Lombosciatalgia acuta

Gentile dottore, sono ormai 10 giorni che sono praticamente bloccato a letto da una lombosciatalgia acuta terribile. Io ho già avuto in passato (1996 e 2001) due altri episodi del tutto simili. In occasione di questi episodi ho effettuato una TC e una RM i cui referti si possono così riassumere: in corrispondenza di L3L4 ed L4L5 si evidenzia la protrusione del disco in postero e postero laterale sin con compressione del sacco durale e verosimile interessamento della porzione emergente della radice omologa. Ipertrofia dei legamenti gialli con stenodi del canale vertebrale. In sede L5S1 si osserva la protrusione discale posteriore con compressione della cauda. Dopo due giorni di Soldesam da 8 mg sono dovuto ricorrere al pronto soccorso dove hanno fatto una flebo di Contramal e, dopo diverse ore senza esito, verso le 14 del pomeriggio mi hanno fatto mezza fila di morfina. ciò mi ha dato qualche beneficio tanto che la notte, per quanto agitata, son riuscito a riposare un poco. La mattina successiva (possibile che l'effetto della morfina fosse ancora presente? ne dubito) riuscivo a stare in piedi quasi senza problemi tanto che riuscivo a dedicare qualche ora di lavoro al computer. Dalla sera però la situazione è nuovamente peggiorata. Allora son stato da un ortopedico che mi ha prescritto: Soldesam 8mg ancora per 2 giorni a scalare con 4 mg e poi 2mg associato a Nicetile due fiale al dì, Lyrica 75 mg la notte e orudis fiala una volta la sera. Pur riuscendo a riposare qualche ora a notte il dolore permane fortissimo. Dovendo anche espletare le funzioni fisiologiche ho deciso di alzarmi comunque dal letto e quì succede quanto riporto: dolori lancinanti da urla disumane che durano circa 10 minuti. Vincendo la tentazione di ributtarmi a letto riesco infine a stare in piedi. Devo però deambulare in continuazione e i l dolore si mantiene accettabile. Ieri infine sono stato al centro terapia antalgica dell'ospedale dove sono stato trattato con una infiltrazione peridurale intersacrale. Al momento la cosa ha prodotto effetto ma, anzichè durare 4o 5 giorni, secondo il parere dei medici, la stessa notte i dolori si son presentati tali e quali. Ora io vorrei sapere: il mio alzarmi con enorme forza di volontà e sofferenza può produrre danni? ormai sono arrivato alla fine del ciclo di cortisone e forse anche per questo il dolore è tornato? che devo fare perche penso di essere ormai prossimo alla pazzia? Posso fare una fiala di Bentelan almeno prima della notte.
Ho cercato di descrivere nel miglior modo possibile la situazione; chiedo aiuto e grazie comunque per l'attenzione
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Dr. Vinicio Perrone Ortopedico 125 7
Gentile signore soffrire di lombosciatalgia nel 2011 è un'amarezza in considerazione delle cure mediche, fisiche e chirurgiche oggi presenti e consolidate nel tempo. Consiglio la visita ortopedica al fine di valutare il quadro clinico e strumentale (una Rx sotto carico del tratto lombare ed una TC o RMN lombare). Vi è la possibilità, ove si dimostri utile la terapia chirurgica (mi sembra il suo caso) di pensare alla nucleoaspirazione o alla coblazione del disco, in anestesia locale, o alla asportazione del disco ed all'allargamento del canale se, in quest'ultimo caso si dimostra una stenosi centrale o laterale. Trattasi di una chirurgia che da sollievo e che non deve spaventare.
Come terapia medica invece del cortisone consiglierei Voltaren fim e Lyseen fim da associare insieme nella stessa siringa ed effettuare 2 volte die x 3 giorni (agitare la siringa la reazione colorimetrica non è indice di precipitazione di uno dei due farmaci) e applicare sulla schiena un cerotto come Trans Act mattina e sera (conservarlo in frigorifero).
Spero che si riprenda presto.

Dr. Vinicio Perrone,
Specialista in Ortopedia e Traumatologia
www.vinicioperrone.com
Roma, Lecce, Sava, Mesagne, Manduria,
cel 347 0028688

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dopo
Utente
Utente
gentile dottore, vorrei aggiornarla sugli ultimi sviluppi. Sono stato a visita neurochirurgica con le risultanze di una RMN che così, in sintesi, cita: " a livello L3L4 il disco risulta protrundente verso il canale spinale dove assume aspetto di ernia che causa una significativa impronta sul profilo anteriore del sacco durale. In L4L5 e L5S1 i dischi risultano ridotti in altezza e diffusamente protrundenti verso il canale spinale con conseguente lieve impronta sul profilo anteriore del sacco durale". Lo specialista mi ha consigliato di attendere un mese almeno e valutare la possibilità di fare ricorso a terapia fisiatrica (metodo McEnzie, backSchool ecc) in alternativa all'eventuale intervento se i dolori non dovessero regredire in modo significativo. Allo stato attuale i dolori sono decisamente diminuiti rispetto al primo terribile periodo pur mantenendosi importanti. Sono ancora in attesa di effettuare una Elettromiografia e quindi recarmi da un fisiatra col quale valutare il da farsi. Per quanto attiene alla possibiltà di intervento ho solo una perplessità; la sintomatologia descrive un dolore che partendo dal gluteo si irradia attraverso coscia, gamba (soprattutto) caviglia, per finire sull'alluce e non mi pare possa ricondursi alla sola ernia in L3L4. E se dovessi eliminare questa e non risolvere il problema? Cordiali saluti e grazie per la disponibiltà.