Pielonefrite
Buongiorno,
vorrei chiedere un parere riguardo il mio caso di accertata pielonefrite acuta e cronica. Ho avuto un episodio di pielonefrite nel 1998, curato da un rinomato nefrologo nazionale. Tutto bene (a parte qualche episodio di cistite senza febbre) fino a febbraio scorso, quando ho avuto un paio di attacchi di cistite molto forti e conseguente diagnosi di pielonefrite acuta con ricovero in ospedale per la cura avvenuta con tobramicina ed un altro antibiotico di cui mi sfugge al momento il nome. Per fiducia nelle capacità diagnostiche e professoinali del professore che mi ha curata nel 1998, mi sono recata presso il suo studio a dimissione avvenuta; mi è stata confermata la pielonefrite e mi ha prescritto una cura anti recidiva. Ora il mio dubbio è questo: la cura da lui prescritta è una iniezione di Nebicina 100 al dì per 2 giorni e Noroxin 400 per 8 giorni al mese per 6 mesi(e, ovviamente, controlli ed esami vari da fare nel tempo), ma mi è capitato di leggere su internet che l'EMEA ha raccomandato nell'ottobre 2008 una restrizione dell'uso di medicinali a base di Norfloxacina per via orale nelle infezioni urinarie in quanto il beneficio di queso medicinale non supera il suo rischio in questa indicazione, ed ha raccomandato di sostituire questo medicinale con un altro ai pazienti che ne stiano facendo uso. Lungi da me il criticare le cure del mio nefrologo (anche perché mi ha curata molto bene in passato ed è un luminare nel suo campo), ma questa cosa mi ha un po' preoccupata e mi piacerebbe avere uno o più pareri a riguardo. Grazie per l'attenzione.
vorrei chiedere un parere riguardo il mio caso di accertata pielonefrite acuta e cronica. Ho avuto un episodio di pielonefrite nel 1998, curato da un rinomato nefrologo nazionale. Tutto bene (a parte qualche episodio di cistite senza febbre) fino a febbraio scorso, quando ho avuto un paio di attacchi di cistite molto forti e conseguente diagnosi di pielonefrite acuta con ricovero in ospedale per la cura avvenuta con tobramicina ed un altro antibiotico di cui mi sfugge al momento il nome. Per fiducia nelle capacità diagnostiche e professoinali del professore che mi ha curata nel 1998, mi sono recata presso il suo studio a dimissione avvenuta; mi è stata confermata la pielonefrite e mi ha prescritto una cura anti recidiva. Ora il mio dubbio è questo: la cura da lui prescritta è una iniezione di Nebicina 100 al dì per 2 giorni e Noroxin 400 per 8 giorni al mese per 6 mesi(e, ovviamente, controlli ed esami vari da fare nel tempo), ma mi è capitato di leggere su internet che l'EMEA ha raccomandato nell'ottobre 2008 una restrizione dell'uso di medicinali a base di Norfloxacina per via orale nelle infezioni urinarie in quanto il beneficio di queso medicinale non supera il suo rischio in questa indicazione, ed ha raccomandato di sostituire questo medicinale con un altro ai pazienti che ne stiano facendo uso. Lungi da me il criticare le cure del mio nefrologo (anche perché mi ha curata molto bene in passato ed è un luminare nel suo campo), ma questa cosa mi ha un po' preoccupata e mi piacerebbe avere uno o più pareri a riguardo. Grazie per l'attenzione.
[#1]
Gentile Utente,
potrebbe fornire un'antibiogramma se il germe responsabile è stato isolato in occasione dell'ultimo ricovero?
Ha mai eseguito accertamenti volti ad indagare eventuali cause di complicazione di infezione urinaria (come ad esempio ecografia/radiografia dell'addome diretto/urografia/cistografia retrograda minzionale)?
Soffre di stipsi?
Mai avuto episodi di infezione delle vie urinarie prima di quelli menzionati?E, in caso positivo, è stato isolato il germe responsabile(con relativo antibiogramma)?
Cordiali saluti,
potrebbe fornire un'antibiogramma se il germe responsabile è stato isolato in occasione dell'ultimo ricovero?
Ha mai eseguito accertamenti volti ad indagare eventuali cause di complicazione di infezione urinaria (come ad esempio ecografia/radiografia dell'addome diretto/urografia/cistografia retrograda minzionale)?
