, degli anticorpi per diagnosi di morbo celiaco, di 4 emocolture eseguite con brivido in corso e
L'area di Medicina non Convenzionale è riservata ai soli perfezionati in tali discipline, quindi non sarà possibile ricevere risposte da altri specialisti. Teoria e pratica delle discipline di Medicina non Convenzionale ad oggi non sono ancora sostenute da sufficiente sperimentazione scientifica e sono disciplinate dal codice di deontologia medica (art. 15)
Buongiorno.
A metà marzo ho fatto un'appendicectomia d'urgenza in videolaparoscopia per un'appendicite acuta. Durante l'intervento mi è stato anche asportato un corpo luteo emorragico e sono stati aspirati circa 100 ml di liquido peritoneale sieroematico.
I giorni precedenti l'intervento avevo avuto febbricola e a volte febbre, nausea e vomito,dolore addominale notevole e stipsi. Il giorno prima ho eseguito un emocromo e avevo 7600 leucociti con 52,1% neutrofili e 38% linfociti.
Il giorno dell'operazione ho eseguito esami del sangue completi: leucociti 6900, neutrofili 69%, linfociti 28%, LDH 180 (VN 230-460) e presenza di corpi chetonici nelle urine (gli unici due esami alterati).
L'esame microbiologico del liquido peritoneale era negativo per batteri o funghi. Il corpo luteo era verosimilmente un follicolo postovulatorio (HCG 0,0). L'istologico sull'appendice parlava di appendicite acuta su cronica, pareti sottili e lucenti, lume a tratti occluso.
Il giorno successivo i miei esami erano: leucociti 14500, neutrofili 86%, linfociti 7%, calcemia 8 (8,5-11), LDH 190, azotemia 8 (10-25), GGT 7 (11-50), ALP 62 (98-280) ed ero sfebbrata.
La mattina successiva avevo: Leucociti 7000, neutrofili 57%, linfociti 35%, monociti 8%, azotemia 9, GGT 8, calcio 7,8, LDH 200, ancora corpi chetonici nelle urine. Nello stesso giono ho ripreso l'alimentazione leggera.Successivamente sono stata dimessa.
Durante l'intervento ho fatto profilassi con ciprofloxacina e metronidazolo, due somministrazioni totali, perchè sono una poliallergica a numerosi antibiotici (con pregressi shock anafilattici).
Sono allergica a pollini, polvere e asmatica.
A distanza di una settimana ho iniziato ad avere febbricola con qualche puntata a 38,7°, il curante mi ha prescritto nuovamente ciprofloxacina che poi è stata interrotta per dolore all'articolazione coxo-femorale dopo 4 giorni, comunque ero di nuovo sfebbrata.
Dopo altri 3 giorni è ripresa la febbricola con brividi, vasocostrizione agli arti. La febbre non supera mai i 37,7°, spesso però rimango tutto il giorno sui 37,2-37,3°.
Attualmente ho eseguito: eco addominale negativa per versamenti o raccolte, visita ginecologica normale, eco ginecologica negativa per versamenti o patologie specifiche, visita chirurgica negativa per dolore addominale, cicatrici normali, vado di corpo regolarmente e non ho alcun disturbo all'infuori del brivido.
Ho fatto altri accertamenti: Rx torace che evidenzia solo una "pinzettatura pleurica sovradiaframmatica refertata come residuo di pregressa infiammazione (non avevo mai avuto sintomi, ma escludono che sia così recente), emocromo con 4500 leucociti, 50% neutrofili, 38% linfociti, 8% monociti, 3% eosinofili. Sierologia per epatiti, HIV, TPHA negative, Vidal negativa, Brucella negativa, PCR <3, TASL 75 (0-200), TASFL negativo, tampone faringeo con normale flora commensale, tampone rettale negativo per salmonelle, shighelle, urinocoltura negativa, parassiti su feci negativi, ormoni tiroidei entro i valori normali del laboratorio, IGG, IGA e IGM normali per i valori indicati,PPD negativo,PAP-test e tampone vaginale negativi per patogeni.
Ancora in attesa delle IGE, del tampone uretrale, della ricerca del sangue occulto su feci, della sierologia per CMV, EBV, toxoplasmosi, micoplasma, clamidia, della ricerca dell'antigene della legionella su urine, degli autoanticorpi (ANA, FANS,..), degli anticorpi per diagnosi di morbo celiaco, di 4 emocolture eseguite con brivido in corso e febbre, e credo che siano stati fatti altri esami microbiologici di cui saprò riferire quando avrò i risultati.
Mi chiedo se è corretto eseguire tutti questi esami, e se eventualmente ci fossero altre cause di febbricola non indagate.
Grazie.
A metà marzo ho fatto un'appendicectomia d'urgenza in videolaparoscopia per un'appendicite acuta. Durante l'intervento mi è stato anche asportato un corpo luteo emorragico e sono stati aspirati circa 100 ml di liquido peritoneale sieroematico.
I giorni precedenti l'intervento avevo avuto febbricola e a volte febbre, nausea e vomito,dolore addominale notevole e stipsi. Il giorno prima ho eseguito un emocromo e avevo 7600 leucociti con 52,1% neutrofili e 38% linfociti.
Il giorno dell'operazione ho eseguito esami del sangue completi: leucociti 6900, neutrofili 69%, linfociti 28%, LDH 180 (VN 230-460) e presenza di corpi chetonici nelle urine (gli unici due esami alterati).
L'esame microbiologico del liquido peritoneale era negativo per batteri o funghi. Il corpo luteo era verosimilmente un follicolo postovulatorio (HCG 0,0). L'istologico sull'appendice parlava di appendicite acuta su cronica, pareti sottili e lucenti, lume a tratti occluso.
Il giorno successivo i miei esami erano: leucociti 14500, neutrofili 86%, linfociti 7%, calcemia 8 (8,5-11), LDH 190, azotemia 8 (10-25), GGT 7 (11-50), ALP 62 (98-280) ed ero sfebbrata.
La mattina successiva avevo: Leucociti 7000, neutrofili 57%, linfociti 35%, monociti 8%, azotemia 9, GGT 8, calcio 7,8, LDH 200, ancora corpi chetonici nelle urine. Nello stesso giono ho ripreso l'alimentazione leggera.Successivamente sono stata dimessa.
Durante l'intervento ho fatto profilassi con ciprofloxacina e metronidazolo, due somministrazioni totali, perchè sono una poliallergica a numerosi antibiotici (con pregressi shock anafilattici).
Sono allergica a pollini, polvere e asmatica.
A distanza di una settimana ho iniziato ad avere febbricola con qualche puntata a 38,7°, il curante mi ha prescritto nuovamente ciprofloxacina che poi è stata interrotta per dolore all'articolazione coxo-femorale dopo 4 giorni, comunque ero di nuovo sfebbrata.
Dopo altri 3 giorni è ripresa la febbricola con brividi, vasocostrizione agli arti. La febbre non supera mai i 37,7°, spesso però rimango tutto il giorno sui 37,2-37,3°.
Attualmente ho eseguito: eco addominale negativa per versamenti o raccolte, visita ginecologica normale, eco ginecologica negativa per versamenti o patologie specifiche, visita chirurgica negativa per dolore addominale, cicatrici normali, vado di corpo regolarmente e non ho alcun disturbo all'infuori del brivido.
Ho fatto altri accertamenti: Rx torace che evidenzia solo una "pinzettatura pleurica sovradiaframmatica refertata come residuo di pregressa infiammazione (non avevo mai avuto sintomi, ma escludono che sia così recente), emocromo con 4500 leucociti, 50% neutrofili, 38% linfociti, 8% monociti, 3% eosinofili. Sierologia per epatiti, HIV, TPHA negative, Vidal negativa, Brucella negativa, PCR <3, TASL 75 (0-200), TASFL negativo, tampone faringeo con normale flora commensale, tampone rettale negativo per salmonelle, shighelle, urinocoltura negativa, parassiti su feci negativi, ormoni tiroidei entro i valori normali del laboratorio, IGG, IGA e IGM normali per i valori indicati,PPD negativo,PAP-test e tampone vaginale negativi per patogeni.
Ancora in attesa delle IGE, del tampone uretrale, della ricerca del sangue occulto su feci, della sierologia per CMV, EBV, toxoplasmosi, micoplasma, clamidia, della ricerca dell'antigene della legionella su urine, degli autoanticorpi (ANA, FANS,..), degli anticorpi per diagnosi di morbo celiaco, di 4 emocolture eseguite con brivido in corso e febbre, e credo che siano stati fatti altri esami microbiologici di cui saprò riferire quando avrò i risultati.
Mi chiedo se è corretto eseguire tutti questi esami, e se eventualmente ci fossero altre cause di febbricola non indagate.
Grazie.
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Perfezionato in medicine non convenzionali
Dalla sintomatologia da lei descritta, sembrerebbe che la febbricola manifestata, poteva dipendere sia dalla appencicite, che da una infezione precedente, che dopo l'intervento ha continuato a manifestarsi. Lei presenta una forma di asma allergico, da quando?, da cosa deriva questa asma?. (può derivare dalla persistenza di una infiammazione persistente, sbclinica, che ha modiifcato la risposta dei linfociti Th1/Th2, in favore dei Th2, allergia).
Fa bene ad eseguire accertamenti per cytomegalovirus, EBV, toxoplasma, micoplasmi, chlamydia, perchè possono essere proprio loro a produrre quella febbretta. Avrebbe più l'impressione di una febbre da EBV, questo virus è particolarmente fetente, permane nell'organismo nonostante la produzione di anticorpi al primo incontro. E' lui che provoca, cone descritto in letteratura internazionale, la tiroidite, sindrome da stanchezza cronica, epatiti, ed altre patologie. Riesce a persistere nell'organismo, produce proteine che lo rendono invisibile al sistema immunitario.
Nel caso in cui non siano stati prodotti anticorpi, potrebbe ugualmente essere presente, occorrono esami di medicina quantica, per rilevarlo, infatti se gli esami sono negativi, non è detto che un agente patogeno, sia assente.
Un discorso a parte meritano gli esami per la celiachia, per esperienza personale ho constatato che anche se sono negativi, non è detto che la celiachia sia assente.
La diagnosi di celiachia si basa su molti dati clinici e di laboratorio.
Nei dati di laboratorio gli anticorpi antiendomisio, transglutaminasi, gliadina, sono probanti ma se negativi, non escludono la diagnosi; l’espressione genica HLA classe I e II, se dimostra gli alleli DQ2-DQ8, è probante, ma in letteratura, vengono riportati anche la sola presenza del DQ, e altri alleli, pertanto in ogni caso va sempre studiato confrontando i dati della letteratura. Per la probabile associazione con altre patologie di natura anche autoimmune, è sempre bene valutare l’HLA completo. La gastroscopia con esame bioptico, è probante nel caso di positività, ma la sola colorazione ematossilina eosina, non può dimostrare la presenza dei linfociti intraepiteliali, che sono una dimostrazione certa, pertanto va eseguito il preparato congelato.
La diagnosi di celiachia è molto complessa e tutti i dati anamnestici, clinici, di laboratorio vanno analizzati, anche confrontandoli con la bibliografia internazionale.
Così a distanza non è facile, in stuio ho esami strumentali che mi facilitano nel ragionamento diagnostico e terapeutico.
