Insufficienza renale

Gentile dottore, mia madre e' stata operata per aneurisma aortico nel 1994, dal 2007 in cura con cortisone per porpora trombocitopenica autoimmune, portatrice di pm. Ricoverata per edemi arti inferiori, negli ultimi giorni i reni hanno cominciato a funzionare male, l'hanno sottoposta ad emofiltrazione, sembrava essersi ripresa, ma verso le 22 dopo qualche giorno ha iniziato ad accusare forti dolori alla schiena, aveva anche delle vertebre schiacciate per cui prendeva antidolorifici e piaghe da decubito. Le e' uscito liquido siero-ematico sbattendo una gamba. Ha smesso di urinare alle 22 (aveva il catetere), furosemide+albumina in vena. Alle 00,30 il medico del pronto soccorso le ha aumentato il diuretico in vena e somministrasto 2 mg. di morfina per i forti dolori che accusava ai glutei e alla schiena. Alle 2,50 le han dato ancora 2 mg. di morfina. alle 6,30 era in stato di incoscienza, mi dissero che volevano portarla in terapia intensiva per aiutarla a respirare o altrimenti lasciarla andare via così. Si e' spenta pian piano, ora dottore mi chiedo ,se invece l'avessi fatta portare in rianimazione, avrebbe potuto riprendere a urinare? So che la morfina inibisce la minzione; questo nonostante diuretico in vena? Grazie per la risposta che mi dara'. Antonella.
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Dr. Filippo Mangione Nefrologo, Medico internista 900 50
Gentile Signora,
innanzitutto condoglianze per la perdita della mamma.
Purtroppo quello che sarebbe potuto accadere se fossero state prese decisioni diverse non lo sapremo mai. E' impossibile esprimere un giudizio, peraltro del tutto ipotetico, senza aver chiaro la situazione contingente di sua mamma, che pareva piuttosto complessa, dal suo racconto.
Spiacente, le porgo cordiali saluti
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Utente
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Gentile Dott. Mangione, chiaramente se Le servono ulteriori esami o chiarimenti sulla situazione che fu di mia madre, sono pronta a fornirglieli, premetto che anche in passato mia madre ha avuto i valori della creatinina sbalzati. La mia domanda a Lei come nefrologo è: in casi simili a quello di mia madre, quindi blocco dell'urina per circa 6/8 ore (dopo essere stata sottoposta ad emofiltrazione qualche giorno prima), quanto da vivere le sarebbe restato pur attaccandola ad un respiratore? O alla luce di quanto io Le ho detto avrebbe potuto sopravvivere? Grazie per la Sua risposta. Cordiali saluti, Antonella.