Soffre di stipsi?
Mai avuto episodi di infezione delle vie urinarie prima di quelli menzionati?E, in caso positivo, è stato isolato il germe responsabile(con relativo antibiogramma)?
Cordiali saluti,
Dr. Luigi Villa
Medico Chirurgo - Specialista in Nefrologia
[#2]
Ex utente
Buongiorno Dottore e grazie mille per la Sua risposta.
Il germe responsabile è stato individuato come il "famoso" E.coli. Durante questi anni ho fatto diversi esami, i più recenti (circa un mese fa)sono stati: ecografia addominale completa (che non ha individuato malformazioni alle via urinarie, né ai reni, né reflussi), scintigrafia (che ha individuato una sofferenza renale a carico di entrambi i reni ma data la natura dell'esame non si è potuto stabilire il periodo esatto), esami delle urine con relativo antibiogramma (che al momento non ho sotto mano, ma se posso Le riscriverò per fornirle i dati). Sono in attesa di eseguire una uretroscopia (...spero sia il nome esatto...). Non soffro di stipsi, sono molto attenta alla pulizia, specialmente quando faccio il bidet, uso un detergente intimo a ph acido (3.5, 4.5) e sono attenta a mille altre cose per evitare la cistite (non indosso jeans o pantaloni stretti, bevo molto, mangio molta frutta e verdura, indosso solo biancheria di cotone preferibilmente bianca e MAI perizoma, assumo pastiglie di concentrato di mirtillo-UTICRAN- ecc.), ma ahimé sin da bambina le mie difese immunitarie sono sempre state più basse di quelle di un girino e mi è stato detto che questo certamente non aiuta...
Le scriverò per fornirle i dati dell'antibiogramma, nel frattempo La ringrazio nuovamente. B
Il germe responsabile è stato individuato come il "famoso" E.coli. Durante questi anni ho fatto diversi esami, i più recenti (circa un mese fa)sono stati: ecografia addominale completa (che non ha individuato malformazioni alle via urinarie, né ai reni, né reflussi), scintigrafia (che ha individuato una sofferenza renale a carico di entrambi i reni ma data la natura dell'esame non si è potuto stabilire il periodo esatto), esami delle urine con relativo antibiogramma (che al momento non ho sotto mano, ma se posso Le riscriverò per fornirle i dati). Sono in attesa di eseguire una uretroscopia (...spero sia il nome esatto...). Non soffro di stipsi, sono molto attenta alla pulizia, specialmente quando faccio il bidet, uso un detergente intimo a ph acido (3.5, 4.5) e sono attenta a mille altre cose per evitare la cistite (non indosso jeans o pantaloni stretti, bevo molto, mangio molta frutta e verdura, indosso solo biancheria di cotone preferibilmente bianca e MAI perizoma, assumo pastiglie di concentrato di mirtillo-UTICRAN- ecc.), ma ahimé sin da bambina le mie difese immunitarie sono sempre state più basse di quelle di un girino e mi è stato detto che questo certamente non aiuta...
Le scriverò per fornirle i dati dell'antibiogramma, nel frattempo La ringrazio nuovamente. B
[#3]
Gentile Utente,
gli esami cui si è sottoposta/si sottoporrà permettono di evidenziare se esiste una causa organica alla base della frequente complicazione delle infezioni delle vie urinarie.
Già peraltro lei pratica tutti i presidi utili alla prevenzione degli eventi infettivi.
Se le analisi non faranno emergere alcun reperto patologico su cui intervenire, sulla base dell'antibiogramma che lei fornirà si potrà prescrivere una profilassi antibiotica.
Ha per caso documentazione che attesti se le infezioni precedenti sono sempre e solo dovute a E. Coli (sarebbe ottimale se con antibiogramma)?
Cordiali saluti,
gli esami cui si è sottoposta/si sottoporrà permettono di evidenziare se esiste una causa organica alla base della frequente complicazione delle infezioni delle vie urinarie.
Già peraltro lei pratica tutti i presidi utili alla prevenzione degli eventi infettivi.
Se le analisi non faranno emergere alcun reperto patologico su cui intervenire, sulla base dell'antibiogramma che lei fornirà si potrà prescrivere una profilassi antibiotica.
