Fitte al fianco sinistro
Gentili medici,
sono un ragazzo di 26 anni e da qualche mese avverto un fastidio al fianco sinistro, precisamente tra l'ultima costola e l'ombelico. Se poggio la mano e presso appena, a volte riesco a sentire delle pulsazioni piuttosto intense. Il dolore l'ho avvertito per la prima volta intorno alla seconda settimana del mese di maggio, ma pensando a qualcosa di passeggero ho, in un primo momento, sorvolato. Dopo una decina di giorni, ho deciso di rivolgermi al mio medico curante, dal momento che il dolore continuava a persistere. Durante la visita, il medico mi assesta dei colpetti alla base della schiena, ipotizzando un problema ai reni, ma in quella zona non avvertivo alcun fastidio; quindi mi fa distendere, tocca la zona interessata, non riscontrando anomalie. A questo punto, mi dice che si tratta probabilmente di un dolore da stress nervoso, dato che la zona interessata è il tratto discendente del colon. Torno a casa, cercando di evitare situazioni di stress (oltretutto non mi ritengo così stressato, non è un periodo semplice, ma siamo tutti sulla stessa barca), ma il dolore continuava a persistere; quindi, passano circa 20 giorni e torno dal medico, che ripete la procedura della prima visita: anche questa volta, niente di niente e stessa motivazione, mi chiede se sono particolarmente stressato, ma rispondo di no. Mi consiglia, tuttavia, di bere molta acqua: questa è un'abitudine consolidata, bevo quotidianamente tra i 3 e i 4 litri d'acqua, seguo un'alimentazione equilibrata composta da 5 pasti al giorno, suggerita da un nutrizionista che mi assiste da circa un anno, grazie alla quale ho perso 15 Kg in 7 mesi. Proprio a causa della dieta, ho eseguito le analisi del sangue pochi mesi fa (marzo 2013), con tutti i valori nella norma. Passa l'estate, il fastidio non scompare del tutto, ma a volte si fa sentire, fino a fine agosto: in quest'occasione, ho avuto un dolore più intenso, che ha interessato anche la zona dei reni. Torno dal medico, gli spiego il problema, mi consiglia di fare un'ecografia completa dell'addome e gli esami delle urine, con urinocoltura e antibiogramma. Nel frattempo, avevo notato un cambio di colore e di odore delle urine stesse. L'ecografia non ha dato esiti rilevati (a parte una lieve steatosi), mentre l'esame delle urine ha evidenziato un'infezione da escherichia coli, curata con una settimana di antibiotici (ciprofloxacina). Ho ripetuto l'esame delle urine dopo 10 giorni dalla fine della cura, questa volta il risultato è stato negativo. Tuttavia, sebbene l'infezione sia scomparsa, accuso ancora dolori al fianco, non persistenti e soprattutto a riposo. I dolori si estendono anche al basso ventre, nella zona scrotale e sulla parte superiore delle cosce, a sinistra e a destra, ma con minore frequenza. Questa è la mia storia fino ad ora, ma non avendo trovato una soluzione, mi rivolgo a voi per altri pareri e suggerimenti.
In attesa della risposta, vi ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti.
sono un ragazzo di 26 anni e da qualche mese avverto un fastidio al fianco sinistro, precisamente tra l'ultima costola e l'ombelico. Se poggio la mano e presso appena, a volte riesco a sentire delle pulsazioni piuttosto intense. Il dolore l'ho avvertito per la prima volta intorno alla seconda settimana del mese di maggio, ma pensando a qualcosa di passeggero ho, in un primo momento, sorvolato. Dopo una decina di giorni, ho deciso di rivolgermi al mio medico curante, dal momento che il dolore continuava a persistere. Durante la visita, il medico mi assesta dei colpetti alla base della schiena, ipotizzando un problema ai reni, ma in quella zona non avvertivo alcun fastidio; quindi mi fa distendere, tocca la zona interessata, non riscontrando anomalie. A questo punto, mi dice che si tratta probabilmente di un dolore da stress nervoso, dato che la zona interessata è il tratto discendente del colon. Torno a casa, cercando di evitare situazioni di stress (oltretutto non mi ritengo così stressato, non è un periodo semplice, ma siamo tutti sulla stessa barca), ma il dolore continuava a persistere; quindi, passano circa 20 giorni e torno dal medico, che ripete la procedura della prima visita: anche questa volta, niente di niente e stessa motivazione, mi chiede se sono particolarmente stressato, ma rispondo di no. Mi consiglia, tuttavia, di bere molta acqua: questa è un'abitudine consolidata, bevo quotidianamente tra i 3 e i 4 litri d'acqua, seguo un'alimentazione equilibrata composta da 5 pasti al giorno, suggerita da un nutrizionista che mi assiste da circa un anno, grazie alla quale ho perso 15 Kg in 7 mesi. Proprio a causa della dieta, ho eseguito le analisi del sangue pochi mesi fa (marzo 2013), con tutti i valori nella norma. Passa l'estate, il fastidio non scompare del tutto, ma a volte si fa sentire, fino a fine agosto: in quest'occasione, ho avuto un dolore più intenso, che ha interessato anche la zona dei reni. Torno dal medico, gli spiego il problema, mi consiglia di fare un'ecografia completa dell'addome e gli esami delle urine, con urinocoltura e antibiogramma. Nel frattempo, avevo notato un cambio di colore e di odore delle urine stesse. L'ecografia non ha dato esiti rilevati (a parte una lieve steatosi), mentre l'esame delle urine ha evidenziato un'infezione da escherichia coli, curata con una settimana di antibiotici (ciprofloxacina). Ho ripetuto l'esame delle urine dopo 10 giorni dalla fine della cura, questa volta il risultato è stato negativo. Tuttavia, sebbene l'infezione sia scomparsa, accuso ancora dolori al fianco, non persistenti e soprattutto a riposo. I dolori si estendono anche al basso ventre, nella zona scrotale e sulla parte superiore delle cosce, a sinistra e a destra, ma con minore frequenza. Questa è la mia storia fino ad ora, ma non avendo trovato una soluzione, mi rivolgo a voi per altri pareri e suggerimenti.