Per questo aggiungerei:
Tipizzazione HLA classe I e II. Con espressione genica e corrispondenze sierologiche.
Tipizzazione linfocitaria e sottopopolazioni:
CD3, CD4, CD5, CD8, CD19, CD20, CD16/56, CD23, CD25,
anticorpi sierici anti tireoglobulina
anticorpi sierici anti microsoma tiroideo (TPO)
Tireoglobulina
anticorpi sierici anti recettore TSH (anti TRAK)
FT3, FT4, TSH
Anticorpi antinucleo (ANA e frazioni (ENA, Sm, RNP)
Calcitonina
Prolattina (possibilmente al 21°giorno mestruale)
Saluti
Fa bene ad eseguire accertamenti per cytomegalovirus, EBV, toxoplasma, micoplasmi, chlamydia, perchè possono essere proprio loro a produrre quella febbretta. Avrebbe più l'impressione di una febbre da EBV, questo virus è particolarmente fetente, permane nell'organismo nonostante la produzione di anticorpi al primo incontro. E' lui che provoca, cone descritto in letteratura internazionale, la tiroidite, sindrome da stanchezza cronica, epatiti, ed altre patologie. Riesce a persistere nell'organismo, produce proteine che lo rendono invisibile al sistema immunitario.
Nel caso in cui non siano stati prodotti anticorpi, potrebbe ugualmente essere presente, occorrono esami di medicina quantica, per rilevarlo, infatti se gli esami sono negativi, non è detto che un agente patogeno, sia assente.
Un discorso a parte meritano gli esami per la celiachia, per esperienza personale ho constatato che anche se sono negativi, non è detto che la celiachia sia assente.
La diagnosi di celiachia si basa su molti dati clinici e di laboratorio.
Nei dati di laboratorio gli anticorpi antiendomisio, transglutaminasi, gliadina, sono probanti ma se negativi, non escludono la diagnosi; l’espressione genica HLA classe I e II, se dimostra gli alleli DQ2-DQ8, è probante, ma in letteratura, vengono riportati anche la sola presenza del DQ, e altri alleli, pertanto in ogni caso va sempre studiato confrontando i dati della letteratura. Per la probabile associazione con altre patologie di natura anche autoimmune, è sempre bene valutare l’HLA completo. La gastroscopia con esame bioptico, è probante nel caso di positività, ma la sola colorazione ematossilina eosina, non può dimostrare la presenza dei linfociti intraepiteliali, che sono una dimostrazione certa, pertanto va eseguito il preparato congelato.
La diagnosi di celiachia è molto complessa e tutti i dati anamnestici, clinici, di laboratorio vanno analizzati, anche confrontandoli con la bibliografia internazionale.
Così a distanza non è facile, in stuio ho esami strumentali che mi facilitano nel ragionamento diagnostico e terapeutico.
Per questo aggiungerei:
Tipizzazione HLA classe I e II. Con espressione genica e corrispondenze sierologiche.
Tipizzazione linfocitaria e sottopopolazioni:
CD3, CD4, CD5, CD8, CD19, CD20, CD16/56, CD23, CD25,
anticorpi sierici anti tireoglobulina
anticorpi sierici anti microsoma tiroideo (TPO)
Tireoglobulina
anticorpi sierici anti recettore TSH (anti TRAK)
FT3, FT4, TSH
Anticorpi antinucleo (ANA e frazioni (ENA, Sm, RNP)
Calcitonina
Prolattina (possibilmente al 21°giorno mestruale)
Saluti
[#2]
Utente
Innanzitutto grazie per la risposta così celere!
Dunque: io sono asmatica fin da piccolissima, crisi scatenate da pollini, acari e alcune sostanze volatili.
Da bambina avevo più attacchi, ora sono parecchi anni che ho rinocongiuntiviti ricorrenti, ma crisi respiratorie ormai sono rarissime.
Prima dell'operazione stavo bene, lavoravo, facevo attività sportiva e conducevo una vita normale. I sintomi dell'appendicite sono sorti improvvisamente e dopo tre giorni dall'esordio ero già operata.
Avrei una domanda per capire bene...quando afferma che se non ci sono anticorpi presenti potrebbe comunque esserci il virus...intende che si potrebbe trovare con altri test?dai miei ricordi di biologia mi viene in mente qualcosa tipo la PCR, sbaglio?Se fossero negativi gli anticorpi consiglia comunque di eseguire questi test particolari?
Se fosse EBV per non ho altri sintomi al di fuori della febbre. Funzionalità della tiroide nei limiti, non sono stanca (nonostante la febbre ho ripreso comunque il lavoro, senza modificazioni nella sua presentazione), gli enzimi epatici sono tutti ai limiti inferiori dei range di laboratorio.
Per la celiachia, mi hanno fatto i test anche in assenza di qualsiasi sintomo, e mi sono anche stupita perchè sapevo che porta anemia, e io ho 15,7 di emoglobina (da sempre è piuttosto elevata, con ematocrito normale e volumi globulari normali).Anche in questo caso se risultassero negativi i test consiglia di fare lo stesso la tipizzazione HLA.
Un'altra domanda: ho visto che nella lista di esami consigliati ci sono parecchi esami relativi alla funzione tiroidea. Partendo dal presupposto che TSH, T3 e T4 li ho perfetti, dovrei farli tutti comunque?
La calcitonina è correlata con la tiroide?paratiroidi?
la prolattina sarebbe sempre correlata ad un eventuale squilibrio tiroideo?O è influenzata da un eventuale EBV o morbo celiaco?
Mi scuso per le mille domande ma vorrei risolvere questo problema. A un mese dall'operazione speravo di stare bene.
Grazie ancora per la disponibilità!
Dunque: io sono asmatica fin da piccolissima, crisi scatenate da pollini, acari e alcune sostanze volatili.
Da bambina avevo più attacchi, ora sono parecchi anni che ho rinocongiuntiviti ricorrenti, ma crisi respiratorie ormai sono rarissime.
Prima dell'operazione stavo bene, lavoravo, facevo attività sportiva e conducevo una vita normale. I sintomi dell'appendicite sono sorti improvvisamente e dopo tre giorni dall'esordio ero già operata.
Avrei una domanda per capire bene...quando afferma che se non ci sono anticorpi presenti potrebbe comunque esserci il virus...intende che si potrebbe trovare con altri test?dai miei ricordi di biologia mi viene in mente qualcosa tipo la PCR, sbaglio?Se fossero negativi gli anticorpi consiglia comunque di eseguire questi test particolari?
Se fosse EBV per non ho altri sintomi al di fuori della febbre. Funzionalità della tiroide nei limiti, non sono stanca (nonostante la febbre ho ripreso comunque il lavoro, senza modificazioni nella sua presentazione), gli enzimi epatici sono tutti ai limiti inferiori dei range di laboratorio.
Per la celiachia, mi hanno fatto i test anche in assenza di qualsiasi sintomo, e mi sono anche stupita perchè sapevo che porta anemia, e io ho 15,7 di emoglobina (da sempre è piuttosto elevata, con ematocrito normale e volumi globulari normali).Anche in questo caso se risultassero negativi i test consiglia di fare lo stesso la tipizzazione HLA.
Un'altra domanda: ho visto che nella lista di esami consigliati ci sono parecchi esami relativi alla funzione tiroidea. Partendo dal presupposto che TSH, T3 e T4 li ho perfetti, dovrei farli tutti comunque?
La calcitonina è correlata con la tiroide?paratiroidi?
la prolattina sarebbe sempre correlata ad un eventuale squilibrio tiroideo?O è influenzata da un eventuale EBV o morbo celiaco?
Mi scuso per le mille domande ma vorrei risolvere questo problema. A un mese dall'operazione speravo di stare bene.
Grazie ancora per la disponibilità!
[#3]
Perfezionato in medicine non convenzionali
La medicina convenzionale non altri strumenti per individuare la presenza di virus o batteri oltre metodi indiretti, la produzione di anticorpi, la PCR sarebbe auspicabile, perchè rileva la presenza effettiva del virus, ma troppo costosa, pertanto io utilizzo esami strumentali di medicina quantica e biologica, che mi danno ottimi risultati, da più di quindici anni. Gli esami che le ho consigliato, vanno comunque eseguiti. Io li faccio eseguire dopo la visita in studio, anche per restringere il numero degli esami.
L’EBV, è un virus dalle caratteristiche particolari, molto subdole, produce danni con una lentezza incredibile, una diagnosi precoce li evita.
Anche io mi sono meravigliato, per la celiachia, comunque, un accertamento è sempre bene eseguirlo. La tipizzazione ha una notevole importanza, soprattutto per individuare la predisposizione di patologia probabile. Va eseguita la classe I e II completa.
Non avendo la possibilità di eseguire esami personalmente, devo avere la possibilità di accertare tutta la funzionalità tiroidea, anche gli anticorpi. In effetti esiste una correlazione fra tiroide e paratiroide.
La prolattina è un indice importante di funzionamento dell’asse HPA, Hypothalamic Pituitary Adrenal axis nelle sue funzioni, e la PNEI, psiconeuroendocrinoimmunologia, in cui la tiroide ha un ruolo importante.
Non esiste correlazione di mimetismo molecolare fra EBV e celiachia, semmai fra Parvovirus B19, Adenovirus e celiachia.
Infatti a un mese dall’operazione, se non ha raggiunto uno stato di benessere, è bene indagare attentamente.
Volevo avere informazioni più precise sulla patologia allergica, perchè una infiammazione persistente, subclinica, può provocare un cambiamento di risposta linfocitaria, Th1/Th2, verso i Th2, allergia. Quindi è importante per la diagnosi.
Saluti
L’EBV, è un virus dalle caratteristiche particolari, molto subdole, produce danni con una lentezza incredibile, una diagnosi precoce li evita.
Anche io mi sono meravigliato, per la celiachia, comunque, un accertamento è sempre bene eseguirlo. La tipizzazione ha una notevole importanza, soprattutto per individuare la predisposizione di patologia probabile. Va eseguita la classe I e II completa.
Non avendo la possibilità di eseguire esami personalmente, devo avere la possibilità di accertare tutta la funzionalità tiroidea, anche gli anticorpi. In effetti esiste una correlazione fra tiroide e paratiroide.
La prolattina è un indice importante di funzionamento dell’asse HPA, Hypothalamic Pituitary Adrenal axis nelle sue funzioni, e la PNEI, psiconeuroendocrinoimmunologia, in cui la tiroide ha un ruolo importante.
Non esiste correlazione di mimetismo molecolare fra EBV e celiachia, semmai fra Parvovirus B19, Adenovirus e celiachia.
Infatti a un mese dall’operazione, se non ha raggiunto uno stato di benessere, è bene indagare attentamente.
Volevo avere informazioni più precise sulla patologia allergica, perchè una infiammazione persistente, subclinica, può provocare un cambiamento di risposta linfocitaria, Th1/Th2, verso i Th2, allergia. Quindi è importante per la diagnosi.
Saluti
[#4]
Utente
Grazie per la risposta molto esaustiva.
Riguardo alla mia allergia cercherò di fare un breve riassunto: innanzitutto ho familiarità per la patologia allergica.
