RM encefalo: cisti aracnoidea retrocerebellare può causare vertigini/vista offuscata?

Buongiorno ho eseguito una RM con MDC a causa di episodi di vertigini accompagnate da vista offuscata nell'ultimo anno.
Ho effettuato visita otorinolaringoiatria ed è risultata negativa e visita neurologica negativa per tanto mi è stato consigliato di effettuare RM encefalo e cervicale.
Referto cervicale non riporta anomalie mentre encefalo recita:
cisti aracnoidea retrocerebellare mediana dt max 3cm e a-p 1.5 si appoggia sul verme che appara moderatamente ipoplasico.

Reperti sopratentoriali nella norma con regolare rappresentazione del sistema ventricolare e degli spazi liquorali periferici.

Assenza di lesioni focali o diffuse del parenchima encefalico
ipertrofia dei turbinati modesti segni di flogosi etmoido frontali e formazione mucose cistiche del seno mascellare di 2 cm.

La domanda è questo referto può essere causa delle mie vertigini e della vista offuscata durante episodi di vertigini.

Ho trovato un po' di sollievo con una cura di tyomol due cpr mattina e due la sera per 10 giorni (medico curante sosteneva che il problema fossero le cervicali).
Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.7k 361
Gentile Utente,

dal referto che riporta emergono alcuni elementi importanti da chiarire con ordine.
La cisti aracnoidea retrocerebellare mediana di 3 cm è un reperto frequente e spesso occasionale.
Nella grande maggioranza dei casi si tratta di una condizione congenita, presente da molti anni, che rimane stabile nel tempo e non provoca sintomi, soprattutto quando: non determina compressione significativa delle strutture circostanti; non altera il sistema ventricolare (come nel suo caso).
La descrizione di un verme cerebellare moderatamente ipoplasico è verosimilmente un reperto di sviluppo, anch’esso congenito, e non necessariamente patologico. In assenza di segni neurologici obiettivi o di disturbi della coordinazione, non è di per sé indicativo di malattia.
Le vertigini e la vista offuscata: non sono tipicamente causate da una cisti aracnoidea di questo tipo
soprattutto se la visita neurologica è risultata negativa e se la risonanza non mostra segni di compressione o sofferenza cerebellare. I reperti flogistici a carico dei seni paranasali (etmoido-frontali e seno mascellare) e l’ipertrofia dei turbinati possono invece contribuire a sensazioni di instabilità, testa ovattata o pseudo-vertigini, soprattutto in associazione a congestione nasale o variazioni pressorie.
Il beneficio ottenuto con Tyomol suggerisce che la sintomatologia possa avere una componente:
muscolo-tensiva cervicogenica o funzionale più che neurologica centrale.
In conclusione, sulla base dei dati forniti: il reperto encefalico non appare una causa diretta delle vertigini non emergono elementi di allarme neurologico; è ragionevole proseguire con un approccio conservativo e di osservazione. Può essere utile: monitorare l’evoluzione clinica nel tempo, rivalutare il quadro ORL/sinusale se i sintomi persistono, eventualmente associare un approccio riabilitativo cervicale se indicato.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
https://neurochirurgomaurocolangelo.it/

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