Un lieve deficit sensitivo sul 2°3° dito del piede dx

Buongiorno sono un ragazzo di 33 anni e volevo chiedere un consiglio; dopo un episodio di leggera lombalgia seguito da una sciatalgia DX molto dolorosa (2 giorni di letto)che mi portava ad avere un lieve deficit sensitivo sul 2°3° dito del piede dx con formicolio leggero sulla testa del perone ed avampiede, con leggero deficit della forza alla flessione dorsale del 2° dito, ho fatto un RM che evidenziava un ernia molto voluminosa mediana paramediana DX L4-L5 (la stessa riscontrata 10 anni prima ma di dimensioni ridotte e risolta con antiinfiammatori e miorilassanti); in fase acuta ho fatto 6 iniezioni di voltaren e muscoril e tricortin che mi hanno rimesso in piedi dopo 2 gg seguite da 10 iniezioni di bentelan (4 mg) e nicetile cpr. ; ora dall'episodio acuto è passato 1 mese e a tutt'oggi il dolore (crampiforme) è diminuito molto (limitato ad acluni episodi legati alla posizione che assumo) e si limita ogni tanto sul territorio dello SPE ( dandomi la sensazione di crampo che si accentua quando fletto il ginocchio quasi completamente), inoltre quando mi siedo mi sembra di aver preso una botta sul gluteo dx. il formicolio è sparito quasi del tutto ed il lasegue è negativo, cammino su punte e talloni, i riflessi sono tutti presenti, permane una leggera insensibilità sul 2° 3° dito con deficit della forza sul 2° dito (EPA ok); inoltre sia in fase acuta che ora, sto molto meglio se cammino (alla mattina ho un pò di dolore al gluteo e sulla parte esterna alta della gamba (attorno alla testa del perone saltando di netto la coscia dove non ho nessun tipo di problema)ma man mano che viene sera sto meglio...
Volevo chiedere quindi se ci possono essere indicazioni all'intervento (cosa che vorrei evitare il più possibile)e se secondo voi l'ozono terapia potrebbe essere una buona soluzione; inoltre se secondo voi potrebbe essere utile un corsetto da tenere sul lavoro(ironia della sorte..sono un massofisioterapista)
Vi ringrazio per la cortesia e la disponibilità
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
il beneficio sintomatologico osservato è molto verosimilmente dovuto alla terapia con antiinfiammatori e antiedemigeni.
Se la radice L5 è compressa da una voluminosa ernia, se i sintomi sono altalenanti, se vi sono seppur sfumati segni di ipostenia, la soluzione è quella chirurgica.
L'ozono-terapia non rimuove l'ernia del disco e, quand'anche il gas venisse introdotto nello spazio discale (quindi intervento di tal tipo eseguibile in sala operatoria), questo sarebbe controindicato perchè l'ernia voluminosa è fuori dalla sua sede e l'ozono potrebbe danneggiare la radice.

Cordialmente