La prima manifestazione si ebbe in ospedale poco dopo la mia nascita, sono una settimina che è rimasta per un mese e mezzo in ospedale, con necessità talora di eseguire terapia antibiotica. In occasione di somministrazione di penicillina ebbi il primo shock anafilattico.
A causa della prematurità non ho mai avuto il privilegio di essere allattata col latte materno. Una volta dimessa avevo molti problemi con il latte in polvere, con manifestazioni cutanee ed intestinali, pertanto fui cresciuta con latte di capra e latte di soia.
Durante i primi anni di vita ero spesso influenzata e avevo spesso infiammazioni alle tonsille, ma non particolari problemi. In occasione di queste però riscontrarono la mia allergia a numerose classi di antibiotici, talora con sintomi anche gravi o gravissimi.
I problemi di allergia a pollini e polveri iniziò verso l'adolescenza, con riniti stagionali e talora con vere e proprie crisi di broncospasmo. Per parecchi anni ho seguito una terapia cronica con cortisonici, broncodilatatori e farmaci specifici. I sintomi sono migliorati, tanto che attualmente non seguo più alcuna terapia e utilizzo solo broncodilatatori all'occorrenza, ma molto saltuariamente.
Ogni tanto al contatto con alcuni prodotti di pulizia personale e domestica ho qualche rush cutaneo, che si risolve abbastanza rapidamente. In qualche occasione se inalo solventi (basta anche il banale struccante per unghie) ho broncospasmo accompagnato da edema congiuntivale (si formano sulle congiuntive vescicole anche di grandi dimensioni), e prurito cutaneo al contatto con le stesse sostanze.
Tutti questi sintomi però sono saltuari, attualmente la situazione va molto meglio rispetto al passato.
Riguardo al latte vaccino è da quando ho 16 anni che ho ripreso ad assumerlo senza mai aver avuto alcun problema.
Ricordo che alcuni anni fa fu fatto un test per valutare l'assetto dei linfociti T che risultarono assolutamente nella norma.
Attualmente ero seguita dal mio curante, però si pensava, vista la persistenza della febbre, di rivolgersi ad uno specialista. Sicuramente eseguirò i test che mi ha consigliato.
Approfitto ancora un secondo della sua disponibilità,
riguardo al referto della radiografia del torace. Una semplice curiosità che mi è venuta. La "pinzettatura" pleurica non si vede nella proiezione anteriore, ma si vede solo in quella laterale. Si trova subito sotto al cuore, sembra quasi il simbolo picche delle carte da gioco. Mi han detto che è un residuo di una pregressa infezione. E' da quando ero piccola che spesso ho dolori in corrispondenza di quel punto, per la precisione subito a sinistra dello sterno, che aumentano col respiro e con gli sforzi, e che spesso si estendono lateralmente verso il lato del torace. Mi son sempre stati catalogati come doloriu intercostali di crescita, ma continuo ad averli anche ora che la fase di crescita la ho già passata da un pezzo!Potrebbe essere questa "pinzettatura" che mi crea questi dolori?
cosa comporta avere una cosa del genere?
Riguardo alla mia allergia cercherò di fare un breve riassunto: innanzitutto ho familiarità per la patologia allergica.
La prima manifestazione si ebbe in ospedale poco dopo la mia nascita, sono una settimina che è rimasta per un mese e mezzo in ospedale, con necessità talora di eseguire terapia antibiotica. In occasione di somministrazione di penicillina ebbi il primo shock anafilattico.
A causa della prematurità non ho mai avuto il privilegio di essere allattata col latte materno. Una volta dimessa avevo molti problemi con il latte in polvere, con manifestazioni cutanee ed intestinali, pertanto fui cresciuta con latte di capra e latte di soia.
Durante i primi anni di vita ero spesso influenzata e avevo spesso infiammazioni alle tonsille, ma non particolari problemi. In occasione di queste però riscontrarono la mia allergia a numerose classi di antibiotici, talora con sintomi anche gravi o gravissimi.
I problemi di allergia a pollini e polveri iniziò verso l'adolescenza, con riniti stagionali e talora con vere e proprie crisi di broncospasmo. Per parecchi anni ho seguito una terapia cronica con cortisonici, broncodilatatori e farmaci specifici. I sintomi sono migliorati, tanto che attualmente non seguo più alcuna terapia e utilizzo solo broncodilatatori all'occorrenza, ma molto saltuariamente.
Ogni tanto al contatto con alcuni prodotti di pulizia personale e domestica ho qualche rush cutaneo, che si risolve abbastanza rapidamente. In qualche occasione se inalo solventi (basta anche il banale struccante per unghie) ho broncospasmo accompagnato da edema congiuntivale (si formano sulle congiuntive vescicole anche di grandi dimensioni), e prurito cutaneo al contatto con le stesse sostanze.
Tutti questi sintomi però sono saltuari, attualmente la situazione va molto meglio rispetto al passato.
Riguardo al latte vaccino è da quando ho 16 anni che ho ripreso ad assumerlo senza mai aver avuto alcun problema.
Ricordo che alcuni anni fa fu fatto un test per valutare l'assetto dei linfociti T che risultarono assolutamente nella norma.
Attualmente ero seguita dal mio curante, però si pensava, vista la persistenza della febbre, di rivolgersi ad uno specialista. Sicuramente eseguirò i test che mi ha consigliato.
Approfitto ancora un secondo della sua disponibilità,
riguardo al referto della radiografia del torace. Una semplice curiosità che mi è venuta. La "pinzettatura" pleurica non si vede nella proiezione anteriore, ma si vede solo in quella laterale. Si trova subito sotto al cuore, sembra quasi il simbolo picche delle carte da gioco. Mi han detto che è un residuo di una pregressa infezione. E' da quando ero piccola che spesso ho dolori in corrispondenza di quel punto, per la precisione subito a sinistra dello sterno, che aumentano col respiro e con gli sforzi, e che spesso si estendono lateralmente verso il lato del torace. Mi son sempre stati catalogati come doloriu intercostali di crescita, ma continuo ad averli anche ora che la fase di crescita la ho già passata da un pezzo!Potrebbe essere questa "pinzettatura" che mi crea questi dolori?
cosa comporta avere una cosa del genere?
[#5]
Perfezionato in medicine non convenzionali
Le devo spiegare come avviene il ragionamento in omeopatia, che ha poi un riscontro con l’immunologia, che come può vedere dalle mie risposte, seguo molto.
Viene sempre considerata una prima infezione, dopo la quale, se non trattata opportunamente, si verificano altre patologie, più o meno gravi, intercorrenti, che continuano nella loro evoluzione, fino a che non si individua la causa primaria e si cura. Quindi infezione primaria, periodo di latenza, malattia conclamata; la prima infezione è molto caratteristica nella sua individuazione e può verificarsi nel momento stesso della nascita, durante il periodo di latenza il sistema immunitario produce sintomi vaghi e aspecifici, che se ben interpretati, e attuata una terapia adeguata, si evita la malattia conclamata, che quando si manifesta, ha le caratteristiche delle malattie autoimmuni, ed altre gravi come arteriosclerosi, demenza presenile e senile, ecc....
Lei è nata prematura e ha avuto immediatamente una infezione streptococcica, che ha causato poi tutte le patologie seguenti, compreso lo shock anafilattico. Naturalmente era pensabile che sarebbe stata allergica anche alle proteine del latte, quindi andava benissimo quello di soia, non quello di capra, troppo ricco in proteine del latte, per questo le manifestazione cutanee e intestinali.
Durante i primi anni, frequenti tonsilliti (streptococco, vede che ritorna lui), ma anche influenze (Epstein-Barr?), naturalmente era allergica a numerosi antibiotici (cosa speravano?).
L’infiammazione continua, la bilancia Th1/Th2 si è spostata verso i Th2, allergia quindi nell’adolescenza allergia ai pollini, riniti, broncospasmo. La terapia cortisonica ha risolto il problema in superficie, ma la malattia mano, mano, si è approfondita, senza dare sintomi eclatanti, ma se ripensa, qualche sintomo vago e aspecifico incomprensibile, era presente. (con un colloquio personale, vengono fuori), infatti allergie da contatto, rush cutaneo, . “In qualche occasione se inalo solventi (basta anche il banale struccante per unghie) ho broncospasmo accompagnato da edema congiuntivale (si formano sulle congiuntive vescicole anche di grandi dimensioni), e prurito cutaneo al contatto con le stesse sostanze.”. Il latte vaccino lo sopporta, ma provoca minimi danni nelle cellule intestinali, impercettibili alla persona, ma mantengono il processo infiammatorio.
La tipizzazione dei linfociti, se ben analizzata, in caso di patologie come la sua, non è mai “normale”, va attentamente studiata, non guardata solamente in base ai valori normali.
Purtroppo gli specialisti non ragionano in questi termini e non hanno in studio esami strumentale di medicina quantica e biologica, che gli indichi dove dirigere il ragionamento diagnostico e terapeutico.
Come vede, seguendo questo ragionamento, è facile interpretare i sintomo vaghi e aspecifici, fare una prevenzione soprattutto nei bambini, ed evitarli guai futuri, senza aggredire ogni volta i sintomi intercorrenti.
La “Pinzettatura”, è espressione di una infezione “primaria” tubercolare, che va sempre considerato.
La sintomatologia va sempre analizzata attentamente e con il tempo necessario da dedicare alla persona che presenta sintomi, ma ormai nessuno ha più tempo per niente, nemmeno per fare le torte, altrimenti non userebbero Cammeo.
Ma il cammeo va bene per le torte, non per le persone
Saluti
Abbiamo scritto un libro.
Viene sempre considerata una prima infezione, dopo la quale, se non trattata opportunamente, si verificano altre patologie, più o meno gravi, intercorrenti, che continuano nella loro evoluzione, fino a che non si individua la causa primaria e si cura. Quindi infezione primaria, periodo di latenza, malattia conclamata; la prima infezione è molto caratteristica nella sua individuazione e può verificarsi nel momento stesso della nascita, durante il periodo di latenza il sistema immunitario produce sintomi vaghi e aspecifici, che se ben interpretati, e attuata una terapia adeguata, si evita la malattia conclamata, che quando si manifesta, ha le caratteristiche delle malattie autoimmuni, ed altre gravi come arteriosclerosi, demenza presenile e senile, ecc....
Lei è nata prematura e ha avuto immediatamente una infezione streptococcica, che ha causato poi tutte le patologie seguenti, compreso lo shock anafilattico. Naturalmente era pensabile che sarebbe stata allergica anche alle proteine del latte, quindi andava benissimo quello di soia, non quello di capra, troppo ricco in proteine del latte, per questo le manifestazione cutanee e intestinali.
Durante i primi anni, frequenti tonsilliti (streptococco, vede che ritorna lui), ma anche influenze (Epstein-Barr?), naturalmente era allergica a numerosi antibiotici (cosa speravano?).
L’infiammazione continua, la bilancia Th1/Th2 si è spostata verso i Th2, allergia quindi nell’adolescenza allergia ai pollini, riniti, broncospasmo. La terapia cortisonica ha risolto il problema in superficie, ma la malattia mano, mano, si è approfondita, senza dare sintomi eclatanti, ma se ripensa, qualche sintomo vago e aspecifico incomprensibile, era presente. (con un colloquio personale, vengono fuori), infatti allergie da contatto, rush cutaneo, . “In qualche occasione se inalo solventi (basta anche il banale struccante per unghie) ho broncospasmo accompagnato da edema congiuntivale (si formano sulle congiuntive vescicole anche di grandi dimensioni), e prurito cutaneo al contatto con le stesse sostanze.”. Il latte vaccino lo sopporta, ma provoca minimi danni nelle cellule intestinali, impercettibili alla persona, ma mantengono il processo infiammatorio.
