Una lombalgia ribelle a fans e cortisone

Da un anno soffro di una lombalgia ribelle a fans e cortisone (episodi precedenti si erano sempre risolti spontaneamente). Attualmente il dolore (forte) è alla natica dx e abbraccia lateralmente la caviglia. E' presente nel camminare, nello stare sui due piedi, nel nuoto e nella "mezza" inclinazione in avanti. Talvolta si associano parestesie. Ho avuto gravi episodi di intolleranza al cortisone (Soldesan 8 mg forte), a anticox2 (celebrex, arcoxia) e al gabapentin. Attualmente sto assumendo brufen 600 (2 al dì), nicetile 500 (3 bustine al giorno) e tiobek. Da sei mesi un osteopata mi pratica mobilizzazioni vertebrali e mi ha insegnato ginnastica posturale. Un ortopedico chirurgo ha proposto la fusione vertebrale e altri tre me l'hanno caldamente sconsigliata, dicendo che ho sviluppato una sensibilità abnorme al dolore e che devo resistere. Stringo i denti e mi sforzo di fare vita normale. Ecco i referti dei miei esami:
RX rachide lombosacrale (ottobre 2009): "scoliosi ad ampio raggio sn convessa con lieve torsione dei metameri sul proprio asse longitudinale in rettilineizzazione della fisiologica lordosi. Diffuse, modeste alterazioni spondilosiche e spondiloartrosiche. Anterolistesi di L4 su L5. trofismo osseo conservato."
TAC (novembre 2009): "In corrispondenza dello spazio discale L5-S1 il disco sporge con una protrusione armonica ad ampio raggio di curvatura. A L4-L5 il disco presenta una protrusione a banda, più accentuata in sede laterale dx. L'effetto compressivo sul sacco durale risulta accentuato per la presenza di un quadro di artrosi interapofisaria, con deformazione ed ipertrofia dei massicci articolari e dei legamenti gialli e conseguente pseudoanterolistesi di L4 su L5. Sono presenti inoltre iniziali manifestazioni artrosiche intersomatiche con apposizioni osteofitosiche a sviluppo anteriore."
RM (aprile 2010): "L'esame dimostra canale vertebrale di ampiezza normale. La fisiologica lordosi lombare è ridotta. Non si osservano compressioni né alterazioni di segnale a carico del cono midollare. A L2-L3 il disco intersomatico presenta riduzione di segnale e di spessore di tipo degenerativo e deborda lievemente dai margini vertebrali anteriormente. Non si osservano compressioni delle strutture nervose. A L4-L5 disco intersomatco presenta riduzioni di segnale di tipo degenerativo. Si osserva listesi di L4 su L5 senza segni riferibili a spondilolisi con restringimento del canale vertebrale e modesta compressione del sacco durale. Pseudoprotrusione discale bilaterale comprime radice L4 nel tratto interforaminale. A L5-S1 protrusione discale ad ampio raggio impronta lievemente le radici S1 all'emergenza del sacco durale." La scintigrafia ha escluso patologie oncologiche e l'eco dell'addome completo dice che i visceri sono a posto. Che fare, dato che il dolore persiste e la depressione aumenta?

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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Gent,le Sig.a,
sicuramente bisognerebbe visitarLe e visionare le immagini tac e rmn, ma mi sembra di capire che Lei dovrebbe avere molto beneficio da una decompressione della radice nervosa con un intervento in mininvasiva (legga i miei articoli in MinForma sull'argomento).
Non c'è necessità che si deprima nè che continui stoicamente a subire un dolore che ormai non riesce più a tollerare.
Consulti un Neurochirurgo di Sua fiducia e vedrà che una soluzione come da me auspicata gliela troverà.
Cordialmente.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

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Utente
Utente
Caro dottore,
La ringrazio molto per il parere, che confligge decisamente con 1) quello di un ortopedico chirurgo delle verterbre lombari che mi ha proposto un grosso intervento "open" di fusione vertebrale, con viti e quant'altro; 2) quello di un altro ortopedico della stessa struttura del primo (Pini, Milano) che mi ha detto di fuggire il bisturi, che non risolverebbe (almeno in tal forma) i miei problemi, dato che avrebbe poche possibilità di buona riuscita, molte probabilità di persistenza dello stesso dolore e comunque (una volta fuse le vertebre) impossibilità di tornare allo status quo ante.
Mi permetto di chiederle che intende per "mininvasiva" nel mio caso (con instabilità vertebrale, protrusioni, osteofiti e canale leggermente ristretto).
Grazie.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Egregio Sig.,
probabilmente "in medio...".
Non consiglio l'intervento "impegnativo" indicato dal 1^ Chirurgo nè un comportamento, mi pare rinunciatario, indicato dal 2^ Collega.
La via di mezzo mi apparirebe la più indicata nel Suo caso (per questo Le ho consigliato di leggere i miei articoli in MinForma che può trovare sulla mia pagina Web) in quanto essendo la tecnica minitraumatica ed eseguibile in anestesia locale può portare dei benefici notevoli e rischi minimi.
Probabilmente, nel Suo caso, andrebbe eseguita una x-dinamica del tratto lombare e, se non aumenta il dislivello fra soma e soma, procedere alla sottrazione del materiale aggettante nel canale o comunque alleggerire la pressione sulle radici nervose spinali. Questa manovra tende anche ad avvicinare i due corpi e quindi a maggiormente consolidare il tratto spinale in questione.
Se con le dinamiche si nota ulteriore spostamento, si può valutare di mettere, fra i due piatti discali, una protesi in modo da blocare il movimento delle vertebre che possono tendere anche ad allinearsi in quanto tutti i ligamenti restano integri.
Uno dei vantaggi della metodologia è proprio quello di essere il "più fisiologico" rispetto ad altri metodi.

A grandi linee, è quanto intendevo comunicarLe.
Cordiali saluti.
[#4]
Utente
Utente
Egregio dottore,
Ho eseguito l'rx dinamico suggerito: "Anterolistesi di L4 su L5 più evidente in massima flessione. Non sono apprezzabili sicuri segni di spondilolisi. Note spondilosiche e spondiloartrosiche diffuse" (cioè la stessa situazione di 4 anni fa, quando io ero perfettamente asintomatica).
Il medico di base mi ha fatto eseguire anche l'elettromiografia: "Nella norma le velocità di conduzione , motorie e sensitive esaminate. Assente l'onda D del nervo peroneo dx. Nella norma le latenze delle altre onde F esaminate. L'esame ad ago non evidenzia attività spontanea, i PUM presentano parametri regolari e sono reclutati proporzionalmente allo sforzo espletato. Esame compatibile con lieve radicolopatia L5 a dx".
Il medico di base mi ha prescritto Zarelis 75mg, sostenendo che può essere d'aiuto. Io ne sono abbastanza terrificata, benché sicuramente depressa.
Oso inoltre chiederle quanto "pesante" sia il post-operatorio dell'intervento da lei immaginato.
Il dolore è forte (ma non invalidante) e l'intervento "tradizonale" di fusione vertebrale è notoriamente devastante.
Grazie
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Gent.le Sig.a,
di norma un intervento minitraumatico, e senza mettere alcunchè fra vertebra e vertebra, ha un decorso "leggero" che vede, normalmente, l'operato deambulare a meno di 24 ore dall'intervento e dimesso, al massimo, dopo altre 24-48 ore. L'ulteriore decorso dipende da caso a caso ma mediamente di gran lunga meno traumatico del "pari intervento" a cielo aperto.
Di più, allo stato, non posso essere in grado di specificare considerato che tutte le notizie, su di Lei, le ho per riferite on-line.
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