Sport agonistico dopo nefrectomia

Buongiorno,
A seguito di un incidente stradale durante un allenamento in bicicletta, a settembre 2017, ho subito una nefrectomia sinistra.
Dimesso dopo 12 giorni dall'intervento; sono stato a visita nefrologica presso l'ospedale della mia città dopo circa 45 giorni, portando esami del sangue con tutti i valori nella norma (Creatinina compresa, 1.24).
Il nefrologo ha costatato quanto gli portavo in visione (cartelle cliniche ospedaliere e esami di sangue e urine) e mi ha fatto alcune raccomandazioni: alimentazione, idratazione e rischio di ulteriori traumi.
Mi ha anche dato autorizzazione alla pratica sportiva.
Essendo stato, fino al momento dell'incidente, molto sportivo, con allenamenti 6 giorni a settimana (facevo agonismo nel triathlon, quindi mi allenavo per nuoto, bici e corsa), ho ripreso l'attività sportiva (per solo nuoto e podismo), da metà novembre e ho fatto di nuovo le analisi il 22/12. Senza pensare troppo a quello che facevo il giorno prima dell'esame (circa 12 ore dal prelievo) avevo fatto un allenamento di corsa (circa un'ora). La creatinina era a 1.54, mentre tutti gli altri valori erano nella norma.
Posso svolgere la pratica agonistica per il podismo (con idratazione costante durante lo sforzo)?
Per pratica agonistica intendo allenamenti 4/5 volte a settimana di circa un'ora e gare da massimo 1h30/2h.
Allenamenti a ritmi cardiaci elevati possono essere dannosi per il rene rimasto?
Bevo circa 2.5/3lt di acqua al giorno, seguo una dieta mediterranea e ho la pressione a circa 125/80.

Grazie mille

Saluti
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Dr. Decenzio Bonucchi Nefrologo 338 14
La decisione sulla pratica di uno sport è una questione personale, ma è utile conoscere alcuni elementi di giudizio.
Ad esempio, il podismo aggiunge qualcosa allo "sforzo" del rene in quanto aumenta il passaggio di emoglobina libera attraverso il rene dopo al rottura di globuli rossi a causa della ripetuta compressione sotto la pianta del piede.
Oppure, l'eliminazione di albumina (microalbuminuria) può variare sensibilmente prima e dopo sforzo e causare una infiammazione latente del rene: è d'altronde molto semplice fare un test prima e dopo una seduta di allenamento, raccogliendo due campioni di urina.
Personalmente penso che l'unica seria controindicazione per lei sia lo sport di contatto, ad esempio lo sci, dove una caduta può essere veramente dannosa.
Credo che gli sport siano molti: troverà di sicuro il più adatto alla sua nuova condizione !

Decenzio Bonucchi, Nefrologo
libero professionista

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Utente
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Buongiorno Dottore,
La ringrazio per la risposta.
Continuerò con il podismo, assicurandomi sempre idratazione abbondante, facendo controlli giornalieri alla pressione sanguigna ed esami di sangue e urine 3/4 volte l'anno.