La tipizzazione dei linfociti, se ben analizzata, in caso di patologie come la sua, non è mai “normale”, va attentamente studiata, non guardata solamente in base ai valori normali.
Purtroppo gli specialisti non ragionano in questi termini e non hanno in studio esami strumentale di medicina quantica e biologica, che gli indichi dove dirigere il ragionamento diagnostico e terapeutico.
Come vede, seguendo questo ragionamento, è facile interpretare i sintomo vaghi e aspecifici, fare una prevenzione soprattutto nei bambini, ed evitarli guai futuri, senza aggredire ogni volta i sintomi intercorrenti.
La “Pinzettatura”, è espressione di una infezione “primaria” tubercolare, che va sempre considerato.
La sintomatologia va sempre analizzata attentamente e con il tempo necessario da dedicare alla persona che presenta sintomi, ma ormai nessuno ha più tempo per niente, nemmeno per fare le torte, altrimenti non userebbero Cammeo.
Ma il cammeo va bene per le torte, non per le persone
Saluti
Abbiamo scritto un libro.
[#6]
Utente
Ritorno con nuovi aggiornamenti:
I test per l'EBV e il CMV sono negativi sia per le IGG che IGM, inoltre è stata anche fatta la pcr che risulta negativa.
I test per l'autoimmunità sono tutti negativi.Sono ancora in attesa dei test per il morbo celiaco.
Sono arrivate le prime emocolture negative. Ho fatto qualche giorno di ricovero per eseguire altre emocolture seriate. Sono in attesa di ripetere l'ecografia addominale e farò anche un'ecocardiografia.
Attualmente mi sta seguendo uno specialista, che pensa si tratti di qualche batterio che sta circolando nel sangue, e spera di trovarlo con le emocolture.
Riguardo alla mia storia clinica la prima e unica infezione streptococcica la ho avuta a 12 anni di età, prima il titolo era sempre negativo. Da neonata gli antibiotici mi erano stati somministrati per la profilassi di una infezione grave che aveva un altro bambino ricoverato nella terapia intensiva neonatale dove ero anche io.
Per la pinzettatura escluderei da sola la tubercolsi. A 18 anni avevo un test mantoux negativo e pertanto sono stata vaccinata in occasione di un viaggio di volontariato sociale che ho fatto in paesi a rischio TBC.Attualmente il test è debolmente positivo ma è dovuto al vaccino.Lo specialista suppone che la pinzettatura sia residua da una pleurite/polmonite, anche se sinceramente non ho mai avuto sintomi tali da far pensare a un problema di questo tipo (al massimo qualche influenza un po' più bruttina).
Per ora sono quindi in attesa dei risultati degli altri esami che ho fatto, e continuo ad avere la febbre.
I test per l'EBV e il CMV sono negativi sia per le IGG che IGM, inoltre è stata anche fatta la pcr che risulta negativa.
I test per l'autoimmunità sono tutti negativi.Sono ancora in attesa dei test per il morbo celiaco.
Sono arrivate le prime emocolture negative. Ho fatto qualche giorno di ricovero per eseguire altre emocolture seriate. Sono in attesa di ripetere l'ecografia addominale e farò anche un'ecocardiografia.
Attualmente mi sta seguendo uno specialista, che pensa si tratti di qualche batterio che sta circolando nel sangue, e spera di trovarlo con le emocolture.
Riguardo alla mia storia clinica la prima e unica infezione streptococcica la ho avuta a 12 anni di età, prima il titolo era sempre negativo. Da neonata gli antibiotici mi erano stati somministrati per la profilassi di una infezione grave che aveva un altro bambino ricoverato nella terapia intensiva neonatale dove ero anche io.
Per la pinzettatura escluderei da sola la tubercolsi. A 18 anni avevo un test mantoux negativo e pertanto sono stata vaccinata in occasione di un viaggio di volontariato sociale che ho fatto in paesi a rischio TBC.Attualmente il test è debolmente positivo ma è dovuto al vaccino.Lo specialista suppone che la pinzettatura sia residua da una pleurite/polmonite, anche se sinceramente non ho mai avuto sintomi tali da far pensare a un problema di questo tipo (al massimo qualche influenza un po' più bruttina).
Per ora sono quindi in attesa dei risultati degli altri esami che ho fatto, e continuo ad avere la febbre.
[#7]
Perfezionato in medicine non convenzionali
Mi mandi gli esami eseguiti scannerizzati, la mantoux negativa non è attendibile, per precedente infezione da mycobatterio tubercolosis, l'infezione, può sempre essersi verificata. La vaccinazione può portare ugualmente problemi. Se non eseguo gli esami strumentali, così a distanza, non posso ricostruire la evoluzione della patologia. Il batterio che circola nel sangue va individuato, la via più veloce sono gli esami di medicina quantica.
Saluti alberto3691@alic.it
Saluti alberto3691@alic.it
[#8]
Utente
Purtroppo non possiedo uno scanner. Cercherò di copiare tutti gli esami eseguiti in mio
possesso.
- Ecocardiografia: Non immagini suggestive per vegetazioni endocarditiche ed ascessi para-
anulari a carico dei quattro apparati valvolari; ventricolo sinistro non dilatato nè
ipertrofico, con cinesi regionale e funzione sistolica globale nella norma, FE 60%; non
dilatate le camere destre. Se permane il sospetto clinico utile eseguire esame
transesofageo.
- Rx. torace: Non lesioni p-p in atto, FCV nn; pinzettatura pleurica sovradiaframmatica
nella l-l
- eco addome negativa per raccolte o ascessi, organi addominali non aumentati di volume e
senza lesioni.
- EO:buone condizioni generali, cute e mucose ben irrorate, stazioni linfonodali
superficiali non palpabili, EO torace negativo; EO cardiaco negativo; PA 105/55.Orofaringe
roseo; addome trattabile, non dolente nè dolorabile, fegato e milza all'ilo costale.
Cicatrici chirurgiche addominali da pregressa videolaparoscopia, di aspetto normale.
- ANA neg
- APCA (anticelluleparietali) neg
- ASMA (antimuscolo liscio) neg
- AMA (antimitocondrio) neg
- Anticorpi anti LKM neg
- tampone uretrale negativo per Chlamydia trachomatis e micoplasmi urogenitali
- CMV ricerca diretta metodo IFA neg; CMV PCR neg; CMV IgG e IgM su sangue neg
- EBV PCR su sangue neg; EBV IgG e IgM su sangue neg (ebna e vca)
- toxoplasma IgG e IgM neg
- HSV 1 e 2 IgG e IgM neg
- mycoplasma pneumoniae IgG e IgM neg
- chlamydia pneumoniae IgG e IgM neg
- fissazione del complemento: Coxsackie A1, A2, A4, A7, A9, A10, A21 < 1:8
- fissazione del complemento: CoxsackieB1, B2, B3, B4, B5, B6 < 1:8
- fissazione del complemento: Echovirus 2,3,4,6,7,14,16,18,30,31 < 1:8
- 12 emocolture eseguite durante brivido e febbre negative
- liquido peritoneale: nessuno sviluppo batterico
- TASFL neg
- TASL 75 (0-200)
- Vidal A,B,C,O,H neg
- PCR < 3 (0-5)
- parassiti su feci (2 campioni) neg
- brucella neg
- tampone faringe (2 campioni): normale flora commensale
- tampone rettale per salmonelle/shygelle neg
- urinocoltura (3 campioni) neg
- sangue occulto su feci (3 campioni) neg
- HBsAg neg; HBSAB 316; HBcAb neg (sono vaccinata)
- anti HAV neg; HAV Ab-IgM neg
- HCV neg
- HIV neg
- TPHA siero neg
- Ag legionella neg
- clostridium difficle neg
degli altri esami segnalo solo quelli fuori range, se avesse necessità di altri esami me li
chieda che copio i risultati:
- elettroforesi: beta 8,2% (9,5-14,5)
- uricemia 2,5 (3,4-7)
- GGT 7 (11-50)
- IgE totali 248 (<25 atopia non probabile; 25-100 atopia poco probabile; >100 atopia molto
probabile)
Spero di essere stata utile.
Grazie.
possesso.
- Ecocardiografia: Non immagini suggestive per vegetazioni endocarditiche ed ascessi para-
anulari a carico dei quattro apparati valvolari; ventricolo sinistro non dilatato nè
ipertrofico, con cinesi regionale e funzione sistolica globale nella norma, FE 60%; non
dilatate le camere destre. Se permane il sospetto clinico utile eseguire esame
transesofageo.
- Rx. torace: Non lesioni p-p in atto, FCV nn; pinzettatura pleurica sovradiaframmatica
nella l-l
- eco addome negativa per raccolte o ascessi, organi addominali non aumentati di volume e
senza lesioni.
- EO:buone condizioni generali, cute e mucose ben irrorate, stazioni linfonodali
superficiali non palpabili, EO torace negativo; EO cardiaco negativo; PA 105/55.Orofaringe
roseo; addome trattabile, non dolente nè dolorabile, fegato e milza all'ilo costale.
Cicatrici chirurgiche addominali da pregressa videolaparoscopia, di aspetto normale.
- ANA neg
- APCA (anticelluleparietali) neg
- ASMA (antimuscolo liscio) neg
- AMA (antimitocondrio) neg
- Anticorpi anti LKM neg
- tampone uretrale negativo per Chlamydia trachomatis e micoplasmi urogenitali
- CMV ricerca diretta metodo IFA neg; CMV PCR neg; CMV IgG e IgM su sangue neg
- EBV PCR su sangue neg; EBV IgG e IgM su sangue neg (ebna e vca)
- toxoplasma IgG e IgM neg
- HSV 1 e 2 IgG e IgM neg
- mycoplasma pneumoniae IgG e IgM neg
- chlamydia pneumoniae IgG e IgM neg
- fissazione del complemento: Coxsackie A1, A2, A4, A7, A9, A10, A21 < 1:8
- fissazione del complemento: CoxsackieB1, B2, B3, B4, B5, B6 < 1:8
- fissazione del complemento: Echovirus 2,3,4,6,7,14,16,18,30,31 < 1:8
- 12 emocolture eseguite durante brivido e febbre negative
- liquido peritoneale: nessuno sviluppo batterico
- TASFL neg
- TASL 75 (0-200)
- Vidal A,B,C,O,H neg
- PCR < 3 (0-5)
- parassiti su feci (2 campioni) neg
- brucella neg
- tampone faringe (2 campioni): normale flora commensale
- tampone rettale per salmonelle/shygelle neg
- urinocoltura (3 campioni) neg
- sangue occulto su feci (3 campioni) neg
- HBsAg neg; HBSAB 316; HBcAb neg (sono vaccinata)
- anti HAV neg; HAV Ab-IgM neg
- HCV neg
- HIV neg
- TPHA siero neg
- Ag legionella neg
- clostridium difficle neg
degli altri esami segnalo solo quelli fuori range, se avesse necessità di altri esami me li
chieda che copio i risultati:
- elettroforesi: beta 8,2% (9,5-14,5)
- uricemia 2,5 (3,4-7)
- GGT 7 (11-50)
- IgE totali 248 (<25 atopia non probabile; 25-100 atopia poco probabile; >100 atopia molto
probabile)
Spero di essere stata utile.
