Ependimoma intramidollare

Egregio Dottore,
Vorrei sottoporre alla sua attenzione il mio caso clinico. Sono una donna di 54 anni e tutto ebbe inizio nel 1996 quando iniziai ad avvertire algie cervicali e dolori come da puntura di spillo . Nel 1998 a seguito di un intervento chirurgico per mastoidite destra , tali dolori si intensificarono sfociando in vere e proprie scosse elettriche lungo tutta la colonna vertebrale ed a carico dei 4 arti (soprattutto arto sup. sx).Pian piano si presentarono parestesie ai quattro arti tipo sensazione di fuoco e la marcia diveniva instabile iniziando a presentarsi l’impaccio motorio, in più, venivo colpita da incontinenza urinaria e fecale. Nel 2002 a seguito di una RMN della colonna cervico dorsale si riscontrava una lesione midollare che si estendeva da C5 a C7: per tale motivo in data 14/06/2002 fui sottoposta ad intervento neurochirurgico di asportazione della lesione (es. istologico: ependimoma intramidollare).L’intervento in breve: incisione cutanea mediana da C4 a C7. Schelettrizzazione e Laminotomia bilaterale C5-C6-C7. Apertura e sospensione della dura madre. Nel tratto interessato il midollo si presentava rigonfio e la massa individuata appariva rossastra , elastica, ben vascolarizzata e di dimensioni 4x1,5x1,5 cm. Essa veniva asportata macroscopicamente totale. Laminoplastica sospesa con microplacche e viti.
Dopo l’intervento la sintomatologia motoria ebbe un miglioramento mentre la sintomatologia dolorosa (bruciore) andò peggiorando. Nel 2004 fui sottoposta allora ad intervento neurochirurgico per il posizionamento di elettrodi corticali bilaterali , a seguito di MIELOTAC che documentava abolizione del film liquorale a livello della pregressa sede d’intervento. In seguito fui sottoposta ad intervento di stabilizzazione degli elettrodi con Sinergy e fui dimessa con prescrizione di ciclo fisioterapico.
Dopo qualche mese, nel dicembre 2004, con diagnosi di stenosi cervicale da laminoplastica, fui sottoposta alla rimozione della laminoplastica : asportate placchette e viti di ancoraggio, asportazione con Kerrison della parte ossea adesa alla dura sottostante, esercitando compressione a livello C5. Apposizione di foglio di sostituto durale sulla dura madre esposta. Terapia : Neurontin 400, Zantac 150, Levopraid XVgtt, EFEXOR 7.5 MG
DA ALLORA SINO AD OGGI TUTTI I SINTOMI SONO ANDATI VIA VIA PEGGIORANDO, NONOSTANTE DAI VARI CONTROLLI NON RISULTI UNA RIPRESA DELLA MALATTIA, ANCHE SE RISULTANO FOCOLAI E IL MIDOLLO VACILLA . RICAPITOLANDO I SINTOMI CHE AVVERTO SONO: IMPACCIO MOTORIO DAL COLLO IN GIU’ , FORTE SENSIBILITA’ AL FREDDO E AL CALDO (IMPOSSIBILITA’ SOPRATTUTTO ALL’ESPOSIZIONE AL SOLE CHE MI COMPORTA SCOTTATURE AGLI ARTI INFERIORI CON ACCENTUARSI DI SCARICHE ELETTRICHE LUNGO TUTTA LA COLONNA, PERDITA DI SENSIBILITA’ TATTILE; SINDROME A SELLA A FASCIE DAL COLLO IN GIU’ (ACCENTUATA DA SEDUTA);DOLORE ESTESO DAL COLLO ALLA SCAPOLA COME CAUSATO DA TAGLIO DI LAMA DI COLTELLO; METEORISMO ED AEROFAGIA.
IN DEFINITIVA VORREI CHIEDERLE SE MI PUO’ CONSIGLIARE ULTERIORE INTERVENTO CHIRURGICO RISOLUTIVO DI TUTTE LE MIE PROBLEMATICHE O SE AD OGGI ESISTE UNA TERAPIA IN GRADO DI DARE RISULTATI SODDISFACENTI. AL MOMENTO IL MIO MEDICO RIFERISCE CHE INTERVENIRE SUL MIO CASO (IN PARTICOLARE SULLE RADICI NERVOSE) APPARE MOLTO DIFFICOLTOSO, MA IO NON RIESCO PIU’ A CONVIVERE CON QUESTI DOLORI LANCINATI E SPERO QUINDI CHE LEI POSSA ESSERMI DI AIUTO.
RINGRAZIANDOLA ANTICIPATAMENTE LE PORGO DISTINTI SALUTI.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Gent.le Sig.a,
anche io sono del parere del Suo Dottore che ritiene improbabile il buon esito di ulteriori trattamenti chirurgici.
Ritengo che l'essere seguita presso un Centro per la terapia del dolore sia la cosa migliore.
Auguri cordiali