Ha per caso documentazione che attesti se le infezioni precedenti sono sempre e solo dovute a E. Coli (sarebbe ottimale se con antibiogramma)?
Cordiali saluti,
[#4]
Ex utente
Buonasera Dr. Villa,
nella cartella di ricovero dell'ospedale che mi ha curata 9 anni fa era riportata la scoperta dello stesso germe. Nelle ultime analisi del sangue datate 24/04 (ancora molto sballate ma in miglioramento) sono riportati i seguenti dati non corrispondenti agli intervalli di riferimento:
ph 5.0
emoglobina +2
esterasi leucocitaria +3
nitriti positivi
emazie 61
leucociti 2140 (!!!)
cellule epiteliali 93
L'antibiogramma riporta quanto segue:
amikacina S
amoxicillina/ac. clavulanico I
ampicillina R
cefazolina S
cefepime S
cefotaxima S
cefoxitina S
ceftazidima S
ciprofloxacina S
gentamicina S
imipenem S
nitrofurantoina S
norfloxacina S
piperacillina R
piperacillina/tazobactam S
tetraciclina S
trimetoprim/sulfametoxazolo S
beta-lattamasi a spettro esteso -
Scusi il ritardo, grazie.
nella cartella di ricovero dell'ospedale che mi ha curata 9 anni fa era riportata la scoperta dello stesso germe. Nelle ultime analisi del sangue datate 24/04 (ancora molto sballate ma in miglioramento) sono riportati i seguenti dati non corrispondenti agli intervalli di riferimento:
ph 5.0
emoglobina +2
esterasi leucocitaria +3
nitriti positivi
emazie 61
leucociti 2140 (!!!)
cellule epiteliali 93
L'antibiogramma riporta quanto segue:
amikacina S
amoxicillina/ac. clavulanico I
ampicillina R
cefazolina S
cefepime S
cefotaxima S
cefoxitina S
ceftazidima S
ciprofloxacina S
gentamicina S
imipenem S
nitrofurantoina S
norfloxacina S
piperacillina R
piperacillina/tazobactam S
tetraciclina S
trimetoprim/sulfametoxazolo S
beta-lattamasi a spettro esteso -
Scusi il ritardo, grazie.
[#5]
Gentile Utente,
visto che l'esame urine e l'antibiogramma risalgono al 24.04 e ancora documentano l'infezione da E. Coli, sarebbe opportuno ripetere nuovamente questi accertamenti per documentare l'effettiva eliminazione del germe dalle urine prima di considerare una profilassi.
Cordiali saluti,
visto che l'esame urine e l'antibiogramma risalgono al 24.04 e ancora documentano l'infezione da E. Coli, sarebbe opportuno ripetere nuovamente questi accertamenti per documentare l'effettiva eliminazione del germe dalle urine prima di considerare una profilassi.
Cordiali saluti,
[#6]
Ex utente
Buonasera Dr. Villa,
dovrò in effetti ripetere le analisi delle urine ogni mese per 6 mesi per tenere sotto controllo il tutto (il prossimo esame sarà la prossima settimana), anche se nelle ultime analisi del 24.04 come commento era riportato "discreto numero di batteri", cosa che mi lascia pensare, ahimè, che la cosa sarà lunghina...
La ringrazio per i suoi consigli, se posso le scriverò i vari aggiornamenti nei prossimi mesi.
Cordiali saluti, B.
dovrò in effetti ripetere le analisi delle urine ogni mese per 6 mesi per tenere sotto controllo il tutto (il prossimo esame sarà la prossima settimana), anche se nelle ultime analisi del 24.04 come commento era riportato "discreto numero di batteri", cosa che mi lascia pensare, ahimè, che la cosa sarà lunghina...
La ringrazio per i suoi consigli, se posso le scriverò i vari aggiornamenti nei prossimi mesi.
Cordiali saluti, B.
[#7]
Gentile Utente,
certamente, mi tenga informato ed appena ha l'esito dei prossimi esami sulle urine (esame chimico-fisico, sedimento ed urocoltura con quantificazione della carica batterica ed eventuale antibiogramma) le potrò consigliare, se lei ritiene opportuno, quale terapia adottare.