Grazie.
[#10]
Perfezionato in medicine non convenzionali
- elettroforesi: beta 8,2% (9,5-14,5)
- - IgE totali 248
- - HBsAg neg; HBSAB 316; HBcAb neg (sono vaccinata)
- Mi sono perso l’emocromo.
- Questi esami sono solamente quelli alterati, ma indicano una alterazione del sistema immunitario, le IgE alte, ma aveva già da tempo allergie; se è vaccinata per epatite B, anche lo stesso virus vaccinico potrebbe causare problemi, non è detto che se una persona è vaccinata, non posso avere problemi con lo stesso virus selvaggio o vaccinico. Le beta sono basse, indicano una alterazione del sistema immunitario, come dicevo, a questo punto servirebbero gli esami dell’HLA che le ho chiesto.
- Tipizzazione HLA classe I e II. Con espressione genica e corrispondenze sierologiche.
Tipizzazione linfocitaria e sottopopolazioni:
CD3, CD4, CD5, CD8, CD19, CD20, CD16/56, CD23, CD25,
- Hanno una importanza diagnostica molto importante.
- Quello che non capisco, a questo punto, dopo tutti gli esami eseguiti, il motivo per cui il suo dottore si rifiuta di eseguire questi esami. Corre un bel rischio da un punto di vista medico legale. La elettroforesi con le beta basse possono indicare anche problematiche molto importanti che si possono sviluppare in futuro. Rifiutare di far eseguire esami che in letteratura internazionale, sono considerati fondamentali per indirizzare la diagnosi di patologie importanti, potrebbe essere rischioso, oltre non voglio commentare un simile rifiuto. Per evitare tutte queste polemiche, e per evitare di girare come una trottola, in studio ho esami strumentali, che mi permettono di indirizzare il ragionamento diagnostico senza dover eseguire 100 ed oltre, esami. Restringendo i tempi, ed anche la spesa, non solo in ticket, ma anche di spesa pubblica. Secondo la mia esperienza, la negatività non esclude assolutamente la presenza. Anche perchè l’organismo può non aver prodotto anticorpi, o la PCR non essere attendibile. Spesso ho analizzato casi analoghi di negatività, mentre successivamente si è dimostrata la presenza. Basterebbe uno streptococco infilato da qualsiasi parte, per poter combinare un pasticcio come il suo.
saluti
- - IgE totali 248
- - HBsAg neg; HBSAB 316; HBcAb neg (sono vaccinata)
- Mi sono perso l’emocromo.
- Questi esami sono solamente quelli alterati, ma indicano una alterazione del sistema immunitario, le IgE alte, ma aveva già da tempo allergie; se è vaccinata per epatite B, anche lo stesso virus vaccinico potrebbe causare problemi, non è detto che se una persona è vaccinata, non posso avere problemi con lo stesso virus selvaggio o vaccinico. Le beta sono basse, indicano una alterazione del sistema immunitario, come dicevo, a questo punto servirebbero gli esami dell’HLA che le ho chiesto.
- Tipizzazione HLA classe I e II. Con espressione genica e corrispondenze sierologiche.
Tipizzazione linfocitaria e sottopopolazioni:
CD3, CD4, CD5, CD8, CD19, CD20, CD16/56, CD23, CD25,
- Hanno una importanza diagnostica molto importante.
- Quello che non capisco, a questo punto, dopo tutti gli esami eseguiti, il motivo per cui il suo dottore si rifiuta di eseguire questi esami. Corre un bel rischio da un punto di vista medico legale. La elettroforesi con le beta basse possono indicare anche problematiche molto importanti che si possono sviluppare in futuro. Rifiutare di far eseguire esami che in letteratura internazionale, sono considerati fondamentali per indirizzare la diagnosi di patologie importanti, potrebbe essere rischioso, oltre non voglio commentare un simile rifiuto. Per evitare tutte queste polemiche, e per evitare di girare come una trottola, in studio ho esami strumentali, che mi permettono di indirizzare il ragionamento diagnostico senza dover eseguire 100 ed oltre, esami. Restringendo i tempi, ed anche la spesa, non solo in ticket, ma anche di spesa pubblica. Secondo la mia esperienza, la negatività non esclude assolutamente la presenza. Anche perchè l’organismo può non aver prodotto anticorpi, o la PCR non essere attendibile. Spesso ho analizzato casi analoghi di negatività, mentre successivamente si è dimostrata la presenza. Basterebbe uno streptococco infilato da qualsiasi parte, per poter combinare un pasticcio come il suo.
saluti
[#12]
Perfezionato in medicine non convenzionali
La presenza delle cellule linfomatose, era il dubbio che avevo, per questo insistevo a chiedere la tipizzazione linfocitaria e sottopopolazioni, infatti sono importanti i comportamenti di tutti i linfociti.
Molto probabilmente il pasticcio lo ha combinato il virus di Epstein-Barr, come ben descritto in letteratura internazionale.
Sarebbe opportuna anche una valutazione integrata con la medicina quantistica ed omeopatica.
saluti .
Molto probabilmente il pasticcio lo ha combinato il virus di Epstein-Barr, come ben descritto in letteratura internazionale.
Sarebbe opportuna anche una valutazione integrata con la medicina quantistica ed omeopatica.
saluti .
[#13]
Utente
Dal momento della diagnosi la mia vita è cambiata radicalmente. Prima non sapevo cosa avevo, ora non vorrei saperlo.
Per valutare l'estensione del linfoma mi hanno fatto anche una PET e sono risultati interessati i linfonodi laterocervicali bilateralmente, i linfonodi paraaortici destri, i linfonodi inguinali destri e i linfonodi del meso del colon destro. I linfonodi superficiali comunque non sono mai stati ingrossati, e forse questo ha un po' ritardato la diagnosi.
Hanno fatto pure una agoaspirato del midollo che risulta interessato.
Ripetuti i test per l'EBV ma risultano nuovamente negativi, sia le IgG, sia le IgM che la PCR.
Ho iniziato i cicli di chemioterapia associati alla radioterapia, e finalmente la febbricola è scomparsa.
Ringrazio per i consigli.
Per valutare l'estensione del linfoma mi hanno fatto anche una PET e sono risultati interessati i linfonodi laterocervicali bilateralmente, i linfonodi paraaortici destri, i linfonodi inguinali destri e i linfonodi del meso del colon destro. I linfonodi superficiali comunque non sono mai stati ingrossati, e forse questo ha un po' ritardato la diagnosi.
Hanno fatto pure una agoaspirato del midollo che risulta interessato.
Ripetuti i test per l'EBV ma risultano nuovamente negativi, sia le IgG, sia le IgM che la PCR.
Ho iniziato i cicli di chemioterapia associati alla radioterapia, e finalmente la febbricola è scomparsa.
Ringrazio per i consigli.
[#14]
Perfezionato in medicine non convenzionali
La ringrazio per l'aggiornamento, penso che la diagnosi poteva essere fatta molto tempo prima, comunque, non mi tornano gli esami negativi per EBV, può inviarli, insieme agli altri eseguiti, con la scannerizzazione oppure al fax 0585242087, mi interessa come epserienza.
Qale tipo di linfoma è stato diagnosticato e quali linfociti sono interessati, CD20, CD25.......Come è la tipizzazione limfocitaria?.
Le consiglio una integrazione con la medicina biologica, eventualmente insieme all'utilizzo degli anticorpi monoclonali.
saluti
Qale tipo di linfoma è stato diagnosticato e quali linfociti sono interessati, CD20, CD25.......Come è la tipizzazione limfocitaria?.
Le consiglio una integrazione con la medicina biologica, eventualmente insieme all'utilizzo degli anticorpi monoclonali.
saluti
[#15]
Perfezionato in medicine non convenzionali
"A metà marzo ho fatto un'appendicectomia d'urgenza in videolaparoscopia per un'appendicite acuta. Durante l'intervento mi è stato anche asportato un corpo luteo emorragico e sono stati aspirati circa 100 ml di liquido peritoneale sieroematico." tutto questo perchè è successo? era importante la tipizzazione linfoitaria e HLA classe I e classeII.
[#16]
Utente
Scusi la mia "latitanza".
Allora, credo di aver chiarito coi miei curanti il discorso dell'EBV negativo. la mia forma non è un linfoma classico, ma una cosa particolare, mi è stato spiegato. Interessa i linfonodi, molto simile a un linfoma per sintomi e terapia, ma si chiama in modo diverso ed è correlato ad un altro agente infettivo, l'HHV8. Si tratta della malattia di Castelmann, me lo avevano definito linfoma subito prima di fare le immunofluorescenze sul linfonodo, perchè le caratteristiche sono comuni.
L'EBV è confermato negativo sia per IgG, che IgM e PCR. L'HHV8 è positivo per le IgG ma non è stata trovata traccia di riattivazione recente. Verosimilmente, mi han detto, l'appendicite acuta con tutti gli altri problemi connessi mi ha reso temporaneamente immunodepressa e quindi questo virus (che pare annidarsi in giro) potrebbe aver avuto strada libera.
Grazie ancora.
Scusi, ma ero stata poco chiara perchè non sapevo ancora la diagnosi sicura.
A questo proposito chiederei se per caso ci fosse qualcuno che mi saprebbe spiegare qualcosa su questa malattia.
Allora, credo di aver chiarito coi miei curanti il discorso dell'EBV negativo. la mia forma non è un linfoma classico, ma una cosa particolare, mi è stato spiegato. Interessa i linfonodi, molto simile a un linfoma per sintomi e terapia, ma si chiama in modo diverso ed è correlato ad un altro agente infettivo, l'HHV8. Si tratta della malattia di Castelmann, me lo avevano definito linfoma subito prima di fare le immunofluorescenze sul linfonodo, perchè le caratteristiche sono comuni.
L'EBV è confermato negativo sia per IgG, che IgM e PCR. L'HHV8 è positivo per le IgG ma non è stata trovata traccia di riattivazione recente. Verosimilmente, mi han detto, l'appendicite acuta con tutti gli altri problemi connessi mi ha reso temporaneamente immunodepressa e quindi questo virus (che pare annidarsi in giro) potrebbe aver avuto strada libera.
Grazie ancora.
Scusi, ma ero stata poco chiara perchè non sapevo ancora la diagnosi sicura.
A questo proposito chiederei se per caso ci fosse qualcuno che mi saprebbe spiegare qualcosa su questa malattia.
[#17]
Utente
credo che però sia più una risposta da oncologo o ematologo, più che medicina interna. Però mi sembra che Lei abbia conoscenze un po' in tutti i campi, quindi non disdegno neppure la Sua risposta, al massimo passa il mio quesito (se possibile) a qualche collega del campo.
Grazie ancora.
Grazie ancora.
[#18]
Perfezionato in medicine non convenzionali
La ringrazio dell’aggiornamento, sono contento che la diagnosi, sia favorevole.
