta, ancora senza un nome, e mi sento sempre male. Grazie
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Dr. Riccardo Ferrero Leone Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico di medicina generale 1.5k 79 23
Gentile utente,
per quanto si tratti di condizione raro non si può escludere l'evenienza di una riacutizzazione della virulenza della mononucleosi.
Per gli approfondimenti del caso deve chiedere consulenza ad uno specialista infettivologo.

Cordialmente.

Dr. Riccardo Ferrero Leone
Nutrizione clinica - Omeopatia - Omotossicologia
www.leonelifestyle.com

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto dottore per la sua risposta. Nella mia vita io non ho mai avuto la mononucleosi, almeno che io sappia.Mai avuto un episodio di febbre che mi sia durato più di una settimana, o massimo due (solo forse nella prima infanzia). Quindi potrebbe trattarsi di mononucleosi, non avendola io mai avuta? E magari può essere accaduto che le igm si siano negativizzate subito, prima che io facessi le analisi? E nel caso questi esami non bastino, quali altri esami possono diagnosticare la mononucleosi definitvamente? Ho sentito parlare del metodo PCR EBV (polimerase chain reaction)...sa se è possibile farlo in qualche laboratorio?
E poi, sa per caso, quali altre patologie possono aumentare i valori del micoplasma?
Inoltre, sulla sua pericolosità nel tempo, posso stare tranquillo, (visto che il 90% della popolazione mondiale ha avuto un'infezione da EBV) oppure dovrò eradicarlo con l'omeopatia? E con questa, il successo è garantito? (vivo in puglia, saprebbe dirmi come posso trovare un medico omeopata nella mia zona?)
Perchè si dice che il virus è pericoloso nel tempo, e va eradicato, se poi il 90% della popolazione è stata infettata? Grazie ancora per la sua attenzione, e chiedo scusa per le troppe domande.
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Dr. Riccardo Ferrero Leone Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico di medicina generale 1.5k 79 23
Gentile Utente,

le sue ultime osservazioni rispondono da sole ad eventuali timori e a molta disinformazione che circola in rete.
Il fatto stesso che il 90% della popolazione sia venuto in contatto con il virus (e molto spesso senza neanche manifestare clinicamente la malattia, così come probailmente sarà avvenuto nel suo caso) ed in generale non siamo decimati dalle complicazioni della mononucleosi è un dato che deve confortare lei e tutti.

Diversa è la condizione in cui un paziente presenti una sindrome riconducibile ad una riacutizzazione del virus della mononucleosi caso in cui è bene fare quanto possibile per ripristinare le migliori condizioni di salute.
Approfitto nello specifico per sottolineare che non esistono trattamenti eradicanti ma terapie di sostegno al sistema immunitario ed antivirali che in sinergia con le difese dell'organismo riportano ad una condizione di benessere il soggetto ammalato.
Per ogni approfondimento clinico-laboratoristico come già detto deve far riferimento ai suoi specialisti di fiducia; mi dispiace ma non ho nominativi da suggerirle in ambito non convenzionale nella sua regione.


Cordialmente.