Cordiali saluti,
certamente, mi tenga informato ed appena ha l'esito dei prossimi esami sulle urine (esame chimico-fisico, sedimento ed urocoltura con quantificazione della carica batterica ed eventuale antibiogramma) le potrò consigliare, se lei ritiene opportuno, quale terapia adottare.
Cordiali saluti,
[#10]
Ex utente
Gentile Dr. Villa,
volvo tenerla aggiornata sui miei progressi, purtroppo negativi, magari facendole un piccolo riassunto dato che sono passati mesi.
A febbraio 2009 vengo ricoverata per una IVU da e-coli,con una carica batterica molto alta di 1000000 CFU/ml,+3 emoglobina,nitriti positivi,emazie 61,leucociti 2140,cellule epiteliali 93,proteine nelle urine e proteina c reattiva a 11.Preciso che la febbre è sempre stata bassa (37.2-37.5 max).In ospedale vengo curata con cefalosporine + tobramicina e fluconazolo per 1 settimana,e proseguo stessa cura in day hospital per altri 5 giorni.La diagnosi è: cistopielite acuta da e-coli in paziente con pna ascessualizzata dx, ivu recidivanti da gram+, condilomi vaginali, vaginite da candida albicans. Non mi viene prescritta alcuna terapia antirecidivante.
Il 17/03 ho una forte ricaduta sempre con presenza di e-coli, e stavolta mi rivolgo al dottore che mi aveva curata nel 2000,che mi prescrive:
1 iniezione al dì per 2 giorni di nebicina 100, 2 compresse al dì noroxin 400 dal 23/04 al 01/05, sempre noroxin 400 2 al dì dal 24 al 31/05, 23 e 24 giugno 1 puntura al dì di nebicina 100, noroxin 400 due al dì dal 24/06 al 01/07, e così via con gli stessi tempi e modalità fino al 22 ottobre (in agosto prendo anche 2 compresse di flukimex 150 per candida).
GLI SVILUPPI:
Ad ottobre nelle urine non c'è più presenza di e-coli,ma compare klebsiella pneumoniae,e la candida è sempre presente.La cura che mi viene data è di alternare 1 settimana di ciproxin ed 1 di noroxin (distanziate tra loro di 10 giorni) e nel frattempo diflucan 1 pastiglia al dì per 30 giorni.
Finisco la cura a metà gennaio,rifaccio le analisi e la klebsiella è sempre lì.Non solo, da una carica di 10000 CFU/ml è passata a 100000 CFU/ml!
Mi vengono prescritti 10 giorni di ciproxin 1000 una al dì, più altri 10 giorni uguali a distanza di 2 settimane.Ripeto le analisi e finalmente la klebsiella se n'è andata....ma è ricomparsa l'e-coli! E stavolta risulta resistente a tutti gli antibiotici dell'antibiogramma,tranne a nitrofurantoina,imipenem e amikacina.
In questi mesi ho fatto una videourodinamica ed una cistoscopia che hanno escluso reflussi ed una risonanza magnetica che ha escluso una displasia del giunto renale. L'urologo che mi ha visitata crede che il problema stia nel fatto che durante la minzione non espello tutta l'urina ed il ristagno viene facilmente preso di mira dai batteri. Sono in lista per un urgente ricalibraggio dell'uretra, ma se ne parla (alla faccia dell'urgenza!) a gennaio 2011. Non so più che fare, nessuno ha saputo dirmi con certezza il problema..Dovrei fare altre analisi o altre visite?
Inoltre sono molto preoccupata per il fatto che ora l'e-coli sia resistente quasi a tutto...Che si fa se diventerà resistente a tutti gli antibiotici? Se un battere è resistente ad un antibiotico, non assumendo questo per diversi mesi il battere tornerà ad esservi sensibile se lo era prima di fare "scorpacciata" dell'antibiotico in questione? O una volta che un battere ha sviluppato una resistenza ad un antibiotico resta così per sempre?
Ho una gran paura che a causa di queste continue IVU che causano anche infezioni renali si possa arrivare ad un'insufficienza renale...
Grazie per la sua attenzione, cordiali saluti.
B
volvo tenerla aggiornata sui miei progressi, purtroppo negativi, magari facendole un piccolo riassunto dato che sono passati mesi.