Come le dicevo, l’integrazione fra la medicina convenzionale, immunologia, ormesi, con la medicina biologica, mi offrono la possibilità di poter effettuare, in tempo reale, una indagine conoscitiva sui virus che sono interessati. Ma la parte più importante la riveste anche l’esame della tipizzazione linfocitaria e HLA, classe I e II, che lei non ha ancora eseguito, questo mi sembra molto strano. Ha eseguito moltissimi esami, la maggior parte, completamente inutili, poi si rifiutano di eseguire quelli che vanno ad indagare i linfociti e la predisposizione genica che avrebbero potuto, all’inizio, indirizzare una diagnosi. Questo per me è completamente assurdo, eseguire una marea di esami, poi quelli necessari, niente.
Mi dispiace moltissimo, ma le indagine vanno eseguite in maniera accurata. Per questo motivo, ho strutturato la mia metodica, che in tempo reale, mi permette di giungere ad un ragionamento diagnostico e terapeutico, individuare gli agenti patogeni interessati nella patologia. Purtroppo, ho l’impressione che lei ha perso molto tempo prezioso.
Il virus HHV8 e HHV4 (Epstein-Barr), hanno una somiglianza, hanno tropismo per le cellule epiteliali e B-Cellule; ambedue creano immunosoppressione. Quindi sono molto simili.
Si possono verificare interazione fra i due.
HHV8 e Epstein-Barr sono associati a malattie associate a un gran numero di tumori, inclusi i tumori dell’arco del Waldeyer. Ma sussistono anche correlazioni con HHV6, associati con il morbo di Hodgkin.
E’ comunemente accettato che la genesi dei linfomi è un processo di trasformazione che avviene attraverso molte fasi; un gran numero di cambiamenti genetici, fattori infettivi, contribuiscono allo sviluppo e alla progressione maligna dei disordini delle cellule B linfoproliferative, come è ben documentato.
La translocazione cromosomica reciproca coinvolgendo i loci delle immunoglobuline sono una caratteristica di molti linfomi delle cellule B mature, e conducono ad una disregolata espressione del proto-oncogene (c-myc) importante per la proliferazione dei geni coinvolti nella progressione del ciclo cellulare (cyclin D1), nel blocco di differenziazione (bcl-6, PAX5) e la sopravvivenza cellulare (bcl-2, NF-kappaB). In aggiunta, la alterazione genetica che inattiva il gene soppressore tumorale (p53, p16) è spesso presente nei tessuti del linfoma. Molti di questi geni sono normalmente regolati dai segnali provenienti dai recettori degli antigeni delle cellule B. L’alta prevalenza delle infezioni batteriche virali nei pazienti con linfoma, sostiene l’ipotesi che gli agenti infettivi giocano un ruolo contributivo nello sviluppo e nella evoluzione dei disordini proliferativi dei linfomi attraverso o direttamente inducendo una iperattivazione policlonale delle cellule B (EBV e HCV), o procurando una stimolazione antigenica cronica (EBV, HCV, HBV, H.pylori), o attraverso un mimetismo del segnale dei recettori degli antigeni (EBV, HCV, HHV8). I segnali stimolatori dalle cellule T reattive, citochine locali e fattori di crescita possono contribuire alla progressione e alla trasformazione.
Ambedue i virus possono coesistere, l’uno può mascherare la presenza dell’altro. Inoltre la CR ha una sensibilità che va da un minimo a un massimo. Virus al di sotto, non vengono evidenziati. Per questo, utilizzo la medicina biologica per individuare la presenza dei virus. Purtroppo, anche la PCR, non è precisa, nell’evidenziare la presenza dei virus.
Questo ha una grande importanza terapeutica, poiché in ogni caso, gli agenti patogeni, vanno sempre portati via. Questa è la grande possibilità che mi offre la metodica della medicina biologica.
In ogni caso, gradirei sempre avere gli esami da le eseguiti, li invii scannerizzati o al numero di fax 0585242087
Saluti
Come le dicevo, l’integrazione fra la medicina convenzionale, immunologia, ormesi, con la medicina biologica, mi offrono la possibilità di poter effettuare, in tempo reale, una indagine conoscitiva sui virus che sono interessati. Ma la parte più importante la riveste anche l’esame della tipizzazione linfocitaria e HLA, classe I e II, che lei non ha ancora eseguito, questo mi sembra molto strano. Ha eseguito moltissimi esami, la maggior parte, completamente inutili, poi si rifiutano di eseguire quelli che vanno ad indagare i linfociti e la predisposizione genica che avrebbero potuto, all’inizio, indirizzare una diagnosi. Questo per me è completamente assurdo, eseguire una marea di esami, poi quelli necessari, niente.
Mi dispiace moltissimo, ma le indagine vanno eseguite in maniera accurata. Per questo motivo, ho strutturato la mia metodica, che in tempo reale, mi permette di giungere ad un ragionamento diagnostico e terapeutico, individuare gli agenti patogeni interessati nella patologia. Purtroppo, ho l’impressione che lei ha perso molto tempo prezioso.
Il virus HHV8 e HHV4 (Epstein-Barr), hanno una somiglianza, hanno tropismo per le cellule epiteliali e B-Cellule; ambedue creano immunosoppressione. Quindi sono molto simili.
Si possono verificare interazione fra i due.
HHV8 e Epstein-Barr sono associati a malattie associate a un gran numero di tumori, inclusi i tumori dell’arco del Waldeyer. Ma sussistono anche correlazioni con HHV6, associati con il morbo di Hodgkin.
E’ comunemente accettato che la genesi dei linfomi è un processo di trasformazione che avviene attraverso molte fasi; un gran numero di cambiamenti genetici, fattori infettivi, contribuiscono allo sviluppo e alla progressione maligna dei disordini delle cellule B linfoproliferative, come è ben documentato.
La translocazione cromosomica reciproca coinvolgendo i loci delle immunoglobuline sono una caratteristica di molti linfomi delle cellule B mature, e conducono ad una disregolata espressione del proto-oncogene (c-myc) importante per la proliferazione dei geni coinvolti nella progressione del ciclo cellulare (cyclin D1), nel blocco di differenziazione (bcl-6, PAX5) e la sopravvivenza cellulare (bcl-2, NF-kappaB). In aggiunta, la alterazione genetica che inattiva il gene soppressore tumorale (p53, p16) è spesso presente nei tessuti del linfoma. Molti di questi geni sono normalmente regolati dai segnali provenienti dai recettori degli antigeni delle cellule B. L’alta prevalenza delle infezioni batteriche virali nei pazienti con linfoma, sostiene l’ipotesi che gli agenti infettivi giocano un ruolo contributivo nello sviluppo e nella evoluzione dei disordini proliferativi dei linfomi attraverso o direttamente inducendo una iperattivazione policlonale delle cellule B (EBV e HCV), o procurando una stimolazione antigenica cronica (EBV, HCV, HBV, H.pylori), o attraverso un mimetismo del segnale dei recettori degli antigeni (EBV, HCV, HHV8). I segnali stimolatori dalle cellule T reattive, citochine locali e fattori di crescita possono contribuire alla progressione e alla trasformazione.
Ambedue i virus possono coesistere, l’uno può mascherare la presenza dell’altro. Inoltre la CR ha una sensibilità che va da un minimo a un massimo. Virus al di sotto, non vengono evidenziati. Per questo, utilizzo la medicina biologica per individuare la presenza dei virus. Purtroppo, anche la PCR, non è precisa, nell’evidenziare la presenza dei virus.
Questo ha una grande importanza terapeutica, poiché in ogni caso, gli agenti patogeni, vanno sempre portati via. Questa è la grande possibilità che mi offre la metodica della medicina biologica.
In ogni caso, gradirei sempre avere gli esami da le eseguiti, li invii scannerizzati o al numero di fax 0585242087
Saluti
[#19]
Utente
Tanto favorevole la diagnosi non lo è. Si tratta comunque di una forma pseudotumorale, che viene trattata con terapia con cortisone associata a chemioterapia, e al termine dovrò fare anche della radioterapia. Mi è stato detto che, specialmente in soggetti immunodepressi, la mortalità è elevata, maggiore che nei linfomi. Inoltre ho pure una probabilità elevata di sviluppare sarcomi o linfomi estremamente resistenti alle terapie. Era per questo motivo che chiedevo qualche informazione in più su questa malattia.
Rigiardo agli esami da lei citati, attualmente ne hanno fatti altri, ma sono nella mia cartella clinica del day hospital, pertanto non ne ho copia.
Riguardo all'HHV8 aumenta i livelli di produzione dell'interleuchina 6, causa dei sintomi infiammatori. Questa è l'unica informazione in più che son riuscita a trovare oltre a quello che mi è stato detto dai miei curanti. Ma non sono riusciti a chiarirmi completamente il quadro e la prognosi, cosa che attualmente è il mio dubbio principale. Ho 30 anni e vorrei sapere che possibilità ho di guarire e soprattutto di non avere recidive o altri tumori. Grazie.
Rigiardo agli esami da lei citati, attualmente ne hanno fatti altri, ma sono nella mia cartella clinica del day hospital, pertanto non ne ho copia.
Riguardo all'HHV8 aumenta i livelli di produzione dell'interleuchina 6, causa dei sintomi infiammatori. Questa è l'unica informazione in più che son riuscita a trovare oltre a quello che mi è stato detto dai miei curanti. Ma non sono riusciti a chiarirmi completamente il quadro e la prognosi, cosa che attualmente è il mio dubbio principale. Ho 30 anni e vorrei sapere che possibilità ho di guarire e soprattutto di non avere recidive o altri tumori. Grazie.
[#20]
Perfezionato in medicine non convenzionali
Le possibilità di guarigione sono legate alla eliminazione del o dei virus che hanno innescato la malattia, come le ho spiegato precedentemente. Il virus HHV8 e l’EBV sono sempre presenti nel suo organismo e vanno eliminati, continuano a stimolare le cellule linfatiche nel loro errore, non solo alla produzione di Interleuchina 6.
Quindi i virus fanno aumentare, non aumentano la produzione dei livelli delle interleuchine, innescano tutti i processi infiammatori; il virus stesso innesca l’errore attraverso i vari meccanismi che le ho spiegato. Comunque in tutti e due i casi, va sempre portato via.
Bisogna conoscere bene l’assetto linfocitario, per utilizzare gli anticorpi monoclonali, per intervenire su vari fronti.
Il quadro completo su come il virus arriva a “disturbare” le cellule linfatiche è nello scritto precedente; la prognosi dipende dal tempo impiegato a eliminare il virus, all’intervento sui meccanismi dell’errore.
Saluti
Quindi i virus fanno aumentare, non aumentano la produzione dei livelli delle interleuchine, innescano tutti i processi infiammatori; il virus stesso innesca l’errore attraverso i vari meccanismi che le ho spiegato. Comunque in tutti e due i casi, va sempre portato via.
Bisogna conoscere bene l’assetto linfocitario, per utilizzare gli anticorpi monoclonali, per intervenire su vari fronti.
Il quadro completo su come il virus arriva a “disturbare” le cellule linfatiche è nello scritto precedente; la prognosi dipende dal tempo impiegato a eliminare il virus, all’intervento sui meccanismi dell’errore.
