Tempi x espellere calcolo renale
Buonasera, sono donna 36 anni e lunedì scorso sono stata ricoverata al pronto soccorso per una colica renale accompagnata da frequenti conati di vomito, dolore e difficoltà nella minzione. Dolore al lato dx e al fianco da non riuscire a stare a sedere. La tac ha evidenziato quanto segue:A dx in corrispondenza dello sbocco ureterale in vescica, si apprezza calcolo di 4mm . lieve dilatazione delle cavità calico-pieliche e dell'uretere a monte e modesto aumento di densità del tessuto adiposo della loggia perirenale di tale lato. 2 piccoli calcoli (di cui non vengono specificate le dimensioni) si apprezzano anche in corrispondenza dei calici del gruppo medio ed inferiore dallo stesso lato. Non si rilevano lesioni a sx. L'urologo che mi ha visitato mi ha detto che sono fortunata in quanto dovrei riuscire ad espellerlo e di bere molta acqua e mi ha prescritto la seguente cura: Deltacortene 25 mg 1/2 al gg x 5 gg poi 1/4 x altri 5 gg. Tamsulosina 0.4 mg la sera prima di coricarmi x 7-10 gg. Levoxacin 500 1 al dì x 5 gg. Io provo ancora bruciore durante la minzione e dopo e dolore al lato dx anche se più sopportabile ma che si accentua se sto seduta. In che tempi scomparirà? Che tempi occorrono per l'espulsione del calcolo? Sto controllando le urine e finora non ho trovato nulla di particolare. Sono un pò preoccupata. Inoltre, mi hanno consigliato di fare un analisi del metabolismo x ricercarne le cause. in cosa consiste questo esame e a chi mi devo rivolgere? Grazie mille. Saluti
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Gentile Signora,
sono certo che il Collega che le ha consigliato la corretta terapia "espulsiva" (certamente la più idonea nella sua situazione) le ha anche detto che il passaggio del calcolo è altamente probabile ma i tempi in cui questo avverrà solo assolutamente imprevedibili. Se noi urologi fossimo in grado di prevedere con certezza questi eventi ... certamente cercheremmo di esercitare questa capacità divinatoria anche in situazioni più redditizie! A parte gli scherzi, le posso dire che personalmente considero un tempo di 2-3 settimane il massimo accettabile per attendere l'espulsione spontanea del calcolo. La situazione più favorevole è che lei riesca materialmente a raccogliere il calcolo emesso con le urine. Tenga conto che in numerosi casi l'espulsione avviene comunque in modo inavvertito. Pertanto, anche se il dolore fosse cessato o molto ridotto, al termine di detto periodo sarà indispensabie ripetere una ecografia per sincerarsi sulla reale evoluzione della situazione. Se a quel punto il calcolo fosse ancorà lì, l'urologo dovrà decidere cosa consigliare ulteriormente. Il mio punto di vista è espresso in questo articolo, che la invito a leggere:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html
Per quanto riguarda l'indagine metabolica, sarà l'urologo stesso a consigliarle, a fatto acuto risolto, quali siano i semplici esami sul sangue e sulle urine delle 24 ore da eseguire per valutare il suo reale rischio di formazione dei calcoli urinari.
Saluti
sono certo che il Collega che le ha consigliato la corretta terapia "espulsiva" (certamente la più idonea nella sua situazione) le ha anche detto che il passaggio del calcolo è altamente probabile ma i tempi in cui questo avverrà solo assolutamente imprevedibili. Se noi urologi fossimo in grado di prevedere con certezza questi eventi ... certamente cercheremmo di esercitare questa capacità divinatoria anche in situazioni più redditizie! A parte gli scherzi, le posso dire che personalmente considero un tempo di 2-3 settimane il massimo accettabile per attendere l'espulsione spontanea del calcolo. La situazione più favorevole è che lei riesca materialmente a raccogliere il calcolo emesso con le urine. Tenga conto che in numerosi casi l'espulsione avviene comunque in modo inavvertito. Pertanto, anche se il dolore fosse cessato o molto ridotto, al termine di detto periodo sarà indispensabie ripetere una ecografia per sincerarsi sulla reale evoluzione della situazione. Se a quel punto il calcolo fosse ancorà lì, l'urologo dovrà decidere cosa consigliare ulteriormente. Il mio punto di vista è espresso in questo articolo, che la invito a leggere:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html
Per quanto riguarda l'indagine metabolica, sarà l'urologo stesso a consigliarle, a fatto acuto risolto, quali siano i semplici esami sul sangue e sulle urine delle 24 ore da eseguire per valutare il suo reale rischio di formazione dei calcoli urinari.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 107.1k visite dal 26/04/2012.
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