In attesa della risposta, vi ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti.
[#1]
Sebbene sia stato molto dettagliato nel descrivere la sua storia, devo purtroppo dirle che la sintomatologia che lei lamenta è eccessivamente generica per poterla indirizzare verso una diagnosi. Se vi era un sospetto di patologie renali, questo può essere escluso dalla normalità dell'esame ecografico che ha effettuato. L'infezione urinaria non ha assolutamente nulla a che vedere con tale sintomatologia.
Ritengo opportuno effettuare una valutazione specialistica presso un collega ortopedico. L'importante dimagrimento che ha ottenuto negli ultimi mesi può aver slatentizzato un problema alla colonna vertebrale che potrebbe essere causa del suo malessere. Purtroppo quando la sintomatologia è così vaga si deve procedere necessariamente a tentativi, così come giustamente sta facendo il suo medico di base.
Faccia la visita ed eventualmente una risonanza se l'ortopedico lo riterrà opportuno e ci faccia sapere.
Cordiali Saluti
Ritengo opportuno effettuare una valutazione specialistica presso un collega ortopedico. L'importante dimagrimento che ha ottenuto negli ultimi mesi può aver slatentizzato un problema alla colonna vertebrale che potrebbe essere causa del suo malessere. Purtroppo quando la sintomatologia è così vaga si deve procedere necessariamente a tentativi, così come giustamente sta facendo il suo medico di base.
Faccia la visita ed eventualmente una risonanza se l'ortopedico lo riterrà opportuno e ci faccia sapere.
Cordiali Saluti
Dr. Valerio Bertino
[#2]
Utente
Gentile Dr. Bertino,
grazie per la celere risposta. Da quello che ho capito, Lei tende ad escludere un problema renale. Quindi reputa possa trattarsi di una sorta di "dolore di riflesso"? In famiglia abbiamo dei casi legati a problematiche della colonna vertebrale, mio padre soffre spesso di mal di schiena a causa della sua altezza, e anche mio nonno ne soffriva; suppongo che il mio medico curante ipotizzasse una patologia renale a causa delle pulsazioni addominali (che personalmente, da ignorante in materia, non avrei mai collegato ad una problematica ortopedica). Procederò, quindi, con la visita ortopedica, come da Lei suggerito, con la speranza di ottenere delle risposte precise sulla causa del malessere. La terrò aggiornata, con la speranza di essere d'aiuto a chi accusa gli stessi miei sintomi. Di nuovo, grazie per la tempestività della risposta e per la sua disponibilità.
Cordialmente.
grazie per la celere risposta. Da quello che ho capito, Lei tende ad escludere un problema renale. Quindi reputa possa trattarsi di una sorta di "dolore di riflesso"? In famiglia abbiamo dei casi legati a problematiche della colonna vertebrale, mio padre soffre spesso di mal di schiena a causa della sua altezza, e anche mio nonno ne soffriva; suppongo che il mio medico curante ipotizzasse una patologia renale a causa delle pulsazioni addominali (che personalmente, da ignorante in materia, non avrei mai collegato ad una problematica ortopedica). Procederò, quindi, con la visita ortopedica, come da Lei suggerito, con la speranza di ottenere delle risposte precise sulla causa del malessere. La terrò aggiornata, con la speranza di essere d'aiuto a chi accusa gli stessi miei sintomi. Di nuovo, grazie per la tempestività della risposta e per la sua disponibilità.
Cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 11k visite dal 24/10/2013.
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