Saluti
[#21]
Utente
Ritorno dopo tanto tempo. Ho concluso le terapie per il linfoma, attualmente sono in remissione. Nel frattempo però mi sono fatta un'infezione da toxoplasma sintomatica (che all'epoca di questa discussione era IgG e IgM negativo) con interessamento cerbrale ed oculare. Attualmente sono IgG positiva e IgM negativa (da marzo 2007). A giugno 2007 ricomparsa di astenia e linfoadenopatia, diagnosi di infezione da HHV6 (IgM positivo). Una settimana dopo ricovero per mielite di tipo parainfettivo. Anticorpi su sangue per HHV6 IgM positivi e IgG in iniziale positivizzazione e anticorpi per CMV (sempre negativo all'epoca di questa discussione) IgM fortemente positivi e IgG debolmente positivi. Su liquor PCR per HHV6 e CMV positive.
Ho fatto terapia con steroidi ad alte dosi, immunoglobulina ev e plasmaferesi. I deficit motiri sono migliorati ma non risolti, i deficit sensitivi solo lievemente risolti e ho vescica neurologica e semra anche interessamento intestinale.
Mi han ricontrollato anche gli esami tiroidei, che a settembre dello scorso anno denotavano un lieve innalzamento del TSH (era circa 6 con valori massimi 4,5) e ormini nella norma, non ridotti. Anticorpi negativi. (mi dispiace ma non ho il referto perché fa parte della cartella di day hospital di neurologia di cui non mi danno copia), han tentato la terapia con eutirox 25 anche in totale assenza di sintomi di ipotiroidismo, con gravi effetti collaterali: dolori fortissimi agli arti inferiori, insonnia durata una settimana e tachicardia con FC 140 fissa e ipotensione conseguente, pertanto ho interrotto il trattamento. Ora ho ricontrollato la tiroide, pur in assenza di sintomi da ipotiroidismo, ed è risultato TSH 7,72 (0,27-4,2), t3 2,94 (1,8-4,6), t4 1,14 (0,93-1,7), anticorpi antirecettore TSH 0,08 (0 -0,4), Ac antitireoperossidasi 6,6 (0 - 34), ac antitireoglobulina < 10 (valore inferiore alla sensibilità del test - negativo).
Ho ripetuto anche i dosaggi per HHV6 e CMV per lieve aumento delle parestesie, con ripositivizzazione IgM per entrambi ma PCR e ricerca di DNA virale su sangue negativa.
IgG totali ridotte, lieve deficit combinato di IgG1 e IgG3. Analisi delle citochine intracitoplasmatiche:grave deficit di produzione di IFN gamma , TNF alfa , IL2 e IL4
Ora le domande:
è possibile che tutti questi virus stiano danneggiando la mia tiroide visto che è stata esclusa qualsiasi forma di tiroidite e di forme autoimmuni tiroidee?
Esclusa la terapia con eutirox (anche perchè non ho sintomi da ipotiroidismo, e ho riprovato ad assumerlo ma mi dà gli stessi effetti collaterali gravi) mi è stata consigliato almeno per adesso (con TSH sotto a 10 e sempre in assenza di sintomi) un approccio alternativo:
Pulsatilla compositum 1 fiala il lunedì, ubichinon una fiala il mercoledì e coenzyme una fiala il venerdì in almeno mezzo litro di acqua da bere durante la giornata. Associare Galium 20 gocce due volte al giorno. Questo per due mesi, poi iniziare TSH D6 a lungo termine 20 gocce due volte al giorno.
E' un valido approccio?potrebbe ridurmi il TSH ed eliminare i virus dal mio organismo?
potrei sperare anche in un lieve miglioramento neurologico?
grazie.
PS: ho deciso di intraprendere questa terapia per gli effetti dell'eutirox, ovviamente se dovessi aver sintomi o se dovesse peggiorare il valore di TSH affronterò gli effetti collaterali dell'eutirox.
Ho fatto terapia con steroidi ad alte dosi, immunoglobulina ev e plasmaferesi. I deficit motiri sono migliorati ma non risolti, i deficit sensitivi solo lievemente risolti e ho vescica neurologica e semra anche interessamento intestinale.
Mi han ricontrollato anche gli esami tiroidei, che a settembre dello scorso anno denotavano un lieve innalzamento del TSH (era circa 6 con valori massimi 4,5) e ormini nella norma, non ridotti. Anticorpi negativi. (mi dispiace ma non ho il referto perché fa parte della cartella di day hospital di neurologia di cui non mi danno copia), han tentato la terapia con eutirox 25 anche in totale assenza di sintomi di ipotiroidismo, con gravi effetti collaterali: dolori fortissimi agli arti inferiori, insonnia durata una settimana e tachicardia con FC 140 fissa e ipotensione conseguente, pertanto ho interrotto il trattamento. Ora ho ricontrollato la tiroide, pur in assenza di sintomi da ipotiroidismo, ed è risultato TSH 7,72 (0,27-4,2), t3 2,94 (1,8-4,6), t4 1,14 (0,93-1,7), anticorpi antirecettore TSH 0,08 (0 -0,4), Ac antitireoperossidasi 6,6 (0 - 34), ac antitireoglobulina < 10 (valore inferiore alla sensibilità del test - negativo).
Ho ripetuto anche i dosaggi per HHV6 e CMV per lieve aumento delle parestesie, con ripositivizzazione IgM per entrambi ma PCR e ricerca di DNA virale su sangue negativa.
IgG totali ridotte, lieve deficit combinato di IgG1 e IgG3. Analisi delle citochine intracitoplasmatiche:grave deficit di produzione di IFN gamma , TNF alfa , IL2 e IL4
Ora le domande:
è possibile che tutti questi virus stiano danneggiando la mia tiroide visto che è stata esclusa qualsiasi forma di tiroidite e di forme autoimmuni tiroidee?
Esclusa la terapia con eutirox (anche perchè non ho sintomi da ipotiroidismo, e ho riprovato ad assumerlo ma mi dà gli stessi effetti collaterali gravi) mi è stata consigliato almeno per adesso (con TSH sotto a 10 e sempre in assenza di sintomi) un approccio alternativo:
Pulsatilla compositum 1 fiala il lunedì, ubichinon una fiala il mercoledì e coenzyme una fiala il venerdì in almeno mezzo litro di acqua da bere durante la giornata. Associare Galium 20 gocce due volte al giorno. Questo per due mesi, poi iniziare TSH D6 a lungo termine 20 gocce due volte al giorno.
E' un valido approccio?potrebbe ridurmi il TSH ed eliminare i virus dal mio organismo?
potrei sperare anche in un lieve miglioramento neurologico?
grazie.
PS: ho deciso di intraprendere questa terapia per gli effetti dell'eutirox, ovviamente se dovessi aver sintomi o se dovesse peggiorare il valore di TSH affronterò gli effetti collaterali dell'eutirox.
[#22]
Perfezionato in medicine non convenzionali
Egregia, si dall’inizio, supponevo la presenza dei due virus, Cytomegalovirus ed Epstein Barr, che poi sono stati riscontrati, insieme all’HHV8 e HHV6, tutti questi, sono Herpes virus, ed hanno la possibilità, e caratteristica, come lei purtroppo ha potuto constatare, di provocare la patologia che lei ha presentato, ma pure di intaccare, ledere il sistema nervoso; possono innescare, tramite il mimetismo molecolare, alcune patologie autoimmuni, come le tiroiditi. Lei ha gli anticorpi negativi, antitireoglobulina e antiperossidasi, ma non ha eseguito quelli anirecettore del TSH, la cui presenza potrebbe spiegare l’aumento del TSH e dei sintomi “dolori fortissimi agli arti inferiori, insonnia durata una settimana e tachicardia con FC 140 fissa e ipotensione conseguente” assumendo Eutirox, quelli che lei chiama effetti collaterali; lei ha gli ormoni perfettamente nei limiti, l’assunzione di Eutirox in eccesso, potrebbe determinare quei sintomi, riferibili a ipertiroidismo; non riporta il risultato della ecografia tiroidea con ecocolordoppler necessaria per una valutazione completa. Inoltre il risultato degli anticorpi antitireoglobulina e antiperossidasi è del giorno in cui li ha eseguiti, ma come erano tempo indietro?.
Importante è aiutare il sistema immunitario ad eliminare quei virus responsabili, per poter condurre i sintomi alla loro lenta estinzione, impedire le eventuali ricadute.
I farmaci da lei indicati, agiscono nelle fasi della tavola della omotossicologia, stabilite da Reckeweg, il TSH D6, agisce sul TSH in eccesso; contemporaneamente a questo iter terapeutico, vanno aggiunti farmaci che agiscano sui virus, per poterli eliminare dall’organismo, quindi azione doppia, ripristino della attività regolare e fisiologica del sistema immunitario, dalle fasi cellulari, (impregnazione, degenerazione, neoplasia), a quelle umorali, (escrezione, reazione, deposito); questo facilita l’effetto terapeutico dei farmaci che agiscono sui virus.
La presenza dei virus, lo stato funzionale del sistema immunitario e nervoso, della ghiandola tiroidea, può essere accertata con l’Elettroagopuntura secondo Voll, utilizzando i punti specifici di agopuntura, del meridiano della milza e del vaso della degenerazione nervosa, in correlazione con altri meridiani e vasi, confrontando i farmaci omeopatici ed omotossicologici, gli estratti di organo. Il medico con questa metodica è parte attiva, può seguire il ragionamento clinico, confrontandolo immediatamente, in tempo reale, con la reazione del punto di agopuntura. Con questa metodica è possibile eseguire una analisi di primo livello, da cui il medico successivamente ha la possibilità di verificare ed eseguire esami specifici che possono condurre al controllo di quanto accertato con l’Elettroagopuntura secondo Voll.
Così, per la valutazione della ghiandola tiroidea,
l’integrazione con Eutirox, è possibile infatti, con la metodica attraverso la misurazione dei punti di agopuntura, significativi, individuare la Fase organica delle ghiandole endocrine, la cinetica e la dinamica delle sostanze ormonali. Infatti, prendendo in considerazione il Meridiano Endocrino coi punti correlati alle ghiandole, al sistema immunitario, nervoso, è possibile misurare e definire la Fase omotossicologia, lo stato della ghiandola, stabilire la terapia più consona, valutare anche una integrazione con euterox, in modo che non provochi quelli che lei chiama effetti collaterali, ma probabilmente derivano da un sovraddosaggio del farmaco.
Lei ha anche “grave deficit di produzione di IFN gamma , TNF alfa , IL2 e IL4”, in omotossicologia sono presenti le citochine omeopatizzate, che somministrate alle diluizioni omeopatiche adeguate, hanno la possibilità di stimolare la produzione endogena di queste proteine.
Importante è aiutare il sistema immunitario ad eliminare quei virus responsabili, per poter condurre i sintomi alla loro lenta estinzione, impedire le eventuali ricadute.
I farmaci da lei indicati, agiscono nelle fasi della tavola della omotossicologia, stabilite da Reckeweg, il TSH D6, agisce sul TSH in eccesso; contemporaneamente a questo iter terapeutico, vanno aggiunti farmaci che agiscano sui virus, per poterli eliminare dall’organismo, quindi azione doppia, ripristino della attività regolare e fisiologica del sistema immunitario, dalle fasi cellulari, (impregnazione, degenerazione, neoplasia), a quelle umorali, (escrezione, reazione, deposito); questo facilita l’effetto terapeutico dei farmaci che agiscono sui virus.