A febbraio 2009 vengo ricoverata per una IVU da e-coli,con una carica batterica molto alta di 1000000 CFU/ml,+3 emoglobina,nitriti positivi,emazie 61,leucociti 2140,cellule epiteliali 93,proteine nelle urine e proteina c reattiva a 11.Preciso che la febbre è sempre stata bassa (37.2-37.5 max).In ospedale vengo curata con cefalosporine + tobramicina e fluconazolo per 1 settimana,e proseguo stessa cura in day hospital per altri 5 giorni.La diagnosi è: cistopielite acuta da e-coli in paziente con pna ascessualizzata dx, ivu recidivanti da gram+, condilomi vaginali, vaginite da candida albicans. Non mi viene prescritta alcuna terapia antirecidivante.
Il 17/03 ho una forte ricaduta sempre con presenza di e-coli, e stavolta mi rivolgo al dottore che mi aveva curata nel 2000,che mi prescrive:
1 iniezione al dì per 2 giorni di nebicina 100, 2 compresse al dì noroxin 400 dal 23/04 al 01/05, sempre noroxin 400 2 al dì dal 24 al 31/05, 23 e 24 giugno 1 puntura al dì di nebicina 100, noroxin 400 due al dì dal 24/06 al 01/07, e così via con gli stessi tempi e modalità fino al 22 ottobre (in agosto prendo anche 2 compresse di flukimex 150 per candida).
GLI SVILUPPI:
Ad ottobre nelle urine non c'è più presenza di e-coli,ma compare klebsiella pneumoniae,e la candida è sempre presente.La cura che mi viene data è di alternare 1 settimana di ciproxin ed 1 di noroxin (distanziate tra loro di 10 giorni) e nel frattempo diflucan 1 pastiglia al dì per 30 giorni.
Finisco la cura a metà gennaio,rifaccio le analisi e la klebsiella è sempre lì.Non solo, da una carica di 10000 CFU/ml è passata a 100000 CFU/ml!
Mi vengono prescritti 10 giorni di ciproxin 1000 una al dì, più altri 10 giorni uguali a distanza di 2 settimane.Ripeto le analisi e finalmente la klebsiella se n'è andata....ma è ricomparsa l'e-coli! E stavolta risulta resistente a tutti gli antibiotici dell'antibiogramma,tranne a nitrofurantoina,imipenem e amikacina.
In questi mesi ho fatto una videourodinamica ed una cistoscopia che hanno escluso reflussi ed una risonanza magnetica che ha escluso una displasia del giunto renale. L'urologo che mi ha visitata crede che il problema stia nel fatto che durante la minzione non espello tutta l'urina ed il ristagno viene facilmente preso di mira dai batteri. Sono in lista per un urgente ricalibraggio dell'uretra, ma se ne parla (alla faccia dell'urgenza!) a gennaio 2011. Non so più che fare, nessuno ha saputo dirmi con certezza il problema..Dovrei fare altre analisi o altre visite?
Inoltre sono molto preoccupata per il fatto che ora l'e-coli sia resistente quasi a tutto...Che si fa se diventerà resistente a tutti gli antibiotici? Se un battere è resistente ad un antibiotico, non assumendo questo per diversi mesi il battere tornerà ad esservi sensibile se lo era prima di fare "scorpacciata" dell'antibiotico in questione? O una volta che un battere ha sviluppato una resistenza ad un antibiotico resta così per sempre?
Ho una gran paura che a causa di queste continue IVU che causano anche infezioni renali si possa arrivare ad un'insufficienza renale...
Grazie per la sua attenzione, cordiali saluti.
B
[#12]
Gentile Utente,
la storia clinica di "pielonefrite ascessualizzata" rappresenta ovviamente un fattore di rischio per le ricadute. Le infezioni sintomatiche andranno trattate secondo antibiogramma, eventualmente in regime ospedaliero come già in passato. Riguardo la resistenza agli antibiotici, non si preoccupi più del necessario. Considerando i batteri in causa è praticamente da escludere la possibilità di una resistenza tale da non permettere una cura. Cerchi piuttosto di sottoporsi a regolari controlli ecografici (almeno ogni 6 mesi anche se rimane asintomtica), regolarizzare l'alvo (la stitichezza è un problema aggiuntivo in questi casi) e bere abbondantemente in modo da urinare spesso e diminuire il tempo di ristagno in vescica. Attualmente che farmaci assume?
