Echinacea contro staphylococco aureus

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Gentili Dottori,
mi interesserebbe sapere se l'uso di echinacea può essere d'aiuto contro lo staphylococco aureus. Se sì, in che modalità (tisane, caramelle, capsule) e in che quantità? E può essere assunta contemporaneamente con il trattamento antibiotico oppure potrebbe interferire negativamente?

Qualora non servisse a nulla, esistono altre piante o erbe da utilizzare contro lo staphylococco aureus?

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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Dovrebbe spiegare in maniera più dettagliata il problema inerente allo Staphylococco aureo, poiché in una precedente richiesta di chiarimenti lei descrive la fuoriuscita di un liquido di maggiore intensità rispetto allo sperma, che ha sporcato il pene, tale situazione si è ripetuta altre volte.
La pianta Echinacea, ha proprietà antibatteriche e antivirali, aumentando le cellule Natural Killer, in fitoterapia viene utilizzata in capsule come estratto secco titolato al 4% in echinacoside, polifenoli totali. Ha un effetto anche contro lo staphylococco aureo, la prescrizione deve sempre essere effettuata dal medico esperto in fitoterapia, medicine non convenzionali, che deciderà, in base alla diagnosi, la dose e la durata del trattamento, se associarla anche ai farmaci convenzionali.

Altri farmaci non convenzionali hanno un ottimo effetto sullo staphylococco aureo, la cui prescrizione è sempre inerente alla anamnesi, sintomatologia espressa dalla persona, esami effettuati, diagnosi.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.5k 218
Gentile signore,
l'estratto di echinacea ha proprietà immunostimolanti documentate e può essere utilizzato nella prevenzione delle comuni malattie da raffreddamento. Aumenta dunque la resistenza dell'organismo all'aggressione degli agenti patogeni, ma non ha specifiche proprietà antibiotiche.
Qualunque terapia rivolta contro gli agenti infettivi - compresa la terapia antibiotica convenzionale - deve tener presente non soltanto la sensibilità del batterio al farmaco, ma soprattutto la biodisponibilità del farmaco: la capacità di concentrarsi nel luogo pertinente. Dunque è importante conoscere la localizazione dell'infezione.
In medicina non convenzionale si preferisce, comunque, agire sulle difese dell'organismo e non contro l'agente patogeno. In ogni caso non vi è interferenza negativa tra echinacea e terapia antibiotica.
In merito ai dosaggi vale la pena di utilizzare l'estratto secco (anche in compresse) correttamente titolato: 500 mg dovrebbero corrispondere a 20 mg circa di principio attivo (echinacoside).
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.