La presenza dei virus, lo stato funzionale del sistema immunitario e nervoso, della ghiandola tiroidea, può essere accertata con l’Elettroagopuntura secondo Voll, utilizzando i punti specifici di agopuntura, del meridiano della milza e del vaso della degenerazione nervosa, in correlazione con altri meridiani e vasi, confrontando i farmaci omeopatici ed omotossicologici, gli estratti di organo. Il medico con questa metodica è parte attiva, può seguire il ragionamento clinico, confrontandolo immediatamente, in tempo reale, con la reazione del punto di agopuntura. Con questa metodica è possibile eseguire una analisi di primo livello, da cui il medico successivamente ha la possibilità di verificare ed eseguire esami specifici che possono condurre al controllo di quanto accertato con l’Elettroagopuntura secondo Voll.
Così, per la valutazione della ghiandola tiroidea,
l’integrazione con Eutirox, è possibile infatti, con la metodica attraverso la misurazione dei punti di agopuntura, significativi, individuare la Fase organica delle ghiandole endocrine, la cinetica e la dinamica delle sostanze ormonali. Infatti, prendendo in considerazione il Meridiano Endocrino coi punti correlati alle ghiandole, al sistema immunitario, nervoso, è possibile misurare e definire la Fase omotossicologia, lo stato della ghiandola, stabilire la terapia più consona, valutare anche una integrazione con euterox, in modo che non provochi quelli che lei chiama effetti collaterali, ma probabilmente derivano da un sovraddosaggio del farmaco.
Lei ha anche “grave deficit di produzione di IFN gamma , TNF alfa , IL2 e IL4”, in omotossicologia sono presenti le citochine omeopatizzate, che somministrate alle diluizioni omeopatiche adeguate, hanno la possibilità di stimolare la produzione endogena di queste proteine.
[#23]
Utente
Grazie. Dunque, gli antirecettore TSH li avevo già indicati nel precedente messaggio e sono normali:
anticorpi antirecettore TSH 0,08 (0 -0,4)
L'ecografia la ho prenotata, ma la avrò a febbraio 2009 (tempi di prenotazione un po' lunghetti...), già al primo aumento di TSH però la avevano eseguita e mi avevano detto che la ghiandola era perfetta come dimensioni e non c'erano noduli. Il referto di quell'ecografia non lo ho perché fa sempre parte della cartella di DH che non mi viene consegnata. Gli anticorpi antitireoglobulina e antiperossidasi sono sempre stati normali, ho un vecchio referto che indica < 3 per entrambi, e anche in occasione del DH erano negativi.
Non ho capito il discroso sulla presenza dei vari virus. Io nel 2006 avevo tutti i virus negativi, poi mi è stato riscontrato l'HHV8 solo sui tessuti linfonodali e non su sangue (e tuttora ho IgG e IgM negative, tanto che un altro ematologo consultato ha ipotizzato possa essersi trattato di LH e non di Linfoma di Castelman, anche in base alla sintomatologia). A giugno 2007 riscontro di positività in fase acuta per CMV e HHV6, con EBV negativo. Prima infezione in corso, con interessamento neurologico. Poi sono rimaste solo le IgG, con negativizzazione delle IgM. Ora ho di nuovo IgG e IgM positive per CMV e HHV6, invece HHV8 negativo e EBV IgG e IgM negativo, con riattivazione dei due virus.
Ma quindi potrei anche dover assumere eutirox in associazione?ma 25 non è la dose minima?a me già qualla dose dava effetti collaterali.
e questa elettroagopuntura dove è possibile farla?ero stata da un agopuntore per gli effetti della chmioterapia ma lui non la esegue.
anticorpi antirecettore TSH 0,08 (0 -0,4)
L'ecografia la ho prenotata, ma la avrò a febbraio 2009 (tempi di prenotazione un po' lunghetti...), già al primo aumento di TSH però la avevano eseguita e mi avevano detto che la ghiandola era perfetta come dimensioni e non c'erano noduli. Il referto di quell'ecografia non lo ho perché fa sempre parte della cartella di DH che non mi viene consegnata. Gli anticorpi antitireoglobulina e antiperossidasi sono sempre stati normali, ho un vecchio referto che indica < 3 per entrambi, e anche in occasione del DH erano negativi.
Non ho capito il discroso sulla presenza dei vari virus. Io nel 2006 avevo tutti i virus negativi, poi mi è stato riscontrato l'HHV8 solo sui tessuti linfonodali e non su sangue (e tuttora ho IgG e IgM negative, tanto che un altro ematologo consultato ha ipotizzato possa essersi trattato di LH e non di Linfoma di Castelman, anche in base alla sintomatologia). A giugno 2007 riscontro di positività in fase acuta per CMV e HHV6, con EBV negativo. Prima infezione in corso, con interessamento neurologico. Poi sono rimaste solo le IgG, con negativizzazione delle IgM. Ora ho di nuovo IgG e IgM positive per CMV e HHV6, invece HHV8 negativo e EBV IgG e IgM negativo, con riattivazione dei due virus.
Ma quindi potrei anche dover assumere eutirox in associazione?ma 25 non è la dose minima?a me già qualla dose dava effetti collaterali.
e questa elettroagopuntura dove è possibile farla?ero stata da un agopuntore per gli effetti della chmioterapia ma lui non la esegue.
[#24]
Perfezionato in medicine non convenzionali
Potrebbe, se necessario, assumere Eutirox insieme ai farmaci omeopatici, come integrazione di quella parte della ghiandola che è in ipofunzione; la dose potrebbe anche essere di 5-10 mg, in modo che non crei un effetto di ipertiroidismo, ma questo può anche essere calcolato, insieme ai farmaci omeopatici, con l’Elettroagopuntura secondo Voll. Importante è capire il motivo per cui il TSH è aumentato, con valori degli ormoni perfettamente nella norma. Dovrebbe accertare quali alterazioni sta provocando il Cytomegalovirus.
Lei ha questa alternanza di positività e negatività degli anticorpi IgM e IgG, per quei virus, è da supporre una alterazione del sistema immunitario, che sicuramente era presente nel 2006, ma continua a sussistere, per la presenza costante dei virus, andrebbe controllato con esami specifici. Nel 2006, era già in atto il linfoma, per cui poteva anche non essere capace di produrre gli anticorpi necessari, per questo, erano negativi, pur in presenza dei virus.
Dovrebbe eseguire la terapia per intervenire sul sistema immunitario ed aiutarlo ad eliminare il Cytomegalovirus, HHV6, che attualmente sono presenti.
Fra i medici di medicina non convenzionale del sito sicuramente, ci sono colleghi che applicano l’elettroagopuntura, con questi obiettivi.
Lei ha questa alternanza di positività e negatività degli anticorpi IgM e IgG, per quei virus, è da supporre una alterazione del sistema immunitario, che sicuramente era presente nel 2006, ma continua a sussistere, per la presenza costante dei virus, andrebbe controllato con esami specifici. Nel 2006, era già in atto il linfoma, per cui poteva anche non essere capace di produrre gli anticorpi necessari, per questo, erano negativi, pur in presenza dei virus.
Dovrebbe eseguire la terapia per intervenire sul sistema immunitario ed aiutarlo ad eliminare il Cytomegalovirus, HHV6, che attualmente sono presenti.
Fra i medici di medicina non convenzionale del sito sicuramente, ci sono colleghi che applicano l’elettroagopuntura, con questi obiettivi.
[#25]
Utente
Buonasera. Sono riuscita ad eseguire l'ecografia molto in anticipo rispetto alla prenotazione.
"tiroide di dimensioni, morfologia ed ecostrusstura nella norma. Diametro AP Dx 16 mm, sx 14,5 mm. Assenza di lesioni focali e di linfoadenomegalie laterocervicali. Presenza di piccolo trombo parietale in vena giugulare interna destra".
Nella vena giugulare mi avevano messo un catetere venoso centrale e mi è stato detto che verosimilmente il trombo è dovuto a quel catetere.
A questo punto oltre agli esami perfetti, al di fuori del TSH, ho anche l'ecografia perfetta. Sto facendo la terapia consigliatami dalla dottoressa, ho concluso il primo mese.
Ho cercato sul sito ma nessuno nel curriculum indica l'uso dell'elettroagopuntura, e ho anche chiesto all'agopuntore dove ero stata due anni fa ma non la utilizza neppure lui.
A questo punto come posso fare?continuo la terapia indicatami dalla dottoressa e dopo qualche mese di tsh d6 ripeto gli esami sperando che il tsh si sia ridotto o come posso fare?
Ma è possibile che i virus mi stiano creando questa situazione tiroidea?come fare per eliminarli?
"tiroide di dimensioni, morfologia ed ecostrusstura nella norma. Diametro AP Dx 16 mm, sx 14,5 mm. Assenza di lesioni focali e di linfoadenomegalie laterocervicali. Presenza di piccolo trombo parietale in vena giugulare interna destra".
Nella vena giugulare mi avevano messo un catetere venoso centrale e mi è stato detto che verosimilmente il trombo è dovuto a quel catetere.
A questo punto oltre agli esami perfetti, al di fuori del TSH, ho anche l'ecografia perfetta. Sto facendo la terapia consigliatami dalla dottoressa, ho concluso il primo mese.
Ho cercato sul sito ma nessuno nel curriculum indica l'uso dell'elettroagopuntura, e ho anche chiesto all'agopuntore dove ero stata due anni fa ma non la utilizza neppure lui.
A questo punto come posso fare?continuo la terapia indicatami dalla dottoressa e dopo qualche mese di tsh d6 ripeto gli esami sperando che il tsh si sia ridotto o come posso fare?
Ma è possibile che i virus mi stiano creando questa situazione tiroidea?come fare per eliminarli?
[#26]
Perfezionato in medicine non convenzionali
Dagli esami che lei ha indicato precedentemente, lei ha presenti HH6 e CMV, con grave deficit di produzione di IFN gamma , TNF alfa , IL2 e IL4; sono pertanto loro che stanno provocando i suoi sintomi ed il deficit di produzione delle citochine e del sistema immunitario, alterano il TSH, pertanto occorre stabilire la terapia per ripristinare le condizioni fisiologiche del sistema immunitario ed aiutarlo alla eliminazione dei virus interessati. Questo lo ho consigliato sin dall’inizio, nella mia prima risposta dell’Aprile 2006.
Può leggere le informazioni sull’Elettroagopuntura secondo Voll nel MinForma che ho scritto:
https://www.medicitalia.it/minforma/medicine-non-convenzionali/
Questa metodica, aiuta il medico nel ragionamento clinico, analizzando i vari punti di agopuntura e correlandoli con i meridiani e vasi; è possibile quindi accertare e verificare quanto dimostrato dagli esami del sangue effettuati precedentemente, che dimostrano la presenza dei virus, stabilire quali organi sono interessati ed approntare la terapia adeguata per ristabilire le condizioni regolari e fisiologiche dell’organismo, in modo che quei virus non coinvolgano il sistema immunitario, seguire il processo di guarigione nella sua evoluzione.
Questo consulto ha ricevuto 26 risposte e 25.6k visite dal 16/04/2006.
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