Cordiali saluti
la storia clinica di "pielonefrite ascessualizzata" rappresenta ovviamente un fattore di rischio per le ricadute. Le infezioni sintomatiche andranno trattate secondo antibiogramma, eventualmente in regime ospedaliero come già in passato. Riguardo la resistenza agli antibiotici, non si preoccupi più del necessario. Considerando i batteri in causa è praticamente da escludere la possibilità di una resistenza tale da non permettere una cura. Cerchi piuttosto di sottoporsi a regolari controlli ecografici (almeno ogni 6 mesi anche se rimane asintomtica), regolarizzare l'alvo (la stitichezza è un problema aggiuntivo in questi casi) e bere abbondantemente in modo da urinare spesso e diminuire il tempo di ristagno in vescica. Attualmente che farmaci assume?
Cordiali saluti
[#13]
Ex utente
Salve Dr. Villa, grazie per la risposta.
Attualmente sto trattando l'infezione con Neofuradantin 1oo una al dì per sette giorni, poi dovrò ripetere l'esame delle urine e vedremo cosa succede. Il vero problema sta nel fatto che non capisco perché i batteri non se ne vadano! Eppure metto in atto davvero tutto per prevenire! Leggendo sui forum femminili, ho avuto modo di notare che tantissime persone hanno trovato grandissimi benefici nel trattare l'e-coli con il D-mannosio, pare che questo zucchero semplice abbia la capacità di legare a sé i batteri e permetterne quindi l'espulsione tramite la minzione, e sto pensanso di rivolgermi ad un urologo che è conosciuto per questo trattamento innovativo. Mi piacerebbe davvero sapere se Lei in qualità di nefrologo ha qualche parere o consiglio a riguardo: cosa può comportare questo trattamento ai reni?
La ringrazio ancora Dottore, scusi se ho pensato che non partecipasse più al sito, probabilmente ha semplicemente avuto molto da fare. Cordiali saluti, B.
Attualmente sto trattando l'infezione con Neofuradantin 1oo una al dì per sette giorni, poi dovrò ripetere l'esame delle urine e vedremo cosa succede. Il vero problema sta nel fatto che non capisco perché i batteri non se ne vadano! Eppure metto in atto davvero tutto per prevenire! Leggendo sui forum femminili, ho avuto modo di notare che tantissime persone hanno trovato grandissimi benefici nel trattare l'e-coli con il D-mannosio, pare che questo zucchero semplice abbia la capacità di legare a sé i batteri e permetterne quindi l'espulsione tramite la minzione, e sto pensanso di rivolgermi ad un urologo che è conosciuto per questo trattamento innovativo. Mi piacerebbe davvero sapere se Lei in qualità di nefrologo ha qualche parere o consiglio a riguardo: cosa può comportare questo trattamento ai reni?
La ringrazio ancora Dottore, scusi se ho pensato che non partecipasse più al sito, probabilmente ha semplicemente avuto molto da fare. Cordiali saluti, B.
[#14]
Gentile Utente,
in un suo precedente messaggio compare una diagnosi di pielonefrite ascesualizzata. Ciò significa che i medici che l'hanno curata hanno riscontrato la presenza di uno o più ascessi (raccolte di pus dovute alla reazione dei globuli bianchi verso i batteri che provocano l'infezione).
Questi ascessi spesso permangono anche dopo terapia antibiotica prolungata, e possono provocare ricadute.
Questo potrebbe spiegare la facilità con cui va incontro ad infezioni.
Purtroppo non ho esperienza specifica riguardo la terapia di cui mi parla.
Cordiali saluti,
in un suo precedente messaggio compare una diagnosi di pielonefrite ascesualizzata. Ciò significa che i medici che l'hanno curata hanno riscontrato la presenza di uno o più ascessi (raccolte di pus dovute alla reazione dei globuli bianchi verso i batteri che provocano l'infezione).
Questi ascessi spesso permangono anche dopo terapia antibiotica prolungata, e possono provocare ricadute.
Questo potrebbe spiegare la facilità con cui va incontro ad infezioni.
Purtroppo non ho esperienza specifica riguardo la terapia di cui mi parla.
Cordiali saluti,
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 13.5k visite dal 24/04/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.